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Autore: meiousetsuna    11/04/2021    6 recensioni
Questa storia partecipa al contest: Storie alfabetiche – di Lady.Palma
Il contest consiste nello scrivere ventuno frasi, ognuna che inizi con una lettera dell’alfabeto, restando nelle ottocento parole.
[Dedicata a MusicAddicted, ragazza spaziale]
Crowley è la quintessenza dell’eleganza londinese, grazie al suo fisico slanciato, il suo charme, e lo stile metrosexual che gli dona tanto. Ma un demone - per quanto in ritiro dall’impiego ufficiale - può avere un motivo subdolo per volersi recare in un posto molto più alla mano. Però l’inseparabile angelo Aziraphale è con lui, e questo può costituire un intralcio…
Un bacio elegantissimo,
vostra Setsy
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Aziraphale/Azraphel, Crowley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Partecipa al contest: Storie alfabetiche – di Lady.Palma
Il contest consiste nello scrivere ventuno frasi, ognuna che inizi con una lettera dell’alfabeto

commedia romantica

Il-diavolo-veste-Prada 


Aziraphale spalancò gli occhioni azzurri, senza nascondere il proprio stupore; erano in un grande magazzino, uno molto grazioso, ma in ogni caso ben al di sotto dello standard di Anthony J. Crowley, di professione demone poco motivato. Basti dire che il motto dell’amico era: “se vuoi farlo, fallo con stile”, e di norma questa definizione prevedeva orologi Devon Tread, occhiali di Armani, ma soprattutto la più smodata passione della suddetta creatura sovrannaturale, cioè Prada. Certo doveva esserci un motivo plausibile se erano come il ferro e la calamita, ma il libraio non ne veniva a capo; giacche nere, camicie fashion, cravattine di maglia metallica e stivaletti a punta si trasferivano – complice uno schiocco di dita – dalle vetrine al fisico sinuoso del demone. D’accordo che il concetto di tentatore si addiceva perfettamente a qualcuno che aveva vissuto all’inferno, ma doveva esserci un limite anche per il piano seminterrato! E il problema era proprio quel corpo. Fasciato fino al punto di non poter camminare normalmente, ma solo oscillare attirando sguardi libidinosi, il lato b di Crowley causava non pochi scompensi nella calma serafica di Aziraphale, che si trovava a immaginare quelle gambe lunghe e i fianchi sottili privi del tessuto che aderiva come una seconda pelle.
“Giuro che non comprendo cosa facciamo qui, caro ragazzo, dubito che ti piaccia la moda a buon mercato, anche se è sempre di gusto moderno; in effetti sarebbe appropriato far guadagnare almeno questo negozio”.
“Hai capito male, angelo” Crowley cercava di sembrare offeso dall’insinuazione, ma la verità era che avrebbe accettato qualsiasi cosa detta dal biondo “siamo qui per attuare un terribile piano diabolico!”
In passato quella frase avrebbe potuto annunciare guai seri, ma dopo la Non-Apocalisse le cose erano cambiate, e Crowley si limitava a qualche scherzo antipatico giusto per non perdere la sua cattiva nomea.
“Lasceremo che gli umani prendano i vestiti che vogliono provare, però una volta arrivati nei camerini dopo aver fatto un’ora di fila le taglie andranno tutte male, e penseranno di essere ingrassati; dammi mezzo pomeriggio e questo posto diventerà un centro di preghiere a Satana!”
“Ma non ne vedo l’utilità, anzi, potrebbe rivelarsi pericoloso per te attirare il tuo… hum… ex capo con questa attività, pensavo che dovessimo tenere un profilo basso, limitarci a un piccolo intervento d’emergenza di quando in quando, magari per i nostri migliori amici”.
Normalmente il demone avrebbe sibilato una mezza rispostaccia, e non sarebbe stato condannabile; la nozione di emergenza per Aziraphale aveva nutrite chances di tradursi in un tavolo libero al Ritz, o convincere il proprietario di un’edizione rarissima a cederla, ovviamente dietro il giusto compenso. Optare per una rinuncia sarebbe stato oltremodo imbarazzante per Crowley, che già si faceva portare al guinzaglio come un cagnetto, anzi, come un serpente domestico, ne andava della sua dignità; cosa avrebbero pensato le sue piante delle prossime minacce? Primark gli era sembrato un target davvero perfetto, ma adesso tutto quello che desiderava era vedere il sorriso luminoso che Aziraphale gli rivolgeva se faceva qualcosa di buon… che termini gli toccava usare, buono!
“Quando sarai stufo di intralciare la mia malevolenza fammelo sapere, non vorrei contrariarti” il tono del demone era acido e stizzito, e il tutto era condito dal suo gesticolare scomposto “vuol dire che ti accontento, per questa volta, e già che ci siamo proverò qualcuno di questi abiti plebei”.
Rendere felice l’angelo era un piacere insuperabile, assolutamente superiore a quello di divertirsi guardando le persone in preda a una rabbia stupida, che pure era uno spettacolo niente male; ma Crowley ragionava in fretta, ed era certo di ottenere qualcosa di più di un ringraziamento.
“Sono sicuro che te la caverai benissimo, mio caro” Aziraphale poteva essere un piccolo bastardo quando si impegnava, e questa era una di quelle volte “ma i camerini devono essere scomodi, gli specchi piccoli, e tu sei stato talmente carino; posso entrare con te per aiutarti?”
“Ti ho detto mille volte di non chiamarmi così, noi demoni non siamo carini, siamo devastanti potenze del male, emissari dell’inferno, portatori di disgrazie e incubi nella notte, se non la smetti… Aziraphale, che paradiso stai facendo?”
Un bacio dolce e tiepido si posò sulle labbra di Crowley azzittendolo di colpo, per poi trasformarsi in uno molto più umido e appassionato, che gli stava facendo girare la testa; il sospetto che sia lui che l’angelo avessero mirato a quel finale dal momento che avevano messo piede nel magazzino diventava ogni secondo più concreto.
“Vestiti anche tu per me, angelo, potresti mettere nella naftalina questo cappotto e il tartan, almeno per qualche giorno” un dito del demone si insinuò leggero sotto il farfallino “sarai bellissimo con qualunque cosa, lo sai vero?”
“Zip o bottoncini, questo è il dilemma;” Crowley deglutì con difficoltà di fronte a quella avances “temo proprio che dovrai misurarmi tutto”.

Note: ho controllato una decina di siti, e “lato B/b” è scritto in ambedue i modi. Puramente per estetica di questo particolare contest, dove le maiuscole saltano all’occhio, ho scelto la minuscola.
A proposito, amo Primark! ^-^

  
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