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Autore: eddiefrancesco    14/04/2021    0 recensioni
Inizio 1800.
Nella Gran Bretagna di inizio secolo, tra balli, ricevimenti e lunghe cavalcate in campagna...
La giovane Rebecca Standish ha deciso che é giunto il momento di ribellarsi al settimo conte di Rayne figlio della madrina di Rebecca.
Romanzo trascritto dal romanzo il settimo conte di Rayne della colonna Harmony History.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Storico
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Rebecca, che si era già interrogata sulla frettolosa partenza di Richard da Rayne Court, aveva così avuto la conferma che i suoi sospetti erano fondati: probabilmente Richard non riteneva Lizzie alla sua altezza e quando si era reso conto delle speranze che lei riponeva nel loro rapporto, se l'era data a gambe. Che dannato mascalzone! Per fortuna Rebecca non vide traccia di lui mentre avanzava nel salone della festa e ben presto, contagiata dall'allegria che la circondava, tornò di buon umore. Lord Linford fece il suo ingresso nel salone proprio mentre Harriet stava rimproverando Rebecca per il suo comportamento sconsiderato di cui aveva dato prova quel pomeriggio. E questo solo per il suo tornaconto personale. La giovane vedova era sicura, infatti, che più avessero tentato di allontanarla dal visconte, più Rebecca si sarebbe sentita attratta da lui. - Oh, Harriet, smettetela. Ne ho già sentite di cotte e di crude sul suo conto, perciò risparmiate il fiato. Mi piace Linford e nulla di quel che diranno cambierà l'opinione che mi sono fatta di lui.- Segretamente compiaciuta, Harriet abbassò lo sguardo sul ventaglio ricamato. - Forse dovreste sapere che tempo fa dicevano che avesse ucciso la moglie. Pare l'avesse sposata unicamente per i suoi soldi.- - Sono solo cattiverie! - fu la secca replica di Rebecca. - Signorina Standish, posso avere l'onore di questo ballo o sono arrivato tardi? - chiese lord Linford dopo averle salutate con un inchino. - Ne avevo riservato uno per voi, milord. Ve l'avevo promesso - Rispose Rebecca con un sorriso luminoso. - Di che cosa stavate parlando? - le domandò il visconte mentre avanzavano tra le altre coppie di ballerini. Rebecca alzò gli occhi sul suo splendido viso, poi scosse il capo. - Via, signorina Standish. Che vi stava raccontando di me la bella lady Harriet? Non ho forse il diritto di sapere... se non altro per confutare eventuali inesattezze? - Dopo un attimo di indecisione, lei gli riferì quel che le aveva detto Harriet. Con sua grande sorpresa, lord Linford rise divertito. - Santo cielo, circolano ancora quelle voci? Pensavo fossero morte da tempo. - - Come vostra moglie.- Lui la guardò, improvvisamente serio. - Mia moglie è sparita senza lasciar traccia. O meglio, sono riuscito a seguire le sue tracce sino a Londra, ma qui ho dovuto rinunciare alla speranza di sapere che fine avesse fatto.- - È terribile! Quindi non sapete se...? - - Se è viva o morta? No, non lo so... magari lo sapessi! Siamo stati sposati sei settimane... Sposati? Ah! - Diede una risatina amara e continuò: - Non so cos'altro vi abbiano detto, ma voglio dirvi io qualcosa ora. Mia moglie aveva sedici anni quando l'ho portata all'altare... non era che una bambina. Il giorno delle nozze sono diventato ricco e non le ho dato nulla in cambio. Ora avete un'idea di che genere d'uomo io sia.- Rebecca fissò per un lungo istante i begli occhi colmi di amarezza e rimpianto, quindi si decise a ribattere: - Non c'era bisogno che me lo diceste. Non sono d'indole curiosa, e non volto le spalle agli amici tanto facilmente. Perché non mi dite invece se come allieva sono brava? - - Per essere una donna, ve la cavate piuttosto bene. - Replicò lui, il sorriso nuovamente sulle labbra. Quando il valzer terminò, il visconte la riaccompagno' a sedere e si diresse alla sala da gioco. - Come avete potuto ballare con lui? E quel che è peggio, Drum vi ha visto. - la investì subito Harriet. Rebecca perlustro' la sala con lo sguardo e lo individuò accanto a lady Constance e a Richard. Qualche istante e i due uomini vennero nella loro direzione. Drum invitò Harriet a ballare e Rebecca si ritrovò sola con Richard. - Posso avere l'onore? - le chiese lui porgendole la mano. - No. - - Allora posso sedermi accanto a voi e farvi compagnia? - - Non posso impedirvelo, ma è bene sappiate che non sono in vena di piacevolezze.- Richard non si lasciò scoraggiare dai suoi modi. Rebecca poteva essere molto scostante a volte, ma il suo malumore non era mai immotivato. Credendo di aver individuato la ragione della sua attuale freddezza, volse lo sguardo sulle coppie che danzavano al centro del salone. - È comprensibile che Drum sia preoccupato.- - Si? E per cosa, di grazia? - - Linford. - - State sopravvalutando il vostro ruolo, signor Pemberton! Lasciate perdere! - scattò lei. Signor Pemberton? Santo cielo, era davvero infuriata! - Mi dispiace, signorina Standish.- Lei gli scocco' un'occhiata di fuoco. - Dovreste dispiacervi ancor di più per come avere trattato Elizabeth Bingham.- Di colpo Richard si fece cupo. - Non mi aspetto che comprendiate. È vostra amica.- - Esatto. E non sopporto di vederla infelice. Cos'è stata per voi? Un piacevole passatempo? In campagna poteva andar bene, ma in città bisogno essere un po' più selettivi, suppongo. Dio mio! Siete uguale a tutti gli altri! - - Di che state parlando? - Pareva davvero disorientato e Rebecca sentì riaccendersi la speranza. Forse si era trattato di un malinteso, forse Richard teneva veramente a Elizabeth... - Lizzie è rimasta sconvolta dalla vostra partenza affrettata. Avete lasciato il Gloucestershire senza nemmeno salutarla- - Be', a giudicare dal suo aspetto raggiante, non ci ha messo molto a riprendersi.- Era così amareggiato che tutti i dubbi di Rebecca si dissolsero. - Pareva raggiante anche per me, ma oggi mi sono resa conto che è solo una facciata - ribatte' con un sorriso. - Cosa intendete dire? - - Che non le importava nulla della stagione.- - Ma sua madre vuole che faccia un buon matrimonio. E chi può biasimarla? Elizabeth è una ragazza incantevole... Vi avrà senz'altro detto che sono stato tanto stupido da chiedere la mano di sua figlia.- Rebecca lo fissò allibita. - Non me ne ha mai fatto parola! Non ne so nulla. - - In ogni caso, me l'ha rifiutata. Evidentemente ha pensato che la figlia potesse avere di meglio. Non sono un uomo ricco, ma la mia rendita non è certo modesta.- - Richard, sono certo che vi sbagliate. In effetti, ora che ci penso, la settimana scorsa la signora Bingham mi ha chiesto se vi avevo visto. Vuole che le facciate visita. So che era ansiosa che Elizabeth venisse a Londra, ma non per le ragioni che credete voi. Andate da lei e si chiarirà tutto, ne sono certa. E un'altra cosa: Lizzie non sa della vostra proposta perché, se così fosse, si sarebbe confidata.- - Ne siete sicura? - chiese Richard illuminandosi in viso. - Sicurissima. Comunque sta a voi scoprire la verità.- Richard le fece da cavaliere tutta la sera, la sua compagnia, per quanto gradita, non la compenso' dell'indifferenza di Drum che in tutta la serata le rivolse la parola solo per augurarle la buonanotte, nell'atrio di casa. Rebecca gli rispose con un breve cenno del capo e lady Constance levo' gli occhi al cielo esasperata. Durante il mese che seguì tra Drum e Rebecca si instaurò una sorta di tregua. I rapporti tuttavia continuarono a essere piuttosto difficili, visto che Drum era distaccato e formale, e Rebecca fredda e cortese. Quello che lady Harriet si era augurata, si era verificato, dopotutto. Benché Rebecca non si potesse dire invaghita di lord Linford infatti, la si vedeva spesso in sua compagnia. E il visconte, a differenza di Drum, era tutto gentilezze e attenzioni con lei. A parte le ore che trascorreva con Linford, Rebecca in quelle tristi settimane trasse consolazione solo dal rinnovarsi dell'intimità tra Richard ed Elizabeth. Almeno loro erano felici, si ripeteva quando l'assaliva lo sconforto per il modo freddo in cui Drum la trattava. A peggiorare ulteriormente il suo stato d'animo contribuì la scoperta che Drum da ragazzo era stato un corteggiatore di Harriet. Lei non riusciva a smettere di chiedersi se tra loro si fosse riaccesa la scintilla dell'amore, visto che si vedevano spesso e parevano godere della reciproca compagnia. Drum, dal canto suo, si interrogava sui motivi che avevano nuovamente allontanato Rebecca.
   
 
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