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Autore: Manu_Hikari    23/05/2021    10 recensioni
Questa Flash partecipa al contest "Gara di Flash" indetto dal gruppo Facebook "Takahashi Fanfiction Italia" ed è ispirata alla canzone Dance the Night Away dei Van Halen.
DAL TESTO: Era una novellina; lo si vedeva dall’incertezza con cui si muoveva, ondeggiando sulle note della musica dal vivo che riempiva il locale. Si vedeva da come i suoi occhi si posavano ovunque, per poi tornare al pavimento. Si percepiva quella eccitazione, mista a disagio, di trovarsi in un luogo in cui non si dovrebbe essere.
Genere: Erotico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Rin, Sesshoumaru | Coppie: Rin/Sesshoumaru
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Pairing: Sesshōmaru/Rin

Ambientazione: Modern!AU

Nota: Questa Flash partecipa al contest "Gara di Flash" indetto dal gruppo Facebook "Takahashi Fanfiction Italia" ed è ispirata alla canzone Dance the Night Away dei Van Halen. Ringrazio bimbarossa per avermi assegnato questa canzone bellissima *___*

Parole: 459

 

 

Love in the third degree

Won'tcha turn your head my way?

 

 

“Sessh, quella lì lasciala perdere.”

La vana intimazione di quel mezzo sangue di InuYasha, più che metterlo in guardia, arrivò alle sue orecchie come tutto il contrario; come una languida e lasciva tentazione, un chiaro invito ad andare invece lì e prendersela.

“Non ti ho chiesto un parere, ti ho chiesto chi è.” Sentenziò il demone in tutta risposta “E sai che odio ripetermi.” Aggiunse a denti stretti.

InuYasha sospirò scofortato. “Non la conosco, so solo che si chiama Rin.” Disse. “Ma ha l’aria da brava ragazza. Sessh, lasciala perdere.”

Ma non lo ascoltava più.

C’era qualcosa di disturbante nel modo in cui l’aveva desiderata fin dal primo momento in cui i suoi occhi si erano posati su di lei, sulla schiena bianca lasciata scoperta da quel vestito inesistente. Nel modo in cui voleva affondare le fauci nel candore di quel frammento di pelle perfetto, tra il collo e la spalla e violare quella trasparente innocenza.

Era una novellina; lo si vedeva dall’incertezza con cui si muoveva, ondeggiando sulle note della musica dal vivo che riempiva il locale. Si vedeva da come i suoi occhi si posavano ovunque, per poi tornare al pavimento. Si percepiva quella eccitazione, mista a disagio, di trovarsi in un luogo in cui non si dovrebbe essere.

Dopotutto, il fatto che avesse l’età per bere (quell’insulso mezzo demone bacchettone non le avrebbe mai servito alcunché al bar, se non fosse stato così), non voleva dire che papaprino fosse al corrente che lei si trovasse lì.

Un’altra ragazza che era con lei – quella lì l’aveva già vista – ogni tanto le si avvicinava e le sussurrava qualcosa all’orecchio, accompagnandosi con uno stupido risolino. Solo quando quella sciocca aveva guardato furtivamente verso di lui, si era reso conto che era rimasto incantato a fissarla.

La ragazza di nome Rin non si era voltata. Aveva inspirato profondamente, imbarazzata e lusingata; poteva quasi avvertire il rossore sulle sue guance bollenti e Sesshomaru, mentre avrebbe dovuto prepararsi a sferrare il suo attacco, si trovò improvvisamente a chiedersi se si sarebbe mai voltata dalla sua parte.

Oh. Era totalmente fregato.

Perché avrebbe dovuto lasciarla perdere? Se avesse giocato bene le sue carte, avrebbe potuto ballare con lei tutta la notte e poi, chissà, magari più tardi lei avrebbe danzato sopra di lui.

Prese il suo drink e si alzò, raggiungendola in poche, imponenti falcate. La sua amica le fece un segno, che non avrebbe potuto essere più indiscreto e Rin si irrigidì; prese un profondo respiro e, lentamente, si voltò.

L’aveva annusata dall’altra parte della stanza, pregustata, bramata. E alla fine l’aveva guardata negli occhi, Sesshomaru, e in quel momento, d’un tratto, s’era reso conto che non sarebbe più stato in grado di capire chi fosse la preda e chi il cacciatore.

 

 

 

 

Angolo dell’autore

 

Quando ci si confronta con i mostri sacri del rock è difficile produrre qualcosa che possa anche solo lontanamente rendere onore.

Spero che questa flash possa in qualche modo esservi piaciuta.

A presto,

Manu

  
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