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Autore: Rota    22/05/2021    0 recensioni
Posizionato sul bordo, Reki è pronto a raggiungerlo, per fare qualche curva assieme. A fermarlo però è una sensazione sulla spalla, perché qualcosa di umido è caduto a bagnargli la maglietta. Alza lo sguardo al cielo per la prima volta in diverse ore e si accorge solo in quel momento della quantità di spesse nuvole grigie sopra la città.
Non ha neanche tempo di chiamare l’altro ragazzo che sente la seconda goccia e anche la terza.
Langa, incuriosito dal fatto che sia immobile, lo raggiunge subito con un ultimo volteggio e gli si fa vicino scivolando sullo skate.
-Tutto bene, Reki?
-Si sta mettendo a piovere…

[Renga/LangaxReki week 2021, Day 2: Rain]
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Langa Hasegawa, Reki Kyan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti!
La Renga (Reki x Langa) è una delle mie attuali OTP, quindi dovevo assolutamente partecipare a questa week almeno con una o due fic!
Questo prompt mi ha folgorata e quindi niente, ho cominciato a scrivere!
Buona lettura!
 
 
 



 
L’ennesima spinta con il piede, poi si posiziona e quindi spicca il salto: la tavola scivola su quel basso trampolino con la parte inferiore per quasi un metro, senza mai fermarsi; quando le ruote cadono di nuovo al suolo, il ragazzo con i capelli rossi può permettersi un piccolo gesto di vittoria e quindi continuare il suo percorso. Acquistata velocità e arriva al bordo di una conca nel cemento, dove il compagno sta volteggiando a ogni curva alta – e guardare Langa che si solleva in aria, spinto da una forza invisibile, è sempre una delle sue cose preferite.
Posizionato sul bordo, Reki è pronto a raggiungerlo, per fare qualche curva assieme. A fermarlo però è una sensazione sulla spalla, perché qualcosa di umido è caduto a bagnargli la maglietta. Alza lo sguardo al cielo per la prima volta in diverse ore e si accorge solo in quel momento della quantità di spesse nuvole grigie sopra la città.
Non ha neanche tempo di chiamare l’altro ragazzo che sente la seconda goccia e anche la terza.
Langa, incuriosito dal fatto che sia immobile, lo raggiunge subito con un ultimo volteggio e gli si fa vicino scivolando sullo skate.
-Tutto bene, Reki?
-Si sta mettendo a piovere…
 
 
La loro corsa finisce presto sotto il tetto appena sporgente di un negozietto di dolci. L’acquazzone scoppiato all’improvviso è troppo forte e non permette loro di proseguire; con il fiato corto, si accasciano entrambi contro il vetro spesso della vetrina.
Reki scivola piano al terreno, tenendo tra le gambe la propria tavola colorata.
-Accidenti, non ci voleva proprio! Ora sono tutto bagnato-
Cerca di raccogliere con le dita quante più gocce possibili dalla sua frangia lunga e quindi buttarle via, infastidito. Anche la sua bandana è fradicia: la toglie e la strizza con discreta forza, guardando l’acqua colare dal tessuto sottile fino a unirsi ai fiumiciattoli che scivolano sull’asfalto.
Accanto a lui, c’è subito Langa – e la sua mano si alza al viso di Reki, per sistemargli i capelli dietro l’orecchio.
-Casa mia è più vicina, possiamo andare là.
-Sicuro che non sia un problema?
-Non è mai un problema averti a casa, Reki.
Nonostante il freddo della pioggia, l’altro ragazzo riesce ad arrossire. Si chiude in alcuni borbottii contrariati e guarda per terra, rifiutandosi di dare attenzioni all’altro un solo secondo di più.
Inevitabilmente, la pioggia riporta a ricordi di eventi passati. Anche se non lo desidera, Reki ricorda una sera buia e la sensazione di impotenza, alcune lacrime salate sul viso. Rabbrividisce più del dovuto, e Langa lo vede benissimo.
 
 
Reki sospira, strofinandosi l’asciugamano sul capo e asciugando anche i capelli più ostinati. Si ferma nel mezzo del gesto per aiutare il fidanzato, con il capo piegato in avanti e il phon puntato alla nuca: gli prende di mano l’oggetto e comincia ad asciugarlo lui, borbottando ancora qualcosa.
Era abituato alle sorelle minori, d’altronde.
-Non devi fare in fretta, bisogna asciugarsi bene!
Langa rimane immobile a lasciarsi viziare a quel modo, felice che il suo Reki sia al caldo, appena uscito da una bella doccia, e specialmente stia indossando le ciabatte che lui gli ha dato.
Oltre la porta del bagno, c’è la cena e sua madre che li stanno aspettando – e si sete ancora lo scrosciare forte della pioggia, che entra dalla finestra lasciata socchiusa.
Langa si alza quando il phon viene spento e, all’improvviso, abbraccia Reki. Il ragazzo con i capelli rossi avvampa di nuovo, e un po’ troppo imbarazzato cerca di liberarsi della sua stretta, mentre tiene in bilico il proprio asciugamano tra le dita.
-Ora ci sono io con te.
Le parole di Langa sono attutite dalla maglia contro cui preme le labbra, ma Reki le sente lo stesso e ferma ogni tentativo di evasione. Langa si stringe di più a lui quando sente il suo cuore cambiare ritmo, e sale con le mani alle sue spalle in un abbraccio stretto.
Gli sorride, fronte contro fronte – Reki ha gli occhi lucidi d’emozione e non riesce a smettere di sorridere. Per lui, solo per lui.
-Sì, ora ci sei.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
   
 
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