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Autore: Devil_san    03/05/2021    0 recensioni
In cui Izuku incontra Ichigo in tenera età, e questo cambia tutto. Ma alla fine non cambia proprio niente.
[Cross-over tra My Hero Academia & Bleach]
Genere: Azione, Slice of life, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: All Might, Izuku Midoriya
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
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"I am Here!" Ichigo sentì gridare mentre la porta di casa sua subiva un violento incontro con il muro d'ingresso. Se trovava pezzetti di intonaco a terra più tardi, non ne sarebbe stato sorpreso. Diversi passi rimbombanti più tardi e la porta della cucina subì la stessa violenta sorte di quella d'entrata, e un Toshinori muscoloso e vibrante e con i capelli su in segno di vittoria e pace, comparve sulla soglia d'ingresso tenendo un emozionato e imbarazzato e barcollante Izuku dritto in piedi con le sue grandi e forti mani sulle spalle del ragazzo. Con un sorriso radioso, dichiarò "E ho portato con me il nostro promosso!"

"Ottimo," annunciò Ichigo con un sorrisetto voltandosi verso i due appena arrivati, rivelando i piatti di katsudon, il cibo preferito del ragazzo, che aveva appena finito di preparare "perché ho appena finito di impiattare giusto ora."

In una nuvola di fumo Toshinori tornò nella sua forma mingherlina e quando Izuku fu a distanza di braccio Ichigo gli scompigliò i capelli con espressione orgogliosa "Ottimo lavoro." Si complimentò nuovamente con lui, come aveva fatto il giorno prima al cellulare quando il ragazzo lo aveva chiamato per informarlo della buona novella.

Izuku sorrise radiante.

Ben presto i tre si ritrovarono seduti al tavolo mangiando il pasto che lo shinigami aveva preparato per l'occasione, godendosi con gusto tale prelibatezza in silenzio, perché quando un pasto è superbo esso merita tutte le giuste attenzioni senza distrazioni di sorta, neppure quattro chiacchiere.

Quando ebbero finito di demolire lo spuntino notturno – più come una seconda cena – Ichigo si schiarì la gola per attirare la loro attenzione "Immagino vi state chiedendo perché vi ho chiamato qui…"

"Oltre al fatto di poterci gustare insieme questo buonissimo katsudon?" chiese retorico in tono scherzoso Toshinori. Il dottore alzò un sopracciglio nella direzione del biondo, con un mezzo sorrisetto divertito "Oltre al fatto di poterci gustare insieme questo buonissimo katsudon." Rispose pappagallando la sua domanda.

Il sorriso dell'eroe si allargò, gli erano mancati in questa settimana, in cui nessuno di loro si era visto, i battibecchi con lo spirito. Dopo mesi e mesi passati a discutere l'uno con l'altro per le cose più sciocche solo per il gusto di farlo, la mancanza di questo mezzo per scaricare lo stress in questi giorni si era fatto sentire.

E Toshinori era sicuro che anche a Ichigo era mancato il loro diverbiare, e il suo mezzo sorrisetto diceva tutto.

Anche se questo era solo un accenno degli alterchi che potevano mettere su quando entrambi erano in vena.

Rivolgendosi verso il ragazzo che li stava già guardando con un espressione esasperatamente affezionata (durante i suoi allenamenti in spiaggia li aveva sentiti più di una volta giocosamente battibeccare), già mentalmente pronto a godersi il match verbale, disse "Per prima cosa volevo fare di persona i miei complimenti ad Izuku per aver superato l'esame, in particolare quello pratico perché non ho mai dubitato che avresti superato quello scritto a pieni voti." Con espressione compiaciuta e soddisfatta, aggiunse "Da quel che ho letto, facendo 99 punti durante la prova hai segnato un nuovo record negli annali della scuola."

Toshinori si voltò di scatto verso lo shinigami "Come sai che è un nuovo record?"

Il sorriso dell'altro si fece un tocco segreto "Io. Leggo."

Lo sguardo del biondo si assottigliò "I risultati finali dei test non sono pubblici. Nedzu avrebbe la testa di chiunque avrebbe leaked tali informazioni prima ancora che tali persone possano guadagnarci sopra qualcosa."

Il sorriso di Ichigo era tutto denti, ferale "E io ti ricordo che sono anche morto."

Toshinori chiuse le palpebre, dandosi mentalmente dello scemo. Massaggiandosi il ponte del naso, borbottò "Giusto; spiriti e morti."

Difficile fermare ciò che non puoi vedere. Se poi quello che non puoi vedere è un Ichigo deciso…

Sì, poteva ben immaginare come lo shinigami avesse acquisito tale informazione. Letteralmente leggendola. Magari da sopra la spalla del principale.

…ora sì che quella era una vista che avrebbe voluto vedere.

Chissà che embolo verrebbe a Nedzu se sapesse che a questo mondo ci sono forze, non importa che sicurezza usi, che non può fermare perché sono letteralmente morti e quindi non sono più tangibili per le persone senza neppure un briciolo di consapevolezza spirituale?

Ma purtroppo non si può avere tutto dalla vita, e quindi probabilmente non lo saprà mai, così con un sospiro riportò la sua attenzione su Ichigo che aveva aggiunto con un silenziosa risatina "Senza contare che se volessi potrei usare anche altri metodi per mettere le mani su tali semplici informazioni. Semplicemente sarebbero più fastidiosi per me."

Questo attirò l'attenzione dei due vivi. Particolarmente quella di Izuku, poiché sapeva che Ichigo-san non era un hacker di chissà quale livello, anche se era stato lui a insegnargli i fondamentali quando aveva solo nove anni prima di lasciarlo a piede libero nel dark web (perché Ichigo sapeva del suo amore nell'analizzare i Quirk e sapeva che i luoghi migliori per farlo e per rimanere anonimi è di farlo in tale oscuro abisso informatico) con il pc portatile nuovo di zecca che gli aveva regalato il compleanno seguente e alcuni nickname di alcuni hacker che aveva conosciuto negli anni che avrebbero potuto fargli da mentore in tale campo in cui il dottore non era esattamente ferrato.

Lui era un po' al di sopra della media, ma sicuramente non così bravo da poter superare le difese poste nei server dell'U.A. (e qui veniva da chiedersi chi gli aveva insegnato, ma Izuku non era sicuro che il dottore gli avrebbe dato una vera risposta. …in effetti, Ichigo-san, era davvero bravo a non dare vere risposte quando voleva. E senza dover mentire, poi).

"Questi metodi," iniziò a chiedere interessato Izuku, che lo guardava con occhi attenti nel tentativo di non perdere una singola micro-espressione "hanno per caso a che fare con il fatto che nessuno nella polizia mette in discussione le informazioni che fornisci anonimamente?"

"O requisire cartelle cliniche di pazienti che senza permessi speciali dal governo non puoi neppure sperare di intravedere?" chiese Toshinori, che 'sto tarlo lo perseguitava fin dal loro primo incontro e il fatto che il dottore, come promesso, la settimana seguente aveva avuto in mano la sua cartella clinica aggiornata; e aveva pure avuto tutto il tempo di studiarla approfonditamente.

Anche se era pronto a scommettere, che se ne era fatta una copia mentre era in forma di spirito e nessuno ancora oggi sapeva niente di tale perdita di informazioni. Se puoi fare in modo che nessuno nel momento presente non ti veda, senza che poi nel futuro desti sospetti a causa di minime possibili incongruenze, questo era il metodo che Ichigo-san avrebbe usato.

E che preferiva.

Il suo sorriso si fece sadicamente divertito come quello della sua zanpakuto "Secondo voi?"

I due gemettero, stanchi. Entrambi sapevano che lui non avrebbe risposto con una risposta diretta, per il solo fatto che così facendo poteva continuare a ridere a loro spese mentre loro due si scervellavano cercando di capire chi diamine lui fosse, storicamente, a livello nazionale e mondiale.

Poiché visti i continui accenni durante i discorsi e le continue insinuazioni che lui fosse molto più importante e conosciuto di quanto non sembrasse, e in particolare lo sprezzo con cui faceva le cose senza preoccuparsi letteralmente di niente e nessuno e in particolare della legge e del governo – come se fosse certo che anche se qualcuno lo venisse a sapere lui era comunque intoccabile in qualsiasi modo, maniera o forma, – indicavano che lui fosse una figura molto importante a livello mondiale. Fosse solo anche storicamente.

E visto che, anche se negli ultimi anni si era trasformato in un eremita, accennava a documentati e riportati eventi storici come se li avesse vissuti in prima persona, lui doveva essere qualcuno che aveva giocato un ruolo importante nel passato. O più ruoli, ma tutti ugualmente importanti per svelare il mistero che era la vita di Ichigo-san dopo che aveva lasciato dietro di sé le tombe di tutti i suoi amici che erano morti per mano del governo che governa la Soul Society.

E che lui si rifiutava di raccontare.

Perché lo divertiva vederli affannarsi dietro il mistero che era la sua vita.

Borbottando, Izuku brontolò "Da come parli sembra quasi che tu abbia una licenza da Pro-Hero. O simile."

Non visto, Ichigo sorrise per un attimo in approvazione.

Ma quando i due si voltarono a guardarlo, quel cenno di sorriso era già scomparso.

"Tornando al motivo per cui vi ho chiesto di venire qui stasera, oltre al fatto che volevo complimentarmi con Izuku per aver passato il test di ammissione e che da domani ci si torna ad allenarsi, -eh, giusto, prima che me ne dimentichi. Prima che ve ne andiate, voglio fare dei semplici test per vedere quali sono i cambiamenti che sono subentrati in entrambi di voi ora che One For All è stato trasferito. Così domani mattina possiamo fare alcuni test pratici senza dover perdere tempo con quelli mind-numbing."

Poggiandosi contro lo schienale della sedia, la sua espressione si fece più solenne "Comunque, oltre a quello, c'è un altro motivo ben più importante per cui volevo che veniste qui. È qualcosa che desideravo mostrarvi da un po' di tempo e ora… ora si può…"

L'ibrido cadde nel silenzio, come se fosse incapace di trovare le parole giuste.

"Ichigo-san?"

Spazientito, sbottò "Aaaaah, niente. Diciamo solo che ho pensato che vi avrebbe fatto più piacere se lo avreste potuto fare insieme allo stesso tempo."

I due lo guardarono confusi, e inclinando la testa, Izuku chiese "E' il motivo per cui sei stato fuori città per tutta la settimana?"

Lo shinigami annuì "Uno dei tanti." Specificò senza specificare niente, prima di alzarsi dal tavolo senza un'altra parola e dirigersi verso uno dei tanti armadi che occupavano il salotto sull'altro lato dell'open-space.

I due umani si guardarono confusi per un attimo, prima di tornare a rivolgere lo sguardo dove il padrone di casa stava trafficando con le ante che a prima vista sembravano completamente normali, ma quando Ichigo le toccò si illuminarono come lanterne, glifi su glifi e linee così complicate da far venire il mal di testa al solo guardarle, e quando le aprì solo un muro di oscurità si presentò davanti a loro.

Sembrava quasi che Ichigo avesse aperto le porte su un abisso. O un buco nero visto quanto fosse buio. Il nero che più nero non si può.

Ma quello che li lasciò più a bocca aperta era che senza esitazione Ichigo ci infilò dentro le mani e tirò fuori il più grande e grosso e ornato rotolo di pergamena che avessero mai visto.

Fu solo al cupo thud che fece il rotolo quando batté a terra, che i due scattarono dal muto stupore in cui erano caduti a tale vista stupefacente. Avevano visto tante cose strane durante la loro vita, prima con i Quirk e poi con Ichigo a cui sembrava piacere, figuratamente, tirare da sotto i loro piedi il tappetto ogni pochi giorni.

Con un stridere di sedie, i due inciamparono sui loro stessi piedi nella fretta di avvicinarsi, curiosi e meravigliati dall'ennesimo coniglio che aveva tirato fuori dal metaforico cappello.

O forse sarebbe meglio dire, per questa volta, armadio.

La pergamena, a occhio e croce, era alta poco più di due metri e Toshinori era abbastanza sicuro che il suo diametro superava con largo margine la larghezza delle sue spalle quando era nella sua forma eroica. Ma forse erano gli ornamenti che decoravano la parte esterna del rotolo che erano i più interessanti, visto che non c'era bisogno di toccarli per sentire che irradiavano potere, bastava stargli vicino.

Senza che Ichigo glielo dicesse, era pronto a scommettere, che tali complicate linee erano sigilli protettivi così potenti e intricati e sovrapposti tra di loro da essere attivamente percepibili.

Non lo avrebbe sorpreso che anche chi non era capace normalmente di percepire l'energia spirituale sarebbe stato capace di percepire il puro potere che l'oggetto irradiava.

"Che cos'è?" chiese Izuku, vibrante di curiosità.

"Questo è un koseki." Rispose Ichigo solenne "In particolare il registro di famiglia dell'intero Clan Quincy. Da Yhwach fino all'ultimo."

Le teste dei due umani scattarono a guardarlo stupefatti, con gli occhi spalancati.

Perché questo era importante.

Ciò che stava alludendo era importante.

Se quello che stavano iniziando a pensare era vero, allora, lui…

Le loro mani iniziarono a sudare freddo dall'emozione.

"E' da quando mi avete detto su One For All che ci stavo pensando." Disse Ichigo tenendo lo sguardo puntato verso la pergamena, evitando di guardarli "E dopo averci riflettuto a lungo ritengo che sia giusto aggiungere anche i vostri nomi al registro. Non importa che i vostri poteri Quincy siano legati a One For All. Ad un Quirk. Penso… penso che come ultimo rimasto del vecchio sangue Quincy ancora in vita sia giusto che anche voi due, sangue nuovo, siate registrati qui dentro. Perché ai miei occhi, voi due siete due Quincy a tutti gli effetti."

I loro occhi si riempirono di lacrime non versate, pronte a sgorgare in qualsiasi momento, a una qualsiasi benevola parola di Ichigo.

"Volevo farlo subito… ma poi ho pensato… ho pensato: aspettiamo. Aspettiamo. Aspettiamo che ci sia il passaggio di consegne, che così posso registrare entrambi sul registro… senza timore." e Ichigo finalmente, lentamente, timorosamente si girò a guardarli "Ovviamente lo facciamo solo se siete d'accordo."

Ma vedendo i sorrisi acquosi dei due, con un sorrisetto contento e sollevato, invece chiese "Che ne dite, lo rendiamo ufficiale?"

I due umani con eredità Quincy, con gli occhi lucidi dall'emozione (particolarmente Toshinori, visto che non aveva più alcun tipo di famiglia di sangue, e i legami importanti che ancora possedeva erano pochi e per la maggior parte tesi), annuirono vigorosamente, e che con mani tremanti si asciugarono le lacrime che minacciavano di cadere lungo le guance.

Con fare reverente Ichigo poggiò orizzontalmente a terra la pergamena e con fare riverente i tre la srotolarono, e con solennità Ichigo scrisse sul registro con inchiostro mischiato al suo sangue i nomi dei due nuovi Quincy.

E Toshinori ed Izuku non potevano non esserne che onorati.
 


V



Più tardi, quando le lacrime si furono asciugate e i nervi furono calmati davanti a tazze bollenti di the, Ichigo li accompagnò alla porta così che potessero tornare a casa e riposare. Ma prima, mentre Izuku si infilava lo smanicato, Ichigo chiamò Toshinori da parte.

Il ragazzo sollevò lo sguardo, incuriosito, ma Ichigo gesticolò con la mano per indicargli che non era niente di che, lo spirito rivolse il proprio sguardo verso Toshinori, che chiese curioso "Ichigo-san?"

"Dato che sei diventato un insegnante" Rispose Ichigo con un sorrisetto "Ho pensato di regalarti qualcosa che ti possa aiutare mentre muovi i tuoi primi passi nel tuo nuovo ruolo." E gli porse un borsa di carta senza niente stampato sopra "Tieni."

Trepidante, l'eroe sbirciò dentro e vide che era un libro. Dalla copertina giallo acceso e colorata.

Quando notò il titolo stampato sul fronte chiuse di botto i due lembi della borsa e alzando la testa di scattò esclamò imbarazzato e scandalizzato "Ichigo-san!"

Alla sua faccia rossa, Ichigo non riuscì a proprio a trattenersi, scoppiò in fragorose risate.

"Toshinori-san? Ichigo-san?" chiese perplesso Izuku, che osservava confuso i due adulti, uno con la faccia imbronciata e l'altro che rideva a spese dell'altro.

Asciugandosi gli occhi, Ichigo lo rassicurò tra sprazzi di risatine "Ah… non è niente Izuku, tranquillo. E' solo… ahahah… una cosa tra me e-eheheh… Totoro."

Il muso di Toshinori si fece ancora più lungo.

I suoi occhi azzurri promettevano vendetta.

Ichigo sorrise a tono, più che pronto a vedere come l'eroe avrebbe risposto a questo colpo. La loro guerra di scherzi aveva abbassato i toni dai primi mesi in cui avevano scatenato tutto il loro lato malizioso che per anni avevano represso, dando vita ad alcuni degli scherzi talmente epici da finire pure sul giornale (non che il pubblico fosse a conoscenza chi fosse dietro ad essi, ma dopo essersi sentiti giudicati da Izuku dopo l'ultimo grande scherzo, i due avevano tacitamente concordato di abbassare i toni).

"Oook." Rispose Izuku con un tono che indicava che non ne era convinto della risposta ma disposto a lasciar perdere.

Dopo quello i due lasciarono la casa del dottore, e per evitare che Izuku sbirciasse dentro, Toshinori si mise il pacchetto in tasca, e anche se il biondo provava a non pensarci, il titolo del libro era impresso a fuoco nella sua mente.

Il titolo 'How to teach for Dummies' si beffò di lui per tutta la strada di casa.

Accidenti a te, Ichigo-san.
 


V



Ichigo osservò scocciato le particelle di reishi dell'Hollow che aveva appena ucciso disperdersi nell'ambiente, per poi posare i suoi occhi sulla coppietta di umani che l'Hollow aveva attaccato.

Capitelo, non è che Ichigo ce l'avesse col fatto che le persone venissero alla spiaggia ora che Izuku l'aveva ripulita sotto la supervisione di Toshinori, o ce l'avesse con loro per aver liberato l'ambiente di tutto quello schifo e ciarpame, ma ciò che Ichigo trovava insopportabile erano le coppiette che regolarmente finivano per pomiciare sotto le finestre di casa sua.

E sì, lo sapeva anche lui che l'aspetto abbandonato del suo domicilio faceva pensare che non ci vivesse nessuno lì, ma cazzo, era stufo di mettere il timore degli Dei a dei mocciosi che non sanno un bel niente della vita e che come stupidi vanno alla ricerca del brivido.

Be', pensò sardonico, questa volta l'hanno decisamente trovato il brivido.

Yeah yeah, King, brontolò Shiro, però c'è bisogno che trovi una soluzione per questi lattanti, non c'è neppure più il gusto di terrorizzarli da quanto sono tutti uguali.

Stai tranquillo che se avessi una soluzione, la userei, replicò Ichigo tirando fuori dalla tasca il suo Kikanshinki per modificare i ricordi dei due giovani adulti.

Penso che la soluzione sia nella tua mano e in ciò che si è appena dissolto, intervenne enigmatico Ossan, anche lui segretamente stufo di tutti gli sbarbatelli che finivano sempre per disturbare il loro riposo.

Ichigo guardò confuso prima il suo Kikanshinki, poi il punto dove l'hollow si era dissolto e infine i due umani. Lentamente, un barlume di comprensione si accese nella sua mente, fino a esplodere in un idea selvaggia per come mettere fine al loro problema.

Quando anche i suoi due spiriti zanpakuto compresero di preciso che cosa stesse bollendo in pentola, Shiro si mise a ululare dalle risate mentre Ossan quietamente sorrideva divertito a cosa il suo semplice suggerimento aveva dato vita.

Sotto la notte stellata, Ichigo sorrise deliziato.

Era un sorriso da far paura.
 


V



La notizia che la spiaggia di Dagobah fosse infestata da spiriti rancorosi, che non si facevano problemi a inseguire gli stolti che di notte osavano avventurarsi sulla spiaggia e dintorni con le loro urla agghiaccianti ed ossesse, ben presto raggiunsero le orecchie anche dei social e dei giornali.

E quando a Toshinori e Izuku capitò che la notizia finisse sotto i loro occhi, entrambi, senza saperlo, ebbero la stessa reazione.

Nope, pensarono entrambi cambiando velocemente articolo da leggere, io non lo voglio sapere.

A volte, era semplicemente più facile far finta di non sapere.

Soprattutto se Ichigo-san era coinvolto.

 

 





 


Note dell'Autrice:
Sì, lo so, è da poco più di un anno che non pubblico un capitolo per questa storia. Ma causa forze maggiori non avevo il tempo o la testa per lavorare con la giusta attenzione su una storia così complessa e lunga.
Il capitolo avrebbe dovuto essere un pelino più lungo, con una descrizione più approfondita su come funzionava il registro di famiglia Quincy, ma ho preferito tagliare altrimenti mi sarei impantanata qui per un altro anno e buonanotte. Probabilmente approfondirò come funziona il koseki Quincy durante uno dei miei capitoli di Usagi Ringo.
Per il resto sono riuscita a mette tutto ciò che volevo infilare dentro al capitolo.
Non so quando pubblicherò il prossimo capitolo, ma non ho ancora nessuna intenzione di abbandonarla. Semplicemente sarà per un po' in pausa. Al momento ho altri progetti su cui sto lavorando, e vorrei prima finire loro visto che per la maggior parte sono tutti one-shot.
Penso di aver detto tutto.
Arrivederci.

Devil-san


 
  
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