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Autore: Talitha_    01/05/2021    4 recensioni
In un’ipotetico futuro in cui Marinette e Adrien sono una coppia a tutti gli effetti, ecco a voi una serie What if? alla stregua del romanticismo e del fluff più assoluto.⁣

"Era tutta colpa di Marinette se adesso Adrien moriva dalla voglia di mettere le mani in posti dove non avrebbe dovuto, e di baciarla come mai aveva fatto prima.”⁣
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fruscio di coperte. 

Morbide coperte, soffici e bianche, come le piccole nuvole che punteggiano il cielo in un giorno di sole. 

Schiocco di labbra. 

Labbra dolci e calde, che danzano come leggiadre ballerine sul palco di un’opera. 

Labbra leggere come piume che piano - pianissimo - volteggiano nell’aria, avanti e indietro, come ad assaporarne ogni singolo scorcio. 

“Dovrei andarmene” sussurra Marinette. Stringe più forte le braccia contro Adrien, come se soltanto così potesse riuscire a sfuggire ai suoi obblighi e a rimanere lì, per sempre, nell’intreccio del suo corpo. 

“No” un mormorio basso e dolce le giunge alle orecchie, vanificando tutti i suoi sforzi. Come può anche solo pensare di poter resistere a quella voce così familiare e invitante, e a quel corpo tanto caldo e morbido?

Non può

Marinette sospira, allentando un poco la stretta intorno alle spalle di Adrien. 

Lui solleva la testa, piano. 

Le sue ciglia bionde riflettono gli ultimi raggi di sole che filtrano dalle finestre della stanza. 

“Ti prego” mormora ancora. “Ancora un po’."
Lei sorride, poi scuote la testa. 

“Devo proprio andare” ripete. Anche se solo Dio in cielo può immaginare lo sforzo che le costa abbandonare il calore del suo corpo e la morbidezza di quei capelli di seta dorata tra le dita. 

Adrien la ferma per i fianchi, facendole correre un brivido giù per la schiena. “Per favore” insiste, gli occhi verdi in cerca di un qualunque segno di incertezza nei suoi occhi, per prenderlo, giocarci, amplificarlo; costringerla a rimanere lì ancora un po’, forse un giorno o due. 

Fosse per sempre, Adrien non avrebbe nulla di che lamentarsi. 

Lei chiude le palpebre, sfuggendo al suo subdolo tentativo di farla restare. A tentoni, cerca le labbra sul viso di lui. Le regala un ultimo, dolcissimo bacio. Candido e sensuale. Poi fa leva sul suo petto per mettersi a sedere. 

Per un istante, avverte un leggero capogiro. Scuote la testa, e le passa tutto. Solo allora ricorda di non avere più la maglietta, persa in chissà quale meandro di quel letto enorme, tutto solo per loro due. 

Con una piccola torsione del busto si sporge oltre il corpo di Adrien per individuarla su quella distesa di coperte, ma nulla da fare. 

È allora che Adrien le lancia un sorrisetto malefico. 

“Dove l’hai messa?”, lo interroga Marinette, le braccia incrociate al petto a mo’ di intimidazione. Tuttavia, Adrien continua a sorridere, prendendola per la vita. 

Marinette si divincola dal tocco fermo delle sue mani, decisa a non dargliela vinta. Gli punta un dito sulle labbra, cercando di rompere quel ghigno che ancora le dipinge. 

Chaton, si può sapere dove hai lanciato la mia maglietta?”

Milady” mormora lui, in risposta, come se in quella singola parola si trovassero tutte le risposte ai suoi interrogativi. 

Adesso Marinette siede cavalcioni sul suo torso nudo, con le mani di lui ancora premute lungo i fianchi. Sono fresche e ruvide contro la pelle scoperta, e Marinette non può fare a meno di rabbrividire. 

Poi, senza che neanche se ne accorga, Adrien si è issato contro il suo orecchio. Le bacia prima il lobo, piano, poi le sussurra: “L’ho lanciata in un posto dove non potrai mai trovarla. Ergo,” aggiunge, e le ciglia di Marinette sfarfallano come le piume di un cigno che dispiega le ali “sarai costretta a rimanere sempre qui, insieme a me. Non vorrai mica affrontare le strade di Parigi mezza nuda”. 

“N-non sono mezza nuda” ribatte debolmente lei “ho ancora il reggiseno.”

“Mmh”. 

Eccolo, l’ennesimo mormorio che le risveglia tutte le farfalle nello stomaco. 

Solo dopo qualche secondo si rende conto di essere di nuovo avvolta tra le sue braccia, con la testa di Adrien contro i suoi capelli. 

“Sei incorreggibile”. 

“E tu hai un profumo buonissimo. E sei troppo morbida. E calda. Invitante”. 

Marinette avverte un rossore - che non si preoccupa di essere discreto - invaderle le guance. 

Lo stringe ancora una volta forte forte, e anche lei aspira il suo profumo buonissimo. 

Poi rivolge gli occhi verso sinistra, oltre le coperte. Nessuna traccia della sua maglia. Adrien avverte lo spostamento della sua testa, le le ghigna di nuovo contro l’orecchio. “Non la troverai mai.” 

Marinette sorride, ora è lei ad essere sadica. Porta le braccia al collo di lui, e riprende ad accarezzargli i capelli, proprio come stava facendo soltanto cinque minuti prima. 

Adrien geme leggermente sotto il tocco delle sue dita, tanto che Marinette crede che se fosse stato trasformato in Chat Noir avrebbe fatto le fusa. 

E Marinette adorava quanto Chat Noir faceva le fusa come effetto del suo tocco su di lui. 

Dopo qualche minuto passato a fargli credere di essersi arresa, e proprio mentre lui pare stia per addormentarsi sotto di lei, Marinette si scosta velocemente, afferra la felpa di Adrien e se la infila. Il tutto, in un lasso di tempo talmente fulmineo da far accorgere Adrien della sua fuga soltanto quando lei si appresta a raccogliere le scarpe dal pavimento e la borsetta caduta ai piedi della scrivania. 

Purtroppo, il poco vantaggio che Marinette credeva di avere su di lui viene subito riempito dai pochi, ampi movimenti di Adrien. E in due falcate è già lì, in piedi, che la intrappola prima che lei possa fuggire. 

“Non avevi detto di amarmi?”, le chiede col broncio. 

Lei appoggia la testa contro la sua spalla, ormai arresa. “Certo che ti amo, Chaton. Ma sai benissimo cosa succede se anche questa volta do buca ad Alya.”

Lui annuisce contro i capelli scuri di lei, sebbene ancora poco convinto. 

Marinette sente due braccia stringerle la schiena. Respira con forza l’odore della pelle di Adrien, come se questa potesse darle la carica per staccarsi da lui. 

“Dopo torni da me?”, chiede ancora, con la voce di un cucciolo ferito. 

Lei scuote la testa, rassegnata. “Adrien, se i miei genitori scoprissero che le ultime tre notti le ho passate qui da te… andrebbero su tutte le furie.”

Adrien sospira. “Allora vengo io da te.”

“Ma…” cerca di ribattere lei, prima di essere interrotta da un leggero bacio.  

“Niente ma” riprende Adrien. “Se non sei con me, non dormo bene.”

Ancora una fitta nel cuore di Marinette. “Davvero?”

“Mmh” annuisce lui, evitando il suo sguardo. 

“Non lo stai dicendo soltanto per farmi dire di sì?”

Adrien torna a poggiare gli occhi su du lei, d’improvviso molto serio in volto. “Lo sai che non ti dico mai bugie, Milady.”
Lei rotea gli occhi al cielo, per smorzare un po' la tensione. “E va bene” gli concede, e subito nota una scintilla illuminare i suoi occhi verdi. 

“Ora, però” aggiunge, alzandosi sulla punta dei piedi per scoccargli un leggero bacio sulle labbra, e poi un altro sull’angolo della bocca “devo veramente andare. Ci vediamo più tardi”. 

Lui sorride, sornione. Ha ottenuto quello che voleva, dopotutto. “A più tardi” le sussurra nell’orecchio, prima che lei sgusci via dalle sue braccia. 

A più tardi. 

Tre, innocenti paroline, cariche di significati suggestivi

Le risuonano ancora nella testa per qualche secondo, prima che possa comprendere a cosa alludano in realtà. Quindi, con la mano già poggiata sulla maniglia della porta e la sua - oh - la sua profumatissima felpa indosso, Marinette si volta e aggiunge: “Niente fantasie, Chaton. Stasera si dorme. E basta.”

E lui annuisce candidamente, come se quella fosse stata la sua idea per tutto il tempo. Marinette rotea ancora gli occhi verso il cielo, si volta e finalmente è libera di dedicarsi alla sua amica Alya. 

 

Non che le sarebbe dispiaciuto passare più tempo tra le braccia del suo ragazzo. 

Assolutamente

 

 

Convenevoli finali: 

Dopo quanto - due mesi? - torno finalmente ad aggiornare questa raccolta. Devo dire che mi era mancata molto ahah

Purtroppo ho deciso di pubblicare questa os che avevo già scritto da un po' di tempo perché questa settimana davvero non sono riuscita a scrivere il prossimo capitolo della long. Quindi mi dispiace per tutti coloro che stavano aspettando un mio aggiornamento dall’altra parte, ma spero anche questa piccola storia vi sia piaciuta xD

A presto,

Talitha <33

   
 
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