Questa storia partecipa al contest "Gara di Flash" indetto dal gruppo Facebook "Takahashi Fanfiction Italia".
Prompt: “Non importa quando..."
Rating: verde
Parole: 484

Abissi

Un giorno, per un solo istante, vivrai con il mio cuore.
Vedrai i sentimenti più intensi bruciarvi dentro e consumarsi rapidamente per lasciar posto alle faccende quotidiane, alle mute richieste di chi amo e mi ama, agli obblighi di madre, ai bisogni corporali, alle cure necessarie. Sentirai la frustrazione del tumulto che svanisce nell'affanno.

Un giorno, per un solo istante, vedrai con i miei occhi.
Ammirerai le consuetudini della natura, ti soffermerai sulle sfumature dei volti e godrai appieno della vastità di emozioni che riuscirai a suscitare, collezionerai attimi e frammenti e accumulerai futilità e ricordi strazianti dai colori vividi, che si accavalleranno nei sogni e costruiranno incubi. Osserverai tutto, ma dimenticherai pian piano come far riaffiorare anche le immagini più amate.

Un giorno, per un solo istante, avrai le mie mani e il mio corpo.
Li sentirai pesanti, deboli e inadeguati, ma a me bastano; proverai i dolori che annunciano l'inverno, percepirai i flussi che regolano il mio ciclo e le morse che attanagliano il ventre prima del sanguinamento, imparerai a pesare la profondità di una ferita. Desidererai prenderti cura del tuo involucro di carne ma ciò nonostante lo sentirai cedere e sgretolarsi.

Un giorno capirai quanto è difficile contenere in questo corpo tutto l'amore, tutto il dolore, tutte le speranze e tutte le rassegnazioni. Capirai quanto sia preferibile dedicarsi all'ordinario, perfino spezzarsi la schiena nei campi o procurando legna, piuttosto che affondare in abissi dai quali è difficile riemergere.
E capirai che quando cerco il tuo abbraccio non desidero altro, voglio solo un nascondiglio e il tuo grembo è il nido più confortevole e sicuro al mondo.

Resta con me, non mi abbandonare. È il mio terrore più grande, la paura che seppellisco sotto tutte le altre. Non posso farcela senza di te.
Non è vero, posso farcela ma non voglio.
Posso aspettarti ma voglio che torni, sempre. Voglio svegliarmi ansante nel cuore della notte assecondando l'istinto della preda, scorgere il bagliore vermiglio dei tuoi occhi e sedare il terrore con un bacio che toglie il fiato.
Non mi lasciare.

Le appoggia una mano sul fianco.
La strappa di soprassalto al baratro in cui sta precipitando.

«Non è niente, non ti preoccupare» risponde alla sua muta richiesta.

Raccoglie la lacrima che le percorre la guancia.
All'interno lei vi ha racchiuso tutta la sua agitazione confusa,
che scivolerà via mentre lui digrigna i denti
e accoglie con rassegnato disappunto il sorriso dietro il quale lei ripara.

Non sa che strade percorra quando affoga nell'angoscia,
sa solo che non vuol essere accompagnata.
L'unica allora è riportarla indietro e lasciarsi abbracciare.

Ti amo.
Un giorno, non importa quando, sentirai quanto disperatamente ti amo, quanto umanamente ti amo.
Non lo potrai dimenticare. Affiderò questo tesoro greve al tuo cuore risvegliato e il tuo corpo invulnerabile lo custodirà per i secoli a venire.

Perdonami se puoi: la certezza di non sopravviverti è il privilegio più grande.
 

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Ehilà, allegria!
Ma che zuccherino mi è venuto fuori! Scusate la pesantezza, ancor più in questa calura estiva!

Ci sono volte in cui vediamo tutto con lucida desolazione e quando il momento passa ne seppelliamo il ricordo, perché non è che sia proprio piacevole.
Appositamente non ho messo nomi nella storia né nelle informazioni sulla storia, perché penso si adatti a diverse interpretazioni e immedesimazioni. Metteteci i personaggi che volete (indovinate un po' i miei! :))

Ringrazio tantissimo il gruppo Takahashi FF per aver indetto questo concorso, mi ha dato una via di fuga importante in questi mesi, vi abbraccio
elerim