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Autore: Lodd Fantasy Factory    28/05/2021    1 recensioni
Non ho tempo per le introduzioni. Devo raccontare questa storia, e voglio farlo il prima possibile. Prima che qualcosa mi possa fermare... prima che loro... sono dietro ogni angolo. Sono nella mia casa... cancelleranno tutto. Persino me...
Genere: Dark, Mistero, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash, Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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Giorno…? Anno…?

Ha più importanza, ormai?

Devo ammettere di essermi affezionata a tutto questo.

Vorrei davvero potervi dire un giorno, un mese, ma sarebbe del tutto superfluo. Non cambierebbe ciò che è stato, il terrore e l’angoscia provati nel combattere il caos. Il caos, però, è tale poiché è impossibile riordinarlo. Ci sono cose che noi esseri umani non potremo mai governare.

Così, con la mente, non mi resta che fare un passo indietro ai momenti che hanno cambiato per sempre la mia vita, agli incontri che hanno segnato la persona che sarò.

Io, Gabriela, non avrei mai creduto a niente del genere… non prima di conoscere Enrico, Philipp Lloyd, perlomeno.

Ogni storia narrata ha però una sua conclusione, e spero possiate perdonarmi per non essere la persona che forse avreste voluto leggere. Anch’io, proprio come voi, mi sono affezionata giornalmente alle sue vicende, alle disavventure, ai mille dubbi. Enrico era diventato per me un vero e proprio amico di penna; certo, c’era molto altro nei miei intenti, ma mai mi sarei aspettata simili risvolti. Qualche volta la realtà supera anche le nostre fantasie.

Ho riso, ho avuto una paura terribile, e ho pianto per i cari amici che non ci sono più.

Mi chiedo se anche voi, dietro quello schermo, abbiate provato le stesse sensazioni, leggendo di noi. Non sono brava a portare a termine certe cose… è la prima volta che lo faccio.

Ho fatto una promessa.

Intendo mantenerla.

Lui lo merita.

Potete prendere quanto segue per una banale storia di fantasia, la follia di uno scrittore o una scrittrice. Chi ha vissuto esperienze simili, però, sa bene che la verità sta nel mezzo della follia.

Io, mi congedo qui, prima del finale.

Vi ringrazio per avermi sopportata.

Vi voglio bene.

 

Gabriela / Anduin

 

 

 

L’ultimo giorno di degenza ricevetti una cartolina sulla quale era illustrata la State House di Providence, Rhode Island, America. Non c’era indirizzo di spedizione, dunque immaginai fosse stata portata a mano, cosa che mi venne presto confermata dall’infermiera. Era stata portata da un bambino. Come avesse fatto quel pargolo a inoltrarsi indisturbato dentro un ospedale, in piene restrizioni pandemiche, questo è ancora oggetto di mie perplessità. Ecco, sto divagando.

La cartolina era stata stampata su una carta fotografica, con una qualità non esattamente eccelsa. Esaminandola, sul retro notai un simbolo che non scorderò per il resto della vita:

 

 

Di fianco al mio letto era presente un pannello retroilluminato per le radiografie, solito ricordarmi le mie terribili condizioni. Inserii la cartolina, e il vero contenuto divenne visibile, scritto in piccolo e con un inchiostro speciale. Anche l’immagine era stata sovrascritta:

 

Ciao, Gabriela

 

Mi dispiace non averti potuta salutare di persona.

Stiamo per imbarcarci.

Philipp Lloyd è stato sconfitto, anche se pagando un grande costo.

Ma la battaglia non è ancora conclusa.

Malsumis perdura.

Uccidendo Philipp Lloyd e l’Antico, lo abbiamo rallentato.

Màlk-ar-Sùm è però un’entità immensa.

Ho infine compreso il senso della grande esplosione e del dolore percepito da Philipp Lloyd. Nella seconda guerra mondiale, la bomba ha ucciso uno degli Antichi.

Erano dodici in origine, quelli sopravvissuti al lungo sonno.

Credo siano rimasti in dieci. Se solo uno dovesse liberarsi, sarebbe la fine.

Zhùt e gli Indiani d’America, così come altri popoli, hanno tentato sino alla fine di sigillarli.

Ora, è arrivato il nostro momento.

Nostro, perché la verità non è scontata: noi siamo l’eredità di Zhùt, perché nel nostro sangue scorre anche il suo, quello dei suoi figli.

Per questo siamo dei Figli di Tabaldak.

Tutti noi Niudna.

Per questo ho bisogno di te, Gabriela.

Tu li hai riuniti.

Grazie a te, hanno combattuto per me, per Philipp Lloyd.

Ti aspetterò a Providence, Rhode Island, America.

Gli Antichi Dei devono essere fermati.

 

 

 

Philipp Lloyd.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fine

   
 
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