Non sono trascorse che poche ore da quando, con l’aiuto di Rowena e di un suo potente incantesimo Allen è in fine riuscito ad assoggettare e rendere schiavo uno dei quattro Cavalieri dell’Apocalisse: il più potente, l’ombra stessa della Creazione e tramite della Morte stessa: suo padre Crowley. Quel padre che scomparve dalla sua vita non appena venne al mondo e che tornò solo per generare suo fratello Moritz, quel padre che senza pietà abbandonò sua madre morente e che mai le dimostrò amore. Ora, eccoli lì: il giovane tramite di Lust rimane seduto sul trono che sarebbe appartenuto a Lucifero se fosse stato tra di loro, il trono che appartiene al padre delle sette incarnazioni demoniache. Ora è lui a detenere il comando come Principe Infernale, anche se di fatto ci sono molti altri suoi “ fratelli “ che ambiscono a quel posto, Lucifero ha dato a lui questo incarico e lui non lo deluderà. Dietro di lui l’uomo dall’eterna giovinezza gli poggia le mani sulle spalle: in età umana dimostra circa quarant’anni, in realtà tuttavia ne ha davvero molti, molti di più. “ Bene, padre: puoi proseguire con il massaggio, mi sento ancora piuttosto teso alle spalle “. Fa con lieve ironia il più giovane mentre, con una lieve smorfia contrariata Crowley si trova costretto ad obbedire. Riprende da dove aveva interrotto il massaggio che il figlio gli ha imposto di fargli, come a volerlo punire di tutte le sue mancanze nel corso di quegli anni in cui, come Allen, ha aspettato per anni che suo padre tornasse da lui, che gli desse amore. Ma quando lo ha trovato, in lui non ha letto che disprezzo e questo ha provocato una grande ira nel maggiore dei fratelli Glassred, facendo nascere un forte desiderio di vendetta che solo ora può essere soddisfatto.

“ Quando questo incantesimo si spezzerà, e ti posso garantire lo farà, allora ti giuro che ti farò pentire di tutto questo “. Commenta sprezzante il Cavaliere Infernale, le sue parole tuttavia non sembrano far desistere Allen.

“ Intanto, pensa a continuare il massaggio senza fare storie. Non vorrei doverti punire per insubordinazione “. Fa seriamente, scatenando nuovamente l’ira di Crowley.

“ Sei come tua madre “. Sibila, stringendo lievemente la presa sulle spalle del figlio. “ Ti detesto “. Continua poi, il massaggio si fa più intenso mentre il giovane dalla chioma ametista decide di approfondire quel discorso, pronto ovviamente alle parole crudeli di suo padre, parole che è certo, gli rivolgerà.

“ Hai lasciato mia madre grondante sangue, sola. Lei ti ha aspettato, ti ha amato: perché? Perché hai voluto offrirti di dare un corpo a me e Pride, se hai poi dovuto finire per odiarci? “. Ora sembra essere Lust a parlare, ma sa bene che anche Allen sta ascoltando così come lo sa Crowley. Il corvino esita un istante, poi si china leggermente e porta il viso accanto a quello del figlio, rispondendo alle sue parole con disprezzo.

“ Perchè Elluka era una stupida strega che credeva all’amore: fu lei ad evocarmi, a chiedermi di farle trovare l’amore eterno, l’uomo della sua vita. Io l’ho illusa che quell’uomo fossi io ed ho eseguito gli ordini di Lucifero, non ho colpe “. Continua cinicamente, il massaggio si fa sempre più intenso. “ Ma non ti ho mai amato, capito? Non ho mai amato te, non ho mai amato Krad e nemmeno Moritz. E soprattutto, non ho mai amato Elluka. Mai, nemmeno un momento “. Quelle parole non feriscono Lust, ma a quanto pare stanno facendo male ad Allen: lui è particolarmente sensibile, la mancanza d’amore da parte del padre lo sta facendo soffrire parecchio.

“ Non hai risposto alla mia domanda: perché ci odi così tanto? E perché, stando così le cose hai deciso comunque di andare sulla Terra e generare i tramite che ti aveva chiesto Lucifero? Potevi dare il compito a qualcun altro “. Crowley rimane in silenzio qualche istante, i suoi occhi azzurri scrutano il viso del figlio mentre prosegue con quel massaggio forzato.

“ Perchè ti odio? “. Chiede semplicemente, riuscendo a stringere la presa di sua propria volontà e facendo quasi male all’altro. “ Perchè poco dopo la tua nascita e quella di Krad, tua madre scoprì l’inganno: mi abbandonò in un maledetto fienile, solo, grondante sangue. Credevo che sarei morto, quella puttana mi aveva lanciato una maledizione che mi impediva di guarire. Solo l’intervento di Abaddon impedì la mia morte e mi consentì di vendicarmi di quella sgualdrina “. Inizia a raccontare, mostrando finalmente un minimo di emozione seppur sia solo odio ed altro disprezzo. “ Ti odio perché se non lo facessi… “. Si blocca un istante: è crudele, pensa. Suo figlio gli ha ordinato di dirgli la verità seppur implicitamente, ciò significa che non gli può mentire in alcun modo, l’incantesimo che lo tiene schiavo glielo impedirebbe e gli provocherebbe atroci dolori e patimenti. “ Ti odio perché altrimenti ti amerei. Ma l’amore è una trappola nella quale non cadrò mai più “. Sussurra quasi in un sibilo, mentre improvvisamente gli occhi di Allen tornano azzurri: Lust gli ha lasciato il posto per fargli sentire la risposta di suo padre. Il giovane tramite della figlia di lucifero rimane sorpreso, Crowley torna nella precedente posa mentre prosegue e termina il massaggio: si aspettava di essere accusato, si aspettava delle offese e del risentimento da parte del figlio, che lo odiasse per la sua mancanza d’amore e per il suo disprezzo, invece tutto ciò che ha ottenuto è il silenzio. Un silenzio che, pur in mancanza di parole, è messaggero di mille e più emozioni.