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Autore: FalbaLove    24/06/2021    1 recensioni
-Lee vorrei che tu mi baciassi- quelle parole, pronunciate velocemente, interruppero il silenzio che aleggiava nel campo di allenamento del Team Gai. Una delle tre figure, che fino a pochi secondi prima era piegata sul terreno erboso a fare le flessione, si alzò di scatto.
-C-cosa?- biascicò il ragazzo dalle folte sopracciglia facendosi sfuggire i pesi che teneva tra le mani. La mora, da cui erano provenute poco prima le parole, sbuffò raddrizzando la schiena e rimettendosi a lucidare minuziosamente le sue armi.
-Ti ho chiesto se puoi baciarmi- mormorò come se quella situazione fosse tutt’altro che imbarazzante. Rock Lee deglutì appena lasciando che il suo sguardo si posasse sulla terza figura presente come cercasse aiuto o risposte.
-Ho detto Rock Lee, non Neji- sentenziò spazientita e lanciando uno sguardo di stizza allo Hyuga.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gai Maito, Neji Hyuuga, Rock Lee, Team Gai, Tenten | Coppie: Neji/TenTen
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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-Lee vorrei che tu mi baciassi- quelle parole, pronunciate velocemente, interruppero il silenzio che aleggiava nel campo di allenamento del Team Gai. Una delle tre figure, che fino a pochi secondi prima era piegata sul terreno erboso a fare le flessione, si alzò di scatto.
-C-cosa?- biascicò il ragazzo dalle folte sopracciglia facendosi sfuggire i pesi che teneva tra le mani. La mora, da cui erano provenute poco prima le parole, sbuffò raddrizzando la schiena e rimettendosi a lucidare minuziosamente le sue armi.
-Ti ho chiesto se potessi baciarmi- mormorò come se quella situazione fosse tutt’altro che imbarazzante. Rock Lee deglutì appena lasciando che il suo sguardo si posasse sulla terza figura presente come cercasse aiuto o risposte.
-Ho detto Rock Lee, non Neji- sentenziò spazientita e lanciando uno sguardo di stizza allo Hyuga.
-Tu vuoi baciare me?- bofonchiò il ragazzo. Tenten sospirò rumorosamente alzando gli occhi al cielo: si passo le dita tra la frangetta abbandonando i panni sul manto erboso.
-Esatto-
-Ma io e te ci baciamo sempre, mio fiore di loto- replicò Rock Lee sfoggiando un sorriso vittorioso, ma l’espressione sul volto della castana si fece ancora più dura e irritata.
-Certo, come amici e con semplici baci sulla guancia. Quello che voglio io, Rock Lee, è un bacio vero- l’espressione sul volto del ragazzo si fece più accigliata mentre ogni suo muscolo del viso sembrava non capire.
-Tu vuoi baciare me?- mormorò con voce tremante e aggrottando le sopracciglia: i suoi pugni si abbassarono all’altezza delle anche. La castana si alzò di scatto dal terreno rivolgendogli una occhiata di rimprovero di fronte a quella domanda già posta e a cui non voleva assolutamente rispondere.
-Perché?- fu l’unica cosa che il ragazzo poté dire, ma prima che ci fosse tempo di rispondere una quarta figura apparve in mezzo a loro.
-Miei giovani ragazzi, scusatemi per il ritardo, ma avevo una sfida da portare a termine contro il mio eterno rivale, Kakashi- ululò vittorioso mimando un inchino e lasciando che i suoi denti, di un bianco abbagliante, si mostrassero in tutto il loro splendore con un sorriso. I suoi occhi, contornati da folte sopracciglia, però osservarono straniti i suoi allievi.
-È per caso successo qualcosa?- domandò accigliato osservando lo sguardo vacuo di Rock Lee e l’espressione irritata sul volto di Tenten.
-Non mi sento molto bene sensei, penso che andrò a casa- rispose la castana ignorando la domanda di Maito Gai e chinandosi a raccogliere le sue armi. Lo sguardo dell’uomo vibrò di entusiasmo.
-Non preoccuparti Tenten, ci alleneremo anche per te... non è vero Lee?- tuonò tronfio di ardore il sensei e solo in quel momento la mente di Rock Lee parve ritornare.
-Certo, maestro! Lasceremo che la nostra anima e il nostro corpo ardano di passione!- gli fece eco lanciando i pugni al cielo ed iniziando a saltellare sul posto insieme all’uomo dalla sua stessa capigliatura.
-Giusto, Neji?- domandò girandosi verso quello che considerava il suo più grande rivale, ma solo in quel momento i due parvero accorgersi di essere rimasti completamente soli.


-Non ho bisogno di una balia che mi accompagna a casa- le parole taglienti di Tenten ruppero il silenzio che era calato tra i due mentre camminavano per le vie del villaggio della Foglia. Il ragazzo che era a fianco a lei non fiatò continuando a mantenere una espressione neutrale e lo sguardo fisso davanti a lui. Tenten alzò gli occhi al cielo, ma permise nuovamente al silenzio di calare tra loro.
-Smettila di fissarmi così- sentenziò alcuni minuti dopo imboccando una stradina completamente deserta. Il sopracciglio dello Hyuga si alzò curioso.
-Non ti sto guardando- rispose duro mentendo.
-Se è per la storia del bacio allora faresti meglio a dimenticare tutto- mormorò lei però stufa incrociando le braccia al seno ed aumentando il suo passo: le sue gambe, magre ed allenate, si mossero con velocità lasciando qualche metro indietro il suo compagno di squadra.
-Non avevo neanche programmato di chiederglielo davanti a te, è stato solo un caso- continuò stringendo con forza le dita sulla fibbia del borsone che conteneva le armi. Neji non rispose, ma lasciò che i suoi occhi, così unici, ricadessero sulla figura della Maestra delle Armi.
-Non sono affari miei sul perché tu abbia chiesto quella cosa a Rock Lee- un sorriso tirato apparve sul volto di Tenten che finalmente, dopo aver lasciato alcuni metri indietro Neji, si decise a fermarmi e ad aspettarlo.
-Giusto, non sono affari tuoi- gli fece eco trovandosi estremamente d’accordo e annuendo soddisfatta. Poi però strinse con forza le labbra carnose.
-Il fatto è che volevo sapere cosa si prova ad essere baciati- confessò mentre tutta la sicurezza che l’aveva caratterizzata nei secondi precedenti scomparì all’istante. Mentre un leggero rossore si dipinse sulle sue guance permise al suo sguardo di vagare intorno a loro.
-E quindi mi è venuto spontaneo chiederlo a Rock Lee visto che è il mio migliore amico- un sopracciglio si alzò sul volto imperturbabile dello Hyuga che si fermò a pochi passi da lei.
-Tu non sei il mio migliore amico, tu sei Neji- sentenziò lei con estrema semplicità alzando le spalle.
-Lo so il mio nome, grazie per avermelo ricordato- le rispose lui indugiando sulla figura dell’amica. Lei gli fece una linguaccia.
-Lo so che sono una Jonin e che queste frivolezze non dovrebbero importarmi, ma volevo semplicemente capire cosa si provasse. Ho sedici anni e non sono mai stata baciata da nessuno...- sospirò parlando priva di imbarazzo e lasciando che la delusione prendesse posto sul suo volto: si sentiva una sciocca, ma se vi era una cosa che aveva imparato in tutti quegli anni con il Team Gai era che loro erano la sua famiglia e non aveva mai provato vergogna ad esprimere i suoi sentimenti davanti a loro.
-Comunque- continuò sentendo lo sguardo dello Hyuga farsi sempre più insistente sulla sua figura
-Era solo una sciocchezza, domani dirò a Rock Lee di dimenticare tutta la questione- concluse riprendendo a camminare mentre i raggi del sole si fecero sempre più aranciati.
-Non vieni?- gli disse quando ebbe fatto alcuni passi e notando il ragazzo era rimasto indietro ad osservarla. Neji annuì impercettibilmente ed entrambi ripresero a camminare in completo silenzio. Dopo una manciata di minuti arrivarono davanti all’appartamento di Tenten.
-Grazie per avermi accompagnata- disse la castana mentre la sua solita allegria sembrava aver ripreso vita nelle sue membra. Fece un passo in direzione del cancello della sua piccola abitazione quasi saltellando.
-Ci vediamo domani?- continuò abituata al silenzio del suo compagno di squadra che per tutto quel tempo non aveva smesso di fissarla. L’aveva trovato leggermente irritante, ma era abituata agli sguardi indagatori di Neji ed era sicura che c’entrasse ancora la storia del bacio. Mentalmente si maledì per aver avuto quella malsana idea di parlare anche di fronte a lui.
-Neji, ci sei?- e lentamente si riavvicinò a lui scuotendo una mano davanti al viso serioso del moro.
-Io e te non siamo amici Tenten?- domandò lo Hyuga lasciandosi sfuggire quelle poche parole dalle labbra tirate. Una espressione sorpresa si dipinse sul volto della ragazza che si aspettava tutto tranne quella domanda.
-Certo- rispose dubbiosa e lasciando che i loro sguardi si incrociassero. Percepiva che qualcosa frullava nella mente geniale dello Hyuga.
-Ma Rock Lee è il tuo migliore amico- continuò lui e lei si lasciò sfuggire un sospiro spazientito.
-Senti se è per la storia del migliore amico non dev...- ma non riuscì a completare la frase che il ragazzo si sporse deciso verso di lei lasciando che le sue labbra sfiorassero con delicatezza quelle della ragazza: Tenten, che sembrò osservare tutta quella scena al rallentatore, sussultò percependo quel contatto nuovo mentre ogni suo muscolo si irrigidì. Poi, prima che la sua mente potesse anche solo elaborare quello che stava succedendo, il moro si era già allontanati e quel contatto appena accennato sembrò immediatamente mancarle.
-Buona notte Tenten- disse gentilmente il ragazzo mentre gli angoli della sua bocca si alzarono leggermente in un dolce sorriso.
-Buona notte- bisbigliò lei immobile osservandolo incamminarsi lentamente verso dove erano arrivati. Solo quando rimase sola si rese conta che il suo cuore stava battendo all’impazzata e che le sue guance sembravano ardere. Con le dita tremanti passò delicatamente i polpastrelli sulle sue labbra percependo ancora quel contatto così dolce e nuovo. Poi si lasciò sfuggire un enorme sorriso: era stata baciata, Tenten aveva finalmente ricevuto il suo primo bacio da Neji Hyuga. Una scossa di eccitazione attraversò il suo corpo percependosi felice come mai lo era stata. Ino aveva ragione, era davvero così bello come le aveva detto.
Abbandonando il cancello aperto della sua abitazione iniziò a correre percependo una strana energia attraversare ogni suo singolo muscolo: quando, poche decide di minuti dopo, le sue labbra sfiorarono dolcemente e fraternamente quelle di un confuso Rock Lee si diede della stupida per non aver fatto quella richiesta prima e constatò che baciare Rock Lee era decisamente diverso che baciare l’altro suo compagno di squadra. Perché Lee era il suo migliore amico e per sempre lo sarebbe stato mentre Neji... era il suo Neji.  





Note dell'Autore:
Devo essere sincera, non ho la più pallida idea di come mi sia uscita fuori una storia del genere. Mi domando proprio come mi sia anche solo venuto lo spunto per buttare giù tutto ciò, ma oramai il danno è fatto e non me la sentivo di non pubblicarla.
Adoro pensare (e inventare) che Tenten sia stata il primo bacio di entambi i suoi compagni di Team: è vero, sono ninja e non semplici adolescenti come, nel mio caso, ero io però sicuramente non sono esenti dall'essere curiosi di sperimentare e di provare quelle prime volte così innocenti. Ed è proprio la curiosità di essere baciata, e una Ino che evidentemente ha già dato il primo bacio (a chi? Via con la fantasia, che spingono la castana a fare quella domanda. Perché Rock Lee è il suo migliore amico e chi mai di un caro amico può essere l'ideale per sperimentale le prime volte? 
E niente, fatemi sapere cosa ne pensate: se continuo così sfornerò dozzine di storie Neji-Tenten mentre boccio uno ad uno i  miei odiati esami (e su questo sono già sulla buona, buonissima strada).
   
 
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