Libri > Il Signore degli Anelli e altri
Ricorda la storia  |      
Autore: Alis_Weasley    17/05/2021    0 recensioni
Merry e Pipino non si erano mai separati, erano sempre stati insieme in tutte le loro follie, a prendersi certe tirate d'orecchie da fargli guadagnare qualche centimetro! Ma niente nella loro vita era più lo stesso: avevano perso la spensieratezza della Contea...e ora rischiavano di perdere l'uno l'altro, per sempre.
Genere: Fantasy, Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Merry, Pipino
Note: Movieverse | Avvertimenti: Incest
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

***Pipino ha guardato nel palantír e deve partire con Gandalf alla volta di Gondor***

 
Per l’ennesima volta Pipino aveva combinato un disastro. Non era una novità, d’altronde loro due erano rinomati, nella Contea, quali disturbatori della quiete pubblica… ma si era sempre trattato di scherzi innocenti e non si era mai fatto male a nessuno. Questa volta, invece, due erano le novità che facevano ribollire il sangue di Merry: Pipino aveva agito da solo e a rischiare di farsi male era proprio lui…e non c’era niente che il riccioluto Brandibuck potesse fare per aiutarlo. Questa volta no. L’unica cosa che poteva dargli era la sua parte di tabacco e persino quello aveva in odio…quello che era da sempre il loro passatempo preferito. Lo riportava solo a bei ricordi ora così lontani… a quelle giornate di sole trascorse sulla riva del fiumiciattolo vicino casa, con i piedi pelosi a mollo, una pipa in bocca e il suo compagno di sempre a fianco. Lui e Pipino facevano a gara a chi faceva le facce più buffe mentre aspiravano il fumo e poi scoppiavano a ridere fragorosamente, improvvisavano canzoni dal nulla e si lasciavano trasportare dall’allegria che dipingeva sul loro viso due splendidi e genuini sorrisi…

E lui avrebbe potuto non rivederlo più il sorriso di Pipino.

“Perché tu devi sempre guardare?!” stava sbraitando giusto in quel momento contro l’altro. Gli occhi di Pipino, spalancati, lo guardavano quasi a volere da lui una risposta a quell’interrogativo…erano spaesati, le labbra leggermente schiuse e una ciocca di capelli sistemata dal vento sul viso pallido. Ed ecco che veniva investito di nuovo dai ricordi.

Era un tardo pomeriggio di Maggio, il sole era quasi tramontato dietro la collina e i due hobbit avevano banchettato, come loro solito, sull’erba con pane e formaggio.

“Sarà meglio andare… ho un certo appetito!” disse sornione Peregrino.

“Ma abbiamo appena finito la merenda Pipino…” lo imbeccò Merry con una voce tra il rassegnato e il divertito. Detto ciò scombino i capelli dell’altro con la propria mano; il sole aveva schiarito le punte dei suoi ricci ed erano molto morbidi al tatto. Merry immaginò che dovessero avere anche un buon odore. Un misto di erba pipa e funghi. Chiuse gli occhi per un secondo e poi cercò di scacciare quel pensiero.

Intanto Pipino, ridacchiando, si stiracchiava e finì col posare la propria testolina sulle gambe di Merry.

“Lo sai come si dice, è sempre il momento giusto per un buon pasto” disse solenne, sollevando un sopracciglio e guardando Merry da sottosopra.

La sua nuca era leggera ma calda al tempo stesso, dopo essere stata al sole per tanto tempo. Pipino era sempre stato un bambino irrequieto…e anche ora non riusciva proprio a stare fermo.

Merry era in tensione ad averlo così vicino, ad averlo addosso. Decise di stendere le braccia dietro di sé inarcando la schiena, cercando i propri spazi, in qualche modo…

Ma fu peggio.

“Non…non credo che esista questo detto Pipino.” Rispose lentamente, guardando verso il cielo con un occhio socchiuso ed emettendo un piccolo sbuffo.

“Ti dico di si!...Lo diceva sempre il vecchio fornaio vicino a ponte alto…non ti ricordi? ” esclamò l’altro, rivendicandone la veridicità… e avvinghiò la coscia di Merry col braccio. Poi cominciò ad accarezzare lentamente il suo polpaccio e Merry non sentì nemmeno cosa Pipino stesse blaterando…capì solo che si stava inventando qualche fandonia, come suo solito. Riusciva ad avvertire solo quel tocco familiare… sulla sua pelle nuda. Le dita di Pipino massaggiavano lentamente la sua gamba e ogni tanto indugiavano sui lunghi peli chiari tirandoli leggermente. Merry cominciò ad avvertire che la tensione dentro di lui aumentava. Avrebbe voluto che quel tocco non smettesse mai, che diventasse più deciso, che da lì si spostasse verso su…

La nuca di Pipino era posata tra la coscia e l’inguine di Merry ma quello continuava a parlare e scoppiava a ridere durante il suo strambo racconto, sussultando con tutto il corpo. Ogni cellula di Merry fremeva per avere di più, per afferrare quella testolina riccioluta…tutti credevano che fosse vuota ma lui sapeva perfettamente che non era così.

Pipino doveva aver terminato il proprio racconto perché si era zittito e cercava di rilassare il suo corpo…(beato lui)…testa inclusa, facendole fare piccoli movimenti. A Merry sembrò di impazzire. Era come se una parte del proprio corpo volesse staccarsi da lui, avvertiva la tensione fino alla punta dei piedi e Pipino si sarebbe presto accorto dell’ingrossatura nei suoi pantaloni.

Capì che doveva fare qualcosa per uscire da quella situazione, così bruscamente fece per alzarsi, facendo sobbalzare Pipino, che dovette rotolare via.

“Ho voglia di fare un bagno…” borbottò, dandogli le spalle, mentre frettolosamente si avvicinava all’acqua.

“Ma come? Adesso? Saremo in piena digestione!” esclamò esterrefatto Pipino, alzandosi a sua volta.

“No…non venire” gli intimò Merry senza girarsi, con una voce che lasciava trapelare tutto il suo imbarazzo. Si tolse velocemente i vestiti.

Pipino, cocciuto come al solito si avvicinò ancora.

“Pipino…non venire…” sussurrò a denti stretti Merry, mentre immergeva la parte inferiore del corpo in acqua, non ottenendo l’effetto sperato.

Ma ecco che anche i vestiti di Pipino volavano per aria. In un paio di secondi gli fu di nuovo accanto.

“Ma che ti prende?” gli domandò con gli stessi occhi con cui lo stava guardando ora. Non capiva.

Merry fece per mettersi a nuotare, non voleva i suoi occhi addosso, altrimenti tutto sarebbe stato inutile e soprattutto non era il momento giusto per mettersi ad ammirare Pipino. Proprio in quel momento l’hobbit più imbranato della Contea, Peregrino Tuc, perse l’equilibrio. I suoi stupidi piedi erano scivolati sullo stupido lippo…e lo stupido Meriadoch che era sempre pronto ad afferrarlo al volo, lo sorresse anche questa stupida volta… o almeno ci provò. Finirono entrambi in acqua, in un intreccio di corpi che sembrava una danza, come quelle che ballavano sul tavolo della locanda dopo un paio di pinte. I loro corpicini nudi nell’acqua fresca al tramonto tra schizzi e imprecazioni. Fu inevitabile. Pipino si appoggiò a Merry per come poteva, incurante di ciò che gli capitava tra le mani e guardò… perché Pipino doveva sempre guardare.

Basta con quell’episodio imbarazzante! Merry strinse forte gli occhi per scacciarlo via mentre lui e Pipino entravano nella stalla per incontrare Gandalf.

   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Il Signore degli Anelli e altri / Vai alla pagina dell'autore: Alis_Weasley