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Autore: striscia_04    21/06/2021    0 recensioni
Seguite le avventure di Natsu ed i suoi amici, accompagnati e supportati, questa volta dai guerrieri di Dragon Ball, alla ricerca delle Sfere del Drago. Incontrerete i vecchi personaggi, in nuove e stane situazioni. Avrete a che fare con individui rissosi, perversi, e aggressivi, ma proprio per questo amati.
(Spero di avervi incuriosito e che leggerete e recensirete la storia. Questo è il mio primo crossover, quindi non so come sarà.)
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
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“Uffa, perché oggi non abboccano?” mugugnò Natsu infastidito, premendo le mani sulla canna da pesca, mentre fissava sconfortato lo scorrere del fiume.
“Dai Natsu, sbrigati io ho fame.” sbraitò Happy, che sdraiato a terra mezzo moribondo si teneva la pancia, da cui fuoriusciva un insistente gorgoglio.
“Non è colpa mia se non vogliono abboccare.” urlò di rimando il rosato voltandosi verso il gatto azzurro.
Il micio vedendo lo sguardo assassino dipinto sul volto del padrone, comprese che era meglio tacere e si mise a pancia all’aria, tentando di distrarsi osservando le nuvole.
Era ancora intento ad osservarle, che vide una piccola nuvoletta dorata attraversare il cielo a gran velocità. Fu un istante, ma fu certo di aver visto una persona su quella massa di vapore, dal colorito particolare.
“Natsu, c’è qualcuno su quella nuvola.” urlò, con la zampa sollevata verso il cielo, l’altro attratto dal richiamo guardò verso l’alto, ma vide solo nuvolette bianche, che spostate dal vento percorrevano il cielo.
“Happy, ma che stai dicendo. Nessuno può stare sulle nuvole.” disse il Dragon Slayer, tornando a concentrarsi sulla pesca.
“Ma io sono certo di aver visto qualcosa.”, “Probabilmente la fame ti gioca brutti scherzi. Abbi ancora un po' di pazienza, ti prometto che prenderò il pesce più grande del fiume.” sentenziò il rosato, sorridendo all’amico.
Molto probabilmente ha ragione.” pensò il felino, “Ho così tanta fame da avere le allucinazioni.” Così meditando tra sé e sé si rimise sdraiato ad osservare le nuvole.
Stava fissando da un po' una nuvoletta, la cui forma gli ricordava quella di un pesce, quando per la seconda volta vide la nuvola dorata, con sopra qualcuno, attraversare il cielo a gran velocità.
“Natsu!” gridò, “Questa volta non me lo sono immaginato! Ho visto una nuvola d’oro con sopra una persona, che volava velocissima in cielo!”
“Happy, ma che stai dicendo!? Non esistono le nuvole d’oro.” disse il mago, cominciando a temere, che il micio fosse completamente impazzito.
“Ti dico, che l’ho vista. E se non mi credi andiamo a controllare!” detto ciò, un paio d’ali bianche comparvero sulla sua schiena, afferrò Natsu e si diresse a tutta velocità verso il cielo.
Raggiunta una certa altezza si fermò e i due iniziarono a scrutare l’orizzonte, alla ricerca della fantomatica nuvola dorata. Passarono così un quarto d’ora, e Natsu si stava stancando di rimanere lassù.
“Hai visto, non c’è nessuna nuvola d’oro, e nessuno che la cavalchi. Dai torniamo giù, ho fame e voglio prenderti qualcosa da mangiare.”
Convinto di essersi immaginato tutto, Happy iniziò a planare, dritto verso il fiume; stava per toccare la cima di un albero, quando qualcosa, che viaggiava alla velocità della luce li investì, scaraventandoli via. Disorientati e senza alcun controllo i due precipitarono sulla chioma di un abete.
“Ma cosa cavolo è stato.” disse Natsu massaggiandosi la nuca, “Guarda Natsu, avevo ragione.” urlò Happy, indicando una piccola nuvoletta tutta colorata di giallo, che si allontanava ad una velocità allucinante.
 Sul dorso della nuvola il Dragon Slayer vide una figura dalle fattezze umane e vicino a lui un gigantesco pesce, impilato in un bastone.
Irritato per il colpo e per la fame, ma soprattutto sorpreso per quello che stava vedendo, si issò in piedi e urlò: “Andiamo Happy, seguiamo quel tipo.”
L’altro non se lo fece ripetere due volte, sollevò il compagno e partì all’inseguimento della nuvola. Dovette constatare, però, che quella massa gassosa era molto veloce, e che tenergli il passo era molto dura. Attivò la magia Area al massimo e finalmente raggiunse la misteriosa figura.
“Ehi tu fermati.” gridò Natsu.
L’individuo posto sulla nuvola si voltò, sgranando gli occhi per la sorpresa, poi ordinò alla nuvola di fermarsi e rimase a fluttuare sul cielo, attendendo l’arrivo dei due.
Quando finalmente Natsu ed Happy arrivarono a pochi centimetri dalla massa di gas, poterono constatare, che a volarci sopra era un uomo, piuttosto giovane, con una stana pettinatura corvina. Indosso portava una stana tuta arancione scuro e in una mano teneva il bastone a cui aveva legato un gigantesco piragna. Alla vista del pesce Happy prese a sbavare, mentre gli occhi gli si illuminavano e lo stomaco emetteva dei brontolii sempre più rumorosi.
Natsu, invece, fissava l’individuo con circospezione annusando il suo odore nel tentativo di riconoscerlo. Percependo un odore insolito, continuò a scrutare il ragazzo, che dal canto suo era rimasto a bocca aperta, nel ritrovarsi davanti un gatto azzurro con un paio d’ali.
“Chi cavolo sei? E come cazzo fai a volare su quella nuvola?” gridò il rosato puntando il dito contro il moro.
Dal canto suo questi abbassò lo sguardo sulla sua nuvoletta e disse: “Io mi chiamo Goku. E questa è la mia nuvola Speedy.”
“E cosa sarebbe una nuvola Speedy?” chiesero i due, senza smettere di osservare la nuvola.
“E’ una nuvola magica, che mi permette di andare ovunque io voglia, ed è molto veloce. Però solo le persone pure di cuore possono salirci.” rispose Goku, “Tu, invece, che animale sei?” chiese Goku, indicando Happy con un dito.
“Io sono un gatto, e posso usare una magia chiamata Area, per poter volare.” rispose, quest’ultimo, continuando a scrutare il pesce.
“Urca, che forza un gatto magico!” esclamò eccitato il moro, “Tu chi sei, invece?”
“Io sono quello a cui sei venuto addosso!” urlò Natsu furente, sentendo la temperatura del suo corpo salire.
“Come scusa?”, “Non fare il finto tonto! Poco fa mi sei venuto addosso con quella nuvola.”
Goku fissò allibito il ragazzo, “In effetti ho sentito uno stano urto, credevo di aver colpito un uccello o un ramo. Mi dispiace non ti ho visto, spero di non averti fatto troppo male.” Disse Goku, sorridendo e mettendosi una mano dietro la testa.
Ad un tratto dal nulla si levarono tre strani gorgogli, tutti e tre abbassarono la testa, rendendosi conto che erano i loro stomaci, che pretendevano cibo.
“Senti che ne dici se ti offro il pranzo, per scusarmi.” chiese Goku, “Volentieri, dai Natsu accetta.” rispose Happy, mentre riprendeva a sbavare. “D’accordo.”
“Perfetto, allora seguimi.” Disse Goku prima di ripartire con la nuvola, seguito a ruota da Happy, a cui la prospettiva di mangiare quel grosso pesce, aveva ridato le forze per stare al passo con la nuvola.
La sua gioia crebbe, quando giunti in riva ad un grande lago, vide ammucchiati su una distesa d’erba, ben cinque pesci, grandi quanto quello, che Goku aveva in mano.
Scesero rapidamente e la nuvoletta scomparve nel cielo, “Ok adesso devo solo accendere il fuoco, e poi potremo rimpinzarci.” disse il guerriero
“A quello posso pensarci io.” rispose Natsu, raccolse un numero considerevole di ciottoli e li accatastò. Subito dopo, fece ricoprire il suo braccio destro dalle fiamme e poggiò l’arto sulla catasta, che prese fuoco all’istante.
“Wow, ma come hai fatto!” esclamò Goku, con gli occhi fissi sul braccio del rosato, il quale era ancora circondato dal fuoco.
“Semplice, sono un mago del fuoco.” disse Natsu sorridendo al compagno.
“Bata perdere tempo con queste sciocchezze, io ho fame!” miagolò Happy, sollevando un grosso pesce dalla fila, per poi metterlo vicino alla brace.
Cotti i pesci i tre cominciarono a sfamarsi con voracità sempre crescente e senza fermarsi, finché dei pesci non rimasero solo le lische.
“Urca, che bella mangiata. Anche se non sono proprio sazio.” disse Goku toccandosi la pacia, divenuta tre volte più grande di prima.
“Già hai proprio ragione, ci vorrebbe un po' di fuoco per terminare il pranzo.” disse Natsu, prendendo un paio di rametti, per poi sfregarli con forza uno contro l’altro, fino a formare una bella fiammata.
Il fuoco divampò e una volta sicuro che fosse abbastanza, il rosato, sotto lo sguardo esterrefatto di Goku, addentò le fiamme, iniziando a divorarle fin quando non scomparvero completamente dentro la sua bocca.
“Ora si che ci siamo.” esultò buttandosi a sedere, mentre con le mani si tastava la pancia, anch’essa cresciuta notevolmente.
“Ehi, m-ma c-come hai fatto?” chiese Goku, incapace di comprendere ciò che aveva appena visto.
L’altro lo guardò sorridendo, poi rispose: “Semplice sono il Dragon Slayer del fuoco, e le fiamme sono il mio pasto preferito.”
“Cosa, tu saresti un Drago-che?”, “Un Dragon Slayer, cioè un mago, che ha appreso la magia del drago distruttore.” rispose l’altro divertito dalla faccia dell’amico.
“Tu saresti un mago? E usi la magia dei draghi?! Quindi sei come il Drago Shenrong!”, “Cosa, conosci i draghi. Non so chi sia questo Shenrong, ma il drago che mi ha insegnato la magia è Igneel ed è mio padre.” spiegò il rosato, mettendosi a sedere, incuriosito dal discorso di Goku.
“Urca, hai come padre un drago. Che forza, chissà se Shenrong lo conosce.” disse Goku,
“Sarebbe fantastico, così potrei chiedergli dove si trova mio padre. Sono anni che è sparito e lo sto cercando.” disse Natsu, portando le mani alla sciarpa bianca, che aveva al collo, mentre il suo volto si incupiva.
Vedendo questo suo cambio d’umore, Goku comprese che la lontananza dal padre doveva pesargli molto. Cominciò a ricordare la tristezza e la solitudine provata a bambino dopo la morte di suo nonno Gohan, e così gli venne un’idea.
“Senti che ne dici, se cerchiamo Shenrong e gli chiediamo di esprimere il tuo desiderio.” propose il moro. Natsu sgranò gli occhi fissando l’amico, come se fosse pazzo: “Che cosa intendi?” chiese, “Vedi Shenrong è un drago speciale, che appare soltanto se uno raccoglie le sette Sfere del Drago. Come questa.” disse Goku, estraendo dalla sua tuta una piccola pallina arancione con quattro stelline rosse incastonate al suo interno.
Natsu prese l’oggetto, mentre se lo rigirava in mano e ci si specchiava,
 “Questa è la sfera dalle quattro stelle, in totale sono sette.” continuò Goku, “Se le raccogliamo tutte e sette ed invochiamo il drago con una formula magica, egli apparirà ed esaudirà un nostro desiderio. Possiamo chiedergli di dirci dove si trova tuo padre!”
Il voltò di Natsu si contrasse in una smorfia, mentre lacrime di gioia gli rigavano il volto, si passò una mano sui bulbi oculari, asciugandoseli, poi sorrise verso l’amico.
“Grazie mille Goku! Sei veramente una brava persona.” disse appoggiando una mano sulla spalla del compagno, scoppiando a ridere.
Poi un dubbio cominciò a farsi largo nella sua mente, “Piuttosto, dove sono le altre sei sfere?”, “Sono sparse per tutto il globo, ma non preoccuparti la mia amica Bulma, ha costruito un radar in grado di trovarle.” spiegò il moro, ad un Natsu già agitato al pensiero di dover setacciare tutto il pianeta, per cercare i cimeli magici.
“Bulma abita nella città dell’Ovest, possiamo raggiungerla velocemente con la nuvola Speedy e farci prestare il radar del Drago.” disse Goku, prima di richiamare la sua nuvola. “Piuttosto Natsu, perché non provi a salirci. Tu sei una persona buona, quindi non dovresti avere problemi.”
Il mago non se lo fece ripetere due volte, era già rimasto colpito dalla nuvoletta, e non vedeva l’ora di salirci sopra, spiccò un balzo e atterrò su di essa. Si sorprese di sentire qualcosa di compatto sotto i piedi, ed iniziò a pestarla, per vederne la resistenza.
“Bene adesso provala.” disse Goku, il rosato ordinò alla nuvola di partire ed essa spiccò il volo, iniziando a spostarsi per tutti il cielo circostante, compiendo virate, capovolte e giri della morte.
Happy e Goku osservavano divertiti la scena, mentre Natsu se la rideva, poi ad un certo punto il ragazzo si accasciò sulla nuvola, e Goku preoccupato la richiamò.
Giunta vicino a loro, il moro rimase esterrefatto: Natsu era disteso sulla pancia, con un colorito verdognolo, che gli copriva tutta la faccia, il sudore che gli colava in tutto il corpo, gli occhi socchiusi e la bocca chiusa, come se stesse per vomitare.
“Oh no! Mi sono completamente scordato della tua chinetosi.” gridò Happy, tentando di far scendere il compagno dalla nuvola, “La chine-cosa?” chiese Goku sorpreso.
“La chinetosi,” spiegò Happy, “ovvero la nausea, di cui tutti i Dragon Slayer soffrono quando mettono piede su un mezzo di trasporto in movimento.”
“Questo significa, che Natsu non può salire sui treni o sulle macchine, altrimenti si riduce in questo stato?!” chiese il guerriero al rosato, che fece un cenno affermativo con la testa.
“S-sarà m-meglio, c-che i-io v-voli con H-Happy.” farfugliò Natsu, rigettando in gola un rigurgito. “Già è meglio.” assentì il micio sollevando il padrone per la schiena.
Dopo che Natsu si fu ripreso i tre si misero in viaggio verso la Capsule Corp., alla ricerca di Bulma.
“Senti Natsu?” chiese, ad un tratto Goku, mentre erano in viaggio, “Posso sapere cosa è quel simbolo, che hai dipinto sul braccio destro?”
“Questo?” disse il rosato indicando il tatuaggio di colore rosso, ritraente una strana figura con una coda appuntita, “Questo è il simbolo di Fairy Tail, la gilda di maghi a cui appartengo.”
“Una gilda di maghi?”, “Si, la gilda è un luogo dove tante persone si riuniscono per lavorare e svolgere delle missioni. Fairy Tail è la migliore!” disse Natsu, con un luccichio di orgoglio negli occhi.
“Quindi in questa gilda c’è tanta gente forte?”, “Certo, tutti i miei amici sono fortissimi, ci sono: Erza, Lucy, Gray, il vecchietto, Luxus, Gajeel, Cana, Wendy, Juvia, Mira, e tantissimi altri.” spiegò Natsu, cominciando a fare l’elenco di tutti i suoi compagni.
“Urca c’è così tanta gente forte, che non conosco, tutta riunita insieme.” disse Goku eccitato, mentre sentiva ribollire il sangue nelle vene all’idea di combattere.
“Senti Natsu, anche tu sei molto forte?” chiese Goku, “Certo io sono fortissimo, il più forte di tutta la gilda, o comunque un giorno lo diventerò.”
“Fantastico!” urlò Goku arrestando la nuvola a mezz’aria, mentre fissava Natsu con sguardo serio, “Senti Natsu promettimi, che una volta espresso il tuo desiderio io e te ci scontreremo in un combattimento.” disse Goku, dalla sua voce si avvertiva tutta la determinazione e l’eccitazione, che la prospettiva di quel nuovo scontro gli stava trasmettendo.
“Certo” disse Natsu sorridendo con sfida, “Mi sento tutto un fuoco all’idea di fare a botte con te.”
 I due si incrociarono le braccia, gridando all’unisono “Promesso”, prima di riprendere il loro viaggio verso la città dell’Ovest.
 
Nota d’autore: dopo tanto tempo sono tornata a scrivere su questo sito. Ne sono veramente felice, considerando che questa è anche la mia prima storia, composta da più capitoli. Adoro sia Dragon Ball sia Fairy Tail (ormai si sarà capito XD), così mi sono messa leggere i crossover, che riguardavano queste due opere e dopo aver visto alcune fan art, ho avuto l’idea di scrivere questa storia.
In totale dovrebbero essere sette capitoli, più l’epilogo finale. Detto questo spero che possa piacere, fatemelo sapere con una recensione.
 

 
   
 
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