[Maschile singolare: https://it.m.wikipedia.org/wiki/Maschile_singolare]
[Maschile singolare: https://it.m.wikipedia.org/wiki/Maschile_singolare][Maschile singolare: https://it.m.wikipedia.org/wiki/Maschile_singolare] Sulla morte ci sarebbe molto da dire, molteplici discorsi da pronunciare con voce solenne e commossa, un’enorme quantità di parole profonde ed importanti su cui lasciare che la propria voce si rompa di pianto, ma ad Antonio sembra tutto superfluo, trito e ritrito, banale. L’unica cosa che si sente di dire riguardo alla morte è che la parte peggiore è tutta per chi rimane in vita: quando muori non senti più niente, invece chi ti sopravvive è condannato a vivere una vita priva di te.
Duemila parole abbondanti scritte di getto dopo il rewatch di “Maschile singolare” e dopo l’ennesima persona della mia vita persa per sempre, questa OS si propone come sequel del film, ovviamente secondo il mio punto di vista.
Attenzione: questa storia contiene spoiler e tratta di tematiche delicate.