Eravamo in un fortissimo ritardo, Inuyasha che mi aspettava davanti all'altare chiedendosi sicuramente se sarei mai arrivata.
I suoi pensieri staranno analizzando le più improbabili situazioni e motivi riguardanti la mia assenza.

Porca miseria! Eppure ero sveglia dalle 6:00 di mattina organizzando tutti  i miei appuntamenti, e sinceramente tutto stava andando bene, fino a che... la legge del caos non ci aveva messo lo zampino.
Ore 9:00 appuntamento per ritirare il mio abito andato non male... anzi orrendamente. La nuova ragazza aveva smarrito il vestito, e già l'istinto omicida si era impossessato di me.
Ore 10:40 altro che mattinata all'insegna del relax. Massaggio benefico un corno! Mi hanno strizzato, tirato, affumicata come un salmone. E come burla mi hanno fatto le unghie viola anziché bianche candite. Porca Eva mi devo sposare non andare ad un funerale! Trattenendo il demone dentro di me mi lamento diplomaticamente, e... nulla ho le unghie chiazzate di  un'orrendo colore.
Ore 13:00 Pranzo saltato con Sango per correre a comprare i guanti. Un cartello "Torno Subito-Pausa pranzo" mi fissa davanti agli occhi. Ho voglia di piangere, ma mi chiedi seriamente chi ho ucciso nella mia vita passata per meritarmi questo!
Ore 15:00 Guanti presi!! Evviva!!! E come dice il detto mai dire mai. Ero dalla mia hair stilist. Hanno aperto per caso un centro anziane??? Tutte signore di una certa età che stavano parlando delle spose di questa generazione confrontandole con quelle della loro epoca,  giurassica a mio avviso. Commenti poco carini, uscivano dalle loro boccuccie. E in più Kagura mi aveva affidato ad una ragazza di una lentezza mortale.
Ore 17:15 Libera finalmente!!! Avrò urlato si o no, tremila volte che mi dovevo sposare e di accelerare i tempi. Avrei ucciso un po di pensionate! " Respira Kagome" mi ripetevo.
Finalmente a casa! Non ho fatto in tempo a parcheggiare che in sincronia, e vi dico da far invidia anche ai tre tenori, in fila orizzontale sulla terrazza: Mia Madre, Mia Nonna, Mia Suocera e Mia cognata. Gesticolavano e urlavano che ero in uno spaventoso ritardo.
Ore 17:40 Non so nemmeno io, come ci erano riuscite in quattro a infilarmi dentro l'abito, con una velocità da far invidia ad un meccanico della Ferrari mentre che fa il pit-stop.
E pensare che dieci minuti fa dovevo essere già in chiesa. Il solo pensiero mi faceva infuriare, avevo programmato questa giornata minuziosamente.
Ore 18:05 E pure la fotografa se levata dalle scatolette!!
Ore 18:30 Sono arrivata in chiesa!!! Sento a malapena la musica che accompagnava l'entrata della "sposa".

Il mondo sparisce appena incrocio i suoi occhi dorati. Le sue labbra che mimano: << Sei Bellissima, ti amo! >> .
Ed un sorriso spontaneo nasce sulle mie labbra.
E come per magia tutte le mie mini avventure si dissolvono come neve al sole.