Con
un mugolio soddisfatto, Saigo si allontana da me.
Il
mio corpo trema, scosso dalla violenza di pochi minuti prima.
Non
riesco a frenare le lacrime e lo schifo verso me stesso.
Perché
mi sono lasciato condurre in questa trappola? Perché ho
creduto alle fasulle parole di Yukio?
Solo
la coscienza della mia debolezza occupa la mia mente.
Non
riesco a pensare ad altro.
Pensieri
di morte mi assalgono e mi lasciano ancora più provato e
sofferente.
Guardo
Yukio e il senso di disgusto monta nel mio cuore.
Sembra
uno spirito buono della montagna, ma io so che, oltre quella facciata
eterea, si nasconde l’animo di una crudele puttana.
Perché?
Che cosa ti avevo fatto, Yukio?
Vorrei
dimenticare, ma non ci riesco.
Per
quanto provi a negare la realtà, essa si ripresenta ai miei
occhi
Provo
a parlare, ma nessun suono esce dalla mia bocca.
Mi
sembra di avere della sabbia asciutta in gola.
Tremo
e osservo Yukio e Saigo che si rivestono, gelidi. Paiono degli attori
al termine di uno spettacolo pornografico.
E
io sono costretto ad assistere all’ultimo atto della mia
disfatta
Saigo
ferma Yukio con una parola nell’orecchio e si avvicina a me.
E’
gelido, come se non fosse passato attraverso lo sconvolgimento
emotivo di poco prima.
E,
per quanto odi ammetterlo, mi fa paura.
Non
è sazio della mia disperazione? Non gli basta quello che mi ha
fatto?
Ha
abusato di me e goduto del mio corpo, dopo avermi ridotto
all’impotenza.
Cos’altro
vuole da me?
Quasi
il suo volto, lucido di sudore, fluttua davanti ai miei occhi.
Solo
quelle gocce sul suo viso di pietra restano del suo godimento.
Vai
via! Lasciami in pace!
Il
suo sguardo freddo e cattivo mi trapassa e acuisce il mio senso di
pena e disperazione.
–
Adesso
capisci come stanno le cose? Bravo! – dice, beffardo –
Non darti la pena di seguirci, sai? Sarebbe proprio inutile. Perché
questo è un addio. Niente sayonara, questa volta. Capisci? –
La
sua mano destra si posa sul mio volto in una carezza e il senso di
vomito si acuisce.
Il
suo tocco mi fa sempre più schifo e mi sembra di avere pietre
nello stomaco.
La
sua dolcezza è fasulla e beffarda e accentua il dolore del mio
stato.
Saigo
mi ha distrutto e si compiace della mia angoscia.
-
Se mai ti rivedo da queste parti, ti ammazzo. – dice.
Lui
e Yukio, come delle ombre infernali, vengono ingoiati dall’oscurità
e mi lasciano da solo.
Cerco
di concentrarmi sulla respirazione e di recuperare parte della mia
lucidità. Non posso restare qui.
Ho
bisogno di uscire e di tornare a casa.La
paralisi ancora blocca il mio corpo e questo mi strazia.Questo
stato di impotenza mi rende nervoso e annulla i miei anni
d’addestramento.A
che cosa è servito, se non riesco a mantenere il controllo dei
miei nervi?Crollo
e piango, frustrato dalla mia incapacità e dal dolore
dell’inganno di Yukio. Il mio cuore, malgrado tutto, si chiede
la ragione di una simile doppiezza.Avrei
dovuto accorgermi delle sue intenzioni.La vista mi si appanna.
Che sia giunta la morte a prendermi?
Sarebbe un dono troppo grande per un essere incapace come me.
Non merito nessuna compassione per la mia stupidità. E,
annientato, mi abbandono nell’oscurità.