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Autore: Khailea    10/05/2021    0 recensioni
La fiction si basa sul gioco Pokémon Ranger Tracce di Luce, riguarderà una mia partita nel gioco ed io descriverò ogni battuta, ogni passaggio e descriverò tutto ciò che vedrò. Potranno venir aggiunte alcune battute o addirittura alcune scene e tutta la serie racconterà anche delle sensazioni dei personaggi.
E' già presente anche la fiction del gioco Pokémon Ranger: Ombre su Almia
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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Il piano successivo non era così diverso dal primo, anche questo senza protezioni dalla caduta, leggermente più intricato con i sentieri delle piattaforme e ad un’altezza considerevole che faceva girare la testa se si guardava verso il basso, ma c’era dell’altro. In alcuni punti dei Bricconieri erano appostati davanti a dei grossi macchinari che producevano ingenti scariche elettriche, e che erano collegate ai ponti che connettevano un pavimento all’altro.
Non molto distante da dove si trovavano Alessandra e Raimondo riuscirono a riconoscere il Bricconiere che era salito poco fa. -Argh! Sono arrivati! Presto, devo avvisare gli altri!-
Scattando sull’attenti fece per correre lungo il ponte di tubi alla sua destra, ma Raimondo sembrò notare qualcosa e tentò di fermarlo. -Ehi, tu! Fermo!-
Le sue parole purtroppo servirono a poco, ed Alessandra capì presto a cosa si riferiva. Arrivato nemmeno a metà del percorso infatti il Bricconiere si fermò di colpo, attraversato da una forte scarica elettrica che lo paralizzò completamente. -Aaarrrghhh!!! Bzzz-bzzz-bzzz-bzzz!-
La scossa durò meno di cinque secondi, ma quando terminò l’uomo si accasciò a terra inerme, fortunatamente per lui in un punto dove non toccasse più il pavimento elettrificato, che si spense poco dopo.
-Ti avevo detto di fermarti…dopo Otto, anche questo qui. Di gente che non sa ascoltare ce n’è fin troppa!- sbuffò Raimondo scuotendo il capo, apparentemente non molto preoccupato delle condizioni dell’uomo.
-“Sembra che il pavimento interno della Base radio sia ricoperto di elettricità solo per un certo tempo.”- aggiunse la voce nello Styler, dando comunque un’informazione utile.
-Sarà meglio controllare come sta. Infondo Otto è un po’ più grosso di lui…- rispose Alessandra osservando il pavimento davanti a sé, guardandolo un paio di volte mentre si attivava in modo da poter calcolare con esattezza i tempi per passare.
Il macchinario dall’altra parte era ancor più grande da vicino, formato da due strutture di metallo unite tramite dei grossi cavi, e sulle quali gli schermi degli indicatori sembravano come impazziti. Il Bricconiere era ancora a terra, fermo sul bordo del pavimento, ed Alessandra si avvicinò immediatamente per controllare stesse bene e per spingerlo più verso il centro.
-Pare che abbia perso conoscenza.-
-Almeno non si è ridotto come Otto. Da qui in poi dobbiamo fare molta attenzione, mi raccomando.- rispose Raimondo indicando la strada che l’uomo aveva prima tentato di percorrere.
Superare il ponte non sarebbe stato un grosso problema, ma sembrava esserci un Pokémon dall’altra parte, simile ad una sfera rossa e bianca, che sembrava tutto tranne che sereno.
Alessandra si aspettava che una volta avvicinatasi avrebbe cercato di attaccarli, ed invece il Pokémon cominciò come a lampeggiare, un chiaro segno che bisognava allontanarsi, e pochi attimi dopo esplose. Dal fumo che si creò si poteva ancora distinguere la sua figura, completamente intatta, ma la ragazza non intendeva aspettare la scena si ripetesse, e lo raggiunse per catturarlo in modo da evitare diventasse ancora più pericoloso.
Non fu una sorpresa quando ad inizio cattura vide il Pokémon era agitato, e nemmeno il fatto che questo tentò subito di farsi esplodere nuovamente per ferirla, ma grazie al Perimetro di cattura creato attorno a loro il pavimento non subì danni eccessivi, ed alla ragazza bastò tenersi a distanza per non subire danni.
I suoi movimenti erano piuttosto lenti, e quando Pichu ukulele comparve davanti al perimetro per aiutare la ragazza questa lo lasciò subito entrare in modo da velocizzare la situazione, e con il suo aiuto non passò molto prima che la cattura venisse conclusa.
Il nome del Pokémon era Voltorb, “Gruppo: Elettro- Poké Tattica: Normale- Mossa: Elettricità 1”, “Causa esplosioni tutto intorno a sé.”.





A quel punto non c’erano molte altre strade da seguire, se fosse andata verso sud da ciò poteva vedere sarebbe solo arrivata in un vicolo cieco con un Gligar ed un Magnemite, perciò procedette camminando davanti a sé, superando un altro ponte elettrificato leggermente più lungo rispetto agli altri, ma presto notò che lungo la strada per raggiungere la scala e salire era presente un altro ostacolo.
-Accidenti, i Pokémon con me non hanno la mossa giusta.- disse Alessandra vedendo era necessaria una Mossa Taglio 2.
Il Gligar sicuramente sarebbe stato perfetto, ma prima di tentare di andare a catturarlo la ragazza si spostò verso la piattaforma più a sud, dove aveva notato un altro Pokémon, giallo e rotondo con delle strisce nere sulla pancia, che forse avrebbe potuto comunque aiutarli.
Catturarlo fu piuttosto semplice visto non era agitato e tentò di attaccarla solo una volta, creando delle scariche elettriche attorno a sé; il suo nome era Elekid, “Gruppo: Elettro- Poké Tattica: Elettro- Mossa: Elettricità 1”, “Lancia scariche elettriche intorno a sé che costringono l’avversario a restare fermo.”.





Non era purtroppo il Pokémon di cui avevano bisogno, ma Gligar era comunque nei paraggi e non ci volle molto per raggiungerlo, anche se per poterlo portare con sé dovette liberare Dunsparce, Ledyba, Electrike e Voltorb.
-Bene, Gligar, per favore rimuovi l’ostacolo!-
Proprio come prima bastò un solo attacco del Pokémon per tagliare a metà la barriera, e permettere così ai due Ranger ed a Pichu ukulele di proseguire fino alle scale. C’era però a destra di queste un altro punto della piattaforma che non avevano ancora controllato, ed Alessandra non poté trattenere la curiosità dall’andare a controllare.
-Torno subito.- disse muovendosi verso il pavimento elettrificato, davanti al quale un Voltorb stava rotolando irritato. Purtroppo la ragazza sottovalutò i tempi di reazione del Pokémon, convinta di poterlo raggiungere prima esplodesse, ma le cose andarono diversamente e prima che potesse riuscirci questo l’attacco.
L’impatto dell’esplosione non fu molto forte, ma sufficiente a sbalzarla via di qualche metro facendola cadere a terra; le orecchie le fischiavano e se non fosse stato per i guanti che avevano attutito lo sfregamento sicuramente si sarebbe fatta più male, ma ne uscì solo con due punti in meno nell’energia dello Styler.
-Accidenti…-
Più che per i danni le dava fastidio aver fatto una figuraccia davanti a un suo collega, non voleva sembrava una novellina e cercò di rifarsi facendo una finta a Voltorb, in modo esplodesse per poi raggiungerlo senza danni. La sua smania di dimostrarsi un’ottima Ranger però la portò ad essere impaziente, e così quando il Pokémon attaccò facendosi nuovamente esplodere non allontanò in tempo il disco di cattura, subendo così altri tre danni, e stavolta si formarono delle bruciature sul suo braccio destro.
-Non scherziamo!- era certa Raimondo la stesse giudicando come un’inetta, una che aveva ancora bisogno del supporto altrui per attuare una semplice cattura, e questi pensieri non fecero altro che innervosirla e distrarla ulteriormente, facendole così ripetere lo stesso errore di prima e perdere altri tre punti, finendo a 30/38.
-Pichu!-
Il piccolo Pichu stava saltellando dall’altra parte del perimetro di cattura per attirare la sua attenzione, pronto per entrare ed aiutarla, ma Alessandra indugiò nel lasciarlo entrare. Era perfettamente in grado di cavarsela da sola, però rifiutare il suo aiuto non sarebbe servito a nulla, quindi gli permise di passare e finalmente insieme riuscirono quantomeno a calmare l’agitazione del Pokémon.
A quel punto la cattura fu tutta in discesa, ma l’ego della Ranger non ne giovò.
-Pichu Pichu?-
-Sto bene… aspettatemi qui.- non aveva voglia di parlare in quel momento, perciò proseguì lungo il ponte facendo attenzione a non prendere la scossa, ma dall’altra parte non trovò altro che un vicolo cieco. -E’ stato uno spreco di tempo… ma cosa…?-
C’era qualcosa davanti a lei, che si muoveva e scompariva in una manciata di secondi, ma non riusciva a vedere altro che un bagliore rosa. Confusa la ragazza si avvicinò per capire di cosa si trattasse, ed uno strano Pokémon simile ad una paperella rosa dal becco e la coda azzurra le comparve davanti, dando il via ad una cattura.
Per quanto sembrasse tenero il Pokémon non rimase a lungo fermo, e creò in un punto nel terreno una sfera di elettricità a cui Alessandra dovette fare molta attenzione mentre si muoveva. Come aveva già potuto vedere era in grado di teletrasportarsi, ed usò questa abilità per arrivare alle sue spalle ed attaccarla con delle scariche elettriche, che fortunatamente non la colpirono visto la ragazza si scansò all’ultimo secondo. Nonostante la velocità però catturarlo non si rivelò così difficile, il suo nome era Porygon2 “Gruppo: Normale- Poké Tattica: Normale- Mossa: Distruzione 2”, “Sferra un’onda d’urto contro l’avversario.”.





Non trovando nient’altro di interessante la ragazza tornò indietro verso Raimondo e Pichu ukulele, salendo in silenzio la rampa di scale facendo attenzione a qualsiasi cosa sospetta di fosse nei paraggi.
Il piano successivo non era meno diramato del precedente, ed al termine della rampa dovettero decidere se proseguire verso ovest o alla sinistra della scala, dove un Gligar si stava muovendo agitato. Per evitare di disturbarlo camminarono vicino al bordo della piattaforma, facendo molta attenzione ai movimenti del Pokémon, ma ad un certo punto Raimondo starnutì attirando la sua attenzione, ed il Gligar gli saltò subito addosso.
-Attento!- Alessandra, un po’ per rifarsi dalla figura di prima un po’ per spirito di cameratismo, lo spinse via in modo potesse evitare l’attacco, subendo però un’artigliata sul braccio al posto suo, perdendo così tre punti d’energia nello Styler, scendendo a 27/38.
-Alessandra! Va tutto bene?- chiese subito l’uomo allarmato, ma lei lo guardò sorridendo.
-E’ solo un graffio, proseguiamo.-
Più facile a dirsi che a farsi in verità, perché la strada venne presto interrotta da un alto cancello di metallo, alle cui aste lampeggiavano delle X.
-Basta una Mossa Elettricità 1. Fortunatamente abbiamo ben due Pokémon del genere, però prima vorrei anche controllare più in là.- disse Alessandra indicando la strada semibloccata dal Gligar.
-Va bene, ti aspetteremo qui.- annuì Raimondo, ma Pichu ukulele non sembrava d’accordo.
-Pichu pichu!- infondo era il Pokémon compagno della ragazza, e per questo sembrava ben intenzionato a seguirla.
-Vi aspetterò qui.- disse infine l’uomo sorridendo ad entrambi, mentre questi si allontanavano superando facilmente il Gligar. Nella piattaforma immediatamente dopo i due trovarono un piccolo Pokémon bianco, simile ad una tartarughina dai grandi occhi azzurri e con delle macchie nere sul corpo. Sembrava essere molto tranquillo e sereno, e per questo la sua cattura fu incredibilmente semplice, il suo nome era Aron, “Gruppo: Acciaio- Poké Tattica: Acciaio- Mossa: Azione 1”, “Lancia sfere di ferro contro l’avversario.”.





Dopo di lui rimaneva solo un ultimo ponte, dalla cui altra parte la Ranger notò un altro Pokémon, simile ad una scimmia dal torso e la testa blu e le zampe anteriori e la coda nere, e su quest’ultima era presente una sorta di stella.
Anche lui non sembrava essere agitato, ma quando la cattura iniziò tentò subito di attaccare la ragazza lanciandole contro una raffica di saette elettriche, che le però riuscì ad evitare muovendosi a zig-zag; la cattura permise allo Styler di passare al livello undici, con due punti in più nell’energia che passò a 40/40 e due punti in più nella potenza.
Il nome del Pokémon era Shinx, “Gruppo: Elettro- Poké Tattica: Elettro- Mossa: Elettricità 1”, “Scaglia saette che rendono confuso l’avversario.”.





A questo punto che non rimaneva più nulla da controllare bastò tornare da Raimondo, ed occuparsi del cancello.
-Elekid, per favore pensaci tu!-
Il Pokémon caricò il suo corpo d’energia elettrica, che scagliò poi contro l’ostacolo il quale si aprì immediatamente, dando modo ai tre di continuare lungo le piattaforme per raggiungere un’altra rampa, proprio quando erano vicinissimi però vennero fermati da un blocco di tre Bricconieri, due dei quali controllavano un Airon ed il terzo un Pokémon dal guscio simile, ma molto più grande e minaccioso.
-Benvenuti, Ranger. Ma questa è la vostra ultima fermata!-
-Alzate i tacchi e tornatevene a casa!-
-Se non volete andarvene, vi faremo venire noi voglia di farlo! Lairon! Aron! Pensateci voi!-
-Vedremo chi se ne tornerà a casa!- rispose Alessandra mettendosi davanti a Raimondo, decidendo di occuparsi personalmente di quei tre.
Avendo già catturato un Aron Alessandra fu molto fiduciosa nei confronti del loro carattere mite, e non fu sorpresa quando i due Pokémon si limitarono solamente a camminare lungo il perimetro di cattura, semplificandole di molto la loro cattura, ma non fu lo stesso per il Lairon, che invece era in stato di agitazione e tentò di attaccarla creando una gigantesca sfera nera fluttuante. Questa però era molto più lenta del previsto e schivarla risultò così molto semplice. Infuriato il Pokémon sbatté allora le zampe anteriori a terra con forza, creando delle guglie nel terreno che la ragazza dovette evitare con un salto, ma che svanirono subito dopo. Nuovamente poi schivò una seconda sfera, sperando che per almeno un minuto la sequenza di attacchi stancasse il Lairon, permettendole di continuare a disegnare dei cerchi attorno a lui.
Effettivamente per un po’ rimase fermo, e Pichu ukulele approfittò di quel momento per entrare nel perimetro ed aiutare la Ranger, cosa assai gradita visto di lì a poco il Pokémon riprese ad attaccarla con altre due sfere, ma ormai la cattura era terminata ed i dati nel Navigatore vennero aggiornati.
Come già sapeva, il suo nome era Lairon, “Gruppo: Acciaio- Poké Tattica: Acciaio- Mossa: Azione 2”, “Lancia sfere di ferro contro l’avversario.”.




I Pokémon liberati fuggirono subito dopo, e così fecero anche i Bricconieri, pallidi in volto. -Uh… e chi ha il coraggio di presentarsi davanti al capo, adesso?!-
Nella loro corsa quasi fecero cadere Alessandra, ma non importava, aveva vinto senza riportare danni, e la strada era libera. Stavolta la rampa di scale fu molto più lunga delle precedenti, ed una volta arrivati in cima Alessandra sentì chiaramente un forte vento che soffiava contro di loro; le colonne di metallo che circondavano la base radio e che davano stabilità alla base radio a malapena erano sufficienti a dar riparo.
-Fa’ attenzione, tira un forte vento qui.- urlò Raimondo per farsi sentire, e la ragazza annuì raccogliendo da terra Pichu ukulele, aggrappatosi con le zampine alla grata sul pavimento per non volare via.
-Almeno per come il vento soffia, se sbagli qualche passo ripartirai da qui.- non aveva idea di come fosse in grado di dirlo, soprattutto visto perfino stando ferma il vento la muoveva, rischiando di spingerla oltre il bordo.
Quella in verità non era nemmeno la cosa che la preoccupava di più, perché i ponti per passare da una piattaforma all’altra erano nuovamente elettrificati.
-Ma stiamo scherzando!? Che razza di Base Radio è!-
-Normalmente non è così pericolosa, e chi vi lavora ha le attrezzature per la sicurezza.- tentò di dire Raimondo, a sua volta in difficoltà per la situazione scomoda.
Furono entrambi costretti a lasciarsi muovere dal vento e poi a correre contro di esso per evitare di toccare il pavimento elettrico quando era in funzione, e per calcolare il tempo esatto per passare fu necessario ripetere la cosa almeno un paio di volte, prima di riuscirci, con pochissima sicurezza e molta più paura di quanto avrebbero ammesso. Il ponte si divideva poi in due parti, una che proseguiva dritto ma che in quel momento era elettrificata ed un'altra che invece si spostava verso destra, e presi dal panico presero questa strada per non rischiare di prendere la scossa.
Proseguendo lungo la strada, proprio quando pensavano non potesse diventare più complicato di così, si videro costretti a muoversi controvento lungo uno dei ponti elettrificati, con un Gligar agitato che si muoveva proprio all’inizio di questo.
Almeno un paio di volte il Pokémon provò ad attaccarli, mentre i due aspettavano pazientemente l’elettricità si disattivasse, ed al suo terzo tentativo riuscì a colpire Alessandra nello stesso braccio dove questa era stata ferita, facendole perdere tre punti nell’energia dello Styler, che fortunatamente era comunque a 37/40.
Quando finalmente riuscirono a superarlo arrivarono verso un ultimo pavimento, alla cui destra era presente un ultimo lungo ponte che finalmente li condusse ad una rampa di scale.
-Vi prego, ditemi che il vento migliorerà!- sbraitò Alessandra aggrappandosi alla ringhiera; fortunatamente essendo un Pokémon Ranger dei cieli non aveva problemi con le altezze, ma non per questo le piaceva essere in balia del vento.
Grazie al cielo comunque effettivamente poco dopo si calmò, permettendo loro di rilassarsi, almeno per qualche secondo, prima di vedere che sul piano in cui si trovavano dei Bricconieri correvano terrorizzati.
-Svelti! Raikou e i Ranger stanno per raggiungerci!-
-Presto! Dobbiamo darlo subito al nostro capo!-
La figura di Raikou comparve solo per una manciata di secondi, svanendo inseguendo quegli uomini.
-Direi ci siamo quasi.- disse la Ranger guardando Raimondo, che annuì.
-Sì, ormai ci siamo. Sarà meglio fare attenzione.-
Il piano su cui si trovavano almeno era relativamente tranquillo, c’erano un paio di Pokémon simili a dei pugili, ma vista la fretta la ragazza li ignorò almeno per il momento, ma la strada venne presto interrotta da un gigantesco masso, crollato dai pilastri vicini.
-Accidenti! Deve essere successo quando Raikou è passato!- disse l’uomo guardandosi attorno, senza trovare altre vie.
-Possiamo rimuoverlo con una Mossa Distruzione 1, ma io ho solo un Pokémon di questo tipo. Forse quelli che ho visto prima però potrebbero aiutarci…- disse la ragazza tornando indietro di corsa, scegliendo di iniziare una cattura con quello più calmo dei due.
Non appena il perimetro si fu creato il Pokémon tentò di colpirla con una rapida scarica di pugni, che creavano ad ogni colpo delle esplosioni anche quando il bersaglio non veniva colpito. Alessandra riuscì a schivarli tutti camminando all’indietro e facendo attenzione ai suoi movimenti, e vista la velocità per evitare di subire altri danni oltre a quelli che già aveva si affrettò a disegnare quanti più cerchi possibili.
Il nome del Pokémon era Hitmonchan, “Gruppo: Lotta- Poké Tattica: Lotta- Mossa: Distruzione 2”, “Crea onde d’urto intorno a sé che rendono l’avversario confuso.”.





Ora che avevano tutto l’aiuto necessario i tre tornarono dal masso, che con l’aiuto di Porygon2 e Hitmonchan andò in frantumi con un colpo ciascuno.
-Finalmente!- sentendosi carica di energia la ragazza corse subito lungo il ponte davanti a sé, raggiungendo così l’ultima rampa di scale della Base radio, accanto alla quale c’erano sia un Punto di Salvataggio che un Ricarica Styler, ed ovviamente li usò entrambi subito.
Sopra di loro intanto si sentivano dei ringhi rabbiosi, ed il suono di decine di fulmini che cadevano ovunque..
-Raikou è davvero inferocito… forse saremo costretti a catturarlo per calmarlo.- disse Raimondo, scurendosi in viso. -Raikou è un Pokémon del gruppo Elettro, quindi la Poké Tattica più efficacie è Terra. Alessandra, te la senti?-
-Non c’è neanche bisogno di chiederlo.- rispose la ragazza fiduciosa, e come lei anche Pichu ukulele sembrava pronto alla lotta.
-Mi raccomando, se ti trovi in pericolo, non esitare a scappare!-
-Non ce ne sarà bisogno. Non sono diventata un Ranger per niente.- disse lei toccata nell’orgoglio; catturare un Pokémon come Raikou avrebbe significato moltissimo per la sua immagine, ed era assolutamente convinta di potercela fare.
Raimondo intanto cercò di mostrarsi più sereno di fronte alla sua sicurezza, salendo assieme a lei la rampa di scale. -Bene, andiamo allora!-
   
 
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