Anime & Manga > Dragon Ball
Ricorda la storia  |      
Autore: Padme_90    14/04/2021    1 recensioni
E se la cliente più odiosa del centro estetico dove lavori, ti combinasse una sorta di appuntamento al buio con un uomo con cui sembra intrattenere un'ambigua relazione?
E se il malinteso più grosso di San Valentino, si rivelasse una sorprendente sorpresa?
Pazze avventure a New York durante la festa più amata\odiata della storia
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bardack, Gine, Nuovo personaggio, Re Vegeta
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
NOTE DELL'AUTRICE: scrissi questa One Shot l'anno scorso per omaggiare la mia amica @Munimu_9000, creatrice di Leytus, il fantastico OC protaginista della seguente OS.
A fine storia troverete due fanart esplicative.
Vi auguro buona lettura <3
Padme
 
Ultimo cliente; ultima ricevuta e le solite pulizie di fine serata dopo una giornata interminabile e intensa.
Leytus aveva aspettato che anche l’ultima signora fosse andata via, per poi lasciarsi sprofondare su una poltrona da pedicure: essendo  San Valentino sempre più vicino, ogni donna di New York ci teneva a tirarsi a lucido in vista dei grandi festeggiamenti con la rispettiva metà.
Una ricorrenza più odiosa degli altri per lei, mollata dal suo ex ragazzo in un ristorante proprio il giorno della festa degli innamorati.
Aveva perso molta fiducia e speranza nell’altro sesso, scegliendo di dedicarsi anima e corpo al suo lavoro: almeno con un bel pò di soldi da parte e con il suo talento, avrebbe potuto sperare di aprire un’attività sua e appendere al chiodo il suo povero cuoricino spezzato.
Sussultò per lo squillante trillo del telefono e sbuffò seccata chiedendosi quale rompiscatole stesse chiamando proprio a quell’ora per un appuntamento. Avrebbe volentieri ignorato se fosse dipeso da lei, ma considerando il cognome della cliente e gli ordini della titolare riguardo a quella signorina, anzi signora da qualche tempo, fece un respiro cercando di assumere il suo falsissimo tono cordiale quando si trattava di persone importanti.
“ Dragon Estetics buonasera, parla Leytus, come posso esserle utile?”
“ Ciao tesoro!” Voce alta e chiassosa; poteva essere solo lei.
“  Padme che piacere, ti ho subito riconosciuta. Come posso aiutarti?”
“ Mi aiuterai rimettendomi a nuovo zucchero. Mio marito vuole portarmi a Los Angeles per San Valentino ed io ho bisogno di una delle tue magie!”
Leytus avvertì un pizzico di superbia sulla meta del week end romantico e alzò seccata lo sguardo al cielo, considerando che, fino ad un anno prima, quella donna che si dava delle arie, faceva fotocopie in uno studio legale dove uno dei soci aveva allungato lo sguardo su quelle dannate camicette scollate che indossava di solito, così da ritrovarsi, in un battito di ciglia, un diamante di Cartier al dito.
“ Oh che fortunata sei, comunque tranquilla, mi occupo io di te. Cosa vuoi allora?”
“ Tutto amore, a partire dalla ceretta a tutto il resto. Ogni centimetro del mio corpo dovrà essere perfetto e mi raccomando, voglio solo le tue manine fatate; non osare affidarmi a quelle sciacquette incompetenti!”
“ Va bene, va bene non preoccuparti. Ci vediamo lunedì mattina alle 9, ok?”
“ Perfetto bambola, sarò puntuale alle sette e quarantacinque!” Tipico di Padme anticiparsi all’inverosimile a causa della sua mania di apparire perfetta per il marito.
“ Ti farò trovare il solito caffè!”
“ Caffè con la stevia, sai ci tengo alla linea…”
“ E la ciambella con la glassa giusto?” La provocò sul suo punto debole: i dolci.
“ Sciocchina, sono a dieta…oh quella con la crema può andare bene!”
“ Crema sia allora!”
“ Come mai sei ancora a lavoro? È venerdì sera e dovresti esser fuori a divertirti!”
“ E tu che ci fai a casa di venerdì sera? Tuo marito non ti porta a fare follie?”
“ Oh no tesoro mio, non nelle mie condizioni e poi lavora fino a tardi. Comunque mi hanno parlato di un nuovo locale sulla ventiquattresima. Bella musica, bel posticino pieno di manzi…”
“ E tu che ne sai, non sei diventata una brava mogliettina?”
“ Il barman del posto è una mia… ehm com dire, vecchia conoscenza e mi ha dato delle garanzie. Facci un salto e quando lo vedi, dì che di manda Padme; ti offrirà di sicuro da bere!”
“ Non lo so, sono stanca ed ho voglia del mio letto!”
“ Mi offendo se non porti il tuo culetto lì; fammi contenta e fammi sapere se ti piace il posto!”
 
***
Leytus guidò fino a casa, indecisa se seguire il consiglio di Padme o no: sembrava avere molta premura di farla andare in quel posto e per quanto potesse sembrare stupida e odiosa, non sponsorizzava mai nulla se non ne valeva veramente la pena, e poi aveva una sensazione positiva ,anche se, detestava ammetterlo, era stata proprio quella telefonata a infondergliela.
Cercò sullo smartphone il locale: Third Class e lesse qualche recensione molto entusiastica proprio sul misterioso mister B, il barman, famoso per i suoi drink spaziali.
Si tirò a lucido; indossò un vestitino sexy e si decise a mettere anche i tacchi a spillo, da oltre un anno chiusi nell’armadio ad ammuffire.
Perchè lasciarli ancora lì a prender polvere se lei era giovane, bella e con un’improvvisa voglia di divertirsi?
Se si trattava di un semplice drink o altro, poco importava: voleva solo ritornare a vivere e guardando quelle scarpe, sentì la prima boccata d’aria riempirle i polmoni.
Giunta al locale, un’ improvvisa ansia crebbe dentro di lei e nervosamente prese a tirarsi più giù la gonna del tubino, come se si fosse immediatamente pentita di quello slancio di libertà che l’aveva eccitata un’ora prima.
Quasi sarebbe tornata indietro maledicendosi per aver ascoltato le chiacchiere di una sciocchina maggiorata, tuttavia, quando intravide una particolare capigliatura a palma alle spalle del bancone, i piedi le si misero autonomamente uno avanti all’altro facendola avvicinare sempre di più.
“ Ciao Bambola, cosa posso servirti?” Come se non bastassero la pelle ambrata, i muscoli gonfi sotto la t-shirt nera ed un sorriso da infame don Giovanni; l’occhiolino che le fece lucidando un bicchiere ,la mise KO.
“ Io…” Avrebbe volentieri espresso il desiderio di come voleva essere servita, ma di sembrare così disperata non ne aveva voglia, non almeno con un dio greco di quella portata a poca distanza da lei.
“ Dimmi tutto dolcezza, sono qui per esaudire i tuoi desideri!”
“ M-mi manda Padme” deglutì serrando le cosce, nella speranza che non si vedesse la goccia di sudore che le stava cadendo dalla guancia.
“ Ti manda Padme…ne sa una più del diavolo quella donna, e come mai ?”
“ Mi ha parlato bene del locale e del barman; pare che faccia dei drink spaziali!”
“ Sa ancora che sapore abbia un buon bicchiere? Pensavo che quel bacchettone di suo marito le avesse fatto dimenticare cosa fosse il divertimento…”
“ Tu sei Mister B?”
“ Ce l’hai davanti in tutto il suo splendore!” e di nuovo quel maledetto occhiolino da infarto.
“ Sembra tu la conosca bene…”
“ Da una vita direi…”
Per quale motivo le sue parole sembravano condite con una punta di rammarico e soprattutto; perchè mandarla da un suo ex a suo nome?
Tipico di Padme mettere in imbarazzo le persone senza pensare mai alle conseguenze, perciò in quel momento Leytus desiderò che il marito di miss mogliettina dell'anno vedesse con che razza di cavalli da monta si fosse accompagnata prima di lui. Di farsi rovinare la serata non ne aveva proprio voglia; al diavolo tutto, lei aveva avanti un esemplare di maschio alpha degno di nota e quel drink lo avrebbe bevuto anche alla salute della sua odiosissima cliente.
" E tu come conosci quella pazza di Padme?" Chiese lui armeggiando con grande maestria un paio di bottiglie.
" É una cliente del centro estetico dove lavoro; anche se in realtà la conoscevo da prima che iniziasse a frequentarlo!"
" Sei un'estetista? Uh interessante...dici che ho bisogno di una ripassata? Pare che ai ragazzi di oggi piaccia depilarsi ovunque" la provocò mettendo un pò in mostra le braccia, i cui gonfi bicipiti ne attirarono tutta l'attenzione.
Troppo difficile per Leytus mantenere una dignità, non dopo un anno di astinenza e tanta fresca prestanza sbattuta sotto al suo naso senza ritegno.
" I ragazzi di oggi? Sei uno di ieri tu Mister B?"
" Mi stai facendo un complimento implicito bambola?" E le prese il mento tra l'indice ed il pollice non smettendo di fissarla con i suoi meravigliosi occhi d'ebano.
" No...cioè si, scusami sono pessima!"
" Stai tranquilla! Sei la prima donna che incontro ad essere così teneramente impacciata e la cosa mi fa stranamente sorridere. Non se ne vedono più di cosí spontanee, non con il mio lavoro!"
" Mi stai dando della stupida Mister B? Per questo tipo di confidenze credo tu debba preparare come minimo un altro paio di drink!" Stavolta fu lei a metterlo in difficoltà, soprattutto quando, scioltasi per l'alcool in circolo, si fece coraggio ed accavallò le gambe mostrando anche un pò di scollatura.
" Mi stai sfidando dolcezza?"
" Forse...credi di esserne all'altezza? Vediamo i tuoi cocktail quanto aumenteranno ciò che puoi permetterti con me!”
Ovviamente l’invito fu molto ben accetto per entrambi; sia per lui a impegnarsi di compiacere una bella donna, sia per lei a bere uno dopo l’altro i capolavori che le mani di uno dei più capaci barman di New York stessero facendo.
“ Comunque Mister B, non mi sembra di aver capito come ti chiami!” chiese la poverina ad un passo così dall’ubriacarsi completamente.
“ Non te l’ho detto infatti bambola, ma queste sono informazioni riservate eh. Cosa mi darai in cambio?”
“ Il piacere di dirti il mio che ne dici?”
Gli occhi color delle fiamme di Leytus divennero provocanti e stupendi, incorniciati dalle lunghe ciglia scure e truccati di nero come amava fare di solito. Persino per uno come lui fu difficile rimanere insensibile a tanto semplice  fascino e forse il calore che iniziò a sentire mentre lei lo fissava, non fu solo per i riscaldamenti  del Third Class.
Il lavoro lo costrinse ad allontanarsi ogni tanto, ma lei rimase comodamente seduta al bancone a guardarsi intorno, ammaliata da tanto fascino e prestanza.
Uscì fuori a fumare una sigaretta ,felice come non lo era da tantissimo tempo, così tanto, che le boccate di nicotina erano ancor più soddisfacenti del solito.
La serata sembrava andare avanti in maniera perfetta; aveva conosciuto un sexy barman dalla pelle ambrata e dopo eoni un uomo le stava offrendo da bere: cosa chiedere di più dalla vita?
Niente in effetti, ma il brevissimo momento di pace e soddisfazione fu rotto da una vocina stridula e gracchiante poco lontana da lei, infervorata mentre parlava a telefono con qualcuno.
“ Stava facendo lo stronzo con una puttanella, l’ho visto benissimo!”
 Mi chiami a quest’ora per dirmi questo? Cosa potrei farci io?”
“ Perchè non gli parli?”
“ Gine sei impazzita? Tu e mio fratello avete divorziato da quasi due anni e ti sorprendi se fa il cretino con una ragazza al locale? Lo faceva anche quando eravate sposati a dire il vero…”
“ Lo stai difendendo?"
" Non lo sto difendendo, ma voglio tenermi fuori dai fatti vostri. Fatti una vita ti prego! Sei giovane..."
" Sei mia cognata,  é tuo dovere aiutarmi!"
" Io e te non siamo più nulla tesoro, rassegnati e lasciami in pace Gine. Non posso mettere il guinzaglio alle palle di Bardack!"
" Sei una maledetta stronza!" Chiuse il telefono urlando e lo lanció in borsa poggiandosi iraconda al muro.
Per cortesia, Leytus si avvicinó: Gine era davvero sul punto di avere una crisi isterica e le sembrò carino cercare di tranquillizzarla: peccato che non le fosse ben chiaro di essere lei la causa di tanta rabbia.
" Tutto bene?"
" Non sono cazzi tuoi!" la strattonò e rientrò nel locale sbattendo la porta, sotto lo sguardo sorpreso di Leytus, ignara del motivo di tanto odio.
Le fu tutto chiaro quando la vide poggiata al bancone, in un atteggiamento molto poco serio e anche piuttosto provocante verso il barman, la cui espressione era indecifrabile. Scorse addirittura la mano di lei sfiorare la sua ed il sorriso sghembo che Bardack le rivolse fu una pugnalata; anche se  vide solo la punta dell'iceberg e non la reale massa di ghiaccio nascosta ai suoi occhi.
" Devi smetterla Gine, sto lavorando e tu non puoi rompermi le palle!"
" Lavori a fare lo stronzo con la prima puttanella di turno? Ti ho visto!"
" Mi stai spiando? Tu sei una pazza ed io non voglio perdere anche questo lavoro a causa delle tue cazzate. Vattene!"
" Sono una cliente e non mi muoverò di qui!"
" Cristo santo, vuoi metterti in testa che io e te non siamo piú nulla?"
" Stai mentendo e lo fai solo per portarti a letto quella stronza! Le hai detto che sei sposato?"
" Fatti curare da uno bravo, ho firmato il divorzio due anni fa e continuo anche a pagarti gli alimenti, e se volessi scoparmela, non sarebbero cavoli tuoi!" La provocò e le accarezzò, per prenderla in giro, la guancia e purtroppo quel gesto fu frainteso.
" Con permesso!" Leytus tenne rabbiosa lo sguardo in basso e desiderò prendersi in fretta il cappotto e la borsa. Non guardò Bardack nè Gine, che dallo sgabello rise soddisfatta.
" Tieni, il resto di mancia!" Sbattè una banconota da cinquanta dollari sul bancone ed uscí umiliata sul punto di piangere.
" No aspetta!" Tentò di fermarla bloccandone il polso, ma lei lo strattonò, sgusciando via come una biscia dalla sua presa.
Guardò la ex moglie con odio, quello che le riservava sempre da quando, dopo il divorzio e non avendolo mai accettato, si intrometteva nella sua vita e nel suo lavoro rovinando tutto.
Lasciò perdere la bottiglia che aveva tra le mani e seguì Leytus prima che sparisse per sempre. Probabilmente nemmeno avrebbe voluto rivederlo, ma ci teneva almeno a scusarsi per la pessima figura e per l'imbarazzo causati da Gine.
" Ti prego non andare via" riuscì in tempo ad aprire lo sportello, prima che Leytus mettesse in moto.
" Che vuoi? Devo ritornare a casa!"
" Non prima di parlare con me!"
" Eh? E perché? Torna da tua moglie...ti starà aspettando ed io non voglio problemi! Ne ho giá abbastanza!”
“ No, no , no frena bambola, quella non è mia moglie! O meglio non più da quasi due anni!”
“ Smettila di offendere la mia intelligenza Bardack, l’ho sentita bene!”
“ Non hai sentito tutto. Siamo divorziati, ma lei continua a tormentarmi affinché torni con lei. Non si è mai rassegnata e mi ha fatto già perdere diversi posti di lavoro a causa della sua pazzia. Mi mette in imbarazzo con i clienti, con il mio capo e vivo un inferno in terra da due anni! Mio cognato mi ha trovato questo lavoro e non voglio perderlo, ecco perché mi sono tenuto più calmo con lei!”
Leytus abbassò lo sguardo e strinse il volante affondando nella pelle le unghie. Perchè aveva fatto quella scenata e si era comportata da sciocca?
Dopotutto, anche se Bardack fosse stato  sposato, non era affar suo, o almeno non nella misura in cui  aveva liberamente scelto di flirtare con lui.
Non era pronta a quel genere di cose e non era una ragazza che con leggerezza si divertiva con uno sconosciuto; ci aveva provato a spingersi oltre la sua natura, ma era bastato aver ricevuto qualche attenzione in più per partire immediatamente di testa. Eppure, perchè lui la stava guardando in maniera così dolce e non l’aveva mandata al diavolo?
“ Facciamo così; sempre se ti va bambola. Puoi aspettare che finisco il turno e poi ti porto a mangiare una delle ciambelle più buone di New York! Mangi vero, o sei una di quelle maniache della linea?” Le sorrise,  e le accarezzò la testa in un modo così affettuoso, che a Leytus sarebbe venuta voglia di piangere per averlo giudicato male.
Alzò lo sguardo e incatenó le fiamme che erano i suoi occhi a quelli neri e penetranti di Bardack, ancora in piedi poggiato allo sportello della sua auto.
“ Certo, mangio e anche tanto. Mi farebbe davvero piacere, grazie! Poi senti, scusami…”
Non le permise di continuare e la zittì poggiandole l’indice sulle labbra.
“ Ssssh, nulla! Ti farai perdonare mangiando almeno due ciambelle! Ora rientro, oppure davvero rischierò di perdere il posto!”
 
***
“ Sono rientrato, dove sei?”
“ Amore vieni, sono qui in cucina!”
Il signor Prince, noto avvocato della Royal Saiyajin Agency, finalmente mise piede a casa dopo la solita estenuante giornata di lavoro.
Ad attenderlo c’era la sua premurosa mogliettina, nonché ex segretaria , intenta a spadellare qualcosa per la cena.
“ Che buon profumo, cosa prepari?” e le cinse i generosi fianchi non mancando il solito bacio sul collo, quello datole a posta per generarle qualche brivido.
“ Ho trovato questa ricetta su internet; è un piatto a base di carne e verdure. Spero sia buono!”
“ Lo sarà di sicuro, fammi assaggiare!”
Padme gli avvicinò il cucchiaio di legno alla bocca, con premura di soffiare sul boccone  bollente e attese il verdetto di suo marito, che alzò sognante lo sguardo al cielo.
“ Allora?”
“ I miei allenamenti in palestra si vanificheranno in fretta. Cucini da dio ed io non riesco a smettere di mangiare! Comunque, perchè non sei uscita tesoro? Mi dispiace che a causa mia tu abbia trascorso il venerdì a casa da sola! Non avevi nominato quel nuovo locale sulla ventiquattresima?”
“ Non mi andava e poi ne ho approfittato per rilassarmi un pò avanti alla TV. Oggi non mi sentivo tanto bene ed ho pensato che con questo freddo, le coperte e le coccole del mio maritino mi avrebbero fatto molto meglio che del rumore assordante del Third Class!”
“ Ci dovremo andare prima o poi! Anche se non è il genere di posto che frequento, ma dopo aver risolto quel problema di tasse del proprietario, continua a voler ricambiare il favore invitandomi!”
“ Hai capito Veldock? Ho detto che voglio le coccole del mio maritino…” Si sbottonò lentamente un paio di bottoncini della camicia e gli tirò i peli del pizzetto, costringendolo a perdersi nel suo abbondante décolleté.
“ E questa leccornia in pentola?”
“ Pensi al cibo?” Sbuffò e fece per richiudere tutto, ma lui le strinse con decisione il polso e la bloccò.
“ Non osare!” La voce divenne decisa ed autoritaria; motivo per il quale Padme gli afferrò la cravatta e lo trascinò dritto in camera da letto, dove non le fu dato nemmeno il tempo di levare i vestiti.
L’ora di cena fu rimandata, ma comunque gli appetiti fisici di entrambi furono appagati, tanto che si dimenticarono del gustoso piatto in cucina e trascorsero un altro pò di tempo  sotto le coperte.
“ Soddisfatta delle coccole?” Veldock tirò dal pacchetto poggiato sul comodino una sigaretta e se l’accese assaporando con molta soddisfazione un’abbondante dose di nicotina.
“ Molto!” si strinse al suo torace, lo abbracciò come ad un enorme peluche e lui  la guardò accarezzandole una guancia. Quando faceva così, sua moglie sembrava una bambina felice e non poteva fare a meno di esserlo con lei.
“ Meglio così allora…”
“ Tesoro non fumare in camera; anzi evita di farlo prossimamente!”
“ Eh? Andiamo Padme, non levarmi questa soddisfazione dopo del sano sesso coniugale!”
“ Niente storie!” gli tolse la sigaretta dalle labbra e la spense nel posacenere, sventolando poi la mano per allontanare il fumo dal naso “ fa male a te, fa male a me e non solo…”
“ Fa male al mondo…ok non voglio sentire la solita predica!”
“ Mi ringrazierai stupidone barbuto; è per un buon fine!”
“ Ok, sono troppo di buonumore per seccarmi ed inizio anche a sentire un certo languore. Mangiamo, oppure i grassi saturi di quel pezzo di carne faranno qualcosa alle mie coronarie?”
“ Spiritoso!” Gli fece una linguaccia e lanciò un’occhiata allo schermo del suo cellulare, che si era illuminato per la notifica di un messaggio.
 
<< Grazie, sei sempre un tesoro dolcezza; ci vediamo domani a casa mia.
Mi manchi comunque.
Bardack >>
 
“ Qualche problema?”
“ Oh no tesoro, niente di importante” Padme rise sotto i baffi ed infilò il telefono in tasca “Andiamo a dare una botta di vita al nostro colesterolo!”
 
***
Leytus attese paziente la chiusura del locale e si sentì come un’ingenua ragazzina al primo appuntamento, nonostante avesse trentasette anni ed una discreta esperienza alle spalle.
Guardò spesso Bardack intento a versare mix di liquori nello shaker e le sue guance si tinsero di rosso quando lui, dalla postazione dietro il bancone, le rivolse di tanto in tanto un occhiolino malizioso.
Finalmente anche l’ultimo bicchiere fu lucidato e finalmente il sexy barman del Third Class fu a sua completa disposizione.
“ Ehi Bardack, prendo la mia macchina?”
“ Facciamo quattro passi o i tacchi ti danno fastidio bambola? Il posto non è lontano; è a qualche isolato da qui!”
“ Va benissimo, ma spero che quello che sto per fare non ti faccia cambiare idea sul mio fascino da femme fatale!”
Leytus tirò fuori la scatola delle sue amate All Stars, ben nascoste sotto il sediolino e tenute lì per occasioni di emergenza in cui un tacco dodici a spillo avrebbe distrutto i suoi poveri piedi. Le indossò e persino il suo viso si rilassò, rendendolo molto più bello per il sorriso soddisfatto in cui le labbra si piegarono.
“ Questo potrebbe portarmi a chiederti di sposarti subito bambola!”
" Stupido!" Gli diede un affettuoso pugnetto sul petto e gli si mise sotto al braccio dopo che lui, con un sorriso da ergastolo, glielo porse.
Arrivarono in un batter di ciglia alla pasticceria e si accomodarono ordinando l’intero assortimento.
" Oddio, non credo che riuscirò a mangiare tutto!"
" Voi donne siete incredibili! Sembri un'altra persona senza quegli affari e sei molto più carina. Mi piacciono bassine e tenere come te sai?" Le accarezzò la testa  come ad un cucciolo e le cinse addirittura i fianchi tirandola maggiormente a lui.
" Beh, non lo direi considerando la spilungona maggiorata che mi ha mandato da te e con la quale sembri molto in confidenza!"
" Ti riferisci a Padme? Con lei é un'altra cosa bambola..."
" Lo sai che é sposata?"
" Si certo e sono stato anche al suo matrimonio!"
" Ma insomma, non...ecco..."
" Cosa? " Bardack si divertì a provocarla e si grattò piú volte compiaciuto il mento: Leytus era troppo tenera in quel momento.
" Non sono affari miei in effetti; lei é solo una mia cliente e non dovrei impicciarmi!"
" Nessun problema dolcezza, comunque, per lei non sei solo la sua estetista. Credo che a modo suo ti voglia bene!"
" Eh?"
" Non ha molti amici"
" Sai cosí tante cose di lei..."
" Molte, ma in tutta onestà, volevo dedicarmi solo a te stasera. Mi piaci e mi rilassa parlare con te!"
Lo sguardo di Bardack divenne piú intenso e le si avvicinó di piú, tanto che Leytus sentí il suo fiato sul collo. Cosa doveva fare in quel momento? Saltargli addosso e concludere sui divanetti di pelle, o allontanarsi ed evitare che le cose peggiorassero fino ad un punto di non ritorno ?
Rimase immobile, con le labbra poggiate alla ciambella e lo sguardo perso in quelle ossidiane tenebrose. Pensò addirittura che il sexy barman stesse ridendo di lei, ma per quanto il suo cervello si sforzasse di tenerla con i piedi per terra, i suoi sensi galoppavano a cavallo di un unicorno, trascinandola sempre di piú verso quella sensazione di calore crescente tra le sue cosce.
" Sei sporca di glassa"
" Dove?"
Domanda sciocca, che non fu terminata, a causa delle labbra di Bardack chiuse sulle sue.
Da quanto un uomo non la baciava in quel modo?
Non lo ricordava nemmeno, come aveva dimenticato cosa fosse quel minimo di buon senso che avrebbe dovuto renderla piú posata.
Lo lasció fare e ricambió intrecciando la lingua alla sua.
Sapore di caffè; di sigaretta; di dolce ed in un batter di ciglia, come se il tempo si fosse avvolto sul nastro di una vecchia VHS, si ritrovó a casa sua, contro la penisola della cucina, mentre finalmente un uomo le ricordava cosa significasse sentirsi una donna desiderata.
Bardack non le diede tregua, ma lei non si oppose, lasciandogli inaugurare ogni singolo centimetro del modesto appartamento in un quartiere piú modesto della City.
Riaprirono entrambi gli occhi solo la tarda mattinata del giorno seguente, molto soddisfatti della notte appena trascorsa insieme e rimasero a chiacchierare per parecchio tempo abbracciati sotto le coperte, nonostante si fossero conosciuti nemmeno ventiquattr'ore prima.
" Non vorrei uscire da qui bambola, sto proprio bene!"
" Anche io a dire il vero, meno male che oggi non lavoro!"
" Io purtroppo oggi pomeriggio devo!"
" Il Third Class non apre in tarda serata?"
" Non posso pagare il divorzio e gli alimenti alla mia ex moglie solo facendo il barman, lavoro come addetto alla sicurezza in un centro commerciale!"
" Beh" Leytus corse vogliosa con lo sguardo su ogni singolo muscolo di Bardack, mordendosi il labbro e accarezzando con la punta delle dita i suoi addominali definiti " il fisico non ti manca!"
" Non sono da buttare nonostante i miei quarant'anni...tengo testa ai miei rivali ventenni!"
" Rivali ventenni?"
" Si, i tuoi corteggiatori coetanei no?" Le fece l'occhiolino e le accarezzò una guancia.
" Sei incredibile stupidone! Guarda che ne ho trentasette!"
" Sei seria?"
" Tremendamente, anzi, il giorno di San Valentino volerò verso i 38!"
" Ma é tra qualche giorno! Dobbiamo assolutamente festeggiare bambola e voglio anche farti un regalo!"
Leytus non gli rispose ed infatti lo guardó come se avesse visto un fantasma. Non che la proposta di Bardack le dispiacesse, ma non aveva sperato che, dopo una notte di sano e soddisfacente sesso, lui volesse rivederla per qualcosa di importante. Le era parso di capire che lui fosse un donnaiolo affascinante alla ricerca di nuove avventure e per quel motivo la sua osservazione lo spiazzó.
" Ho corso troppo dolcezza scusami...magari hai impegni o qualcuno con cui trascorrerlo!"
" No, no, non ho proprio nessuno!" Rispose in fretta, senza riflettere e scosse la testa pensando di essere apparsa troppo disperata, ma la frittata era fatta.
" Meglio per me allora!" Le diede un bacio a stampo e si mise in piedi, saltellando in giro per la stanza alla ricerca delle mutande e dei pantaloni " Comunque non muoverti di lì eh!"
" Che dici Bardack? Comunque eccole le tue mutande!" Gliele lanció e si mise comoda tra i cuscini.
" Voglio dire che passo a prenderti dopo il lavoro, così ti porto a cena prima di attaccare al
Third Class. Un tacos al quartiere messicano però, purtroppo per il momento La Maison du Monde non é alla mia portata!"
" Per me va benissimo, la cucina francese mi fa abbastanza schifo, ma..." si schiarì la voce e abbassó lo sguardo imbarazzata, tormentando nervosa un filo del piumone " Perché non ritorni qui? Ti cucino io qualcosa e recuperiamo un altro pò di tempo prima che ritorni a lavoro!"
" Io lo avevo già detto quando ti sei messa le All Star bambola: potrei chiederti di sposarmi se continui così!"
 
***
Effettivamente, quello al Third Class non fu solo un incontro da una notte e via, infatti Bardack e Leytus iniziarono a frequentarsi seriamente. Il tempo trascorse in fretta ed in un  batter di ciglia, a distanza di qualche mese, i due decisero di provarci seriamente.
" Tesoro, vorrei farti conoscere mia sorella!"
" Sei serio Bardack?"
" E perché no! Non ho che lei della mia famiglia e poi le é successa una cosa magnifica che mi ha fatto venir voglia di render piú serio il nostro rapporto. Ti dispiace, o non ti senti pronta?"
" Oh no, che dici! Non sapevo avessi una sorella e la tua richiesta mi ha spiazzata, però ne sarei felice davvero. Cosa é successo?"
" Aspetta un bambino e a me tremano le gambe per questa cosa. Sono un coglione vero?"
" Sei solo uno scimmione dolcissimo e a me farebbe davvero piacere!"
" Perfetto, allora le confermo il suo invito a cena stasera?"
" Va bene, vorrei portarle un regalino, che ne dici? Magari qualcosa per il suo bambino!"
" No, non disturbarti Ley, le farebbe piacere solo la tua compagnia. Ha avuto qualche problemino i primi mesi ed è rimasta quasi sempre a casa da sola. La farai felice solo con la tua presenza!"
" Insisto! Oggi lavoro mezza giornata e ne approfitterò!"
" Andiamo insieme allora, passo a prenderti dopo il lavoro bambola. Ora dammi un bacio o non ti lascerò uscire!"
 
***
Leytus arrivò a lavoro un pò agitata ed infatti fumò persino qualche sigaretta in più durante il tragitto. Era felice di conoscere un membro della famiglia di Bardack, ma l'ultima volta che ci aveva provato seriamente con qualcuno e ne aveva conosciuto i familiari, era finita davvero male.
Guardò il planning sul computer e lesse che il suo appuntamento delle dieci era con la signora Prince. Non la vedeva da parecchio in effetti, strano per lei che andava dall'estetista almeno una volta alla settimana, ma non si fece domande: era talmente felice di essersi innamorata di nuovo di qualcuno di magnifico, che avrebbe potuto tranquillamente sopportare i vaneggiamenti di una snob per qualche ora.
La vide entrare e scorse al suo fianco un bell'uomo prestante dagli irti capelli castani a fiamma ed un pizzetto sul mento del medesimo colore. Quello era suo marito; lo aveva conosciuto in un'occasione e si domandò come mai l'avesse accompagnata.
In effetti si rispose da sola quando la vide un pò pallida e sbattuta, gonfia e con i capelli in disordine.
" Ciao tesoro, sono felice di vederti, come stai?" Le chiese con il solito sorriso e la voce squillante.
" Io sto bene Padme, anzi benissimo! Tu invece? Hai una faccia...ciao anche a te Veldock!"
" Eh, non sono stata molto bene in questo periodo" guardó complice il marito che le bació la testa e le accarezzò la spalla.
" Oh mi dispiace, deve essere questa maledetta influenza intestinale che gira. Ora come ti senti?"
" Sto benissimo, il peggio è passato e ora voglio solo che mi rimetti a nuovo!"
" Iniziamo con una bella sauna ed un massaggio?"
" Oh no, non credo sia il caso di stare a quelle temperature per troppo tempo. Un trattamento al viso, manicure e pedicure saranno sufficienti per oggi!"
" Mi raccomando Leytus, tratta bene mia moglie e falla rilassare. Approfitterei io di quella sauna e quel massaggio se non ti dispiace intanto che l'aspetto, così dopo la riaccompagno a casa, non voglio che guidi o che si infili nel taxi di qualche incosciente!"
" Come desiderate allora. Vieni Padme, mi prenderò cura io di te!"
La fece sistemare su una delle poltrone di pelle riservate per la pedicure ed iniziò a coccolarla con un magnifico massaggio ai piedi.
" Sei radiosa Leytus, la vita amorosa va bene?"
" Eh? No, ma tu che ne sai..."
" Ti ho mandato io al Third Class o no? E ad occhio e croce é da quel momento che ti si é rischiarato il viso!" Le fece un occhiolino strano, che la ragazza non seppe come interpretare. Voleva mettere il dito nella piaga a causa di Bardack?
No, non le avrebbe permesso di rovinarle la gioia del momento.
Aveva il suo stallone e non le avrebbe permesso di rubarle il suo.
" Continui a sentire Bardack allora!"
" E perché non dovrei scusa? Gli voglio molto bene e lui a me!"
" Tuo marito che ne pensa? Perchè ecco, io sarei un pò contraria alla vostra confidenza!"
" Veldock conosce benissimo Bardack e sa di noi, come potrebbe nn saperlo poi, é mio marito! Sei gelosa di me Leytus?" Trattenne a fatica una risata.
" No...cioé...è che sono felice con lui e se devo sapere qualcosa su Bardack ,vorrei prima di farmi male di nuovo..."
" Io sono l'ultima persona che devi temere tesoro mio e poi mi hai vista? In queste condizioni a chi posso piacere?"
" Sei sempre bellissima, non fare la falsa modesta. Ma a proposito, si può sapere che ti é successo?"
" Te l'ho detto, qualche problemino di stomaco, ma ora sto bene, infatti voglio che mi rimetti a nuovo perché stasera ho una cena importante e voglio essere perfetta!"
" Anche tu? Anche io e mi tremano le mani! Bardack vuole farmi conoscere sua sorella ed io non so come comportarmi! Che tipa sarà? Mi ha detto che é incinta ed io non so se portarle un regalo, se congratularmi, se farle capire che lo so..."
" Magari é piú tranquilla di quello che pensi e le farà solo piacere averti a casa sua!"
" La stessa cosa che mi ha detto lui, ma ho una sensazione strana , non so..."
" Beh, possiamo chiedergli che tipa é, guarda un pò chi c'é!"
Padme indicò l'enorme mazzo di rose che nascondeva Bardack, andato al centro estetico della sua ragazza per farle una sorpresa. Si abbassò i rayban sul naso e si avvicinò ad entrambe con la sua solita aria da bello e dannato.
" Amore, che ci fai qui?"
" Ciao bambola" la baciò e le diede i fiori " volevo mandartele, ma ho pensato di fare il fattorino. Uh guarda chi c'é, ciao magnifico raggio di sole!"
" Bardack, perché non mi saluti per bene?" Padme allungó le braccia verso il ragazzone sfregiato e si lasciò abbracciare calorosamente, troppo per una donna sposata il cui marito era nella stanza accanto.
" Mi avevi detto che eri ridotta uno straccio, ma sei stupenda, anzi più del solito, vero Ley?"
" Si, gliel'ho detto anche io..." Leytus rispose seccata e sbuffò facendo finta di curiosare nel cassetto degli attrezzi da pedicure.
" Bardack, la tua ragazza è gelosa di me..." la signora Prince sghignazzò e mandò giù un sorso di succo di frutta.
" Davvero? No Bambola non devi essere gelosa di lei. Tu sei l'amore della mia vita, ma Padme ha un posto troppo speciale nel mio cuore e nessun'altra può prenderlo!"
" Che diavolo dici?"
" Ha ragione Leytus, lo stesso vale per me!"
" Ah ma c'é anche tuo marito, ciao Veldock!"
" Ehi Bardack, che ci fai qui?" L'avvocato gli strinse la mano e chiuse meglio l'accappatoio: meglio evitare che i suoi gioielli di famiglia si mostrassero a degli estranei.
" Sono venuto a prendere la mia fidanzata!"
" Ah è lei ? Congratulazioni, é una brava ragazza, anche se mi dispiace che ci siamo presentati così!"
" Abbiamo solo anticipato un po' la cena di stasera no? Ah comunque ti devo uccidere, la mia povera Padme sembra molto stanca e provata! Non potevi tenerti l'uccello nelle mutande?"
" Fermi tutti!" Leytus si alzò dalla sua postazione e guardò gli altri tre senza sapere cosa pensare "la cena di stasera? Io e te dobbiamo andare da tua sorella stasera!"
" Si e ci andremo, che ci prepari di buono Padme?"
" Qualcosa che non mi faccia vomitare una volta si e l'altra pure! Le nausee mi hanno devastata in questi mesi!"
" Eh? Vuoi dire che lei è..." La povera Leytus sembrò seriamente sul punto di avere una crisi.
" Questa è la mia sorellina Padme e lui é suo marito, quell'animale che l'a ridotta così!"

 

Bardack as barman at Third Class & -pic credits @Munimu_9000 on Twitter https://twitter.com/Munimu_9000

Bardack & Leytus / Pame & Veldock -pic credits @Munimu_9000 on Twitter https://twitter.com/Munimu_9000
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Dragon Ball / Vai alla pagina dell'autore: Padme_90