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Autore: Iside453    02/05/2021    2 recensioni
Dal testo: “ Marinette aveva le lacrime agli occhi, e prendendolo a pugni sul petto gli disse "ma sei pazzo?? Allora? Cosa volevi fare? Ah? Dimmelo! Cosa.volevi.fare.? Lo sai che se riveli la tua identità, devo toglierti il miracul .."
Si bloccò. Aveva parlato troppo. Stavolta la mano la mise sulla sua di bocca. Sperava solo che lui non l'avesse sentita. Iniziò a blaterare con l'unico intento di depistarlo.
Ma lui aveva sentito.
"cosa hai detto..?" il suo sguardo era glaciale.”
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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   Incondizionatamente 

La scuola era da qualche giorno terminata per lasciare liberi i ragazzi durante le calde giornate d'estate. Approfittando di questa libertà, tutta la classe di Marinette decise di festeggiare il sabato sera al luna park per scrollarsi di dosso gli impegni scolastici quotidiani.

 

Marientte, aveva anche altro da festeggiare: finalmente lei e Chat Noir avevano sconfitto Papillon, certo non senza fatica.. 

 

Le dispiaceva solo non esser ancora riuscita a parlare con lui, per ringraziarlo di averla più volte salvata e per congratularsi di tutto.. lui non lo sapeva, ma ladybug era davvero orgogliosa del suo partner, del suo sangue freddo dopo che papillon si era rivelato. Infatti, nonostante un' impassibilità iniziale, continuava a combattere senza far trapelare nulla del suo stato d'animo e della sua identità. Non era certa che lei ci sarebbe riuscita al suo posto. Però, finita la battaglia, Chat si era allontanato con la scusa  della detrasformazione.. (non sapeva che ladybug, essendo la nuova guardiana, aveva scoperto la sua identità) e lei, capendo che voleva stare solo, l'aveva lasciato andare.

 

Ma gli mancava. Gli mancava profondamente. Aveva bisogno di parlare con lui, di abbracciarlo , di sapere come effettivamente stava, il suo reale stato d'animo. Aveva bisogno di stringerlo a se'.

 

Si stava recando al luna park con Luka, ovviamente due ore più tardi del previsto.. ma tanto, oramai, tutti ci avevano fatto l'abitudine. Non sapeva che, almeno quella sera, i suoi amici non li avrebbe nemmeno incrociati.

 

Nemmeno in tempo di fare un giro, che scorse da lontano Adrien, visibilmente brillo e delirante davanti a delle ragazze mai viste prima, sicuramente delle sue fans. 

 

Marinette iniziò a sbiancare e si portò entrambe le mani alla bocca..e Luka se ne rese immediatamente conto. E, guardandosi intorno, ebbe subito ben in chiaro anche cosa stava preoccupando la sua amica "Vai da lui Marinette"  "oddio Luka, perdonami.. mi dispiace.. mi dispiace lasciarti qui ma.. sono davvero preoccupata per lui, non l'ho mai visto in queste condizioni"  "Marinette tranquilla, io raggiungo gli altri e.. e ci vediamo dopo.. ma stai attenta, mi raccomando. Ok?"

 

Marinette gli schioccò un bacio sulla guancia per poi subito dirigersi, a passo svelto, verso Adrien.

Più si avvicinava e più sentiva i suoi deliri, senza davvero riuscirli ad interpretare. 

Fino a quando non distinse chiaramente delle parole "peggio per voi che non mi credete". 

Iniziò a correre.

Marinette, aveva davvero pura di cosa stesse parlando.

Continuò a sentire "se volete vi faccio vedere quel fastidioso del mio kwami"

A quelle parole Marinette iniziò ad urlare il suo nome, intimando lui e le fans a seguito di voltarsi verso di lei

"Adrieeeeen!! Fermati!! " correva il più veloce possibile "E voi?! Cosa avete da guardare? Andatevene immediatamente!!!"

 

Il suo tono (come il suo sguardo) era terrificante e le ragazze erano in procinto di allontanarsi, nonostante la replica di Adrien, che si lasció scappare un "ma no?! Dove andate?? Plagg, trasf.."

 

Marinette lo chiamò di nuovo, ma stavolta era abbastanza vicino. Lo abbracciò e per zittirlo gli mise una mano sulla bocca. Le fans, per fortuna,erano ormai lontane.

 

Marinette aveva le lacrime agli occhi, e prendendolo a pugni sul petto gli disse "ma sei pazzo?? Allora? Cosa volevi fare? Ah? Dimmelo! Cosa.volevi.fare.? Lo sai che se riveli la tua identità, devo toglierti il miracul .."

Si bloccò. Aveva parlato troppo. Stavolta la mano la mise sulla sua di bocca. Sperava solo che lui non l'avesse sentita. Iniziò a blaterare con l'unico intento di depistarlo.

 

Ma lui aveva sentito.

"cosa hai detto..?" il suo sguardo era glaciale.

 

Marinette distolse Lo sguardo "cosa? Ehm.. quando? Io.. io cosa? ..Cosa?"

 

Adrien le prese il viso con le mani "sai bene a cosa mi riferisco, Marinette. Ti prego, non prendermi in giro, non ora. Davvero non lo posso sopportare. Dimmi cosa hai detto, dimmi la verità, te ne prego.. Guardami negli occhi Marinette! " iniziarono a fissarsi, Marinette rimase pietrificata, in combutta sul da farsi e con una lacrima che decise di uscire per mostrare ancora più chiaramente i  sui sentimenti e le sue perplessità. Adrien continuò "sei tu?".

 

Marinette non aprì bocca , si limitò ad annuire lentamente con la testa mantenendo il contatto visivo con gli occhi di lui e perdendosi in loro. A quel gesto, Adrien, di scatto, fece scivolare la sua testa sul seno di lei e iniziò a piangere singhiozzando, tenendo le mani sulle spalle di lei "piangi Adrien, lasciati andare.. non tenerti tutto dentro.. io sono qui, sono qui per te e, te lo giuro gattino mio, non ti lascerò mai" continuava a sussurrargli a oltranza questa dolce nenia, mentre gli carezzava amorevolmente i capelli. 

 

Adrien piangendo e a fatica si rivolse a lei "Marinette.. Marinette, perdonami.. non mi sono mai sentito così.. ho la testa che mi scoppia, il cuore a pezzi. Mi sento tradito, da mio padre e le sue menzogne. Mi sento fragile e vulnerabile, senza la forza di reagire e andare finalmente per la mia strada. Mi sento insignificante e così piccolo da sembrare invisibile.. e non sai quanto vorrei esserlo in questo momento. Perdonami, mi sono ridotto ad uno straccio.. perdonami, milady, se non valgo più niente"

 

A queste parole, Marinette alzó il viso di lui e lo portó a livello col suo. Lo fissò diritto negli occhi per un attimo, per poi far scivolare lo sguardo sulla sua mano. Gliela presa per stringerla nelle sua e per accompagnarlo a sedersi insieme su una panchina lì vicino, lontani da eventuali occhi indiscreti. Una volta seduti lo incitó a guardarla "non dire sciocchezze Adrien. Quel giorno tu mi hai davvero stupito.. ero così timorosa che ti svelassi a lui una volta scoperto tutto, e invece ti ho visto alzare uno sguardo ancora più determinato di prima, lasciandogli intendere che la cosa non ti scalfisse così da non rivelare la tua identità. Sei stato più di un eroe quel giorno e , ti posso garantire, che io non sarei mai riuscita a mantenere il tuo sangue freddo. Ancora mi chiedo dove tu abbia preso la forza di agire così"

 

"Davvero te lo chiedi?" Rispose asciugandosi le lacrime e cercando di ritornare almeno un po' più composto "Eri tu la mia forza. Lo sei sempre stata. Ed eri la mia priorità. Il mio unico pensiero è stato di proteggerti da quel pazzo, il mio unico scopo era portarti in salvo e sconfiggerlo per sempre. "

 

A quelle parole Marinette lo abbracciò e in quella posizione iniziò a sussurrargli dolcemente all'orecchio "Adrien, grazie.. lo sai cosa sarei io senza di te? Niente.. solo la brutta copia di me stessa... Tu mi esalti.. Perdonami se ti ho celato la mia identità, ma non avevo scelta, per quanto avessi voluto gridarti il mio nome.. e gridarti il mio.. il mio.." sospirò "ilmioamoreperte"

 

Adrien sciolse l'abbraccio e la strinse per le spalle fissandola nei suoi profondissimi occhi blu. Era un sogno? Aveva sentito bene? Voleva chiedere spiegazioni alle sue parole. Avrebbe voluto parlare, ma non riuscì a dire nulla, pietrificato al suono della sua rivelazione, assordato dal battito del suo cuore che andava ad un ritmo talmente veloce che aveva paura potesse uscirgli dal petto. 

 

Vedendo che non proferiva parola, Marinette continuó, abbassando lo sguardo " già, sei tu il.." buttò fuori l'aria e iniziò a mordersi il labbro "il ragazzo per cui ho rifiutato il tuo amore tutti questi anni.. assurdo vero?" Sorrise nostalgica. Chiuse gli occhi per poi riaprirli un attimo dopo, cercando e  trovando il coraggio di incrociare i suoi bellissimi occhi verdi " e sai quel è la cosa più assurda?" Adrien scosse la testa lentamente, la bocca leggermente aperta dallo stupore e gli occhi spalancati e persi nei suoi. 

 

Marinette sospirò di nuovo per poi accennare un altro sorriso malinconico " che quando ho saputo foste la stessa persona, ho capito anche di quanto fossero profondi i miei sentimenti verso Chat... ho capito di quanto ti amassi senza questa assurda e perfetta maschera firmata Agreste. Ho capito quanto amassi la tua spavalderia, le tue battute vanitose, la tua galanteria fuori dal tempo e riservata solo a Ladybug.. ho capito che non avrei mai potuto farne a meno.. ho capito che, da vera egoista, le avrei volute sempre e solo per me.." si morse di nuovo il labbro "hai idea di quanto sia stato difficile per me nascondere tutto questo? Il mio cuore era bloccato con una catena tanto indistruttibile quanto soffocante. Mi sento così leggera ora, Adrien.. così leggera "

 

Adrien mosse le mani dalle spalle al viso di lei, stringendolo delicatamente e asciugandole con i pollici le lacrime che dignitosamente le rigavano le guance. Aprì bocca ma non ne uscì alcun suono. Deglutì. Distolse lo sguardo verso il basso per poi riportarlo nuovamente a quel blu che tanto amava e bramava. " tutto questo dolore.." finalmente riuscì a dire "tutta.. tutta questa agonia.. Tutti questi anni ad interrogarmi su chi fosse il mio rivale, chi avesse messo radici così profonde nel tuo cuore per..per poi scoprire che..  che ero.. sono io?" Si morse il labbro "quindi.. quindi tu.. tu accetti i miei sentimenti?" A questa autorivelazione, Spalancò ancora di più gli occhi, se possibile "Davvero accetti il mio amore?"  le strinse il viso un po' più forte . 

 

"No Adrien, non è così. Io non posso accettare il tuo amore perché non è rivolto a me, ma a Ladybug". Adrien fece per parlare ma lei gli mise l'indice sulle labbra " e anche se sono io, non sono io davvero"

 

Adrien le prese la mano che lei usava per zittire le  sue labbra e gliela portò sul suo petto all'altezza del cuore "questo cuore sta battendo per te, ora e qui, Marinette. Ti basta sentirlo." Dal petto gli spostò la mano sul proprio viso, continuando a stringerla con la sua "guardami Marinette. Guardami negli occhi e sii sincera.. nessuno mi conosce meglio di te, nessuno. E nessuno potrebbe capire meglio di te se mai stessi mentendo" Marinette distolse lo sguardo, ma Adrien, con la mano libera, le prese il viso per farle capire di non voler perder il contatto visivo "un giorno ti dissi che eri la nostra ladybug di tutti i giorni. Quanto mi sbagliavo.. è ladybug ad essere lo specchio di Marinette. Sai, Marinette, ho sempre saputo fossi più di un'amica, ma non potevo accettare l'idea di amare due persone allo stesso momento..non mi appartiene questo comportamento. Ma, Plagg mi è testimone,  ho tribolato non poco per questo doppio amore, non riuscendolo ad accettare. Non abbassare lo sguardo Marinette. Ti prego. Credimi.. Io.Amo.Te." 

 

Tolse la mano da quella di lei, ancora sul suo viso, e la portò nei suoi capelli, facendoli così scivolare tra le sue dita. Fece lo stesso con l'altra mano. Poggiò la fronte sulla sua, continuando a guardare i suoi occhi lucidi e profondi. "Io ti amo Marinette" sospirò "sento di appartenerti" continuò a giocare con i suoi capelli, per distrarsi dal boato che causava il battito del suo cuore. 

 

Volse lo sguardo sulle labbra leggermente truccate di lei.. dio quanto le bramava! Di riflesso, le accarezzò col pollice mordendosi il labbro. Riportò lo sguardo agli occhi di lei "ti fidi di me, Marinette?"

"Incondizionatamente" rispose lei tutto d'un fiato, come se quella risposta l'avesse avuta dentro da sempre. Mantenne gli occhi sempre fissi nei suoi, il cuore che non voleva sapere di rallentare. Portò le mani sul petto di lui, per poi farle salire dolcemente dietro il suo collo, lasciando le dita libere di sfiorargli le bellissime ciocche bionde "è una delle.. delle poche certezze che ho, Adrien" . 

 

Lui sorrise e strinse le labbra "allora, principessa, ti ripongo la domanda" disse con un filo di voce "accetti il mio amore?" 

 

Marinette arrossì visibilmente facendo affiorare un dolce sorriso sulle labbra del suo amato. Sorrise anche lei e, con un gesto impercettibile, annuì. Ma per quanto fosse impercettibile, Adrien lo scorse. E allora la cinse per i fianchi e la spostò dalla panchina alle sue gambe, facendola stare sull'unico posto che, ne era certo, fosse giusto per lei: tra le sue braccia. 

 

Le spostò una ciocca di capelli dai suoi bellissimi occhi cerulei e avvicinò il volto al suo, lentamente, senza mai sbattere le palpebre. Non poteva chiuderle, non ci riusciva. Non voleva smetterla di guardarla.. come una droga, non poteva più a fare a meno del suo dolce viso.. 

 

Prima di sfiorarle le labbra , dolcemente le bisbigliò "ti amo infinitamente Marinette". 

 

Trovò il coraggio di chiudere gli occhi, per assaporare il più possibile  quella bocca tanto desiderata. 

 

E la baciò..  Delicatamente. 

 

Quando, con coraggio, si staccarono lei riuscì solo a sussurrargli  poche parole

"Ti amo, Adrien. Ti amerò per sempre"

 

                                                                           Fine

   
 
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