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Autore: fenice64    12/06/2021    11 recensioni
Ogni tanto ci perdiamo e smarriamo anche una parte importante di noi stessi: la nostra anima.
Intraprendiamo quindi un viaggio interiore alla sua ricerca.
Genere: Introspettivo, Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Solo il viandante che ha peregrinato nel suo infinito mondo interiore potrà accostarsi all’Anima, scoprendo che per anni altro non ha fatto che cercare Lei, poiché Lei è dietro e dentro ogni cosa.
I viaggi, si fanno per cercare Anima e le persone si amano in quanto simboli di Anima.
(Carl Gustav Jung)

 
I confini dell’Anima, nel tuo andare, non potrai scoprirli, neppure se percorrerai tutte le strade:
così profonda è l’espressione che le appartiene.
(Eraclito)

 

Quando ti ho scorto,

ti ho chiamata,

ma non ti sei voltata,

forse perché non hai udito la mia voce

che, come una eco,

risuonando è rimbalzata lontano

e così ti ho perduta fra la folla.

Ti ho senza sosta cercata,

fra valli assolate e montagne impervie,

districandomi fra i grovigli del Tempo

senza riuscire a raggiungerti mai.

Dopo un lungo peregrinare,

infine,

ti ho vista seduta sulla spiaggia,

sola e pensierosa,

come in attesa,

con uno sguardo languido

ad osservare il sole

che si inabissava nelle profondità del mare,

cercando dentro te stessa la serenità.

Mi sono seduta accanto a te,

che mi hai fatto dono di un sorriso,

ora interiormente libera

e riappacificata con il Creato,

perdendomi anche io

ai confini di ciò che assomigliava ad un sogno

e, prendendoti per mano,

ho finalmente ritrovato la mia anima.

 

   
 
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