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Autore: IvanaAnkhese    09/05/2021    0 recensioni
La mia prima fanfiction su Chloé e il suo maggiordomo Jean, dalla serie animata "Miraculous". Il nome originario del maggiordomo sarà Jean-Yves (è così che dovrebbe chiamarsi, come dice Audrey Bourgeois nell'episodio"Queen Wasp" della seconda stagione).
Il tutto si svolge in un futuro possibile, ovvero 10 anni dopo gli avvenimenti della terza stagione. Per rendere quindi la storia d'amore tra i due protagonisti possibile, ho fatto in modo che Chloé avesse 25 anni e il suo maggiordomo sui 40 (non è specificata l'età di lui nel cartone animato, ma io credo sia più giovane di Gabriel Agreste, che dovrebbe avere più o meno tra i 40 e i 50 anni, Chloé invece dovrebbe averne 15.)
I nostri personaggi sono cresciuti, ognuno conduce la propria vita.
Accadranno degli imprevisti e ci saranno nuovi nemici. Per affrontarli, è necessario un cambiamento da parte dei protagonisti. Riuscirà Chloé a capire chi ha al suo fianco? Comprenderà il significato dell'amore? E Jean-Yves riuscirà con la sua dolcezza a mutare l'atteggiamento di Chloé e sarà all'altezza di stare accanto a Queen Bee?
Genere: Azione, Romantico, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Chloè
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Chloé era persa negli occhi di Jean-Yves. Improvvisamente, però, lo vide  distogliere lo sguardo da lei. Sul suo volto comparve un'espressione di fastidio. La ragazza ebbe un cattivo presentimento. Si guardò intorno, e  uno scenario surreale ed inquietante le apparve: tutti gli invitati erano rimasti immobili nelle loro pose; alcuni avevano un'espressione di terrore, altri erano ancora abbracciati mentre ballavano. Erano stati tutti tramutati in statue d'oro!  -"Chloé!" La ragazza sentì urlare il suo nome. Di fronte a lei vide una figura femminile dorata con un lungo scettro. -"MAMMA...!?", esclamò la ragazza con espressione sgomenta. -"TI SBAGLI. IO SONO REGINA DELLA MODA! ", e detto questo, scagliò un fascio dorato di energia verso di loro. Jean-Yves si staccò prontamente da Chloé spingendola con violenza verso la parte opposta, affinchè entrambi evitassero l'attacco. Ma Jean-Yves era stato talmente forte che  Chloé si schiantò con la schiena nel pianoforte che stava dietro di lei, distruggendo tutto. Il viso della poverina si contorse in una smorfia di dolore. -"Ma Jean-Yves...SEI IMPAZZITO?!", mugugnò. Pollen uscì alla scoperta :-"L'ha fatto per salvarti, mia regina!" Intanto Jean-Yves era balzato sul muretto che recintava tutta l'area dedicata alla piscina. -"Mettiti in salvo, Chloé!", urlò. Chloé rimase esterrefatta: Jean-Yves era davvero cambiato! Nonostante quel gesto, la ragazza era affascinata da quella intraprendenza! Era stata lei la causa di tutto, eppure lui continuava ad immolarsi per lei! Chloé rifletteva, ma quando realizzò che Jean-Yves aveva attirato l'attenzione di sua madre akumizzata e veniva addirittura inseguito, finalmente si decise: -"Devo fermare mia madre!", disse a Pollen, e si trasformò. Jean-Yves riusciva ad evitare tutti gli attacchi di Audrey: era diventato agilissimo! -"Madame, si calmi, sono io, Jean-Yves, sono qui per servirla!", disse lui mentre le scappava. Ovviamente cercare di farla ragionare era inutile. Alle volte era peggio della figlia! -"TACI, INSETTO! NON PROVARE A SCAPPARMI!", minacciava lei mentre lo inseguiva. Chloé si chiedeva dove fosse finita Ladybug. Le sembrava di non avere una guida. Era completamente sola. -" MAMMA, SMETTILA! SEI RIDICOLA, ASSOLUTAMENTE RIDICOLA!", le gridò Chloé. -"Ah e tu?? Scegliere come fidanzato un misero cameriere?! Mi hai delusa! " Chloé ebbe un colpo al cuore. Quella continuò:-" ALLA SUA ETA'...E CON QUELLO STILE, POI! BLEAH! RIDICOLI! ASSOLUTAMENTE RIDICOLI!", sentenziò Audrey. Quelle parole erano come lame taglienti per Chloé. La giovane ragionò: effettivamente quello che aveva detto la madre era vero, ma sapeva che nel suo cuore  era ingiusto. Continuava a colpirla e a distrarla, ma Regina della moda sembrava più forte di lei! La figlia cercava di schivare ogni suo colpo. -"Queen Bee, fuggi! REGINA, LEI CE L'HA CON ME. PRENDA ME!", la provocò Jean-Yves. Nei suoi occhi c'erano tanto coraggio e tanto amore: avrebbe fatto qualsiasi cosa per Chloé! -"OH...MA SI! PRIMA ELIMINO TE, E POI PENSO A LEI!", così Audrey tornò a concentrarsi su Jean-Yves. In quel momento Chloé rammentò quello che le aveva detto Lila quella mattina, e allora capì che la loro intenzione era quella di sbarazzarsi di Jean-Yves, così lei non avrebbe avuto più alcuna protezione, e avrebbero potuto prendere il suo miraculous più facilmente. Allora le venne un'idea. Si ritrasformò, e si rivolse alla sua kwami, che era rimasta sorpresa:-"Pollen, dammi altro miele!" -"Ma mia regina, non so se potrebbe farle male!", rispose Pollen preoccupata. -"Presto!", ordinò Chloé. Intanto Regina della moda aveva avuto la meglio su Jean-Yves, che si ritrovava per terra. -"E' FINITA.", dichiarò l'akumizzata, puntando il suo scettro verso l'uomo. -"NO MAMMA, FERMATI!" Regina si voltò, e vide la sua bellissima figlia. Chloé aveva deciso di parlarle non nei panni di Queen Bee, altrimenti  non le avrebbe dato retta, visto che pensava che la missione della figlia fosse solo un gioco. Si avvicinò a lei cautamente, con atteggiamento benevolo, come si fa con un cavallo sbizzarrito. Jean-Yves era allarmato, ma prima che potesse dire qualcosa, Chloé gli lanciò un'occhiata dolce e tattica: "Tranquillo". Gli sembrò di averla sentita. -"Mamma, sono io, Chloé. Tua figlia. Non Queen Bee. Stai tranquilla. Io sono qui. Sono con te. Ce l'avevi con me, non con lui. Vieni via, lascialo perdere! Non ne vale la pena. Avevi ragione. Non potrei mai fare qualcosa contro la tua volontà. D'ora in avanti farò tutto quello che vuoi. Te lo prometto. Basta. E' tutto finito." Mentre Chloé diceva quelle parole, lacrime rigarono il suo volto, ma lei non ne sembrava conscia. Jean-Yves avvertì un forte dispiacere: Chloé stava bleffando o pensava di lui la stessa cosa che pensava sua madre? Si era creato tra le due lo stesso incantesimo che aveva bloccato anche Orsaccio l'ultima volta. Nonostante potesse sembrare solo una tattica, purtroppo Chloé era sicura di aver  parlato proprio con sua madre. Le aveva parlato col cuore. Avrebbe dovuto lasciar perdere Jean-Yves in futuro? In fondo glielo aveva promesso. Intanto era riuscita a disarmarla, e accadde qualcosa di incredibile, qualcosa che non era mai successa prima: l'akuma abbandonò spontaneamente sua madre! La manipolazione mentale di Chloé era stata più forte di quella di Lila e Félix. -"Bel lavoro, Chloé!": Ladybug era arrivata. Velocemente purificò l'akuma e riportò ogni cosa alla normalità, poi fuggì via. La portatrice del miraculous dell'ape inclinò leggermente la testa e si portò la mano alla tempia. Quella magia l'aveva coinvolta troppo, sia emotivamente che fisicamente, ma lei non lo dava a vedere. Jean-Yves si era alzato e si era soffermato ad osservarla. Proprio nel momento in cui si era voltato dall'altra parte per andarsene, avvertì un richiamo. Si rigirò e vide Chloé con gli occhi puntati su di lui. Il suo sguardo era diverso: gli occhi erano languidi, lucidi, e in essi si poteva leggere il desiderio ardente di volere quell'uomo accanto a sè. Non l'aveva mai guardato così. Jean-Yves capì che la sua regina reclamava la sua presenza, e non potè fare a meno di andare da lei. -"Oltre a parlarmi telepaticamente e a manipolarmi, cos'altro sai fare?? ", la provocò lui con un tono di voce risentito, ma ironico. Non sembrava adirato, ma aveva imparato a punzecchiarla! Chloé gli rispose a tono:-"Anche tu mi hai manipolato in passato, no?? ". Jean-Yves si avvicinò a lei, alzò un sopracciglio e la guardò negli occhi. Chloé sussultò: non era abituata a sostenere quello sguardo!  -"Non ti è sembrato di esagerare quando mi hai scaraventata nel pianoforte?? ", lo punzecchiò offesa. -"Oh, mi perdoni, mia regina, se ho tentato di salvarle la vita! ", le rispose a tono con un sorriso sghembo. -"Troppo tardi, l'ho fatto io!! ", continuò Chloé. -"Finiscila.", le sibilò secco Jean-Yves. -"Tanto lo so che mi ami, Jean-caro!", disse la ragazza civettuola, girando la testa per evitare il suo sguardo. -"E tu? ", le chiese lui prontamente. Lei rimase di stucco, senza rispondere. Allora Jean-Yves le prese delicatamente il volto con la mano, girandolo verso di lui, per guardarla negli occhi. Improvvisamente sentirono il rumore dello scatto di una macchina fotografica. Chloé si voltò e vide un paparazzo, che subito schizzò via. Jean-Yves si accorse della preoccupazione della ragazza, e tagliò corto:-"Si è fatto tardi. E' ora di andare.", disse con voce grave e decisa. -"Mi accompagni?", lo pregò Chloé.

Fuori la stanza, non appena Chloé aprì la porta per entrare, Jean-Yves fece per andarsene, quando lei lo bloccò:-"Resta con me!", lo supplicò. -"Non si può, Chloé.", rispose lui ingrigito. Chloé non lo ascoltò. Lo tirò a sè per il polso e lo guardò trepidante, quasi implorante. Jean-Yves la guardò con amore, e fu lui a prenderla per i fianchi e a tirarla a sè. Lei lo baciò con slancio, e lui la strinse con passione. Le poche ferite che erano rimaste dietro la schiena della ragazza si riassorbirono, quasi come se il contatto con lui le avesse fatto bene. Purtroppo durante il bacio Jean-Yves ricordò la missione, e quali erano state le parole di Pollen: non doveva coinvolgersi troppo! In quel preciso momento avvertì una forte energia che lo avrebbe fatto soccombere, così allontanò con forza il corpo di Chloé dal suo. Un'espressione di delusione colorò il volto di Chloé. Lui sospirò. -" Tua madre sarà qui a momenti. Non ricordi cosa le hai promesso? ", disse lui. -"Certo...", la ragazza abbassò il capo dispiaciuta. -"Ci vediamo domani?", chiese speranzosa. Ma Jean-Yves le aveva già dato le spalle:-"Vedremo"., rispose con voce grave, e andò via. Chloé chiuse la porta e le scesero le lacrime. L'uomo sentì un forte calo delle sue forze, e si portò una mano alla fronte: era stato difficile reggere quell'emozione! Ma una cosa decise dentro di sè: sarebbe stato più duro. Non doveva assolutamente perdere di vista la missione! Intanto si sentiva diverso, debole. Doveva ricaricarsi. A un certo punto alzò gli occhi, e si ritrovò davanti Pollen con un barattolino:-"Questo è il mio miele. Forse è il caso che lo prenda anche tu!"

Quando Audrey rientrò in stanza, chiese a sua figlia:-"Chloé, cara, tutto bene?". Sembrava insicura. Chloé la rassicurò:-"Si, mamma!", e si abbracciarono, forse per la prima volta. Quell'abbraccio sembrò suggellare il loro rapporto, o forse la promessa che Chloé aveva fatto. La madre era soddisfatta, ma sua figlia era ferita.

Chloé passò tutta la notte a pensare che forse quel bacio era stato un errore. Che tutto era stato un errore.



Ciao a tutti! Spero non vi siate stancati di me e di questa storia! Ho voluto affrontare in questo capitolo la mentalità ottusa di Audrey, e il rapporto tra Chloé e Jean-Yves. Vi è piaciuto?? Che ne dite dei nuovi poteri di Chloé?? Fatemi sapere cosa ne pensate, sarei curiosa!! Continuate a seguirmi!!


   
 
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