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Autore: Allen Glassred    30/04/2021    1 recensioni
La piccola Avril, figlia di Liuva e Charlotte, riceve per il compleanno un regalo molto particolare.
Genere: Comico, Slice of life, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'La leggenda del Re dei Vampiri'
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Un grido di donna fa volgere di scatto una bimba dalla lunga chioma turchina. L’altra continua a gridare come fosse inseguita da Lucifero in persona, correndo per tutto il salotto mentre un pipistrello continua a girarle insistentemente intorno, sbattendo le ali accanto alle sue orecchie come sapesse che ciò la spaventa. “ Aiuto! Qualcuno lo cacci! È un pipistrello! “. Grida la donna dalla lunga chioma bruna. La bambina dal canto suo la osserva stranita per qualche momento, addentando il proprio sandwich come se nulla fosse e come se la madre non stesse nemmeno correndo disperata per la stanza, terrorizzata da un pipistrello entrato evidentemente dalla finestra.

“ Mamma, perché strilli? “. Chiede innocentemente la piccola di circa cinque anni. Sua madre non può fare a meno di stupirsi della calma della figlia, che di rimando la guarda con espressione interrogativa mentre addenta un altro pezzo del proprio sandwich alla banana e burro di arachidi, come piace a lei. La donna sta per chiedere il motivo di tale calma alla figlia: non che le dispiaccia, è chiaro, tuttavia le sembra strano che alla bimba non faccia paura l’animale sconosciuto, specie dopo la reazione della madre. Ma qualcuno è più rapido di lei: prima che la donna possa aprire bocca qualcuno le rivolge la parola per primo.

“ Bentornata a casa, Charlotte “. Fa semplicemente chi si è appena palesato nella stanza. Il pipistrello pare percepire la presenza del nuovo arrivato e, come nulla fosse ed ignorando la bruna si appollaia sulla spalla del ragazzo. “ Si può sapere perché strilli in questo modo? Finirai per spaventare il nostro ospite, in questo modo “. Fa con noncuranza, proseguendo poi la frase ma rivolgendosi ora all’animale. “ No, sta tranquillo caro, non ti succederà nulla. Sta buono “. Ridacchia lievemente, accarezzando con un dito il capo dell’animale come fosse un semplice gatto domestico. La donna che si è rivelata essere niente poco di meno che Charlotte Rosa Rossa osserva il marito, sconcertata.

“ Liuva! Quel coso mi ha aggredita! Ha iniziato a svolazzarmi intorno ed ha cercato di infilarsi tra i miei capelli, e… “. Osserva prima lui, che nel frattempo si è chinato per arrivare all’altezza della piccola, che la figlia, che allegra allunga le braccia per essere presa in braccio da colui che per lei è un idolo assoluto: suo padre.

“ Suvvia! Non strillare, o spaventerai il regalo di compleanno della nostra Avril “. Fa come se nulla fosse l’erede di Strauss e Tea, alzandosi da terra con la bimba in braccio ed il pipistrello ancora rigorosamente posato sulla sua spalla. A quella frase Charlotte alza un dito, facendo per parlare o meglio, facendo per protestare. Tuttavia, tutto ciò che le riesce di fare è formulare una domanda.

“ T… tu hai adottato un pipistrello e lo hai regalato a nostra figlia? “. Chiede accigliata. Lui la guarda come se nulla fosse, anzi, quasi sorpreso dalla reazione di stupore della donna.

“ Certo che sì! È o non è la principessa dei vampiri? Se non le regalavo un pipistrello, volevi forse che le comprassi un lupo? “. Chiede, a sua volta accigliato. Charlotte lo guarda sconcertata ed esitando un momento, in fine sospira pesantemente.

“ Non vi convincerò ad adottare un normalissimo, morbido cagnolino. Vero? “. Chiede, mentre in tutta risposta e quasi in sincronia padre e figlia scuotono il capo in segno di diniego, con la medesima espressione sul viso. “ Ok, ma cercate di insegnargli a non volare in testa alle persone, voi che potete parlare con i pipistrelli. Intesi? “. Chiede. Padre e figlia rimangono in silenzio per qualche istante, per poi ghignare nello stesso, identico modo e mostrando le zanne, praticamente quasi identiche. Charlotte non fa in tempo a chiedere nulla: il pipistrello riprende a volarle intorno. Stavolta la donna non strilla, l’animale invece finisce per posarsi sulla sua spalla: senza tutte quelle grida, probabilmente sta iniziando a fidarsi di lei. La bruna sospira pesantemente, quasi rassegnata mentre, fugacemente, un lieve sorriso incurva le sue labbra alla vista della reazione del pipistrello. “ Ok… cerchiamo di andare d’accordo noi due, intesi? Non svolazzare più nei miei capelli “. Chiede e, di riflesso, il pipistrello sbatte le ali come a dirle di aver capito.

“ Beh… “. Fa ad un certo punto Liuva, rivolto alla figlia e guardandola dritta negli occhi. “ Credi possano andare d’accordo? “. Chiede, mentre la piccola porta un dito sotto al mento, riflettendo qualche istante.

“ Io dico di sì! Basta che Bruce non le voli nei capelli “. Fa, con l’innocenza tipica dei bambini mentre, sentendo quel nome Liuva si acciglia lievemente.

“ Bruce? E che nome è? “. Chiede. A quella frase la bimba si imbroncia lievemente.

“ Ma è quello di Batman! L’uomo pipistrello che fanno vedere in tv! “. Fa, mentre a quella frase suo padre scuote il capo contrariato.

“ Tzk… se quello è un pipistrello, io sono un cacciatore “. Fa, mentre sua figlia lo abbraccia improvvisamente per poi posare il viso sulla sua spalla.

“ Non è vero che sei un cacciatore “. Borbotta, nascondendo il viso nella sua spalla mentre lui ride lievemente a quella frase.

“ Oh tesoro, un giorno ti dovrò raccontare la storia di come conobbi tuo zio Hendrik e di come sia entrato per lungo tempo nella Luna Insanguinata “. Fa, mentre la moglie lo guarda sorridendo lievemente: in fin dei conti, il regalo di compleanno della figlia non le dispiace affatto. E comunque, pensa ridendo lievemente, sempre meglio di un lupo!



La piccola Avril, figlia di Liuva e Charlotte, riceve per il compleanno un regalo molto particolare.
   
 
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