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Autore: Animer_otaku    13/06/2021    4 recensioni
Due gemelle di quattro anni, una nonna che adora le sue nipoti e due genitori che vorrebbero soltanto starsene per conto loro...
Genere: Erotico, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Rin, Sesshoumaru, Signora Madre | Coppie: Rin/Sesshoumaru
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno
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«Mamma, perché stasera ci lasciate dalla nonna?»
Rin non ha il tempo di rispondere perché la porta si apre, Inukimi trilla di gioia, Towa salta in braccio alla nonna e la demone le fa fare un giro in aria prima di prenderla veramente in braccio. Setsuna invece mantiene l’aria seria e continua a fissare la madre in attesa di una risposta. Degna figlia di suo padre.
«Perché anche tua madre e tuo padre hanno bisogno di riposare.» Visibilmente snervato, Sesshomaru apre un po’ di più la porta, cercando di far capire alla figlia di entrare. Non vorrebbe essere così brusco, ma negli ultimi giorni è veramente facile infastidirlo. Anche se, in effetti, badare per tutto il tempo alle due gemelle mezzo demoni non dev’essere uno scherzo.
A quel punto anche Setsuna entra in casa, finendo nell'abbraccio della nonna.
«Andate pure, tengo io le mie nipotine preferite...» 
«Ciao mamma, ciao papà!» Le gemelline salutano con la manina i genitori.
Sesshomaru non perde nemmeno tempo a far notare a sua madre che ha soltanto loro due, di nipoti, e saluta in fretta le figlie assieme alla moglie. Quando la porta si richiude, Rin fa appena in tempo a voltarsi verso il marito che lui la prende in braccio e utilizza la velocità di demone maggiore. L’attimo dopo, sono già sulla terrazza di casa.

Il sorrisetto malizioso di Rin scompare quando Sesshomaru la bacia con foga, trascinandola all’interno dell’appartamento. La camicia di lui e i pantaloni di lei scivolano a terra e Rin si ritrova seduta sul tavolo della cucina, il corpo di Sesshomaru schiacciato contro il suo a tenerlo fermo.
Ormai è un mese che, con le gemelle di mezzo, non riescono a fare cose da grandi; è stato principalmente per rimediare, se hanno deciso di lasciarle alla nonna.
«Pensavo saremmo anche andati a cena fuori...» gli soffia lei sulle labbra con voce roca.
«Ho cambiato idea.» Sul volto del demone si disegna il suo stesso sorrisetto e lui si avvicina un altro po’ a lei… Il telefono squilla.
I due si bloccano un attimo, perplessi, ma poi Rin sospira per l’atmosfera rovinata e Sesshomaru agguanta il telefono quasi artigliandolo, gli occhi un attimo prima maliziosi ora colmi di nervoso: quando ha visto il nome di chi lo sta chiamando, ha capito di non avere altra scelta.

«Sì?»
«Ciao, Sesshomaru» Non bisogna sforzare molto l’immaginazione per figurarsi, dall’altra parte del telefono, sua madre e il suo sorrisetto di quando si tratta di infastidire il suo stesso figlio. «Le bambine volevano sapere come tu abbia incontrato la loro mamma.» Un “Ciao papà!” risuona in sottofondo.
“Ma cosa…?” «Glielo racconterò un’altra volta.» Sesshomaru non aspetta nessuna risposta e spegne subito del tutto il telefono, quasi scagliandolo dall’altra parte della stanza. Lo sguardo che riserva a Rin le fa dimenticare l’interruzione e lei riprende l’aria provocante di prima, giocherellando quasi distrattamente con una ciocca di capelli.
«Ho capito.»
«Bene, ora stai ferma»
Rin perde sorriso e aria provocante quando Sesshomaru le apre le gambe e la penetra subito con due dita. Emette un grido strozzato e si irrigidisce, colta di sorpresa dalla sua irruenza, ma quando le dita di Sesshomaru si inarcano dentro di lei, iniziando a muoversi, il piacere la invade e Rin geme con forza, gettando la testa all’indietro. Alle due dita se ne aggiunge una terza, iniziando a entrare e uscire in velocità, bagnate dei suoi umori; il pollice le tortura il clitoride in profondità, mentre la sua apertura si dilata sempre più.

Sta ancora controllando la sua espressione in volto, ma Sesshomaru è eccitato da morire dalla vista di Rin che si contorce sul tavolo, assecondando i movimenti delle sue dita, e la penetra ancora un po’ più a fondo, pregustando già il relax di quella notte; se lo meritano, dopo i mesi estenuanti passati a correre dietro alle gemelle. Rin urla con tutta la sua voce, la vista offuscata dal piacere e l’apice vicinissimo, Sesshomaru inizia a dimenticare tutto il resto. E poi…
Nonostante la loro situazione, Sesshomaru capta un leggerissimo rumore al di fuori della porta. Trasalisce. Le sue dita escono subito da lei e il demone prende Rin in braccio; l’attimo dopo sono in camera loro e lui l’ha gettata sul letto. Nel tempo in cui Rin geme un’ultima volta e vede tutto confuso dalla sorpresa -e dalla disperazione per il mancato amplesso- Sesshomaru si è infilato velocemente una camicia -che per fortuna copre tutto- ed è corso alla porta di ingresso. Che ora si è aperta.

«Papà?»
«Allora? Come hai conosciuto la mamma?»  
«Dai papà, ce lo dici?»
Per poco Sesshomaru non si trasforma quando mette a fuoco Towa e Setsuna, le figlie di quattro anni, che lo osservano con curiosità e hanno rovinato ogni cosa, quando invece dovrebbero trovarsi dall’altra parte della città. Per fortuna è riuscito a nascondere almeno Rin. «Fuori di qui.»
Le gemelle spalancano gli occhi per la sua reazione, stupite e anche intristite. Fra non molto sarà una pioggia di lacrime.
«Ma dai, Sesshomaru...» sorride Inukimi, sporgendosi la testa da dietro la porta d’entrata; di sicuro non è stato un problema per lei acconsentire ai desideri delle nipotine che tanto adora. Anche se dalla camera nessuno la può vedere, Rin prova il desiderio di scomparire: se Sesshomaru non avesse avvertito la presenza delle gemelle un attimo prima che loro entrassero in casa... «Vogliono soltanto sapere come hai incontrato Rin.»
Ma perché un dubbio così impellente doveva venire proprio quella sera? E soprattutto, perché sua madre deve assecondarle se ha capito benissimo perché le hanno lasciato le gemelle?
Doveva sapere che avrebbe percepito la loro presenza un attimo prima che fosse troppo tardi… Ma la situazione è talmente surreale che Sesshomaru si chiede se quella donna sia veramente sua madre.

«Madre, portale via
«Ma papà, perché non ce lo vuoi dire...?»
«Dov’è la mamma?»
«E dai Sesshomaru, diglielo...»
Sesshomaru perde del tutto la pazienza e sbatte la porta di casa, chiudendo fuori la madre e le figlie -che al di là dell’indifferenza adora, ma dannazione, è la serata sua e di Rin che quelle due bambine hanno rovinato- e ritorna dalla moglie con il volto ancora a un passo dal furente.
Trova Rin a
ncora abbandonata sul letto, che si limita a tentare di risollevarsi con le braccia mentre lo fissa con uno sguardo ancora perso; di sicuro si infurierebbe per il suo comportamento con Towa e Setsuna, se non fosse ancora preda del rimpianto per la mancata sensazione di appagamento che lui avrebbe potuto darle.
"Amen"
Rin dimentica cosa sia appena successo e si ritrova a deglutire quando Sesshomaru la immobilizza sul letto sotto di lui, imprigionandola tra le braccia mentre la fissa con intensità.

La camicia che si era rimesso addosso è già scivolata via.

«Ora dovremmo riuscire a farcela.»
E per fortuna, nessuno li disturba più per tutta la serata. Rin e Sesshomaru possono finalmente rilassarsi come si deve.

*

«Volevo solo che papà mi dicesse come ha conosciuto la mamma...»
«Lo sapete, a volte vostro padre è intrattabile...» Forse si può anche togliere l’“a volte”. Inukimi nasconde un sorrisetto dietro alla manica del vestito, divertita dalla scocciatura del figlio, ma quando vede l’espressione delusa di Towa e gli occhi lucidi di pianto di Setsuna fa una carezza sui capelli delle nipoti e le riporta a casa sua.
Le gemelle ritornano a sorridere quando passano tutta la serata in compagnia della nonna a giocare con i loro poteri demoniaci, ridendo e dimenticando finalmente il caratteraccio del padre e il dubbio impellente.

Glielo chiederanno un’altra volta.





























 

Angolo autrice:
Ehm… Vi giuro, non so come mi sia venuta in mente questa roba :’)
Su Rin e Sesshomaru e su quanto io li ami non mi esprimo direttamente, faccio prima "^^, però niente da fare, nonostante quello che hanno fatto dire a Inukimi negli ultimi episodi di Yashahime sulle gemelle non riesco a non immaginarmela come nonna fantastica che le adora *.*
E come al solito, un GRAZIE in particolare a nick_b per la sua consulenza e per la sua concessione dei diritti sull’espressione “cose da grandi", coniata da lei in persona^^
Per quanto sia una sottospecie di fanfiction partorita dalla mia mente malata, spero vi sia piaciuta! Ciao! :D

Animer

   
 
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