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Autore: domaris    10/06/2021    0 recensioni
[Among Us]
[Among Us][Among Us]L.J. "Boss" Blue è il capitano di una piccola nave spaziale che per lo più trasporta gente da un pianeta all'altro, ma è anche un grande investigatore e occasionalmente lui e il suo team vengono chiamati per scoprire impostori su avanposti o altre navi. Con l'arrivo di Katie Red, l'ultimo nuovo membro dell'equipaggio, la nave salpa verso nuove avventure.
Storia nata per gioco che unisce la mia attuale passione per Among Us con quella storica verso l'NCIS, anche se dalla squadra investigativa della marina ho preso a prestito solo nomi e qualche tratto caratteriale e non è necessario conoscere il telefilm per leggere la fanfiction. In questo mio universo i "crewmate" e gli "impostors" non hanno nulla di umano.
Genere: Avventura, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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(questo capitolo è dal punto di vista di Vale)

Capitolo 2 – Primo giorno

Vale si svegliò disorientata. Gli eventi della sera prima erano annebbiati.
Gente era venuta e andata via con altri mini, e lei era ancora lì, sola. L'infermiere, dopo averle cambiato la medicazione alla gamba, l'aveva mandata a letto senza dire una parola. Non capiva cosa stava accadendo ma era troppo triste per dormire e si era messa a piangere.
Poi, l'infermiere era tornato e aveva detto che sarebbe andata via.

"Ma nessuno è venuto per me".

"Sei fortunata, era in ritardo ma adesso è qui e tutto è apposto. Sbrigati a vestirti così finalmente conoscerai la tua nuova mamma", rispose lui, facendole fretta mentre metteva le sue poche cose in una borsa.

"Mamma? Io ho già una mamma!"

"Certo, è la tua nuova allenatrice, d'accordo?"

Andarono nell'altra stanza e c'era una donna rossa con orecchie da gatto ad aspettarla.

"Ti ho vista fuori", disse Vale, sorpresa.

Lei annuì e si inginocchiò per essere al suo livello. "Sì, cara, sei stata così carina e gentile a salutarmi l'altro giorno. Mi dispiace non poter essere venuta prima."

Disse tante altre cose ma Vale non prestò attenzione. Aveva finalmente una nuova insegnante e forse, se fosse stata molto brava e avesse fatto molto esercizio, i suoi genitori sarebbero tornati a prenderla.

Vale non ricordava nient'altro. Doveva essersi addormentata lungo la strada per lo spazioporto.

Finalmente aprì gli occhi e si guardò attorno. La stanza era quasi spoglia ma la donna rossa era seduta su una sedia, intenta a leggere.

"Buongiorno dolcezza. Spero che tu abbia dormito bene. Vieni, gli altri ci aspettano per colazione."

"Ok, signorina Red", rispose alzandosi.

"Chiamami Katie".

Vale annuì e indossò il suo tutù rosa. Poi attraversarono un labirinto di corridoi e arrivarono in una grande Caffetteria. C'era molta gente, non ricordava di averne vista così tanta dall'ultima volta che aveva partecipato ad un saggio con la mamma. Ma questi erano tutti gentili, soprattutto la ragazza con il codino, il dottore e quello con il palloncino sopra la testa. C'era un altro mini, forse era qui per esercitarsi insieme. Ma presto scoprì che Pal Lime era orgoglioso di essere figlio di un dottore e voleva diventarlo anche lui. Quando Doc andò nella sua infermeria lo seguì e Vale tornò a prestare attenzione agli adulti.
Poi arrivò un altro adulto blu. Tutti lo chiamavano "Boss". Era brusco e mandò tutti ad eseguire il proprio lavoro. Katie passò a Vale il suo peluche e un succo di frutta. Poi le disse che poteva restare lì a giocare, tra un compito e l'altro qualcuno sarebbe stato presente.

"Mi spiace, devo andare e adesso non posso portarti con me, più tardi però avremo tempo per stare insieme. Se hai bisogno di qualcosa chiedi a chiunque, d'accordo?".

E poi Vale era di nuovo sola. Giocò per un po', la ragazza viola passò e le diede un frutto, disegnò una ballerina con i colori che le aveva dato il tipo verde, la strana ragazza marrone le aveva dato dell'acqua e quello blu un dolcetto. Che cosa poteva fare adesso? Il posto era spazioso così forse poteva fare un po' di esercizio. Cominciò con un riscaldamento e poi fece qualche semplice passo. La mamma era stata una ballerina e le aveva insegnato tutto. Anche quando il padre la colpiva con il trofeo che aveva vinto da piccola, sapeva che lo faceva per incoraggiarla a migliorare così, quando si era ferita alla gamba e loro l'avevano lasciata era sicura che fosse solo perché aveva bisogno di un allenamento speciale per diventare la miglior ballerina della galassia.

Così Vale aveva aspettato pazientemente e adesso finalmente era il suo momento. Sorrise e andò nel corridoio, passando finalmente a passi più complessi. Amava le pirouettes, gli arabesque e tutte quelle pose e passi di cui non ricordava i nomi, così danzò e danzò fino a quando la gamba non le fece troppo male e dovette sedersi a terra.
Era stanca e assetata e improvvisamente si rese conto di essersi persa.

Chiamò ad alta voce: "Katie? C'è nessuno? Pe favore!" ma il corridoio rimase vuoto e silenzioso.

Vale si sentì abbandonata e cominciò a piangere. Pensò che tutti la lasciavano sempre. Forse l'avevano vista esercitarsi e deciso che non era abbastanza brava, solo uno spreco di tempo. Non sapeva che la stessero cercando e non si accorse di Gail e Zida che si avvicinavano.

"Boss, l'abbiamo trovata. Piccola non piangere, siamo qui", disse la ragazza viola, abbracciandola.

"Zida, è esausta, puoi portarla sulle spalle?" aggiunse mentre le asciugava il viso bagnato di lacrime.

"Sicuro. Andiamo, la cena è pronta."

La portarono nella Caffetteria, dove tutti stavano aspettando. Katie corse verso di loro e abbracciò Vale.

"Ero così preoccupata! Non ti lascerò più da sola, sweetie."

"Non lo farà nessuno", aggiunse il capitano dando un'occhiataccia agli altri.

"Lasciatemi dare un'occhiata a questa signorina. Pal puoi portarmi la mia borsa?" disse Doc e in un attimo Vale era suo tavolo e la stava controllando mentre raccontava una storia di quando era giovane.

"Sta bene", fu il verdetto e poi tutti cominciarono a parlare contemporaneamente.

"Posso avere un po' d'acqua?" chiese Vale timidamente.

"Ecco, e dopo cena puoi avere la ciambella di Tonyo", disse il capitano porgendole un bicchiere.

"Boss! E' l'ultima." si lamentò il giallo.

"Ne avrai altre al prossimo avamposto", dichiarò Timmy entrando con un vassoio.

Dopo cena Katie andò nella Sala Comunicazioni e la portò con sé. Quando finì di lavorare andarono nel loro alloggio e gli occhi di Vale si ingigantirono per la sorpresa: la stanza non era più spoglia come al mattino. C'era una morbida coperta rosa sul suo letto e accanto un tappeto dello stesso colore con una ballerina disegnata. Sopra al letto c'era un poster di una ballerina famosa e su una nuova mensola c'erano il suo trofeo e il peluche che aveva dimenticato in corridoio.

"Ti piace? Hanno collaborato tutti per farti una sorpresa. E' per questo che oggi eravamo tutti così impegnati." disse Katie mentre Vale esplorava il suo spazio.

"Lo amo, grazie!" disse la piccola prima di correre ad abbracciare Katie. "Possiamo andare a ringraziare gli altri?" chiese.

Vale era timida ma era così felice che abbracciò tutti, incluso il capitano che non era burbero come aveva creduto. Infatti si sedette a terra con lei e Pal e li lasciò giocare con la sua barchetta di carta fino a quando non furono sonnacchiosi. Quella notte la bambina sognò di essere una famosa ballerina e c'era tutta la squadra in prima fila ad applaudirla.

   
 
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