Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: Veteran of the North    09/05/2021    0 recensioni
Una storia d'amore intensa, iniziata tre anni prima della caduta del distretto di Shingashima; contro cui niente sarà in grado di opporsi, neanche i giganti.
Genere: Drammatico, Guerra, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hanji Zoe, Levi Ackerman, Nanaba, Nuovo personaggio
Note: Lemon, OOC, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!, Tematiche delicate
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Aprì gli occhi di scatto, tirandosi su a sedere sul letto con un movimento veloce, il respiro affannoso e i battiti molto accelerati. Un incubo, ancora una volta, un altro dannato incubo. Si passò una mano sulla fronte, accorgersendosi di quanto la sua fronte fosse ricoperta di sudore ghiacciato. Gettò da un lato le coperte e si spostò sul bordo del letto, i capelli neri che le scendevano in ciocche liscie e disordinate intorno al volto. Respirando lentamente, cercò di calmarsi e dirigendosi verso la doccia, diede una breve occhiata al suo orologio da polso: erano le quattro del mattino. Diamine, le quattro del mattino!!
Si guardò allo specchio e i suoi occhi ambrati erano lucidi e leggermente gonfi.
Sapeva di non poter continuare in quel modo, eppure...dannazione, ancora non era riuscita a risolvere quel maledetto problema.
Dopo aver chiuso il getto d'acqua si diresse a vestirsi. Era tutto pronto, preparato con la minima cura la sera precedente, doveva solo indossare la divisa con lo stemma delle ali della libertà. "Lia, sei già sveglia? Sono le 5". Una voce impastata dal sonno le giunse dalla camera da letto condivisa.
"Sì. E comunque dovresti svegliarti anche tu dato che fra poco dovremmo andarcene, Rico." "Lia, ascoltami...- disse l'amica sistemandosi gli occhiali- sei ancora in tempo per cambiare. Non capisco perché hai voluto scegliere il corpo di ricerca quando potevi andare nella gendarmeria o con me nella guarnigione. Vuoi proprio andare a morire?"
La corvina si avvicinò all'amica abbracciandola forte." La mia scelta l'ho presa molto tempo fa e ti prometto che non morirò. Costi quel che costi ci rivedremo, è una promessa!" "Stupida, pazza e folle Lia, sei proprio cocciuta sai? ". Entrambe in cuor loro sapevano, dopo tre anni passati insieme, che da quel momento in poi e loro strade si sarebbero divise.
Il corpo di ricerca, quello sarebbe da lì a poco diventato la sua nuova casa. Non sapeva quello che il destino le avrebbe riservato, ma ormai non poteva tirarsi indietro. Aveva scelto quella strada per un preciso scopo: usare le sue conoscenze scientifiche per raccogliere informazioni sui giganti e contribuire alla salvezza dell'umanità.

Quell'anno, solo in 20 scelsero il corpo di ricerca. Una volta arrivati nel quartier generale, si misero in formazione di fronte al palco dove presidiava il nuovo comandante del corpo di ricerca, Erwin Smith. Vicino a lui c'erano i tre migliori uomini di tutto il corpo: Mike Zacharias, Hanji Zoe e il soldato più forte dell'umanità, Levi Ackerman. Osservando i volti dei suoi compagni a uno a uno, la ragazza non poté fare a meno d'incontrare il volto di Chris Wager, a pochi metri di distanza; il ragazzo le rivolse uno sguardo maligno, seguito da un cenno sarcastico. Lei ricambiò in maniera fredda e distolse l'attenzione su di lui.
" Buongiorno a tutti. Come avrete già compreso, l'Armata Ricognitiva è stata creata grazie ad innumerevoli sacrifici. - Iniziò il comandante- Voglio che a tutti voi sia chiaro ciò a cui state andando incontro: ci sono ancora troppe cose che non conosciamo del mondo esterno. Tuttavia, se tutto ciò servirà a restituire il mondo all'Umanità... allora nessuno rimpiangerà di aver dedicato il proprio cuore a questa causa. Nessuno. -Erwin iniziò a scrutare uno ad uno delle giovani reclute.
" Dal momento che siete in pochi, vi assegnerò al caposquadra più idoneo a voi. Vorrei che si instaurasse un forte legame di totale fiducia all'interno delle squadre, cosicché durante le spedizioni le obiezioni agli ordini siano minime." Il suo sguardo si posò su Lia, indicandola. "Soldato, un passo avanti. Chi sei e perché hai scelto il corpo di ricerca."
La ragazza avanzò un passo in avanti mettendo il pugno sinistro sul cuore, come impone il saluto del corpo. "Sono Lia Wright, 19 anni. Sono un'esperta di fisiologia e anatomia. Ho deciso di far parte di questo corpo per mettere a disposizione le mie conoscenze, contribuendo ad ampliare le informazioni sui giganti."
Nei suoi occhi c'era una fervida fiamma che non sfuggì al comandante. In quello stesso momento, Levi si avvicinò ad Hanji con un sorrisetto sarcastico. "Abbiamo trovato una squilibrata come te." "Infatti è mia Levi, non provare a portarmela via. Forse non sai, ma quella ragazza è risultata prima nel corpo cadetti, grazie alle sue capacità fisiche e intellettive." Non poté fare a meno d’avvertire un tono compiaciuto nella voce di Hanji; senza nemmeno capire perché, questo gli strappò un sorriso.
Lia si rimise in fila insieme alle altre reclute. Alle sue spalle, sentì Chris fare battute sull'altezza del capitano Levi, ma la giovane decise di non farci caso finché il ragazzo non iniziò ad andarci giù pesante.
Odiava quel ragazzo. Era represso e arrogante; Non gli andava giù il fatto che le avesse fatto la corte insistentemente, al limite del malato, ma ogni volta riceveva un secco rifiuto.
"Secondo me, la nostra compagna Wright userà tutta se stessa per entrare nella squadra Levi e instaurare "una certa fiducia".
"Il capitano Levi ha ucciso più giganti di quanti tu ne possa mai pensare. Forse è proprio per questo che ti piace così tanto parlare di lui a sproposito"lo zittì Lia. Chris si avvicinò alla faccia della ragazza, rosso in volto dalla rabbia, rompendo il suo posto nella fila. "Si può sapere come mai lo difendi tanto, Wright? Non vedi l'ora di sbattergliela in faccia, non è vero?" "Lei è Wager giusto? Veda di calmarsi e di rimettersi al suo posto!" affermò Erwin con un tono che non ammetteva repliche. "Non si preoccupi, comandante" disse Lia, senza smettere di fissare Chris con disprezzo. "Wager, da questo tuo teatrino si denota la tua opinione riguardo al fatto che io sia una donna. Se pensi che io possa avere risultati solo comportandomi da puttana, non è altro che la conferma di quanto tu sia consapevole di essermi inferiore, cretino". La risposta intelligente portò tutti i presenti a ridere e a fissare la ragazza.
In particolare, il capitano Levi rideva con soddisfazione.



Note autrice: Ciao a tutti :) Dopo moltissime indecisioni, anch'io ho deciso di cimentarmi nel scrivere una storia su aot (morivo troppo dalla voglia).
Buona lettura!

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