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Autore: Soul Mancini    22/04/2021    3 recensioni
[Scritta per il compleanno di Shavo ♥]
Un padre non esattamente perfetto alle prese con i figli, costretti a frequentare la scuola in DAD per via della pandemia.
In fondo devono solo seguire delle lezioni e fare qualche compito, cosa potrebbe mai andare storto?
- Partecipa alla challenge "Just stop for a minute and smile" indetta da me sul forum di EFP.
Genere: Comico, Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Shavo Odadjian, Sonia Thorosian
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«Happy birthday to my friend and brother, 100 more years of health and making each other laugh to the point of tears!»
John Dolmayan, Instagram
 
 
 
 
 
 
 
 
 
DAD(dy)
 
 
 
 
“Io non ne ho voglia.” Shavo Dylan getta la penna sul quaderno e incrocia le braccia al petto, mettendo su un broncio contrariato.
Shavo sospira pesantemente. “Andiamo, è solo un riassunto!”
“Se è solo un riassunto, allora perché non lo fai tu?” mugugna il bambino, dando uno sguardo annoiato alla pagina del libro.
“Perché non vado più a scuola e ho già imparato tutte queste cose!”
“Ma io non ne ho voglia!”
Shavo sospira nuovamente. Quando Sonia gli ha chiesto se se la sentiva di restare a casa insieme ai figli mentre lei andava a sbrigare qualche commissione, lui non pensava che sarebbe stato così complicato: tra compiti da svolgere e videolezioni, la didattica a distanza si sta rivelando un vero e proprio incubo.
“Shavo, smettila di fare i capricci e mettiti a lavorare” tenta allora l’approccio autoritario, risultando però poco credibile.
Infatti Shavo Dylan non si degna nemmeno di rispondergli, si limita a lanciare la penna in aria e riprenderla al volo.
Forse è meglio cambiare strategia…
“Se fai il riassunto, ti do un premio.”
Allora il bambino si mostra subito interessato e si sporge verso il padre con occhi sgranati. “Un premio? Che cosa?”
“Vedremo.”
“Io voglio il tablet nuovo!”
Shavo scuote il capo. “Non se ne parla, è un regalo troppo grande per un compito così piccolo!”
“Piccolo?! Guarda che è difficilissimo” obietta il bambino, poi sbatte le ciglia un paio di volte. “Dai papi, me lo compri il tablet?”
“Papà! È esplosa la maestra!”
Il grido di Hayk proveniente dall’altra stanza fa sobbalzare Shavo, che è costretto ad alzarsi e andare a controllare. Prima di dare le spalle a Shavo Dylan, gli intima: “Quando torno, voglio vederti lavorare sul riassunto”.
Ma lui lo ignora completamente: qualche secondo più tardi è già balzato giù dalla sedia ed è diretto verso il soggiorno, vuole sapere cos’è capitato al fratello minore.
Intanto Shavo ha raggiunto Hayk, che sta cliccando pulsanti a caso sulla tastiera del computer.
“Come sarebbe a dire che la maestra è esplosa?” gli domanda.
“Io non lo so come ha fatto! Stavo guardando la videolezione e ho schiacciato un po’ di bottoni perché mi stavo annoiando e allora lei è sparita!”
“Fammi vedere.” Shavo prende posto ed esamina con circospezione la finestra di sistema che riempie lo schermo del pc – finestra che non gli è mai apparsa prima.
“Ma lo vedi allora che sei stupido? Non devi giocare con i tasti!” interviene Shavo Dylan – che ha assistito a tutta la scena – rivolto al fratellino.
“Shavo! Torna subito di là e fai il riassunto!” sbotta il genitore, ma non fa troppo caso all’esito del suo rimprovero, impegnato com’è ad armeggiare col computer. Quest’ultimo sembra essersi bloccato e, qualsiasi comando Shavo tenti di dargli, la situazione non cambia di una virgola.
“Ma io ci gioco sempre e non succede mai niente!” si difende invece Hayk.
“E se il pc ti si rivolta contro e ti vuole uccidere?” cerca di intimorirlo il maggiore.
“Smettila, queste cose non succedono per davvero!” Hayk afferra una matita dal suo astuccio e gliela scaglia contro.
“Vuoi la guerra, poppante?” Shavo Dylan gli ruba una gomma e gli restituisce il colpo.
“La volete smettere? Shavo, Hayk, dateci un taglio!” tuona Shavo, cercando di calmare gli animi, ma ormai i due bambini hanno dato il via a una battaglia a suon di articoli di cancelleria e non sembrano intenzionati a fermarsi.
Come se non bastasse, il cellulare di Shavo ha preso a squillare insistentemente; con un sospiro, il bassista lo porta fuori e risponde, sperando di capirci qualcosa in mezzo alle grida dei bambini. “Sonia, tesoro… che c’è?”
“Come sta andando?”
“Beh…” Dà un’occhiata a Shavo Dylan che ha immobilizzato Hayk sul divano, mentre quest’ultimo strilla e si dimena come un forsennato. “Potrebbe andare meglio.”
“Sei già in viaggio, vero?”
“In viaggio per dove?” cade dalle nuvole.
“Come sarebbe a dire? Te l’ho ripetuto mille volte e te l’ho scritto anche poco fa: alle tre Lia esce dall’asilo nido, bisogna andare a prenderla.”
“Cosa?!” Shavo si porta il cellulare davanti al viso: sono le 14:54. Solo allora si accorge che tra le numerose notifiche ne compare una della sua chat con Sonia. “Cazzo! Non avevo visto il messaggio!”
Non avevi visto il messaggio? Ma se hai sempre il telefono in mano!”
Se potesse, Shavo si metterebbe le mani tra i capelli. “Adesso come facciamo? Ci vuole almeno mezz’ora per arrivare al nido…”
Sonia sospira. “Senti, visto che sono già per strada ci passo io.”
“Grazie amore mio, se non esistessi bisognerebbe inventarti!”
“Sì, certo… sappi che questa è l’ultima volta che ti affido i miei figli” conclude in tono lugubre la donna, prima di interrompere la chiamata.
Shavo poggia il cellulare sul tavolo e si guarda attorno: il computer è ancora bloccato sulla stessa schermata, il soggiorno è un cimitero di matite, gomme e penne, i suoi figli si stanno azzuffando sul divano e nessuno dei due ha portato a termine i suoi impegni scolastici.
Si lascia ricadere contro lo schienale della sedia e si passa una mano sulla fronte. “Ma chi è il sadico malato di mente che ha inventato la didattica a distanza?”
 
 
 
 
♥ ♥ ♥
 
 
Prompt utilizzati:
15. “Se non esistessi, bisognerebbe inventarti.”
19. “Non avevi visto il messaggio? Ma se hai sempre il telefono in mano!”
 
AUGURI SHAVOOOOOOOOOOOO *_______________*
MA QUANTA VOGLIA HO OGGI DI FESTEGGIARE QUESTO BASSISTA DEL MIO CUORE che ha compiuto la bellezza di 47 anni, oddio O______O ma, come dicevo qualche giorno fa a Kim, in realtà la sua età mentale è compresa tra il 4 e il 7 AHAHAHAHAHAHAHAH XD
Love U Shavo :3
Ebbene, fino a un’ora fa non avevo la più pallida idea di cosa scrivere per lui, ma ci tenevo davvero perché quest’anno vorrei fare il giro completo di tutti i System e alla fine, riguardando per la quattrocentomillesima volta i prompt della mia challenge, ho avuto questa fulminazione (?) demenziale e come non sfruttarla?? Immaginarmi Shavo alle prese con i suoi figli in DAD mi devasta AHAHAHAHAHAHAHAH! Cioè, in generale adoro immaginare Shavo alle prese coi figli perché secpndo me non è per niente autoritario e si fa mettere sempre i piedi in testa XD
E lo so, alla fine ho fatto soffrire ed esasperare il festeggiato, però è stato troooooppo divertente :P
Dunque, per chi non lo sapesse lascio qualche noticina: Shavo e Sonia (povera vittima, cos’ha fatto lei di male? XDD) hanno tre figli: Shavo Dylan (nato nel 2011), Hayk Victor (2013) e Lia Rose (2018). Li potete vedere tutti nella foto di famiglia che ho piazzato in cima alla storia *-*
Per quanto riguarda il titolo, ho giocato col fatto che la sigla DAD (didattica a distanza), se presa come parola vera e propria, in inglese significa padre ^^
Che altro aggiungere?
Grazie a chiunque sia giunto fin qui e TANTISSIMI AUGURI al mio adoratissimo Shavo! Che mondo sarebbe senza le sue continue iniezioni di buonumore e dolcezza?
 
 
   
 
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