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Autore: lmpaoli94    14/04/2021    3 recensioni
Un solo momento può cambiare il corso delle cose.
Fatti di un futuro che si susseguono come se fossero delle caselle di un domino.
Ma da cosa potrebbe essere dato?
Beh, le situazioni possono essere tante in questa vita che vale la pena di vivere.
Ma se la situazione in cui mi ero trovato improvvisamente implicava di giocarmi le carte del mio futuro? Cosa avrei dovuto fare?
Lei si era assentata un attimo e quell’attimo aveva cambiato tutto.
Un libro, tante parole e una moltitudine di segreti.
Un momento della mia vita che mi avrebbe cambiato per sempre, rendendomi l’uomo diverso da quello che ero sempre stato in passato.
Genere: Drammatico, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Mi fermai dinanzi al suo ufficio alle sette in punto.
Attendevo il suo arrivo impazientemente, mentre  la voglia di scoprire la verità si stava facendo largo tra i miei pensieri.
Il fatidico venerdì era passato e la mia fidanzata aveva visto quell’uomo.
Ora la domanda che mi sorgeva spontanea: che cosa mai avrebbero potuto fare?
Baciarsi, conoscersi meglio e… magari avevano fatto sesso?
Vittoria non era la tipica ragazza che la dava al primo uomo che incontrava.
Ho dovuto attendere sei mesi per riuscire a conquistare il suo organo femminile e averlo tutto per me.
Ricordo ancora quel momento: paradisiaco.
Anche se era la prima volta, eravamo tutti e due goffi. Ma era stato eccezionale e il nostro legame era diventato indissolubile.
Come per esempio il momento in cui le avevo detto che l’amavo.
Erano passati tre mesi e una litigata brutale stava per rovinare tutto.
Ma il mio amore per lei diventò sempre più forte, confessando che l’amavo tanto e sarebbe potuta diventare la donna della mia vita.
Magari era troppo presto per confessarlo, ma sapevo bene che era la decisione adatta da prendere.
Non mi ero mai sentito così innamorato prima d’ora.
Ma quel momento stava per essere cancellato per sempre a causa sua e del suo altro amore.
Sentivo che il suo cuore non mi apparteneva più e lei faceva di tutto per buttarmi fuori dalla sua vita.
Una situazione intrigata e troppo delicata.
Appena vidi aprire lo sportello del passeggero, mi ridestai subito dai miei pensieri troppo belli per essere interrotti.
< Ciao > disse lei semplicemente baciandomi subito dopo < Allora, dove andiamo stasera? >
< Visto che i tuoi genitori non sono in casa, ho pensato di passare una serata romantica a casa tua. >
< Ma mi avevi detto che saremmo andati a cena fuori. >
< Lo so. Ma visto che è un momento più unico che raro che i tuoi genitori non siano in casa, ho pensato di cogliere l’attimo fuggente. >
S’eppure si sentiva contrariata, alla fine accettò lo stesso.
< A patto che sarai tu a cucinare mentre io mi faccio la doccia. >
< Affare fatto. Tanto è quasi tutto pronto. >
< Davvero? Ha cucinato mia madre per noi? >
< Assolutamente no. >
< Mi risulta molto difficile crederti visto che mia madre è molto gelosa della sua cucina. >
< Lo so… Ma dopo più di otto anni che la conosco, sono riuscito ad essere molto convincente. >
< Lo ripeto: non ci crederò mai. >
< Pensa pure quello che vuoi. Ma è così. >
 
Una volta arrivati a casa sua, Vittoria non perse tempo nel preparare i suoi vestiti puliti dopo essersi rilassata.
Prima di scoprire che mi stava tradendo avrei fatto di tutto per andare nella sua doccia e passare minuti di pura sensualità ed erotismo.
Ma tutto era tremendamente cambiato e avevo un solo scopo nella vita.
< Farò il più in fretta possibile > fece lei con tono felice.
< Fai pure con comodo. La cena tanto è pronta. >
< Ho una gran fame che mangerei anche te. >
< Ma dopo come faresti? >
< Ahahah non lo so. >
Già, dopo come farebbe?
Sarebbe in pace con sé stessa? Oppure i sensi di colpa l’attanaglierebbero?
Domande che avrebbero bisogno di risposte sincere ed esaustive.
Ma non avevo il tempo per elaborare il tutto: dovevo scoprire ancora troppo di lei.
Andai in camera sua e presi immediatamente il suo diario.
Controllai le pagine finali e come pensavo, lo aveva aggiornato.
“Finalmente scoprirò cos’è successo nel giorno del primo bacio tra loro due e di quel venerdì in cui si sono rivisti.”
 
 
Caro diario
Dopo essere riuscita ad uscire prima dal mio lavoro e a pranzare in completa tranquillità, incontro Roberto che mi aspettava davanti all’ufficio.
Certo, magari era troppo rischioso vederci alla luce del sole, ma cosa sarebbe successo se qu8egli incontri clandestini potessero essere la bella realtà?
certo, c’era sempre il problema di Giuseppe che dovevo risolvere.
Roberto, al contrario di quello che potevo pensare, mi disse di non avere fretta se dovevo lasciarlo e di pensare molto bene al nostro rapporto.
Lui era estremamente gentile e paziente con me e questo non potevo dimenticarlo.
Comunque, non è questo il momento di pensare a Giuseppe.
Anche se era l’uomo della mia vita, non riuscivo a provare gli stessi sentimenti di un tempo.
Era un uomo monotono e ancora non maturo per la sua età, ma soprattutto stavo soffrendo la sua lontananza.
Non riuscivo ad avere abbastanza momenti da scambiare con lui.
I momenti di dolore, i momenti di gioia e i momenti in cui piangere: lui non c’era quasi mai.
Ma quando ho incontrato Roberto, tutto ciò è diventato molto più chiaro e limpido: era lui l’uomo con cui volevo passare il resto della mia vita.
L’ho capito soprattutto quando mi ha baciato la prima volta davanti alla porta d’ingresso del suo palazzo prima che mi potesse far vedere i suoi lavori di scrittore.
Era molto bravo e aveva una fervida immaginazione.
Lo adoravo, lo adoravo davvero.
Pendevo letteralmente dalla sue labbra e forse presto… Non posso affrettare i tempi. Non era giusto nei confronti di Giuseppe.
Anche se dovevo molto presto dimenticarlo, non era quello il momento.
Ho passato davvero un bellissimo pomeriggio con lui, condito ancora da diversi baci pieni di passione e di amore.
Un amore vero che stava sbocciando piano piano.
Ora dovevo aspettare venerdì, per rivederci ancora insieme.
Ed io non vedevo l’ora.

 
 
Sconcertante.
Non ho altre parole per esprimere il mio disgusto e la mia disapprovazione.
Lei lo stava imparando a conoscere e ad amarlo e lui ci stava come un completo idiota.
“Maledetti. Tutti e due… Pensate di fottermi ma non sarà così semplice.”
Dopo aver letto quelle dure parole, vado direttamente al fatidico venerdì.
 
 
Caro diario
A causa del troppo lavoro esco tardi dal mio ufficio.
Pazientemente però, Roberto mi aspetta anche con oltre mezz’ora di ritardo.
Non era colpa mia ma quando si arriva nel fine settimana, c’è sempre tante cose da fare.
Dimenticando il mio mondo dell’ufficio, Roberto mi portò in un ristorante vicino al mio ufficio mentre gli parlavo dell’estenuante giornata avuta poco fa’.
Con mia grande ammirazione, Roberto aveva ascoltato tutto quello che gli avevo detto.
Al contrario di Giuseppe che si perdeva nei miei lunghi discorsi quando cercavo di raccontargli la mia vita.
Molte volte lui era assente, come se non gli potesse importare niente di me.
Certe volte ero molto frustata, ma cercavo di non badarci troppo.
Non avevo voglia di litigare nei pochi momenti in cui ci vedevamo.
Tornando al mio fantastico e per ora amico Roberto, mi dice che presto avrebbe finito il suo romanzo di cui si occupava da più di tre anni.
Non mi ha voluto mai spiegare di cosa si trattava per il semplice motivo della sua scaramanzia.
Voleva raccontarmelo quando il libro sarebbe stato pubblicato.
Dovevo aspettare ancora un bel po’ ma ero convinta che ne sarebbe valsa la pena.
Detto ciò, quando arrivammo nel suo appartamento, non pensò mai al suo romanzo.
I suoi occhi e i suoi pensieri erano tutti per me.
Mi sentivo molto desiderata come non mi accadeva da molti anni :
Mi stava cominciando a baciare sul collo e anche se eravamo ai primi appuntamenti, mi lasciai andare.
Non facemmo sesso, limitandomi a scoprire solo il seno.
Lui era molto abile nel destreggiarsi nei baci e le sue carezze erano disarmanti.
Non potevo che farmi guidare in quei bellissimi momenti.
Ma purtroppo ogni cosa ha un inizio e una fine.
Ricevendo una chiamata improvvisa da mia madre, mi disse se poteva andare a prendere alcuni ingredienti per la torta che stava preparando per la festa della mamma.
Non riuscendo a dire di no (anche se ancora non so perché gli ho dato una riposta positiva), gli risposi che sarei andata subito.
Ormai erano le cinque del pomeriggio e per non destare troppi sospetti, era meglio che me ne andassi.
Roberto, ancora focoso di piacere, mi domandò quando ci saremmo rivisti.
Prima però dovevo cominciare a pensare al mio ragazzo che ormai non vedevo da alcuni giorni.
Gli risposi che gli avrei fatto sapere, così da aumentare l’attesa.
Salutandomi ancora con un bacio, uscii dal suo appartamento felice come non mai.
Senza pensare più al mio passato e senza pensare al mio imminente presente.

 
 
Parole e sentimenti contrastanti che nel mio cuore non avrebbero mai trovato posto.
Sentendomi come un pesce fuor d’acqua, violare ancora la privacy della mia fidanzata non aveva più senso.
Ora mi bastava scoprire quando avrebbero fatto sesso, ma sinceramente non me ne fregava più di tanto.
Tra me e Vittoria era destinato a finire in malo modo.
Ma non meritavo di soffrire in questo modo dopo tutti gli anni passati insieme a lei.
Ricacciando le lacrime dentro i miei occhi, ritornai in cucina per riscaldare la cena, prima che la mia fidanzata mi domandò dove fossi finito.
< Stavo facendo una telefonata > mi limitai a dire.
Guardandomi dritto negli occhi, Vittoria capì subito che c’era qualcosa che non andava in me.
< No, va tutto bene. È solo che domani non ho voglia di andare al lavoro. Mi piacerebbe stare sempre con te. >
< Anche a me, tesoro > rispose lei con un bacio < Vuoi che ti dia una mano? >
< No. tu accomodati. Faccio io. >
Baci, baci e ancora baci.
Sembrava che per lei fosse la risposta a tutto.
Ma dietro quel suo sguardo gentile e quel suo sorriso flebile, c’era tutt’altro che la Vittoria di cui mi sono innamorato: l’amore infedele di una dannata donna che mi stava distruggendo.
   
 
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