Ma buonasera! Non pensavo sarei riuscita a scrivere qualcosina ultimamente dato il periodo un po' frenetico, ma alla fine non ho saputo resistere. E quindi niente, ecco la prima di (spero) altre shot per la Bottom Erwin Week!
Buona lettura!
hapworth

Questa fanfiction è stata scritta per la Bottom Erwin Week 2021.
20/06/2021: Only One Man (day 1).

L'unica volta in cui si dissero addio

«Sei l'unico per me.» la prima volta che Levi lo aveva detto, una sera dopo aver fatto l'amore, Erwin non aveva capito completamente, non a quel tempo. Gli aveva sorriso, come spesso faceva prima di una missione, nella consapevolezza che avrebbe potuto essere l'ultima notte insieme. Gli aveva accarezzato i capelli scuri sudati, mentre i loro corpi erano uno sull'altro, uniti dall'amplesso e dal sentimento reciproco.
Levi lo aveva guardato, gli occhi grigi severi come sempre, ma non aveva detto nulla. Le parole non dette, tra loro, erano quelle che non importavano, poiché condividevano il silenzio.

Quando Levi lo aveva detto di nuovo, Erwin aveva capito. Gli aveva sorriso, aveva accarezzato il suo volto e lo aveva baciato, ripetendogli le stesse parole, consapevole che dietro a tutto quello c'era una verità molto più semplice, ma ben più difficile da dire ed esprimere a parole. E si erano addormentati uno sull'altro, come sempre, prima di una missione che avrebbe potuto essere l'ultima, la consapevolezza di essere l'uno l'uomo dell'altro, anche senza un ti amo deciso.

La terza volta, Levi lo aveva guardato profondamente, come se si aspettasse qualcosa di particolare, prima di parlare. «Sei l'unico per me.» ma era stato diverso ed Erwin ne aveva avvertito tutta la differenza quando Levi si era frugato nel taschino della divisa e gli aveva mostrato due fascette di metallo. Erano deformi, non perfette ed erano chiaramente artigianali nel vero senso del termine. Erwin aveva sbuffato una risata, prima di capire davvero e prendersi uno dei due anelli.
Non lo avevano indossato al dito, entrambi ne avevano fatto un monile da indossare sotto i vestiti, una collana nascosta, che solo quando le loro armature venivano abbandonate, potevano essere mostrate. Proprio come i loro sentimenti e il legame che quelle fascette testimoniavano.

La quarta volta che Levi lo aveva detto, sapevano che sarebbe stata l'ultima. Nell'aria la consapevolezza sempre più vicina della resa dei conti, ma consci che non ce l'avrebbero fatta entrambi – forse nessuno dei due – e Levi glielo aveva sussurrato mentre era dentro di lui ed Erwin lo teneva a sé, come se non avesse mai voluto lasciarlo andare, malgrado tutto.

L'ultima volta che Erwin aveva sentito la voce di Levi dirgli che lui era l'unico, Levi gli aveva sussurrato che lo sarebbe stato sempre. Erwin non aveva detto nulla di quello che avrebbe dovuto, tutto quell'assurdo teatrino perché il futuro era lì, a un passo. Sapeva che, comunque fosse andata, quello sarebbe stato in ogni caso il momento più felice della sua vita, accanto all'unico uomo che avrebbe mai voluto vicino. Ed era stato allora che gli aveva sussurrato di amarlo e che lo avrebbe fatto sempre.

Non c'erano state lacrime, né parole inutili. C'era stato solo il loro respiro, i loro corpi uno sull'altro e il peso significativo di quell'istante condiviso che avrebbe dovuto accompagnarli per il tempo sufficiente a tornare esattamente dove avrebbero dovuto essere. Uno accanto all'altro.

Fine