Le era bastato vederlo dalla cima delle mura. Lo shock che colse la regina non era per l’improvviso attacco avvenuto così vicino a lei,  e nemmeno il timore di essere riconosciuta dai nemici o dagli Jaegeristi mentre fuggiva per salvaguardare la sua incolumità. No… il vero motivo non era immaginabile da nessuno. L’intero popolo delle mura aveva ormai riconosciuto Historia Reiss come degna erede al trono, giacché ella era stata forte abbastanza da abbattere il padre deviato senza esitazioni. Con l’aiuto dei paladini del corpo di ricerca aveva ribaltato il governo fasullo. Uno dei suoi primi provvedimenti dopo l’incoronazione era stato quello di raggruppare tutti gli orfani del regno, e regalare loro una nuova vita. Il sorriso era riapparso sui loro volti. Grazie a ciò Historia aveva guadagnato addirittura il soprannome di “Dea Allevatrice”. Ella stessa si era convinta di essere diventata finalmente una persona forte, degna di ricoprire il ruolo di regina che aveva deciso di accettare. E sebbene quel nuovo ordine statale costato molta fatica fosse già stato stravolto dagli Jaegeristi, oramai Historia era una persona nuova. Ma le cose non stavano realmente così.
La verità era che Historia, per tutto quel tempo, non aveva mai smesso di sperare che Ymir fosse ancora viva. Colei che le aveva aiutato a ritrovare la vera se stessa, colei con la quale sentiva di poter fare qualunque cosa, colei alla quale le bastava stare vicino per sentire un nuovo coraggio pervaderla.
Vedere il potere del gigante che era appartenuto all’amata venire utilizzato da un’altra persona fu la conferma definitiva del fatto che Ymir non si trovasse più da nessuna parte… non sarebbe mai tornata da lei. Non l’avrebbe mai più rivista. Historia sentì la forza acquisita in quei tre anni abbandonarla, e si lasciò scivolare sul terreno, dilaniata dal dolore. Sapeva meglio di chiunque altro come avveniva il rituale di passaggio dei poteri...l’aveva addirittura visto capitare ad Ymir, tramite la coordinata, attivatasi quando Historia aveva toccato con mano l’ultima e unica lettera mandatale da Ymir. L’espressione assente del viso di Ymir in quei suoi ultimi istanti la tormentava ogni notte. Quelle immagini la stavano facendo impazzire. Non poteva sopportare l’idea di esserle stata lontana negli ultimi istanti di vita. Quella volta sarebbe dovuta andare con lei. Forse se l’avesse fatto Ymir sarebbe andata incontro a quella brutale morte sorridendole…
 Davanti a lei stava per avvenire la resa dei conti definitiva fra Paradis e Marley, ma nulla sarebbe stato in grado di riportare Historia alla ragione in quel momento di tremenda debolezza, nè le urla del gigante d’attacco, nè il rumore dei motori dei dirigibili nemici, nè le urla disperate dei civili…
Historia gattonò fino al bordo interno delle mura, incapace di reggersi in piedi. In preda al dolore e ai rimorsi, si lasciò cadere. Le rimase solo il tempo di arrendersi definitivamente a quella vita crudele. Negli ultimi istanti di vita tornò una bambina fragile e sola, insensibile a tutti i rumori che la circondavano soffocandola. Raggiunse il silenzio e poi il buio…



Spazio autore:
Ho pensato a questo testo quando per la prima volta mi è venuta voglia di utilizzare i personaggi di Attack on Titan per qualche fanfiction, come spesso mi capita con le storie ed i mondi narrativi in cui mi perdo. Spesso tengo per me testi così brevi e/o potenzialmente non interessanti, ma questa volta ho deciso diversamente. 
Spero possa esservi piaciuto e vii ringrazio per averlo letto. Alla prossima.
- Anonimo21