Serie TV > Once Upon a Time
Ricorda la storia  |      
Autore: misslegolas86    16/04/2021    0 recensioni
“E’ il compleanno del mio papà? Ma dobbiamo festeggiarlo!” replicò entusiasta Henry riscuotendo Rumpelstiltskin dai suoi amari pensieri.
“L’idea è quella. Ma non so se Bae vorrà…” rispose l’uomo ma non completò la frase. Che cosa doveva dire a quel ragazzino? Che aveva paura del fatto che suo figlio non volesse per niente festeggiare il suo compleanno soprattutto con lui?
Genere: Fluff, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Baelfire, Belle, Henry Mills, Signor Gold/Tremotino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
“Nonno, sono venuto appena possibile dopo la tua telefonata”
“Hai seguito il mio consiglio? Sei stato attento che Baelfire  non sapesse che venivi qui?”
Henry era appena entrato nel negozio di pegni e Rumpelstiltskin subito gli si era fatto incontro lasciando lo schedario in cui era impegnato.
“Certo. Ma non mi hai detto perché tutta questa segretezza” rispose il ragazzino
“Ora lo capirai” disse Rumpelstiltskin con aria cospirativa “Tra una settimana è il 14 aprile” aggiunse. Ma Henry lo guardò senza capire.
“Il 14 aprile, Henry”
“Beh, nonno?”
“E’ il giorno del compleanno di Baelfire” rispose Rumpelstiltskin interdetto. Suo figlio non aveva mai parlato ad Emma del giorno in cui era nato? Ma la risposta si presentò dolorosa alla mente di Rumpelstiltskin. Da quando aveva abbandonato suo figlio quello era diventato un giorno doloroso, lo stesso doveva essere per Baelfire. Il giorno del compleanno di Bae era sempre stato speciale quando padre e figlio erano insieme. Rumpelstiltskin lo aveva sempre reso indimenticabile perché quello era il giorno in cui la cosa più bella che avesse mai avuto era entrata nella sua vita. Perciò ogni anno si prodigava a rendere unico il giorno del compleanno di suo figlio. Ma quando era rimasto solo quel giorno era diventato solo un doloroso memento per il suo fallimento, un modo per disprezzarsi e ricordare a cosa aveva rinunciato. E constatò amaramente, che da parte sua Baelfire aveva deciso di non ricordare più il giorno della sua nascita, cancellandolo insieme con l’uomo che gli aveva reso la vita un inferno…suo padre.
“E’ il compleanno del mio papà? Ma dobbiamo festeggiarlo!” replicò entusiasta Henry riscuotendo Rumpelstiltskin dai suoi amari pensieri.
“L’idea è quella. Ma non so se Bae vorrà…” rispose l’uomo ma non completò la frase. Che cosa doveva dire a quel ragazzino? Che aveva paura del fatto che suo figlio non volesse per niente festeggiare il suo compleanno soprattutto con lui? E’ vero sulla Jolly Roger di ritorno da Neverland si erano chiariti, Bae lo aveva perdonato ma Rumpelstiltskin capiva bene che una cosa era il perdono un’altra era il volere che una persona torni a far parte pienamente della tua vita. E su questo punto lui e suo figlio non avevano parlato.
Eppure Rumpelstiltskin questa volta era deciso. Aveva sempre ricordato per tutti i lunghi anni di separazione la data del compleanno di Baelfire e ora che si erano ritrovati non avrebbe rinunciato a passare quel giorno con suo figlio. Ma per questo aveva bisogno di un piano.
“Vuoi fargli una festa a sorpresa? Perfetto chiameremo la missione Operazione panna e cioccolato” Henry ormai era lanciato nel progetto e Rumpelstiltskin aveva sperato proprio in questo “Che cosa avevi in mente, nonno?” chiese il ragazzino
“Niente di particolarmente complesso. Una festa da Granny’s ma sai che i miei rapporti con la proprietaria non sono idilliaci. E poi dovremmo fare in modo che Baelfire senza sapere niente si presenti al momento giusto”
“A questo ci penserà Emma” replicò pratico Henry “Ma per Granny…”
“Ho preparato una lista di tutto quello che serve e va preparato per la festa” disse Rumpelstiltskin traendo dalla tasca interna della giacca un foglio scritto fittamente con una scrittura minuta e regolare “Ma ho qualche difficoltà a trattare con Granny”
“Me ne occuperò io” disse Henry
“Ma Granny non ti prenderà sul serio quando andrai da lei, Henry”
“Farò mettere una buona parola da nonno Charming così potrò fare da tramite tra te e lei. Non saprà chi è l’organizzatore della festa così non ci saranno attriti tra te e lei. Con Granny basta pagare per quello che si ordina e tutto filerà liscio”
“Sei proprio un ragazzino sveglio, Henry. Hai fondo illimitato al mio patrimonio”disse ammirato Rumpelstiltskin
“Perfetto!” Henry era pieno di un entusiasmo contagioso.
“Ma non dimenticare ragazzo, Baelfire non deve sapere nulla” si raccomandò Rumpelstiltskin
“Non ti preoccupare, nonno. Farò mantenere a Emma e Charming il segreto”
“Eh Henry, ancora una cosa, non so ancora molto di Baelfire in questo mondo. Insomma non so Neal Cassidy chi vorrebbe alla sua festa” disse intristendosi Rumpelstiltskin. Sapeva così poco di suo figlio dopo tanti anni di separazione
“La lista è presto fatta, nonno. Tu e Belle, Emma, Snow, Charming, Regina, Ruby e Granny. Hook e Trilli. I nani non possiamo non invitarli o si offendono. Poi se mi viene in mente qualcun altro ti faccio sapere”
Rumpelstiltskin non si era aspettato un appoggio così pieno ed efficiente da parte di suo nipote
“Grazie, Henry” riuscì solo a dire
“Eh nonno, sarà meglio se ci aggiorniamo a telefono. Se comincerò ad entrare ed uscire in continuazione dal negozio Baelfire potrebbe insospettirsi e far fallire la nostra Operazione panna e cioccolata” continuò Henry
“Sono ai tuoi ordini, ragazzino. L’esperto delle operazioni segrete sei tu” replicò Rumpelstiltskin divertito e sollevato di aver trovato un alleato così prezioso.
 
***
Il cassetto delle cravatte era spalancato e una decina erano abbandonate sul mobile mentre Rumpelstiltskin ne escludeva un’altra.
“Rumple, non sei ancora pronto! Faremo tardi! Ho fatto prima io a truccarmi!” Belle era entrata in camera da letto trovandolo ancora davanti allo specchio con l’ennesima cravatta da mettere. Rumpelstiltskin distolse la sua attenzione dal mare di cravatte che aveva davanti e rimase a fissare la ragazza. Era stupenda nei suoi jeans attillati
“Visto che sei qui mi potresti aiutare a scegliere?” continuò Belle aprendo l’armadio. Tirò fuori una maglia giallo oro che le lasciava scoperte le spalle e una blusa blu che la fasciava in modo impeccabile. Era perfetta con entrambi gli indumenti ma Rumpelstiltskin non ebbe dubbi nel rispondere “Quella gialla” sapeva che quello era il colore preferito di Belle.
Tuttavia la ragazza non si era fatta distrarre dai suoi preparativi. Aveva capito quello che non andava
“Rumple, smettila di torturare la tua collezione di cravatte. Andrà tutto bene stasera. Finalmente in questo giorno hai di  nuovo Baelfire con te. Ogni cosa si sistemerà” disse avvicinandosi all’uomo che amava e abbracciandolo da dietro. Rimasero così, stretti, a guardarsi riflessi nello specchio. Entrambi stavano pensando a quella volta in cui nel Castello Oscuro Belle aveva interrotto la piccola cerimonia di commemorazione che ogni anno ormai da secoli Rumpelstiltskin faceva per ricordare quel giorno
“Sono sicura che sei mancato anche tu tantissimo a Baelfire. Sarà felice per questa sorpresa che gli hai preparato” concluse dissipando le paure di Rumpelstiltskin già quasi pentito di aver organizzato la festa.
 
***
Baelfire totalmente ignaro entrò da Granny’s. Emma aveva svolto egregiamente il suo compito.
Dopo la sorpresa e i cori iniziali tutti si accalcarono al ragazzo per fargli gli auguri.  Rumpelstiltskin rimase in disparte felice di vedere suo figlio circondato dall’affetto di persone che gli volevano bene eppure timoroso di imporre la sua presenza. Dopo un veloce scambio di auguri Baelfire, infatti,  aveva evitato per tutta la serata suo padre.
“Rumple, dovresti provare a parlargli” suggerì Belle, per lei era particolarmente doloroso vedere padre e figlio così distanti, nessuno meglio di lei conosceva la loro storia, il loro dolore ma anche l’amore assoluto che li legava. Solo che entrambi erano così testardi!
“No, Belle. Questa serata è di Bae se lui vuole stare lontano da me lo accetto” replicò Rumpelstiltskin
“Ma Granny come è stato possibile tutto questo?” giunse a loro la voce di  Baelfire mentre parlavano
“E’ tutta opera di Henry” ribattè la proprietaria della tavola calda
“No, no è tutta opera di nonno Rumple!” disse Henry con entusiasmo “E’ stato lui l’ideatore e l’organizzatore della festa. Io ho dato solo una mano alla nostra Operazione panna e cioccolato”
Tutti si voltarono stupiti verso Rumpelstiltskin. Ma nell’espressione di Baelfire non c’era sorpresa era qualcosa di molto più profondo.
“Henry mi hai fatto preparare una festa per conto di Rumpelstiltskin?” chiese seccata Granny
“Credo che sia arrivato il momento della torta” intervenne Emma per non permettere a Granny di iniziare una polemica in cui era pronta a dare il meglio di sé
“Ma a me non è stata ordinata la torta” disse Granny
“Eppure è qui” disse Snow scartando una scatola impacchettata con fili d’oro. Una maestosa torta di panna, cioccolata e glassa venne posizionata sul tavolo davanti al festeggiato. Emma fu pronta a posizionare la candelina ed era già pronta ad accenderla quando Baelfire la fermò
“No, Emma” disse il ragazzo “Credo tocchi a te, papà” continuò poi rivolto a Rumpelstiltskin. Quest’ultimo assolse al suo compito senza aggiungere nulla.
Dopo di che Snow e Granny si misero subito all’opera per tagliare e distribuire il dolce tra tutti gli invitati.
“Non assaggi la torta?” Baelfire con due piatti si era avvicinato a Rumpelstiltskin in piedi accanto jukebox. L’uomo prese il piatto che gli veniva offerto
“Io sono già alla seconda fetta. Non potrei mai non riconoscere una tua torta” disse Baelfire “Non hai perso la mano in tutti questi anni”
“Non ne avevo più fatta una da secoli” si costrinse a precisare Rumpelstiltskin
“Ne ero sicuro. La tua torta speciale e l’accensione della candelina era il nostro rito ad ogni compleanno” aggiunse il ragazzo. Scese il silenzio tra di loro, la lunga separazione, il passato doloroso piombò su di loro riportando a galla ricordi di anni di solitudine e risentimento.
Rumpelstiltskin estrasse un piccolo pacchetto dalla tasca della giacca “Era un nostro rito anche il mio regalo” disse in un sussurro cercando di riprendere la conversazione
“Pensavo che il tuo regalo fosse questa festa” disse sorpreso Baelfire prendendo il pacchetto che Rumpelstiltskin gli porgeva. All’interno trovò il portachiavi a forma di cigno che anni prima aveva regalato ad Emma
“Emma mi ha raccontato di averlo perso mentre lottava contro lo Spettro Succhia Anime che tu avevi invocato per vendicarti di Regina!” esclamò Baelfire
“Non è stato facile ritrovarlo” ammise Rumpelstiltskin “Ma è connesso ad un legame di Vero Amore. Non si smarriscono mai del tutto in tal caso.”
“Vero Amore?” il ragazzo lo guardò confuso
“Sì. Tu e Emma. Era così evidente già a New York” rispose Rumpelstiltskin “Se vuoi una prova di quello che ti sto dicendo è davanti ai tuoi occhi, è questo portachiavi sopravvissuto dopo tanti anni, maledizioni e separazioni. Conosco fin troppo bene la forza di oggetti legati al Vero Amore”
“Perché li hai cercati per estrarne la magia? E’ per questo che hai fatto di tutto per ottenere il portachiavi?” chiese brusco Baelfire
“No, figliolo. Semplicemente è quello che è successo alla tazzina sbeccata mia e di Belle” disse Rumpelstiltskin in tono appena udibile “Quando ho trovato quel portachiavi era evidente che era legato alla signorina Swan e al suo Vero Amore. Lo ammetto all’epoca lo conservai per avere uno strumento per ricattare eventualmente la Salvatrice. Ma quando a New York capii che eri tu il Vero Amore di Emma ho solo cercato il momento giusto per restituirlo a te. Ed ora è arrivato quel tempo”
“Perché?”
“Così non avrai più nessun dubbio su voi due”
Baelfire guardò l’uomo e capì che era sincero. Davvero voleva solo che lui fosse felice accanto alla donna che amava e aveva cercato di dare la sua mano per aiutarlo. E così sentì nel cuore lo stesso affetto che lo legava a suo padre nella Foresta Incantata “Hai sempre reso questo giorno speciale per me, papà. Come oggi” disse
“Ho continuato a ricordarlo ogni anno. E ora che ti ho ritrovato volevo solo che lo passassimo di nuovo insieme”
“Temevi che non avrei accettato di festeggiare con te. Perciò hai organizzato questa festa” disse Baelfire
“Sì, Bae. Ma volevo anche che potessi festeggiare questo giorno con una famiglia, una cosa che non hai mai avuto”  
“Grazie a te papà non ne ho mai sentito la mancanza. Sei sempre bastato tu”
Rumpelstiltskin si ritrovò stretto nell’abbraccio di suo figlio senza che se lo aspettava
“Ti voglio bene, Bae” sussurrò
“Anche io, papà”
 
SPAZIO AUTRICE
Il compleanno di Robert Carlyle (14 aprile) splendido attore che interpreta in modo esemplare Rumpelstiltskin ha portato ispirazione per questa storia. Sappiamo come Rumpelstiltskin ha sempre ricordato il compleanno di Baelfire la scena di lui e Belle nel Castello Oscuro ne è la prova. Semplicemente volevo che una volta ritrovati a Storybrooke passassero questa data insieme e così ho scritto questa storia. Abbiamo avuto pochi momenti padre figlio a Storybrooke nella seria visto tutti i casini che piombano. Io adoro Rumple e Baelfire e il loro rapporto così combattuto ma intenso. E in questo periodo l’ispirazione si è fissata su loro due. Buona lettura!
  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Once Upon a Time / Vai alla pagina dell'autore: misslegolas86