-Non potevo darti ciò che volevi- sospirò pregando che queste sue parole fossero portate via dal vento sempre più veloce, ma lui le udì perfettamente, dopotutto a Neji Hyuga non sfuggiva mai niente.
-Tu eri ciò che volevo- sibilò ed un amaro sorriso, carico di rimorso, si dipinse sulle guance pallide dell’Anbu. Svogliatamente si rimise a sedere e, con le dita tremanti, allontanò una ciocca dal suo volto facendola ricadere sulle sue spalle: poi lo riguardò e, nonostante avesse già permesso ai suoi occhi di rispecchiarsi nei suoi, fu come se fosse la prima volta.
-Lo so, ma non sarebbe durato per sempre-