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Autore: LostRequiem    02/07/2021    1 recensioni
Ti chiedi con quale forza si possa arrivare a dover privare qualcuno della sua vita, pur di andare avanti con la propria.
Non sai rispondere.
La guerra non ha risposte.
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Link
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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Blood

 

 

 

 

Togli il sangue dalle vene e versaci dell’acqua al suo posto: 

allora sì che non ci saranno più guerre.”


(Lev Tolstoj, "Guerra e pace")

 

 

 

Sangue

È ovunque.
Avverti l’odore marcio che emana il putrido cadavere davanti a te, e trattieni un conato di vomito alla vista dei suoi organi interni che penzolano molli fuori dalla carne squartata.
Vorresti gridare, ma non puoi, o i nemici ti sentiranno.
Vorresti chiudere gli occhi e dimenticarti di quel rosso acceso che ti macchia le mani ed i vestiti, ma il peso della lama con cui hai ucciso la tua vittima ti ricorda che non puoi sfuggire alle tue colpe, e ti abbandoni a tale pensiero quando ti accorgi che le gambe non reggono più. Cadi a terra.


Sei un assassino.





Sangue

Piangi.
Non ti importa più, se qualcuno ti sentirà.
Per un momento il pensiero di attirarli e lasciarti massacrare da loro è più forte di ogni cosa. E ancora, le ginocchia crollano a terra, immerse in una pozza ristagnante di liquido viscoso.

Non ti capaciti di quanto tu sia stanco. Di quanto sia logorante dover vivere costantemente con le mani impregnate di rosso ed i sogni infestati dai loro volti.


Eppure, sembra che tu sia nato solo per questo.

 



Sangue

Ridi.
È tutto così buffo.
Hai imparato a non provare più niente, col tempo, eppure... uccidere ti fa sempre così impressione che adesso, alla vista di quel cimitero di carcasse dilaniate ai tuoi piedi, scoppi a ridere.

Sei diventato una macchina da guerra, non hai più paura di te stesso come la prima volta che hai impugnato la spada. Ed è così buffo che ridi, fino a sopprimere le parole.

Fino ad esaurire il fiato.
Non sei che un recipiente vuoto al quale è stata risucchiata l’anima, e quella risata non è altro che un ultimo, disperato grido di dolore che si disperde muto nel nulla, in mezzo al gelido vento che accarezza le membra di quei morti.

 

Ti chiedi quanto ancora ti ci vorrà, prima di raggiungerli.



 

Sangue 


                        Sangue 



                                          Sangue




 

Sangue







È un sollievo.
Finalmente puoi lasciare cadere la spada.
Osservi quella che fino ad ora è stata la tua arma, e ti chiedi con quale forza si possa arrivare a dover privare qualcuno della sua vita, pur di andare avanti con la propria.

Non sai rispondere: la guerra non ha risposte
Hai fatto troppe cose orribili, per essere definito umano. Eppure, qualsiasi punizione le Dee ti infliggeranno, sei convinto non sarà mai abbastanza per te.
La tua tortura più grande è stata la tua vita, ed è proprio un sollievo.


È un sollievo, che finalmente il sangue che ti macchia le mani e i vestiti


sia il tuo.

 

 

 

Sangue...
















 

   
 
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