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Autore: sg199885    10/05/2021    4 recensioni
STORIA INTERATTIVA (ISCRIZIONI MOMENTANEAMENTE CHIUSE) Una nuova minaccia grava sul mondo: due perfidi cattivi, da far impallidire Papillon, stanno cercando il miraculous che spezza i sortilegi per liberarsi dalla loro prigionia.
La custode dei miraculous che vive in Italia sta cercando nuovi portatori per la battaglia imminente.
Chi saranno i nuovi eroi di Roma? Sarete voi a deciderlo!
"...io sono l’ultima superstite della mia generazione, e per far sì che i poteri degli altri due custodi assopiti si risveglino devo creare una situazione di pericolo: l’assenza di almeno uno dei tre custodi; per essere più chiara, per permettere a voi eroi, di trovare il libro magico che vi permetterà di scoprire tutti i vostri poteri e le profezie antiche che vi guideranno nella vostra battaglia, io devo andare incontro alla morte.-
- allora non è stata uccisa, si è sacrificata… - dedusse la più piccola mentre già le lacrime le rigavano il volto.
- non piangete per me, ho avuto una vita lunga e piena, e non escludo di poterci incontrare ancora una volta… non dimenticate una cosa, giovani guerrieri della giustizia: finché resterete insieme, finché combatterete come una cosa sola, nessun nemico potrà sconfiggervi! – li incoraggiò, - rendetemi fiera di voi!"
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 4:

QUANDO L’UNIONE FA LA FORZA

 
- Colombellaaaaaaaa – la chiamò una voce maschile ed Andrea si riscosse; solo in quel momento si rese conto di dov’era: White Dove l’aveva presa in volo e portata nella cabina della gru del cantiere per tenerla lontana da quel mostro. - tra poco questo mi fa a fette! – continuò a reclamare aiuto il secondo supereroe mentre con la sua lancia si difendeva dagli affondi di spada, ma a causa dello scudo apparentemente impenetrabile, non riusciva a portare avanti un contrattacco.
- rimani qui al sicuro, adesso lo sistemiamo noi due, - ordinò la supereroina facendo per buttarsi giù dalla cabina coi ventagli spiegati in mano.
In quel momento nella mente di Andrea risuonarono le parole di quello strano peluche animato: poteva essere una supereroina anche lei! - Aspetta, ho qualcosa da dirti – sbottò quindi indecisa se vuotare il sacco o meno.
- Tranquilla, sistemo questo mostro e torno a chiacchierare con te – la rassicurò Fiore lanciandosi giù verso la battaglia, atterrando a piedi uniti esattamente sulla testa del soldato spedendolo a terra, e poi si portò al fianco di Gladiator.
- qual è il piano grande ed onnisciente capo? – la prese in giro il ragazzo mettendosi in posizione di battaglia mentre il soldato si rialzava.
- definirmi onnisciente solo perché conosco il tuo volto non ti sembra un filo esagerato? – rispose a tono Fiore preparandosi alla carica.
Come previsto il soldato nero si alzò e prese la carica contro di loro, per quanto riuscissero a schivare i fendenti, lo scudo impediva loro di portare a segno un attacco.
- Di che colore sono i tuoi occhi? – chiese fermando con la lancia un colpo diretto alla compagna.
- smettila di cercare di capire chi sono! – sbottò infastidita tirando un calcio contro lo scudo che, manco a dirlo, non si scalfì minimamente.
- è un’ingiustizia! Scommetto che anche tu ragioneresti come me se fossimo a parti invertite – la provocò Diego.
- no, perché io sono una persona matura! – lo insultò Fiore.
- aspetta! Mi stai dando dell’immaturo?! – cercò di intendere il ragazzo interrompendo la battaglia.
- si! – rispose sardonica l’eroina.
- ipocrita!
- rosicone!
Diego non ebbe possibilità di replicare, che una potente spinta li scaraventò lontano: il guerriero li aveva colpiti con il proprio scudo.
- Che botta... è tutta colpa tua, mi hai distratto! – lo accusò White Dove.
- adesso mi sono davvero scocciato, di te e di questo mostro, ONDA D’URTO! – ringhiò Gladiator richiamando il suo potere speciale e lanciando il colpo verso il nemico che, prontamente, lo parò uscendone illeso.
- merda… - esclamò allibito il ragazzo – e ora che si fa? – chiese con un risolino nervoso.
- si fa che sei un idiota! Speriamo ce funzioni… VENT’ARGENTEO! – anche Fiore provò ad usare il suo potere e il vento avvolse il nemico ma, una volta placatosi, rivelò che quello era ancora saldamente in piedi.
- ora sì che siamo nei guai… - la informò Diego mentre il suo Miraculous iniziava a lampeggiare.


 
***


- Non mi hanno ascoltato minimamente… - sbuffò Andrea dalla cima della gru.
- e non si ashcoltano neppure tra di loro, per queshto faranno una brutta fine… - sospirò Moon – solo tu puoi shalvarli! – continuò rivolto alla ragazza.
- ma cosa posso fare io? – chiese velata di tristezza.
- sholo il tuo potere può fare qualcosa ora, è il potere dell’unione, che riunisce gli eroi in un’unica grande squadra. –
- ma lei non si è fidata di me… - lo smontò Andrea.
- e tu vuoi lasciarli da sholi per questo? Ragazza, non è da te, tu shei meravigliosha e gentile, per favore abbi fiducia! – la pregò il piccolo Kwami.
- che cosa devo fare? – chiese dubbiosa la giovane artista.
- devi sholo dire “Moon, trashformami!” e al resto penso io! – la rassicurò il lupetto elettrizzato.
- d’accordo allora, Moon, trasformami! – pronunciate queste parole il kwami del lupo fu risucchiato nel bracciale della ragazza e la trasformazione quantica si attivò: il suo corpo fu rivestito da una tuta grigia con la pancia bianca, adornata da guanti neri lunghi fino al bicipite e stivali al ginocchio dello stesso colore. Completavano il costume una lunga e voluminosa coda grigia con la punta candida, una cintura di una tonalità di grigio più intensa, intonata ad un collo di pelliccia, una maschera grigia e bianca con tanto di orecchie da lupo. I lunghi capelli castani erano legati in una coda alta decorata da meches grigie e bianche.
Appesa alla cinta trovò una corda, che ad un’estremità aveva ancorato un cristallo di quarzo.
La nuova eroina si lanciò giù dalla gru atterrando alle spalle del soldato e, mentre questo stava alzando la spada verso i due ancora al suolo, Andrea lanciò la sua corda che avvolse il braccio del soldato nero e riuscì a trattenerlo tirando con tutte le sue forze, attirando l’attenzione su di se.
- E tu chi sei? – chiese stupita White Dove.
- io sono Silver Claw, e sono qui per aiutarvi. – si presentò ma, proprio in quel momento, il guerriero nero approfittò della sua distrazione per strattonare la corda e lei venne letteralmente lanciata addosso all’affiatata (si fa per dire) coppia di eroi.
- ma tu… sei la ragazza della gru? – si accorse sconcertata Fiore riemergendo da quel groviglio di braccia e gambe che erano tutti e tre a terra.
- ah fantastico, ora conosci anche questa, due su due è ancora un caso? – sibilò velenoso Gladiator.
- smettetela di litigare, adesso! – minacciò Silver Claw stanca di quei continui battibecchi, - non ce la faremo se non collaboriamo.
- scusa tanto Zanna Bianca, ma a quanto ne sappiamo il solo potere in grado di polverizzare l’amicone qui è quello della nostra principessa piumosa, quindi siamo ufficialmente nei casini… - sbuffò ancora contrariato.
- a questo c’è un rimedio – lo contraddette la nuova arrivata richiamando il suo potere: - RICHIAMO DEL BRANCO! – invocò e dal suo bracciale fuoriuscì un fascio di luce verde smeraldo, che prese la foggia di un lupo il quale, dopo aver galoppato intorno un po’, ululò e a quel suono anche i Miraculous dei due eroi si illuminarono di una luce intensa.
- non lampeggiano più – constatò la rossa.
- si sono… ricaricati? – azzardò incredulo il ragazzo.
- esatto, ora abbiamo una seconda opportunità, ma dobbiamo lavorare insieme per farlo fuori. – li incoraggiò Andrea.
- che ne dici Colombella, rimandiamo a più tardi la discussione e facciamo il culo a tamburo al cattivone? – propose recuperando il suo sarcasmo Diego.
- non avrei mai immaginato di dirlo, ma speravo di sentirtelo dire! – stette allo scherzo Fiore, poi continuò: ho un piano, prepara il tuo colpo, al mio segnale, tu vieni dietro di me e neutralizziamo quello scudo. – guidò spiegando i ventagli e alzandosi in volo seguita dalla ragazza-lupo, si diresse contro il guerriero fantasma alzandosi in volo solo all’ultimo momento così che il polverone alzato offuscasse la vista al nemico.
Approfittando del momento di debolezza Silver Claw lanciò il cristallo che si avvolse al polso che reggeva la protezione del soldato, poi balzò in alto afferrando una gamba dell’eroina volante e insieme sfrecciarono oltre la gru; una volta libratesi afferrarono entrambe la corda e si lasciarono cadere mentre insieme urlavano “ora!” e il loro peso, usando la gru come una carrucola, tirò la corda costringendo il nemico ad alzare il braccio scoprendo la sua difesa un attimo prima di essere colpito e atterrato dall’onda d’urto di Gladiator.
Una volta abbattuto il colosso, White Dove liberò il vent’argenteo che dissolse completamente il mostro.
- Ce l’abbiamo fatta, contro ogni aspettativa per giunta. – commentò positivo il giovane eroe.
- non certo per merito tuo – lo punzecchiò la rossa, - ma tuo – continuò rivolgendosi ad Andrea, - scusa se non ti ho ascoltata prima. –
- se ci ascolteremo da ora in poi, e collaboreremo, nessuno ci sconfiggerà mai. – li rassicurò Silver Claw.
- bene, ora che siamo belli e tranquilli direi che possiamo discutere delle nostre “identità segrete”- propose furbetto Diego al che le due, scambiatosi uno sguardo d’intesa, corsero via come razzi.
- che stronze! –

 

***


- Hai visto Chopper? Se la sono cavati senza di me… - sottolineò Davide al proprio Kwami.
- non sarà sempre così, arriverà il momento in cui solo tu potrai salvarli. – lo smentì il piccolo cervo.
- non succederà… - rispose deciso il giovane.
- come fai ad esserne così sicuro? – chiese Chopper.
- perché io non sarò mai un eroe… scusami tanto, ma non ci riesco. – si scusò mentre si sfilava il proprio Miraculous.
- no aspetta io…- provò a dire la piccola creatura ma, prima di poter finire la frase, sparì.


 
***


Non ci vuole di certo un veggente per immaginare come dormì Fiore quella notte: come un masso; oltretutto, quale supereroe affronta ben due supercattivi in un solo giorno? Il primo giorno! Il giorno seguente si svegliò e per un microsecondo pensò con sollievo che fosse stato tutto un terribile incubo, ma lo squillante “buongiorno” del suo Kwami la riportò tristemente alla realtà.
- Buongiorno anche a te, Leevy – sospirò la ragazza sciogliendosi la crocchia con cui aveva dormito.
- ma non la posso togliere proprio mai questa corona? Mi si conficca nella testa! –
- ohohohoh, ma no! L’importante è che tu non lo tolga con l’intenzione di rinunciarvi, non è il gesto di togliersi il Miraculous, ma l’intenzione che ne fa svanire i poteri e fa scomparire noi kwami. – spiegò pratica la colomba così che la ragazza potette farsi una doccia in santa pace cantando a squarcia gola “the edge of glory” di Lady Gaga.
- hai una voce meravigliosa Fiore! – si complimentò la creaturina.
- e tu sei una lecchina! – scherzò la ragazza mentre si preparava per scendere in negozio, indossando uno dei suoi completi zuccherosi: maglia nera on colletto di pizzo, gonna rosa a palloncino decorata da disegni di caramelle, tacchi alti e calze bianche.
- che cosa vuol dire quella parola? – chiese Leevy curiosa.
- non lo sai? Ti devo aggiornare sul linguaggio di questo secolo. – la prese in giro la stilista, non credendo che in risposta la colomba le avrebbe risposto che si, non sapeva molto di quel secolo dato che era stata a “dormire” ad occhio e croce per gli ultimi 150 anni.
Fiore si sistemò meglio la corona d’oro sulla testa e si apprestò ad aprire un negozio, convenendo che sarebbe stato meglio per entrambe che la Kwami si nascondesse nel retro della sartoria.
- Buongiorno! -  squillò una voce allegra facendo tintinnare il campanello sulla porta mentre la apriva; la giovane stilista sobbalzò stupita e eccitata: mai un cliente arrivava a quell’ora del mattino, ma il suo entusiasmo scemò in fretta…
- buongior… checavolocifaituqui?! – sbottò voltandosi è incontrando due occhi molto particolari: uno castano ed uno azzurro, inconfondibili…
- sono venuta a trovare la mia supereroina preferita! Ho notato che non ci siamo presentate ieri, cioè, non presentatepresentate, io sono Andrea Vario, e tu? – disse sorridente porgendo la mano.
- Fiore Manni… come mi hai trovata? – chiese subito senza prestare tempo ai convenevoli.
- mi hanno portato da te i miei poteri… vero Moon? – chiarì chiamando all’appello il proprio Kwami che saltò fuori dalla borsa della ragazza on un sonoro “shalve”.
- il tuo Kwami ha la zeppola? – chiese trattenendo a stento le risate.
- Moon! Sei sempre il solito, tu e le regole siete proprio poco affini eh? – proruppe in un rimprovero Leevy venendo fuori dal suo nascondiglio.
- la mia protetta deve allenare i shuoi poteri! – si difese il Kwami dell’unione.
- allenare i tuoi poteri? – chiese sempre più confusa Fiore.
- l Miraculous non sono entità totalmente separate dai propri portatori, man mano che il legame che li unisce diventa forte essi trasferiscono nella persona alcuni poteri; la manifestazione più semplice è quella di poterne utilizzare alcuni senza essere trasformati, nei casi di portatori più longevi anche saperli usare dopo essere stati separati dal proprio gioiello magico – spiegò la saggia colombina – il Miraculous della nostra nuova amica è quello che unisce tutte le tredici stelle e, per dirla in poche parole, si è trasformata in una specie di cane da tartufo, dove i tartufi sono gli altri eroi, chiaramente. – concluse.
- praticamente mi hai… fiutata fin qui?! – riassunse scettica la rossa.
- esatto! – rispose quasi orgogliosa l’altra.
- sto andando lentamente al manicomio e non me ne sto rendendo conto… ehi, aspetta un attimo! Perché io non ho alcun potere? – chiese indignata poi al proprio Kwami.
- i tuoi poteri sono diversi, probabilmente non li hai ancora sviluppati a pieno perché non hai ancora accettato il tuo ruolo di portatrice… almeno credo – ipotizzò un po’ delusa Leevy.
- comunque – si intromise Andrea – Moon mi ha spiegato di questa cosa del non conoscersi e blablabla, siamo tutti d’accordo che sia una cavolata ma a me non piace infrangere un divieto senza un motivo, e c’è un motivo per cui sono qui – spiegò pragmatica.
- e sarebbe? – chiese sempre più confusa la stilista.
- ormai riconosco a memoria il tuo odore e quello di Gladiator, ma ne sono sicura come del mio nome: ieri c’era qualcun altro con noi – le informò.
- un altro portatore? E perché cavolo non ci ha aiutati?! – dedusse Fiore.
- questo è quello che io e te scopriremo oggi – propose l’altra con un ghigno furbo che alla rossa non piacque per niente.
 

 
***


- Quei tre se la sono cavata abbastanza bene, vero musone? – commentò contenta la vecchia guardiana sedendosi stancamente su una panchina del parco.
- già, contro ogni aspettativa… però avevo ragione, quel ragazzetto si è rivelato un fifone… - ribatté la piccola civetta nascosta tra le pieghe dello scialle di Edda, per non essere visto, e se qualcuno avesse sentito le loro chiacchiere, avrebbero solo pensato ad una vecchietta non più tanto lucida, poco male.
- vedrai che arriverà ben presto il suo momento, e non ho neanche bisogno di ricorrere al potere del Miraculous per saperlo, ne sono certissima!
- Voi riponete troppa fiducia, sono solo ragazzi! – si lagnò Palmm.
- non sono stupida amico mio, so benissimo che ben presto i nostri nemici si faranno più crudeli, e che quei giovani eroi avranno bisogno di un aiuto valido. – rispose la donna facendosi seria. – credo sia arrivato il momento di andare a recuperare i due gioielli magici che sono usciti dalla Miracle Box qualche anno fa, è arrivato il momento per me di partire, mio piccolo amico. – lo informò con un velo di tristezza nella voce.
- per noi… - azzardò il kwami, ma non ricevette risposta, e il silenzio della sua portatrice fu eloquente. – Nobile Edda voi siete stata la mia fedele compagna per quasi un secolo! – protestò.
- ed è il momento per te di trovarne una nuova, sapevi che sarebbe arrivato questo momento prima o poi. – disse quella seria.
- ma non è di certo questo il momento! – contestò la creaturina.
- mai momento fu più adatto invece, caro vecchio amico mio, e ora basta discutere, godiamoci il resto dell’ultimo giorno che ci resta. – propose pragmatica.
Mentre faceva vagare lo sguardo per il parco notò di essere osservata: una bambina con un grande blocco da disegno l’osservava di sottecchi e, scoperta, sobbalzò nascondendosi dietro la pesante frangia castana. Allora l’anziana si alzò di soppiatto e, quando la ragazzina si sporse di nuovo oltre il suo blocco, se la ritrovò davanti e urlò di sorpresa cadendo all’indietro sull’erba.
- Stavi ritraendo me. – constatò Edda prendendo in mano uno dei fogli.
- mi dispiace, non volevo essere invadente… - si scusò l’adolescente diventando tutta rossa.
- beh, devi avere un serio buon motivo se, tra tutte le bellezze della natura di questo parco, ritrai un vecchio dinosauro incartapecorito come me. – propose tranquilla Edda.
- ecco beh… io disegno solo ciò che mi dà una sensazione positiva… - chiarì la giovane.
- che genere di sensazione, se posso? – indagò con un lampo di curiosità.
- non lo so neanche io… è tipo un’impressione, un presentimento, non so… - cercò di spiegare.
- come ti chiami piccoletta? – chiese.
- Luna, Luna Ranieri. – rispose alzandosi in piedi e mostrando una figura abbastanza esile e dei lunghissimi capelli mossi.
- posso tenerlo? – chiese indicando il disegno.
- certo… e mi scusi ancora signora, io ora vado, buona giornata! – le sorrise allegra sbattendo le lunghe ciglia sui grandi occhi verdi e, raccolte le sue cose, scappò via.
- “sensazioni” eh? – confabulò tra sé e sé la guardiana.
- non ci pensare nemmeno! – sbottò contrariato Palmm emergendo da sotto lo scialle.


 
***


- Ma esattamente a quanto ammonta lo stipendio da supereroe? Perché se ogni giorno mi costringete a chiudere il negozio ancor prima di aprire io vado in banca rotta in un paio di settimane… - si lamentò Fiore mentre Andra la trascinava in giro per le vie affollate di Roma.
- nessun problema, in accademia con me ci vengono un sacco di ragazze super alla moda e con un vagone di soldi che sono sicura impazzirebbero per le tue creazioni, un giorno di questi te le porto in negozio! – la consolò euforica la mora.
- ma esattamente quale sarebbe il tuo piano? Andare in giro a zonzo snasando come un segugio fino a trovare il tizio o la tizia che se ne è stato tranquillo in regìa mentre quel mostro ci faceva a pezzi? – chiese ancora scettica la stilista.
- beh si, più o meno l’idea era quella. – rispose candidamente l’artista.
- sono in un incubo, è decisamente un incubo. –


 
***

- Adesso sono in tre… - commentò secco il Cavaliere di Rubino osservando le scene della battaglia della sera prima riflesse nell’acqua della fonte.
- MALEDIZIONE! – sbraitò la Dama Nera, - più si riuniscono e più diventano forti, ci saremmo riusciti se quei due inetti fossero stati da soli. -
- dobbiamo eliminarli prima che ne arrivino altri – propose pratico l’altro.
- crea per me un altro guerriero mio amato, il più potente e feroce che tu possa plasmare, - ordinò mentre le due bolle di energia liberate dalla distruzione del soldato precedente tornavano da loro, - finché le nostre energie quantiche torneranno da noi la nostra riserva di energia non sarà intaccata, e stavolta non perderemo! –
- come tu desideri, Regina del mio cuore. – acconsentì il Cavaliere, afferrò al volo la bolla rossa, la racchiuse tra le mani facendola crescere fino a farla diventare grande come un pallone da calcio e poi la liberò creando un nuovo e temibile soldato.
- oh, mio amato! – si stupì la diabolica donna osservando le fattezze del guerriero – la tua astuzia è sempre sorprendente. –


 
***


There is no upper hand
I'm giving you mine
It doesn't have to end up wasting your time
There's things that I could say
But hear it my way
I want to let you know that it's all okay


Questi versi risuonavano ad alto volume nelle orecchie di Davide mentre, testa bassa e cappuccio calato sul capo, si aggirava per le vie di Roma cercando di mettere il muto ai suoi pensieri… con scarso successo.
“Sono solo un codardo” risuonava più forte di qualsiasi canzone.
Che cosa doveva fare? Già di per se essersi tolto l’anello del Cervo lo etichettava come una vera merda, qualora se ne fosse semplicemente sbarazzato sarebbe davvero stato troppo… ma anche continuare a tenerlo se non voleva assumersene la responsabilità era ugualmente sbagliato.
Man mano che pensava, e i pensieri si affollavano sempre più confusi, anche il mondo là fuori sembrava diventare sempre più affollato… aspettate un attimo, lo era! Non era solo una un’orda di gente che gli stava venendo contro (maledizione!) ma era un’orda di gente che scappava da qualcosa… doveva essere per forza un attacco nemico!
Una voce nella sua testa gli diceva che doveva avvicinarsi il più possibile e cercare di dare ad un vero eroe il suo Miraculous perché ne facesse buon uso, ma un’altra, anche più assordante, gli ricordava che avrebbe dovuto inoltrarsi sempre di più nella marmaglia per raggiungere il centro della mischia.
- Maledizione! – si disse da solo mentre prendeva un bel respiro come se stesse per tuffarsi da 10 metri e si mise a correre.


 
***


White Dove e Silver Claw stavano correndo sui tetti della città dirette controcorrente rispetto al flusso di gente che scappava verso una sola direzione: Piazza di Spagna.
Arrivate sul luogo della confusione videro la piazza desertificata, dove un nuovo mostro stava distruggendo uno ad uno i monumenti della piazza.
- Sul serio, uno, due, tre… SEI BRACCIA?! Di che cosa si è dopato? – chiese una voce alle loro spalle.
- buongiorno anche a te troglodita. – rispose acida Fiore.
- sei braccia e sei spade, non sarà una passeggiata… - commentò scettica Andrea.
- è il momento di passare all’azione! – propose Gladiator gettandosi nella mischia seguito dalle due ragazze, ma anche attaccandolo tutti e tre insieme non riuscirono a metterlo in difficoltà, avendo quello abbastanza arti e armi per affrontarli contemporaneamente.
- così non ne usciamo… - ringhiò White Dove, - si accettano suggerimenti. –
- io si… sento ancora quell’odore, c’è un altro eroe vicino a noi, devo andare a cercarlo! – avvisò la donna-lupo mentre con un balzo si tirava indietro e si allontanava dal campo di battaglia.
- siamo di nuovo io e te, eh Colombella? – ironizzò Diego.
- solo cerchiamo di non finire a fette… - sbuffò la ragazza mettendosi in posizione difesa.


 
***


Davide non ce l’aveva fatta, però ci aveva provato… con tutte le sue forze! Aveva corso incontro alla folla per raggiungere il luogo della battaglia fino a che il cuore non aveva incominciato a battere furiosamente forte, il respiro a mancare e la testa a girare; in quel momento scappare in un vicolo e nascondersi dietro un cassonetto fino al momento in cui sarebbe riuscito a calmarsi era l’unica soluzione plausibile.
- Finalmente ti ho trovato! – disse improvvisamente una voce il giovane urlò per la sorpresa. – calmati! – disse poi imperiosa con un tono che, stranamente, riuscì a calmarsi un po’ e a focalizzare quello che stava succedendo: la voce che lo chiamava, e le braccia che lo reggevano appartenevano ad una giovane ragazza, eroina, che lo scrutava con luminosi e decisi occhi dorati.
- tu… io… io… iocercavopropriote!- riuscì a dire tutto d’un fiato come se avesse dovuto vomitare la propria voce e, con mani tremanti, aprì lo zaino ed estrasse la scatola esagonale contenente il Miraculous e lo protese con mano tremante.
Non ci voleva un genio per afferrare ciò che stava succedendo e Andrea capì al volo: il ragazzo aveva ricevuto il gioiello magico dalla guardiana ma aveva avuto troppa paura per usarlo, sia il giorno precedente che in quel momento, ma nobilmente era venuto a restituirlo dimostrando, forse inconsapevolmente, di non essere stato una scelta sbagliata.
Quel ragazzo era letteralmente paralizzato, ma la sua pancia, il suo “fiuto” le diceva che sarebbe stato un ottimo compagno di squadra, di “branco, doveva solo capirlo da sé, ed era lei che doveva unire gli eroi, no?
Senza dire una parola prese la mano che gli porgeva il Miraculous nelle proprie e la strinse intorno alla scatolina, guadagnandosi   uno sguardo stupito da sotto il lungo ciuffo che la lasciò un po’ interdetta… due occhi la fissavano sgranati: uno azzurro, altro castano.
In quel preciso istante una luce si sprigionò dal Miraculous e il Kwami in esso contenuto ne fuoriuscì-
- Chopper! – lo chiamò Davide emozionato Davide.
- lo sapevo che avresti fatto la cosa giusta! – si congratulò la creaturina abbracciandogli una guancia.
- ma io… non ho fatto niente. – si interrogò il moro.
- il tuo cuore mi ha richiamato indietro – spiegò.
- è la cosa giusta! – lo incoraggiò Silver Claw.
Dopo un attimo di esitazione Davide si passò la mano tra i capelli sbuffando, rivelando ancora l’occhio ceruleo e disse:
- Me ne pentirò di questa cazzata lo sento… Chopper, trasformami! – il kwami del cervo esultò mentre veniva risucchiato nell’anello che si era frettolosamente infilato al dito.
La portatrice del Miraculous del lupo chiuse gli occhi per non essere accecata dalla trasformazione quantica e, quando li riaprì, davanti a lei vi era un eroe:
Davide indossava dei pantaloni lunghi di colore bruno molto ampi screziati di bianco sulle caviglie, simili a quelli di un kimono, più stretti sulle caviglie e sulla vita, dove erano tenuti fermi da dei semplici lacci. Portava dei sandali marroni ai piedi, che per il resto erano del tutto nudi, e una maglia bianca senza maniche e decisamente attillata che a prima vista le ricordava la pancia candida di un cervo, la quale si prolunga lungo tutto il collo e poi sul viso, coprendogli bocca e naso e nascondendo il suo viso e lasciando i vista gli occhi eterocromatici, a causa del lungo ciuffo tirato sensualmente indietro. Lungo le braccia ha dei lunghi guanti bianchi senza dita che arrivano oltre i gomiti e si interrompono poco prima delle spalle, su cui era poggiato un arco ricavato da un maestoso palco di corna.
- Hai degli occhi bellissimi! – si complimentò, ringraziando mentalmente il proprio kwami per averle dato una maschera che li camuffava sotto un colore dorato e selvaggio, e poi gli porse la mano preparandosi a saltare.
- sono capace di saltare da terra su un tetto? – chiese dubbioso il ragazzo.
- certo che lo sei! – rispose allegra la ragazza spiccando un balzo e tirandoselo dietro mentre quello urlava a tutto fiato:
- Miticoooo! -
***


Se Davide avesse considerato dall’inizio che saltare di tetto in tetto era un’opzione plausibile per non passare tra la folla decisamente si sarebbe trasformato subito, in men che non si dica, e con il cuore leggero come non mai prima, avevano raggiunto il luogo dellla battaglia dove White Dove e Gladiator annaspavano contro il nemico.
- Che cosa facciamo ora? – chiese più a se stessa che al compagno Silver Claw preparandosi all’attacco facendo roteare la sua corda.
- beh questo servirà pur a qualosa… - propose Davide sfilandosi di spalla il proprio arco, - anche se non ho le frecce – constatò e all’improvviso una gli apparve tra le mani in una voluta di fumo. – fico! – esultò e si mise in posizione, notando come la sua vista fosse diventata strabiliantemente accurata, e scoccò la freccia che, in aria, sembrò moltiplicarsi fino a che una pioggia di dardi piombò sul nemico.
- attento! – sbottò White Dove tirandosi indietro il compagno, lasciando che il soldato nero ne venisse investito, ma quello usò le sue spade per parare ogni colpo e spezzare ogni freccia che, rompendosi, scomparve in uno sbuffo di fumo.
In quel preciso istante, davanti alla strana coppia atterrarono Silver Claw  e il nuovo arrivato.
- e tu chi sei? – chiese Fiore.
- io sono… ecco… beh non ci ho pensato… - rispose in imbarazzo Davide.
- non è un problema, da ora in poi ti chiameremo Mr. Ninja, loro invece sono Zanna Bianca e Colombella. – lo accolse ironico Diego.
- e lui è il cretino della situazione. – lo rimbrottò l’eroina in bianco – qual è il tuo potere? – chiese poi.
- l’illusione… almeno così mi ha spiegato il mio kwami. – la informò il nuovo arrivato.
- che ne dici di provare allora? E in fretta anche! – lo esortò Gladiator vedendo che il polipo-grande-brutto-e-cattivo, come lo aveva soprannominato, stava caricando contro di loro.
- o…ok – disse titubante mentre univa le mani e, mentre espirava, una piccola bolla opaca si formava tra di esse. - VELO DI NEBBIA! – richiamò il suo potere e da quella bolla si sprigionò in banco di nebbia che avvolse il nemico, disorientandolo.
- fantastico, lui non vede noi, ma non vediamo lui… - commentò grattandosi la testa Diego.
- davvero? Perché io lo vedo. – rispose stringendosi nelle spalle Davide.
- ma certo, le tue stesse illusioni non hanno effetto su di te! – si illuminò White Dove, credo di sapere cosa fare, puoi guidare il colpo di Gladiator al momento giusto? – chiese al neo-eroe del Cervo.
- ok, ci provo… - acconsentì mentre tra le mani apparve un’altra freccia; prese bene la mira e, prima che le mani iniziassero a tremare, scoccò l’arco e quella volò sfiorando l’elmo del nemico e quello, voltandosi, trovò davanti a se un’indifesa White Dove e su di lei infilzò tutte e sei le sue spade.
- ora! – urlò il cervo e Gladiator prontamente, alzò la mano in aria e su di essa si concentrò una luce dorata.
- ONDA D’URTO!- richiamò e il colpo investì in pieno il soldato atterrandolo.
- ottimo lavoro! VENT’ARGENTEO! – esultò la rossa liberando il suo super potere, mentre tutti e quattro esultavano e un abbraccio stritolò Davide, troppo sconcertato anche per capire chi lo stesse stringendo.
***


Quel pomeriggio Luna si rifugiò in camera sua per sfuggire alle chiacchiere delle sorelle maggiori e si rilassò gettandosi sul letto e,
- ahi! – esclamò sentendo qualcosa di ben più duro del suo cuscino sotto la testa: era una specie di portagioie esagonale; troppo curiosa, credendo che fosse un regalo del padre o di una delle sorelle la aprì trovandoci dentro una specie di pietra preziosa di un colore verde intenso, la sfiorò e si sprigionò una luce accecante.
Quando la luce si fu placata trovò davanti al proprio viso una specie di uccellino che le volò addosso e con le sue piccole manine le afferrò le labbra dicendo:
- Ti prego non urlare… -
- e tu chi sei? – biascicò ancora con le labbra bloccate… Palmm pensò che tutto sommato l’aveva presa bene la sua piccola “intrusione”… merito dell’età?
- sarà lungo da spiegare, hai dove prendere appunti ragazzina? –

 

 
 
 
NOTE DELL’AUTORE FALLITO
Salve cucciolata di miracoli!
OK, ammetto che la parte migliore di ogni capitolo è arrivare a questo punto per dire ogni volta una cazzata diversa.
Allora, andiamo con ordine
  1. Anche in questo capitolo c’è un Ester Egg e lascio a voi il compito di trovarlo, ma già vi avviso che a sto giro sarà particolarmente difficile (sono diabolico). Ok vi do un aiutino, proviene dal mondo Disney ma non dai film più famosi… non cercate tra le principesse insomma.
  2. A tal proposito è il momento del premio promesso a HARRY FINE per aver trovato l’Ester Egg dello scorso capitolo, ovvero la piccola renna di One Piece, Chopper! Quindi ora vi riassumerò la trama di una delle storie di questo autore, “  GLORY TO ANDROIDS”, di cui sto leggendo proprio ora i primi capitoli e vi consiglio vivamente di intraprenderne la lettura: in un universo dai tratti quasi contemporanei al nostro la terra viene attaccata da un misterioso esercito di Biomacchine, robot assetati di distruzione capeggiati da un misterioso nemico; le speranze sembrano affievolirsi sempre più man mano che l’invasione avanza e le speranze di sopravvivenza del genere umano sono tutte riposte in una nuova forza derivante dalle tecnologie più segrete del mondo: un plotone di guerrieri-androidi, scelti in modi  misteriosi tra i terrestri, ognuno con una propria storia, un proprio passato, propri sogni, ma un unico fondamentale compito: proteggere la terra ad ogni costo! Ammetto di non conoscere minimamente il fandom in cui codesta storia è stata pubblicata, ma ciò non mi ha impedito di leggerla ed apprezzarla come se fosse una storia originale, quindi se come me apprezzate il genere fantasy/thriller, non esitate a dare un’occhiata e, se potete e se vi va, recensite la storia senza dimenticare di precisare grazie a chi l’avete scoperta, AHAHAHHAHAHAHAH. https://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3878025&i=1
  3. Adesso non mi resta che ringraziare i tre autori grazie a cui questa storia sta prendendo forma: TalesOfAFairy, Sapphir Dream,  Harry Fine e dragun95 che si  stanno dimostrando ottimi “concorrenti” di una storia interattiva e stanno riempiendo me di orgoglio e positività. Ora mi rivolgo a voi, il vostro “compito a casa” per questo capitolo sarà quello di provare a descrivere i vostri OC brevemente (massimo 50 parole) e nel modo più completo possibile, non vi svelo per nessun motivo il perchè dovrete fare questa cosa (neanche se provate a corrompermi) ma fidatevi che sarà molto ma molto fondamentale per i prossimi capitoli.
  4. Adesso mi rivolgo in particolar modo a coloro che seguono/ricordano/preferiscono questa storia rimanendo in silenzio, ho solo una cosa da dire: grazie anche a voi. Se vorrete provare a partecipare, darmi consigli e/o critiche o semplicemente lasciarmi un commentino vi sarei ancora più grato.
  5. Adesso è il momento di reclutare (si spera) nuove leve: restano ancora da assegnare tra i “buoni” i Miraculous della FORZA e dell’INVERSIONE DEL TEMPO e tra i cattivi quello della PROTEZIONE. Che dire, fatevi avanti! Potrete trovare tutte le delucidazioni per partecipare facendo un saltino indietro nei capitoli precedenti.
  6. Dulcis in fundo, il dolce alla fine, non sapendo se si vedranno mai le immagini che inserisco nei capitoli, qui vi inserisco una sfilza di link che vi invito a cliccare:
le fan art che ho realizzato per i capitoli 1 e 3 di questa storia:
https://flic.kr/p/2kNME8P
https://flic.kr/p/2kVT6aw
i presta-volto di Fiore e Diego :
https://www.tvzoom.it/wp-content/uploads/2015/03/camillastore.jpg
https://www.pinterest.it/pin/702350504384295183/
le bellissime fanart di Sapphir Dream:
https://i.postimg.cc/8crV7Kwn/IMG-20210502-202419.jpg
https://i.postimg.cc/50LgdRjH/IMG-20210501-114924.jpg
i luoghi della storia:
Cammila Store https://www.tvzoom.it/wp-content/uploads/2015/04/mannifiore.jpg
Ponte sant’angelo https://www.voyagetips.com/wp-content/uploads/2017/05/Chateau-Saint-Ange.jpg

Piazza di spagna https://www.voyagetips.com/wp-content/uploads/2017/05/place-d-espagne-rome.jpg
   
 
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