Occhi.
Se Draco Malfoy avesse dovuto descrivere la gemella avrebbe usato occhi. Vesta comunicava con gli occhi a quei pochi che sapevano leggerla facilmente. Le parole erano superflue tranne in occasioni in cui era davvero necessario, come per esempio lasciare uscire un po’ del suo sarcasmo o per una normale conversazione. Ma in quelle parole non c’era niente di lei e lui lo sapeva bene.
Vesta comunicava con gli occhi.
E Draco la capiva perfettamente e non sapeva spiegare bene il perché. Forse per quel contatto primordiale che avevano sempre condiviso. Quella sintonia che solo chi ha condiviso l’utero materno può comprendere fino in fondo. Anche la madre aveva difficoltà a capirla a volte. A capirli. Di certo era la prima di tutti, persino di Lucius ma quando si trattava di loro due il mondo era lasciato fuori.
Vesta comunicava con gli occhi.
Erano al secondo anno quando per la prima volta la vide indugiare più del normale su qualcuno. Forse non era tanto la durata di quello sguardo, quando a quella strana pressione che sentiva allo stomaco. Ma l’aveva ignorata così come tutte la altre che l’aveva percepita quando erano in Sala Grande. Una mattina, durante colazione, le posò una mano sulla sua, come se sperasse che quel contatto potesse calmare quel rivoltarsi delle viscere. Lui era lì e la sentiva e lei sentiva lui.
Cosa ti turba? Non puoi nascondermi niente lo sai.
Lo so. Ma non glielo avrebbe detto e quel punto, Draco, capì che doveva farlo da sé.
Furono sempre i suoi occhi a tradirla, pochi giorni dopo durante gli allenamenti di Quidditch. Draco si era fermato per un momento, sospeso più in alto di tutti, mentre Vesta volava a grande velocità. I Grifondoro entrarono e istintivamente il volto della ragazza si spostò sulla squadra. Fu chiaro al primo secondo, pesante come un macigno e fastidioso come una pulce.
Vesta aveva una cotta.
Vesta una cotta per un Grifondoro.
Vesta comunicava con gli occhi. E i suoi occhi tornavano ripetutamente su Fred Weasley.
Un Weasley.
Tra tutte le cose più sbagliate proprio un Weasley doveva catturare l’attenzione di sua sorella. Doveva catturare i suoi occhi.
La ragazza non si voltò verso il fratello, si limitò ad atterrare scomparendo poco dopo a passo deciso. La raggiunse velocemente negli spogliatoi e, afferrandola per il gomito, la mise all’angolo.
-Cos’è sta storia? –
-Di che stai parlando? –
Lo sai benissimo.
Quello che sconvolse di più Draco non fu la risposta della sorella, fu forse la non-risposta. Vesta aveva corrugato le sopracciglia e per un momento il biondo vacillò, non capiva se effettivamente non c’era niente di cui preoccuparsi o se semplicemente, per la prima volta, sua sorella era riuscita a staccarsi da quel legame.
-Non lo so. – la sua voce arrivò come un sussurro. Eppure l’aveva sentita tutte le volte, l’aveva compresa sempre. Solo lui era in grado di comprenderla e solo lei era in grado di comprendere lui. La gemella non reagiva, a parte quelle piccole sensazioni allo stomaco non c’era in niente di più. Forse era davvero una sciocchezza, una cosa dettata degli ormoni e dell’età. Forse Draco Malfoy si stava esageratamente allarmando per sua sorella, eppure il suo intuito gli diceva ben altro.
Ma cosa avrebbe dovuto fare? Vesta non era di certo stupida e non si sarebbe mai lasciata toccare da un Weasley. Tolse la mano dal suo gomito, ancora in preda a emozione contrastanti.
Vesta comunicava con gli occhi solo alle persone che potevano capirla e per un secondo Draco pensò che Fred Weasley potesse essere una di quelle persone.

 
 
 
 
 
 
 


 
 
N.D.A.
Parto con l’idea che avevo voglia di pubblicare questa one-shot e di base non c’è nessun motivo dato che non è la storia principale.
Aveva voglia di iniziare ad introdurre il mio OC, senza andare troppo nello specifico, ovviamente non ora. Capisco che non è nulla di originale, insomma un’ipotetica sorella gemelle di Draco WOW.
In ogni caso spero che sia almeno carina. Grazie a chi si è fermata/o a leggere