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Autore: foschi    13/04/2021    8 recensioni
Questa fanfiction partecipa al contest: "Storie Alfabetiche" indetto da LadyPalm sul forum di EFP
«Ti odio.» Uno sguardo pieno di ira colpì il mago che si trovó ad abbassare la testa di fronte all'odio profondo che sua moglie gli stava manifestando: se lo meritava ed aveva ragione, aveva condotto la sua famiglia sull'orlo del baratro, ma si era ritratto prima della caduta che avrebbe seguito quella del Signore Oscuro, e non bastava questo per mitigare l'odio di sua moglie?
Vicina, troppo vicina: la mano di Lucius era vicina al suo viso solcato dalle lacrime, ma lei non faceva niente per ritrarsi; aveva pensato di scappare, di allontanarsi e mettere l’ennesima distanza tra di loro, ma non ci era riuscita ed aveva permesso che la sua mano le accarezzasse la guancia, asciugando le lacrime: anche se lo odiava con tutta sé stessa in quel momento, lo amava, lo avrebbe sempre amato.
«Zitta, Narcissa» mormoró Lucius poggiando le labbra su quelle di sua moglie: «Io ti amo.»
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucius Malfoy, Narcissa Malfoy | Coppie: Lucius/Narcissa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Odi et amo: what I feel for you

 

 

 

Titolo: Odi et amo: what I feel for you

Rating: Verde

Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale

Personaggi: Lucius Malfoy, Narcissa Malfoy

Pairing: Het

 

 

Buona lettura ~ ♡ 

 

 

 

 

 

 

 

 

   Aveva un sorriso disegnato sul volto, Lucius, mentre sua moglie si sistemava meglio, poggiando la testa sulla sua spalla: almeno con lei poteva godere della tranquillità minata dai suoi rapporti con i Mangiamorte.

 

 

«Basta con questa storia, Lucius» sibiló irritata Narcissa: «non lo capisci che questo sta distruggendo la nostra famiglia?» 

Chiare lacrime incorniciavano le guance arrossate di Narcissa: non era da lei quell’atteggiamento; lei aveva sempre soppresso qualsiasi emozione, come se fosse fatta di ghiaccio, ma non ce la faceva piú: quella situazione pesava anche sulle sue spalle; era stanca di dover trattenere il respiro ogni volta che qualcuno entrava a casa loro, che fosse un Mangiamorte o meno; era davvero stanca di salvaguardare l’immagine di famiglia purosangue perfetta. Due braccia circondarono la figura longilinea della donna che lo guardava con le sue iridi lucide; c'era dolore in quello sguardo, ma anche determinazione: lei voleva davvero che la sua famiglia fosse protetta e al sicuro, per questo avrebbe fatto di tutto; le labbra di Lucius si stirarono in un sorriso mentre le braccia si stringevano di più, come a volerla proteggere.

Eppure la bella signora Malfoy non era sicura che le cose sarebbero andate così: era sicura che qualcosa avrebbe finito per rovinare la loro famiglia, ma per quel momento non le restava che chiudere gli occhi e sospirare nell'abbraccio del marito.

Fiducia era ció che, pian piano, stava perdendo nei confronti di Lucius: le aveva promesso che non sarebbe più venuto nessuno di quei maghi oscuri, che non si sarebbe più tenuto alcun raduno di Mangiamorte a casa loro, ma ovviamente lui aveva mentito e a lei non restava che mostrare la sua espressione gelida e sicura – nella solitudine della loro camera da letto, peró, con il loro bambino stretto tra le braccia, le lacrime le imperlavano il volto appena arrossato.

«Giochi con me, Lucius Malfoy?» 

«Ho fatto qualcosa di sbagliato, Narcissa?»

Il sopracciglio biondo  di Lucius si alzó verso l’alto quando il suo sguardo incroció gli occhi severi della compagna: che fosse arrabbiata era piú che evidente e poteva intuire il motivo, aveva tradito la sua fiducia, ma perché lei non capiva che stava solo provando di tenere la sua famiglia al sicuro?

«Lo sai cosa hai fatto; lo sai che hai tradito la mia fiducia!» 

«Ma l'ho fatto per noi, Narcissa, non ci avrebbero più lasciato in pace!» 

«Non credo proprio, Lucius; hai dato loro il permesso di avvicinarsi di più a noi!» 

Occhi negli occhi: le iridi nocciola di Narcissa affondavano in quelle di ghiaccio di Lucius; era una sfida: chi avrebbe vinto avrebbe prevalso e ceduto alle volontà dell'altro – inutile dire che il vincitore risultó essere Narcissa, sul cui volto si aprí un sorriso soddisfatto di fronte allo sguardo basso del marito.

 

 

*****

 

 

  «Pensavo fosse tutto finito, Lucius!» 

Quanta rabbia covava nel suo cuore in quel momento Narcissa non avrebbe saputo dirlo: Lucius era venuto meno ai loro patti, aveva fatto sí che, dopo tutti quegli anni, il Signore Oscuro entrasse nella loro magione, che compromettesse la loro famiglia – aveva messo Draco in mezzo a quella storia, l'aveva fatto diventare un Mangiamorte, cosa poteva esserci di peggio per una madre e una moglie vedere la sua famiglia cadere a pezzi?

Rotto: era cosí che si sentiva Lucius da quando Narcissa si teneva distante da lui; avevano messo su un muro di ghiaccio, non c'era più nessuna traccia di quell'intimo calore che aveva caratterizzato gli inizi del loro matrimonio. Stupido: anche quello era un aggettivo più che adatto a lui; alla fine era vero: stava rischiando di perdere tutto, di condannare le due persone a cui più teneva per servire il Signore Oscuro, ma cosa ne sarebbe stato di loro se Egli non avesse vinto, se fosse stato sconfitto?

 

*****

 

  «Ti odio.» Uno sguardo pieno di ira colpì il mago che si trovó ad abbassare la testa di fronte all'odio profondo che sua moglie gli stava manifestando: se lo meritava ed aveva ragione, aveva condotto la sua famiglia sull'orlo del baratro, ma si era ritratto prima della caduta che avrebbe seguito quella del Signore Oscuro, e non bastava questo per mitigare l'odio di sua moglie?

Vicina, troppo vicina: la mano di Lucius era vicina al suo viso solcato dalle lacrime, ma lei non  faceva niente per ritrarsi; aveva pensato di scappare, di allontanarsi e mettere l’ennesima distanza tra di loro, ma non ci era riuscita ed aveva permesso che la sua mano le accarezzasse la guancia, asciugando le lacrime: anche se lo odiava con tutta sé stessa in quel momento, lo amava, lo avrebbe sempre amato.

«Zitta, Narcissa» mormoró Lucius poggiando le labbra su quelle di sua moglie: «Io ti amo.»

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

 

 

 

Note dell'autore

 


Salve a tutti!

Spero che questa storia vi sia piaciuta! Personalmente, è da molto che volevo scrivere su di loro e sul loro rapporto. Non sono molto fan di Lucius, ma Narcissa mi piace molto e ho cercato di trasmettere l'immagine che ho io di lei – e spero sia simile a quella del film. Per me lei è una donna che non lesina a rimproverare il marito per la situazione in cui li ha portati: ha messo in pericolo la sua famiglia per servire un Mago che, in cuor suo, sentiva che non avrebbe vinto.

Ho cercato di alternare i punti di vista: a volte di Lucius, a volte di Narcissa, questo per dare una piccola introspezione ad entrambi, per far entrare in contatto con i sentimenti dell'uno e dell'altro, dando spazio anche a ció che caratterizza il loro matrimonio: per me loro si amano e la dedizione di Narcissa alla famiglia ne è la dimostrazione.

La storia è divisa in piccoli paragrafi, che evidenziano l’andamento del rapporto fra i due, cioè un crescendo di rabbia e odio da parte di Narcissa e tristezza e consapevolezza da parte di Lucius.

Bene, credo di aver concluso.

Alla prossima,

foschi

 

   
 
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