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Autore: la_pazza_di_fantasy    26/06/2021    0 recensioni
Lokni e Nahele non hanno niente in comune, a parte essere cresciuti con un solo genitore, e non si conoscono nemmeno. Ma qualcosa cambierà nelle loro vite portandoli a conoscersi e a vivere sotto lo stesso tetto. Riusciranno ad andare d'accordo? O sarà un disastro totale?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-ehi Nahele quella non è tua madre?- chiese Callum tirando un pugno al rosso al suo fianco. I due stavano aspettando le loro ordinazioni da sporto del loro ristorante preferito per poterle mangiare a casa di Callum mentre giocavano al nuovo videogioco che il biondo aveva comprato. Nahele si girò prima verso il suo migliore amico e poi guardò tra i tavoli occupati del ristorante riconoscendo quasi subito la testa rossa della madre. Prima di uscire la donna aveva detto di avere una cena di lavoro e per quello si era vestita bene, tailleur verde e decolté con tacco dodici, ma quella non sembrava per niente una cena di lavoro.
La rossa infatti era al tavolo con un uomo e da come si guardavano Nahele intuì subito ci fosse qualcosa tra i due. Di certo quella non era una cena di lavoro.
-mi aveva detto di avere una cena di lavoro- sussurrò Nahele continuando ad osservare fisso la madre mentre il castano che era con lei le prese una mano sopra al tavolo. Nahele digrignò i denti. Non gli piaceva quel tizio.
-non mi sembra una cena di lavoro- sussurrò Callum a sua volta.
-già-
-okay Nahele non pensarci ora- disse il biondo facendo girare il suo migliore amico e prendendo il cibo che era appena arrivato. Non era stata una buona idea quella di dire all’amico della presenza della madre.
-non pensarci?- quasi gridò Nahele mentre i due uscivano dal ristorante, ognuno con una busta in mano -mi ha mentito. Non l’avrei mai bloccata se mi avesse detto che sarebbe uscita con un tizio. Ma me lo ha nascosto e questo non mi piace. Quando mi nasconde le cose mi fa imbestialire- disse il ragazzo mordendosi il labbro inferiore incazzato. Sapeva che non doveva prendersela in quel modo, era la vita della madre e non poteva impedirle di frequentarsi con qualcuno ma almeno voleva essere avvisato della cosa.
-magari non voleva dirtelo perché avresti reagito come con Stefan-
-Stefan era un pezzo di merda che voleva solo i suoi soldi. Sono tutti così quelli che le si avvicinano. Tanto questo scappa non appena mi vede, fanno sempre così. La illudono e poi se ne vanno non appena scoprono che ha un figlio di ventidue anni.- borbottò il rosso spostando la busta nell’altra mano per prendere il telefono che aveva in tasca. Voleva mandare un messaggio alla madre, dirle che l’aveva vista e non illudersi ma poi ci ripensò e ripose il telefono al suo posto. Non voleva rovinarle una delle prime serate di svago che si era presa, anche se poi sarebbe andata a finire male.
-non pensarci okay? Oggi dobbiamo provare golf with your friends quindi ti voglio carico. Ho spulciato un po’ i gioco e ci sono mappe fantastiche- Nahele annuì e decise di seguire il consiglio di Callum, con la madre avrebbe parlato il giorno successivo.




 
Aveva fatto tardi la sera precedente e alla fine, proprio come aveva predetto alla madre, era rimasto a dormire a casa di Callum. Il gioco li aveva presi molto e ci avevano giocato fino alle quattro e quindi il rosso si trovava a dover tornare a casa con solo tre ore di sonno.
Il ragazzo aprì la porta di casa e dopo averla richiusa si fiondò in cucina prendendo la moca per farsi un bel caffè, quel giorno doveva lavorare e aveva bisogno di molta caffeina in corpo per poter resistere fino alla sera. Sentì dei passi dal piano superiore e, ipotizzando fosse la madre disse:
-dove hai messo i biscotti? Non sono nel solito po…- ma girandosi si bloccò di colpo. Quella che era scesa non era la madre ma l’uomo con il quale l’aveva vista la sera prima.
L’uomo parve sorpreso di vederlo li ma poi gli sorrise.
-buongiorno, non so dove sono i biscotti- gli rispose con un leggero sorriso sulle labbra. Nahele stava per aggiungere che non avrebbe dovuto saperlo a prescindere ma fu bloccato dall’ingresso della madre in cucina che sbiancò capendo che i due si erano incontrati.
-Nahele. Pensavo restassi da Callum- disse la donna iniziando a mordersi il labbro inferiore nervosamente.
-sono appena tornato, devo andare a lavoro e ho le cose qui- rispose il ragazzo. -e lui chi è?- chiese poi il rosso osservando con sfida il castano che aveva difronte.
-sono Kele- rispose per lei il castano per poi porgergli la mano -piacere di conoscerti Nahele giusto?- Nahele lo guardò dubbioso ma comunque gli strinse la mano. L’uomo non sembrava ancora sconvolto dalla sua presenza li.
-si sono il figlio di Juniper- precisò il ragazzo.
-l’avevo intuito, siete molto simili e poi tua madre mi ha parlato parecchio di te- spiegò l’uomo.
-davvero?- chiese curioso Nahele, la madre non parlava mai di lui con gli uomini con i quali usciva.
-si, l’ho fatto- rispose la donna. -le cose tra noi sono diventate parecchio serie e quindi gli ho detto di te- spiegò la rossa mettendosi una ciocca dietro l’orecchio.
-da quanto va avanti questa storia?- Nahele sgranò gli occhi. Quindi prima la madre era spaventata dal fatto che Nahele avesse visto l’uomo e non il contrario.
-sei mesi- risposero in contemporanea i due mentre il rosso si bloccava realizzando la cosa. Sua madre aveva una relazione con un uomo da sei mesi, relazione molto seria a quanto pareva, e non gliene aveva mai parlato. In sei mesi.
Il ragazzo non ci pensò due volte e con ancora la moca da finire di preparare andò a prendere il suo borsone da lavoro e uscì di casa. Avrebbe fatto colazione in un bar lungo la strada.
 

 
   
 
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