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Autore: IvanaAnkhese    03/06/2021    0 recensioni
Il mio primo romanzo di fantascienza.
Strani fatti stanno incominciando ad accadere in tutto il mondo, soprattutto a Napoli. Un giovane misterioso piomberà improvvisamente nella vita di una ragazza napoletana, per avvisarla che tutto verrà sconvolto: una nuova guerra o la fine del mondo?
Volevo dirvi che per quanto riguarda il protagonista maschile, mi sono ispirata un po' alle fattezze dell'attore Freddie Highmore, per sua sorella alla cantante Avril Lavigne, e per il marito di quest'ultima, l'antagonista principale, al cantante ucraino Mélovin, di cui il mio personaggio porterà anche una parte del suo nome. Nonostante sia una storia di fantascienza, cercherò di introdurre temi ed elementi che possano renderla realistica e attuale.
Spero di avervi incuriosito, buona lettura!
Genere: Azione, Drammatico, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Ivy giunse a Piazza del Gesù tutta trafelata. C'era un sole che spaccava le pietre. Si muoveva velocemente cercando di schivare quella miriade di gente che normalmente affollava quel luogo. Indossava delle ballerine rosa di plastica, che fasciavano perfettamente i suoi piedi grazie a un elastico al loro interno. Di certo non erano le scarpe adatte per fare una maratona come stava facendo lei! In un attimo i suoi piedi erano diventati roventi. Il tessuto dei jeans le si era attaccato alla pelle per il caldo, dandole un senso di pesantezza alle gambe, e l'elegante camicetta ricamata era ormai zeppa di sudore. Mentre percorreva la via verso la Caffetteria Scaturchio, il venditore ambulante che di solito si aggirava per quella zona produsse uno strano suono simile a quello di una trombetta o al verso di un uccello, e sbraitò: << Sciò sciò Ciucciuè!! * >>. Quel suono stridulo penetrò nell'orecchio di Ivy che sobbalzò spaventata, e quasi perse l'equilibrio urtando qualche passante! << Che bella jurnata ch'è schiarata! >>, disse la ragazza tra sè e sè. Aveva anche fatto tardi!!

Finalmente riuscì ad entrare a Palazzo Corigliano, sede dell'Università L'Orientale. La lezione era già incominciata! Quando Ivy entrò in aula la professoressa stava parlando con un nuovo allievo. Straniero, forse. Alla ragazza non importò molto, tanto era preoccupata di aver fatto tardi! << Scusate il ritardo!! >>, si scusò. << Non si preoccupi! Dobbiamo ancora iniziare. >>, le rispose l'insegnante. La ragazza scelse il primo banco della prima fila. Sistemarsi per lei fu faticoso, a causa di quel maledetto seggiolino rumoroso che bisognava abbassare con la mano se ci si voleva sedere! Non sapeva neanche dove appoggiare il suo zainetto, tanto che lo spazio era ridotto! Sentiva su di lei gli occhi di tutti, infastiditi dal suo rumore. Moriva dall'imbarazzo. Il ragazzo straniero era seduto proprio dietro di lei! La ragazza si lasciò andare pesantemente sulla seggiola e i suoi lunghi capelli caddero proprio sul banco del giovane. << Oh, scusami!! >>, disse girandosi a stento per ritirare le sue ciocche, senza degnare neanche di uno sguardo il ragazzo, che non ebbe il tempo di risponderle. Egli però la guardò con i suoi occhi chiari ma profondi. Sembrava che la conoscesse...!

La lezione era appena finita. Ivy era contenta di tornare a casa: non si sentiva tanto bene! Si fermò nell'androne di fronte al portone spalancato, cercando di godersi quell'unico filo d'aria che passava di lì. Aveva la bocca asciutta, strinse le labbra e deglutì. Aveva bisogno d'acqua. Quel caldo terribile l'aveva stremata. Guardò per terra, e le sembrò che il pavimento tremasse. Improvvisamente si sentì debole, come se una forza la stesse attraendo verso il basso, ed ebbe un mancamento. Qualcuno la afferrò per il polso. << Tutto bene? >>, le chiese colui che l'aveva appena sorretta. La ragazza si girò di scatto, e vide che era il nuovo arrivato! Avvertì un brivido. Stranamente non sentì più tutto quel caldo! La sua attenzione cadde sulla mano del ragazzo che l'aveva stretta. Aveva una presa forte, ma delicata allo stesso tempo! Non aveva sentito dolore. Ivy era rimasta colpita da quel gesto! << Sìsì, non ti preoccupare...! >>, rispose. << Sicura..? >>, insistette lui. << Sìsì, ehm...è il ciclo...sai, a me fa così, è normale!! >>, balbettò Ivy spontanea. Il ragazzo la fissò con i suoi occhi magnetici, poi le sue labbra si incurvarono in un sorriso, e le disse dolcemente: << Forse devi bere! >>. << Sì, giusto! >>, rispose lei. Così la accompagnò al distributore di bibite. << Ivy, giusto?? >>, chiese lui. << Mi chiamo Ivana, ma sì, puoi chiamarmi Ivy. O anche Iva! >>, rispose lei mentre si chinava per prendere la bottiglietta d'acqua. << Io sono Michael, ma puoi chiamarmi anche Michele. Mia madre era italiana. Mio padre è straniero. Sono uno studente in Erasmus. >>, disse lentamente il ragazzo, senza staccare gli occhi da lei. << Ah ho capito! Quindi da dove vieni?? >>, chiese Ivy incuriosita. << Da lontano...da molto lontano! >>, puntualizzò sibillino, poi continuò: << Ora però vivo qui. >>. << Ah, bello! Parli benissimo l'italiano! >>, rispose Ivana entusiasta. << Allora ci vediamo in questi giorni...!? >>, tagliò corto, salutandolo. Il ragazzo sorrise, e rispose deciso: << Certo. >>. La guardò allontanarsi, e con uno strano scintillio negli occhi, sorrise soddisfatto: non c'erano dubbi che l'avrebbe rivista! Doveva darle un messaggio.

Durante la strada verso la stazione della metropolitana a Piazza Dante, ad Ivy sembrò di riavvertire quel tremore sotto i piedi, e di percepire che dal marciapiede si sprigionasse un forte calore. Comunque era stata contenta di aver conosciuto quel ragazzo, nonostante fosse un tipo un po' strano! Eppure...quello sguardo...le sembrava di averlo già visto! 

Quando rientrò in casa, in cucina la tv era accesa e trasmetteva il telegiornale, che stava dando la notizia di leggere scosse di terremoto che erano state avvertite a Napoli e in paesi limitrofi circa un'ora prima. L'epicentro era il Vesuvio. Allora non era stata solo una sua impressione. Ecco perchè si era sentita male! Le aveva avvertite...!

In quei giorni si era parlato  dell'attività del Vesuvio che stava intensificandosi sempre di più...ma cosa sarebbe accaduto nei giorni successivi??




* "Sciò sciò Ciucciuè!!"  è un' espressione scaramantica esclusivamente napoletana  per allontanare il potere del malocchio e delle malelingue;

* "Che bella jurnata ch'è schiarata!" , cioè " Che bella giornata che si presenta!" in senso ironico, cioè brutta. E' un detto napoletano.


Ciao a tutti!! Scusate il ritardo nell'aggiornare questa storia!! Spero con questo capitolo di avervi affascinato un po' di più...Seguitemi!!



   
 
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