Hearts a Mess

Era notte fonda quando Sesshomaru si sedette su una panchina del parco. Regnava un silenzio surreale. A quell’ora nessuno si sarebbe addentrato in quel luogo.
Nemmeno gli animali osavano emettere alcun verso. Erano gli unici a percepire la minaccia che si nascondeva fra gli alberi.
Rin inspirò l’odore del ragazzo a pieni polmoni, appagata. I suoi canini si allungarono e i suoi occhi divennero rossi.
-È assurdo per una vampira millenaria come te!- Kohaku era apparso alle sue spalle -È inutile-
La bocca di Rin si contorse in un sorriso spaventoso.
-E cosa può spingerci a sopportare l’eternità se non l’amore?- gli chiese.
Kohaku sospirò.
-Amore? Provi amore per lui? Non sa neanche che esisti-
-Oh, ma lo sa. Gli ho fatto visita per molte notti. Credeva di sognare…- chiuse gli occhi soddisfatta -volevo occupare la sua mente, come lui occupa la mia-
Kohaku scosse la testa. Parlare con lei era sempre difficile.
-Renderlo immortale non ti aiuterà. Non si innamorerà di te…-
-Non deve farlo- lo interruppe Rin -L’amore è sofferenza. Non si farà del male se non amerà, ma per me è diverso. Io non sprecherò il mio amore.-
-Come hai fatto con me?- chiese sarcastico. Rin lo aveva trasformato secoli prima. Lo aveva stretto in una morsa d’acciaio, con una forza inimmaginabile per quel corpo da bambina, e lo aveva reso immortale.
Entrambi guardarono Sesshomaru. Kohaku con pena, Rin con bramosia.
-Si lascerà morire. Ne ho visti di vampiri neonati come lui- lo pensava veramente. Sesshomaru non si sarebbe innamorato dell’immortalità, né di Rin. Probabilmente non si sarebbe mai nutrito, o si sarebbe esposto alla luce del sole.
-Lui vivrà- garantì Rin -È una creatura meravigliosa… -
Kohaku si avvicinò a lei e si abbassò per cingerla.
-Agisci per noia. Farai come hai fatto con me: ti stancherai di lui e lo abbandonerai-
Rin ricambiò il suo abbraccio.
-Lui non è come te. Quando l’ho incontrato mi sono come risvegliata da un lungo sonno. Non sono mai riuscita a capirlo- ammise -Io, una vampira con più di mille anni, non riesco a leggere nel cuore tumultuoso di quel ragazzo!-
-Potresti nutrirti di lui- propose.
Rin si allontanò, guardandolo freddamente.
Non c’era nulla da fare. Kohaku scrollò le spalle, poi sparì nell’oscurità.
La vampira tornò finalmente a concentrarsi sulla sua ossessione. Forse non aveva senso, ma doveva disperatamente averlo. Lui era andato lì, nel cuore della notte, perché qualcosa lo aveva spinto a farlo. Da quando aveva iniziato a vederla in quelli che credeva essere sogni, qualcosa in lui si era mosso. Non poteva più vivere così.
Rin gli si parò davanti, una bambina con gli occhi rossi e le zanne affilate, mostruosa nella sua bellezza. Sesshomaru si alzò di scatto, come se fosse pronto a fuggire. Ma non si mosse.
Rin gli sorrideva, quasi teneramente, non riusciva a cogliere paura nei suoi occhi.
-L’amore è ingiusto, amore mio. Per questo sei qui. Stavi aspettando me-
Quella notte nacque un nuovo vampiro.