Mi sono rifugiata.
Mi sono rifugiata nella fantasia,
nei miei ricordi cangianti,
colori contrastanti,
colonne sonore mielose
ma fredde e recondite.
Mi sono rifugiata in un cassetto,
l'ho chiuso a chiave,
c'è spazio per poche anime.
Qui dentro la luce è immensa,
ma a tratti anche il buio.
Mi sono rifugiata in un orologio,
ma le lancette non si muovono,
il tempo si è dissolto,
va troppo piano, forse è fermo,
forse non è bastato.
Mi sono rifugiata in immagini
che retrocedono, sobbalzano,
balenano nella mia mente
come fossero versi amati di poesia,
che flebilmente ripeti tra te e te,
per non lasciare che il mondo possa sentirti.
Mi sono rifugiata in te,
che sai di casa, sai di me.