Raya e l’ultimo dominatore dell’aria
I personaggi di “Raya e l’ultimo drago” stavano camminando
per raggiungere i quartieri della Disney.
«Accidenti ci siamo persi» disse Raya.
«Siamo già in ritardo. Ora come facciamo?» disse Naamari con
le mani tra i capelli.
«Ehi quelli laggiù sembrano simpatici» disse Sisu. «Ehi, voi!
Ci siamo persi potete darci una mano?»
Un gruppo formato da un ragazzo pelato e una specie di
bisonte volante più tanti altri personaggi si avvicinò. Raya spiegò il problema
all’altro protagonista.
«Quindi anche voi vivete in un mondo fantastico popolato da
fauna immaginaria?» chiese Aang.
«Esatto» rispose Raya.
«Anche il vostro ispirato principalmente da varie culture
dell’Asia orientale?»
«Precisamente».
«E avete varie nazioni formate da popoli molto diversi, una
volta unite in armonia e che ora sono divise in una terribile guerra e soltanto
un essere prescelto insieme al suo sgangherato gruppo di amici può ristabilire
l’equilibrio e salvare il mondo?»
«Non avrei saputo dirlo meglio» sorrise Raya.
I due gruppi incuriositi cominciarono a parlottare fra di
loro.
Aang e Sisu sotto forma umana stavano parlando in un angolo.
«Oh, per tutte le scimmie-ragno, sei l’ultima di una
popolazione scomparsa tanto tempo fa e da cui dipende il destino del mondo
anche tu?»
«Sì bello! A te com’è andata?»
Aang si mise le mani sui fianchi. «Beh, è stata dura, ma alla
fine ci sono riuscito. Te?»
«Pure io» disse Sisu imitando la sua posa. «Oh, sei morto
anche tu?»
«Sì, a me hanno riportato in vita con dell’acqua magica».
«Ma pensa, pure a me. Scommetto che alla fine anche il tuo
popolo sarà stato riportato in vita e ti sarai ricongiunto con tutti i tuoi
amici, eh?»
Aang rimase a bocca aperta con un dito a mezz’aria: «Ehm,
veramente…»
Intanto Sokka parlava con Boun.
«Hu», esclamò il ragazzo della tribù dell’acqua, «Anche tu
porti la maglietta senza maniche?»
Il ragazzino fece una giravolta e fletté le braccia in posa
da bodybuilder. «Non posso negare al mondo queste due bellezze» disse baciando
le due braccia magroline.
«Anche tu hai perso persone care per via della guerra?»
«Sì» rispose mogio.
Sokka lo guardò con empatia. «E mi hanno detto che anche te
sei un esperto navigatore».
«Certo amico sono il capitano Bou–»
«Boomerang?» disse Sokka con gli occhi sgranati.
Intanto Toph e Tong.
«Percepisco che anche tu sei una spietata guerriera,
attanagliata dal profondo desiderio di sconfiggere avversari degni di te e allo
stesso tempo con una lancinante e turbolenta paura di affidarti a altri,
creando intorno a te una corazza di cruda e impenetrabile ostilità» disse
l’omone di Schiena.
Toph rimase impassibile per qualche secondo. «C’hai preso
frate’».
«Gah, gagh, gah» disse la piccola Noi.
«Chirp, chirp» rispose Momo.
«Mooargh» disse Appa.
«Groof, groof» rispose Tuk
Tuk.
«E anche tu hai imparato delle nuove abilità magiche man mano
che procedevi nel tuo viaggio?» chiese Aang a Sisu.
«Certo. Sta a guardare». In un lampo di lice si trasformò mostrando
la sua vera forma di drago. Il ragazzo guardò sbalordito. «Sei un drago!»
«Esatto» sorrise Sisu.
«Avevo già conosciuto dei draghi, ma mai uno che parlasse. Conosci
la danza del drago?»
«Se la conosco?!»
Intanto Zuko parlava con Naamari.
«Quindi anche tu sei una principessa che è stata costretta a compiere
atti orribili per il bene del suo paese, per poi affrontare un lungo percorso
di introspezione e redenzione» disse serio Zuko guardando Naamari.
«Sì» disse lei con tono ugualmente serio.
Entrambi si fissarono contemplando il loro difficile passato.
«Non è semplice imparare a fidarsi degli altri e mostrare i
tuoi lati deboli» mormorò il signore del Fuoco.
«Certe ferite diventano cicatrici che rimangono a vita… Ehm,
ops» disse arrossendo, guardando il lato sfigurato di Zuko.
Lui sorrise toccandosi lievemente la guancia. «Ma almeno
sappiano che non siamo soli. Ognuno ha un passato che può impedirgli di aprirsi
con gli altri, nessuno si apre subito, trovando una sintonia istantanea e…»
«MIGLIORI AMICI PER SEMPRE! MIGLIORI AMICI PER SEMPRE!» Aang
e Sisu passarono saltellando accanto ai due reali tenebrosi.
«Ehm… Quindi immagino tua madre sia stata un ostacolo
difficile da superare e ora starà scontando i suoi crimini?» continuò Zuko.
«Ehm, a dire il vero sta laggiù con tuo zio» disse indicando
qualche metro più in là.
«Yum! Capo Benja, le devo fare i complimenti, questa zuppa
Kumandra è la migliore che abbia assaggiato da molto tempo».
«La ringrazio generale Iroh. È una ricetta che viene dal…
Cuore».
«Haha, perché la sua nazione si chiama cuore. Haha! Posso
contraccambiare tentandovi con il mio famoso tè al gelsomino?»
«Certamente».
«E poi dopo vorrei ascoltare la sua storia regina Virana, se
me lo concederà. Sono certo che sarà un racconto tanto affascinante quanto la
sua narratrice» disse strizzando l’occhio. La regina rispose con un sorriso.
«Andiamo a parlare più in là?» disse rigido Zuko.
«Sì, è meglio» disse Naamari affrettandosi col Signore del
Fuoco.
Raggiunsero Aang e Katara che stavano parlando con Raya.
«Quindi anche voi siete partiti da acerrimi nemici per poi
diventare alleati inseparabili contro la minaccia finale?» chiese Raya ai due
ragazzi.
«Esatto» disse Aang mettendo una mano sulla spalla di Zuko.
«Già» mormorò rigido il Signore del Fuoco.
«E anche nella vostra storia c’è una non detta ma palpabile
attrazione tra due personaggi che ha scatenato un’OTP innegabile?» disse
Naamari lanciando uno sguardo sorridente a Raya.
Zuko e Katara si lanciarono uno sguardo terrorizzato.
«Haha. No, no, non credo» rise Aang.
«Già» si affrettò ad aggiungere Zuko, tutto rosso.
«Sì, si! Haha. Niente ship irrisolte in questo fandom» disse
Katara con un sorriso nervoso. «Ma… Wow, come si è fatto tardi. Ora penso che
sia il momento di separarci».
«Oh, davvero tesoro?» disse triste Aang.
I due gruppi
cominciarono a salutarsi.
«Peccato c’erano un sacco di somiglianze e coincidenze tra le
nostre storie. Un’ultima curiosità, quante stagioni avete?» disse Aang.
«Stagioni?» disse Raya. «Che intendi dire? Ne abbiamo
quattro, no?»
«No, il numero delle stagioni della vostra serie. Noi ne
abbiamo tre, voi?»
Raya esitò imbarazzata. «Beh, ecco noi… Siamo un film, non
una serie».
«Chee?» disse Sokka. «Ma scusa avete un gruppo di cinque
personaggi che hanno tutti un ruolo vitale nel finale; cinque location con
culture e sfide diverse, tutte visitate; come avete fatto a creare connessione
emotiva con gli spettatori in così poco tempo?»
Raya si guardò i piedi. «Dobbiamo andare. Grazie
dell’informazione».