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Autore: gabryweasley    28/04/2021    2 recensioni
In ginocchio sul trolley, le braccia intorno al suo collo.
Akito la stringeva così forte da permetterle di memorizzare l'esatta dimensione del suo corpo tutto intorno a lei, centimetro per centimetro.

{Post Vol.10 Manga}
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Aya Sugita/Alissa, Fuka Matsui/Funny, Sana Kurata/Rossana Smith, Tsuyoshi Sasaki/Terence | Coppie: Sana/Akito
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Profumo

In ginocchio sul trolley, le braccia intorno al suo collo.
Akito la stringeva così forte da permetterle di memorizzare l'esatta dimensione del suo corpo tutto intorno a lei, centimetro per centimetro. Il punto in cui lei stava appoggiando la fronte, vicino alla clavicola, e il modo in cui sentiva il suo petto alzarsi e poi abbassarsi. La sua faccia fra i capelli, il suo respiro che sentiva arrivarle fra l'orecchio e le guance. Si chiese se sarebbe mai riuscita a ricordare altrettanti dettagli di qualcos'altro.
Le venne addirittura la folle idea di riuscire a imprimergli il suo profumo addosso, in quei minuti prima che il suo volo decollasse. Non doveva poi essere così difficile rendere concreto un profumo. Se fosse riuscita a restare lì, stretta contro il suo petto, per qualche minuto ancora, di certo lui avrebbe ritrovato quell'odore anche sull'aereo e poi sul taxi che lo avrebbe riportato a casa e fino in camera sua. Era tutto piuttosto definito nella sua testa. Un film.
Lo vedeva lasciarsi cadere sul suo letto e sentirla, in qualche modo, mentre lei dall'altra parte dell'oceano già contava le settimane mancanti al suo ritorno definitivo.
Ancora un minuto. E sarebbe riuscita in quell'impresa che esisteva solo nella sua testa.
Se solo i loro amici non avessero cominciato a tossire e ridacchiare alle sue spalle.
«Devi salutare anche gli altri» gli sussurrò contro la giacca.
«Non mi interessa» sentì il fiato caldo contro il suo orecchio.
Un altro colpo di tosse.
«Razza di screanzato!» si era costretta a sciogliere quell'abbraccio e a spingerlo lontano e Akito aveva deciso di non opporre troppa resistenza. Di certo se lo aspettava, dopotutto. Forse, pensò Sana, il fatto che lui riuscisse a prevedere i suoi bizzarri modi di fare significava che era riuscita a lasciargli addosso l'odore, forse ce l'aveva fatta.
Akito aveva già cominciato salutare Fuka e Aya mentre lei scendeva ancora dal trolley e cercava di ritrovare l'equilibrio con i piedi per terra. Quando si era rimessa in piedi lui aveva salutato anche Tsuyoshi ed era davanti a tutti loro.
Sana si portò una ciocca di capelli dietro l'orecchio senza rendersene conto. Aveva ancora un po' del calore di Akito, lì vicino.
Era passato un minuto, quando lo aveva pensato?
«Allora… ciao.»
Lo vide alzare una mano verso tutti, il borsone con il quale era arrivato in spalla, e poi allungare una mano verso il trolley. Era di nuovo vicino. Vicinissimo, come il giorno prima.
Di sicuro quel minuto non poteva essere finito.
Sana non pensò a niente, solo a unire le loro labbra. Riusciva a pensare solo alle lancette di un orologio immaginario che scandivano quel tempo, alla bocca di Akito che si schiudeva per lasciarla entrare senza opporre resistenza, di nuovo. Alle loro lingue intrecciate, davanti ai loro amici per la prima volta.
Il profumo di Akito, dei suoi respiri nella sua bocca, delle sue mani sul viso e del suo collo, forse la lancetta si era inceppata. Lo avrebbe voluto. Aveva appena cominciato a desiderare tutto quel contatto e doveva già farne a meno. Rinunciare, seppur temporaneamente, alla sensazione che le dava avvicinarsi al suo viso alzandosi sulle punte, intrecciare le dita fra le ciocche dei suoi capelli un po' più lunghi, guardare la luce che emanavano quegli occhi così seri, quando la guardavano.
Akito era bellissimo, non glielo aveva ancora detto. Non voleva perdere tempo a parlare, aveva l'unica necessità di prolungare quel bacio e allo stesso tempo farlo rientrare in quel minuto.
Poi lui si era staccato, piano, e aveva appoggiato la testa sulla sua. Non sapeva se fosse riuscita a lasciare il suo odore su di lui, ma lei sentiva il suo ovunque. «Torno presto» lo sentì sussurrare e Sana annuì, allontanandosi di qualche passo.
Non c'erano più colpi di tosse, né risatine, mentre il suo volo veniva annunciato e Akito si allontanava.
Le venne da ridere pensando alla sua partenza di tre anni prima, a quei saluti più innocenti che avevano dietro quel sentimento così consapevole. Ricordò la sua assurda promessa e pensò che avesse portato bene.
«HAYAMA!»
Era già più lontano ma lo vide girarsi nella loro direzione un'ultima volta.
«NON BACIARE NESSUNO! IO CONTINUERÒ IL VOTO DI CASTITÀ PER TE!»
Li aveva sentiti gli occhi di tutti addosso ma i suoi erano fissi in quelli lontani di Akito, a cogliere di nuovo la luce di quei sorrisi seri che riservava a lei.
«Sarò sincera, pensavo lo avessero interrotto in queste ore».
Sentì la voce di Fuka alle sue spalle che si rivolgeva ai loro amici, chiuse gli occhi e sorrise, prima che la sua mano andasse a impugnare il piko senza esitazione.




Buongiorno! o/
Eccomi qui, con una ficcina innocente e senza pretese.
Vedo questa fic come un sequel (Ho-ho, che paroloni!) della prima fic che ho pubblicato in questo fandom in quel di Settembre, La felicità è un collasso, mi sembra passata una vitaaa! XD
Ho ritrovato tre righe in croce su un foglietto, qualche settimana fa. Probabilmente buttate giù sempre verso Settembre, ma erano inchiodate lì. Era un pov Akito che non funzionava nella mia testa, e ha funzionato trasformandosi in un pov Sana. :)
Spero che vi abbia allietato un po’!
Mano sul cuore,
Gabry ♥






   
 
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