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Autore: The_Storyteller    28/04/2021    2 recensioni
Londra, 1868. Anna Wilson è la classica ragazza di buona famiglia: colta, beneducata, in attesa che il suo fidanzato le faccia la fatidica proposta.
Tutto normale… o forse no.
Una strana ferita, il mistero delle ricerche di suo padre e il caotico quanto affascinante leader dei Rooks avvicineranno Anna alle vicende degli Assassini, e scoprirà l'antico legame che la lega a loro.
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Evie Frye, Henry Green, Jacob Frye, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La giovane seguì con lo sguardo Eivor, stringendo con affetto il ciondolo che le aveva regalato.
Udì un mugugno dietro di sé, e vide Jacob sollevare appena il capo e massaggiarsi un punto dietro la testa.
- Jacob!- esclamò, con il cuore pieno di gioia. Corse verso di lui, ancora frastornato dal colpo che aveva preso, e lo abbracciò: - Stai bene, caro?- gli chiese con apprensione. Lo aiutò ad alzarsi, mentre l’uomo annuiva.
Jacob guardò la giovane e, cogliendola di sorpresa, la baciò con ardore, come se avesse voluto recuperare il tempo che avevano trascorso l’uno separato dall’altra. Anna chiuse gli occhi, godendosi l’amore del suo uomo e la presenza del suo corpo contro il proprio.
Non sapevano quanto tempo fossero rimasti insieme, ma a un certo punto Jacob si staccò da lei. La guardò negli occhi con dolcezza, e avvicinò la sua fronte a quella della giovane in un gesto di affetto: - Mi sei mancata...- le sussurrò.
Anna sorrise, avvertendo le labbra di Jacob sulla guancia.
Tutto a un tratto, l’Assassino si ricordò dove si trovavano. Rivolse un’occhiata preoccupata alla giovane, tempestandola di domande: - Cos’è successo? Sei ferita? E dov’è quel maledetto..?!-
Si interruppe quando vide il cadavere di Richard in una pozza di sangue, con gli occhi immobili spalancati dallo stupore.
Rimase interdetto e guardò di sbieco Anna: - Sei stata tu, per caso?- chiese, indicando il corpo del Templare.
Lei scosse la testa, quasi divertita dall’espressione sbigottita dell’Assassino: - La mia “fonte” mi ha aiutato con Richard. Hanno combattuto, e puoi ben vedere come è andata a finire- spiegò.
Jacob annuì appena, continuando ad osservare ciò che era rimasto del signor Earnshaw: - Ricordami di non farla mai arrabbiare.-
Anna rise e baciò ancora Jacob, finalmente serena. Sentì le mani dell’uomo cingerla dietro la schiena, avvicinandola ancora di più a sé, e lei ricambiò accarezzandogli la guancia sinistra, sfiorandogli la cicatrice sulla mandibola.
Jacob interruppe nuovamente le loro effusioni, quando una domanda improvvisa gli venne in mente: - Che fine ha fatto la spada?-
- L’ha presa la mia “fonte”, giurando di nasconderla in un posto sicuro. È una persona fidata, Jacob, te lo garantisco- lo rassicurò.
L’uomo le sorrise: - Se lo dici tu, allora mi fido. Ed è stata sempre la tua “fonte” a darti quel ciondolo?- chiese, notando il monile.
La giovane annuì, prendendo il gioiello e mostrandolo a Jacob: - Mi ha detto che è un simbolo molto potente. E mi ha lasciato anche questo, ma non ho idea di cosa contenga- spiegò, porgendogli il sacchettino che le aveva dato Eivor.
 
Anna osservò il corpo del suo ex fidanzato. Si avvicinò e gli abbassò le palpebre, in un ultimo gesto di pietà.
- Non so come faremo con lui, ma una cosa è certa: non ci sarà più nessun matrimonio- disse sconsolata.
- Io non ne sarei così sicuro- replicò Jacob dietro di lei.
La giovane si girò nella sua direzione e se lo ritrovò in ginocchio, con un enorme sorriso in volto e due anelli d’argento in mano.
- Jacob, ma cosa...? Quegli anelli...- balbettò confusa.
L’uomo ridacchiò: - A quanto pare, la tua “fonte” ha pensato anche a questo...-
Le fece cenno di avvicinarsi e le prese con dolcezza la mano: - Lo so che non è un ambiente molto romantico, soprattutto per il pubblico, ma devo dirti una cosa molto importante, Anna. In tutta la mia vita, non mi sono mai sentito legato a qualcuno che non facesse parte della mia famiglia. Certo, ho avuto qualche storia in passato, ma niente di duraturo. Credevo che sarei rimasto per sempre solo, magari con un nipotino o due di Evie, ma comunque solo.-
- E poi, un giorno, è arrivata una lettera. E ho incontrato te, una giovane tanto splendida quanto intelligente e arguta. E mi sono innamorato, Anna. Ti amo, ti amo come non ho mai amato nessun altro prima. E tutto questo per chiederti una cosa: vorresti trascorrere con me il resto della tua vita?-
Mentre l’Assassino le dichiarava il suo amore, Anna si sentiva il cuore battere forte per l’emozione; e quando Jacob le fece la fatidica domanda non riuscì a trattenere lacrime di gioia.
- Certo che lo voglio!- rispose emozionata.
Entrambi non riuscivano a smettere di sorridere, mentre si scambiavano gli anelli; risero di gioia, si abbracciarono, si baciarono, come se il resto del mondo non esistesse più. Soltanto loro e la loro promessa d’amore.
 
Uno scalpiccio attirò la loro attenzione, e presto i volti preoccupati del professor Wilson, Evie ed Henry apparvero dal corridoio buio che i due avevano percorso in precedenza.
- Anna! Grazie al cielo, stai bene!- esclamò Harold Wilson. Corse incontro alla figlia e l’abbracciò, felice di ritrovarla sana e salva. Anna si accoccolò contro il petto del padre, reciprocando il suo affetto.
Jacob sorrise alla scena, quando anche lui si sentì avvinghiato da due paia di braccia.
- Ehi, vi sono mancato così tanto?- scherzò, tentando di ricambiare il doppio abbraccio di Henry e Evie.
- Strano a dirsi, ma sì- scherzò Evie, guadagnandosi un finto broncio da parte del fratello.
Henry lo lasciò andare, permettendo ai due fratelli di stringersi uno fra le braccia dell’altra: - Eravamo in pensiero per tutti e due, Jacob. Dopo quello che abbiamo visto, temevamo il peggio e...- si interruppe, notando solo in quel momento il cadavere di Richard Earnshaw.
Anche il professore notò il corpo del Templare e lanciò uno sguardo interrogativo alla figlia.
Anna non sapeva come spiegare ciò che era accaduto, ma Jacob arrivò in suo soccorso: - Che ne dite se ne parliamo più tardi, magari davanti a una birra? O una tazza di tè, come preferite.-
- E lui?- chiese Evie, indicando il cadavere.
Jacob le fece un occhiolino: - Ho in mente un’idea. Forse non piacerà a Freddy, ma scommetto che alla fine si rivelerà utile anche a lui...-
 
*****
Il giorno dopo il cadavere di Richard Earnshaw venne ripescato dal Tamigi, presentando due ferite da arma bianca di cui una mortale. Il sergente Abberline svolse tutte le indagini del caso scoprendo, grazie anche alle testimonianze del piccolo Theodore e della signora Margareth, che il giovane rampollo era coinvolto nel breve rapimento del professor Wilson e di sua figlia, creando uno scandalo all’interno della borghesia londinese.
Furono arrestati numerosi Templari, considerati complici del giovane, e la città poté godersi molti mesi di relativa pace.
 
Mary Jane Wilson non poteva credere agli ultimi avvenimenti: come aveva potuto il suo futuro genero macchiarsi di un crimine tanto orribile? Chi avrebbe mai voluto sua figlia in sposa, dopo quello che era successo?
E quando suo marito e Anna le raccontarono del fidanzamento con Jacob Frye, per poco non svenne a causa di quella che riteneva un’assurdità inimmaginabile.
Le ci volle qualche giorno per digerire la notizia, ma alla fine si arrese al sentimento sincero che legava i due, riuscendo ad accettare il giovane Assassino come suo prossimo genero.
E il fatto di scoprire che era un membro del prestigioso Ordine della Giarrettiera, nominato niente di meno che da sua maestà la regina Vittoria in persona, non fece altro che farle dimenticare ancora più velocemente il dispiacere per il mancato matrimonio con il signor Earnshaw.
 
*****
Era una giornata piuttosto calda, per essere settembre. Gli ultimi fiori estivi rilasciavano nell’aria il loro profumo, e un venticello leggero rinfrescava gli ospiti in attesa.
 
Nella radura dietro la chiesa, Anna stava osservando il candido bouquet che teneva in mano. Chiuse gli occhi, godendosi la brezza, ed ebbe quasi l’impressione di udire il verso di un corvo.
- Posso disturbarvi, signora Frye?- chiese una voce.
La giovane sorrise a Jacob, che stava sopraggiungendo in quel momento.
- Mi perdoni l’intrusione, ma gli ospiti reclamano la dolce sposina e il suo magnifico mazzo di fiori- disse con un tono fin troppo pomposo.
Anna rise: - Dai, Jacob. Non prendere in giro padre Johnson!-
Jacob si sedette al suo fianco e le diede un bacio in fronte: - Capisco che è il confessore della tua famiglia praticamente dall’alba dei tempi, ma giuro che durante la cerimonia stavo per addormentarmi!-
- E meno male che non è successo, altrimenti come avresti fatto a prendermi in moglie?- chiese divertita.
Jacob ridacchiò, poi guardò negli occhi la giovane e le diede un bacio: - Allora, come ci si sente ad essere la moglie del famigerato capo dei Rooks?-
Anna si accoccolò contro il petto di suo marito, mentre sentiva il suo braccio intorno alla spalla: - È strano. Se penso che è partito tutto da un corvo e da una lettera... Ma sono felice, Jacob. Sono davvero felice.-
- E il tuo nuovo nome? Come ti sembra?- le chiese Jacob, continuando a sorridere.
Sua moglie fece finta di pensarci su: - Anna Frye... Mi piace come suona. È armonico e breve.-
- Oh, tranquilla. È l’unica cosa breve che riceverai da me...- mormorò malizioso, cingendole il fianco.
Anna rimase interdetta, ma quando realizzò la sua allusione divenne paonazza. Gli diede alcune sberle al braccio, tra le risate divertite del suo sposo: -Scemo!-
- Cielo, siete già al primo litigio da sposati!- scherzò Evie, raggiungendoli.
- Allora, volete venire dagli altri o cosa?- chiese sorridendo, facendo poi segno ai due sposi di seguirla.
 
Mano nella mano, Anna e Jacob raggiunsero gli ospiti davanti alla piccola chiesa di campagna dove si erano sposati. Da una parte la famiglia della ragazza e i suoi parenti, insieme alle sue amiche e a una emozionata signora Fitzwilliam che aveva pianto per tutto il matrimonio; dall’altra Evie e il suo amato Henry e il loro amico George, insieme al sergente Abberline e altri ospiti illustri come il signor Darwin, il signor Dickens, il signor Bell, sua altezza il maharaja Singh e, a gran sorpresa di tutti, la signora Disraeli.
Per quanto non fosse stato il matrimonio sfarzoso e pieno di gente che aveva sognato sua madre, Anna non avrebbe potuto desiderare cerimonia e invitati migliori.
Ad un cenno della signora Wilson, tutte le signorine si misero in gruppo per il tradizionale lancio del bouquet; e, a grande sorpresa di Jacob, tra loro c’era anche sua sorella.
- Non la facevo appassionata di queste cose...- bisbigliò ad Anna.
Lei sorrise e si avvicinò al gruppetto di fanciulle: - Siete pronte?- chiese.
Dopo la risposta affermativa delle signorine, Anna diede loro le spalle e si preparò a lanciare il bouquet. Contò fino a tre, quindi lanciò il mazzo di fiori in alto. Si girò, curiosa di vedere chi sarebbe stata la fortunata ad acchiappare il suo bouquet, quando avvenne un fatto incredibile: un corvo si avvicinò in picchiata, intercettando il mazzo di fiori in volo e deviandone la traiettoria, finendo così tra le mani di un’incredula Evie.
Applausi gioiosi ed esclamazioni di giubilo riempirono l’aria, mentre Henry abbracciava la sua fidanzata, suggellando la loro promessa d’amore.
Anna osservò il corvo allontanarsi nel cielo, e abbracciata al suo Jacob rivolse un pensiero silenzioso all’uccello: “Saluta Eivor da parte nostra”.
 
Synin sorvolò la chiesa un paio di volte, prima di allontanarsi in volo. Si spostò verso un’altura, appoggiandosi infine sul braccio steso di Eivor.
Da quel punto sopraelevato, la norrena osservava i festeggiamenti vicino alla chiesa. Sorrise soddisfatta e accarezzò la sua compagna pennuta: - Ottimo lavoro, amica mia.-
Liberò il corvo nuovamente in volo e guardò per l’ultima volta il matrimonio della sua discendente: - Che tu abbia una vita lunga e felice, mia dolce Anna. Che il legame con tuo marito duri per sempre e che i tuoi figli crescano forti e sani- augurò alla giovane, prima di andarsene e ritornare nelle nebbie del tempo.

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Ed eccoci giunti alla fine di questa storia. Mi sono proprio divertita a scrivere le vicende di Anna e Jacob, e spero che vi sia piaciuto anche voi leggere le loro avventure!
Grazie a tutti =)!

P.S.: se vi interessa sapere di più sulla storia di Jacob e Anna potrete scoprire di più nel sequel "Healing a broken soul" a questo link: https://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3975789&i=1
   
 
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