Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: Nuage_Rose    04/07/2021    2 recensioni
Allerta Spoiler! Non continuare la lettura se non si ha concluso di leggere il manga.
In questa FF, mi sono chiesta cosa potrebbe succedere a Mikasa dopo aver perso il suo amato Eren. Si chiuderà nel dolore, restando per sempre a vegliare sulla tomba del ragazzo o deciderà di sfruttare al meglio la libertà che Eren le ha donato? Riuscirà ad amare nuovamente?
Genere: Introspettivo, Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jean Kirshtein, Mikasa Ackerman
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
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1.Call Your Name

“I'm crying, missing my lover
I don't have the power
On my side forever
Oh, where is my lover?
And I got no power         
I'm standing alone, no way
Calling out your name”
Call your name
澤野弘之 (Hiroyuki Sawano)


Mikasa appoggia delicatamente la testa di Eren, ormai fredda, tra la soffice e verde erba sotto quell’albero. Per un attimo, le ricorda quando si addormentava proprio lì, protetto dalle fronde verdi. Adesso deve seppellirlo, lasciarlo riposare per sempre.
Non potrà più correre su per quella collina a svegliarlo. Eren non riaprirà più gli occhi. Quel futuro che, per un momento, aveva sognato e visto davanti a sé ormai non si realizzerà: lo ha perso.
Respira forzatamente, le sembra di essere stata in apnea per tutto il tempo. Le sembra di non essere più capace di respirare, di vivere senza Eren.
La vista della sua testa le è praticamente insopportabile e allo stesso tempo fatica davvero a seppellirlo, come se da essa potesse tornare Eren e tutta la vita che avrebbero potuto avere insieme.
Mikasa sa che quella era la cosa giusta da fare, che doveva farlo. Ma sa anche che lo amava, immensamente: era il suo unico scopo nella vita proteggerlo. Trova crudelmente ironico che si siano dichiarati il loro amore con quel bacio di morte e non siano riusciti mai a farlo in tutti quegli anni insieme.
Delle lacrime iniziano ad imperlare le sue ciglia, mentre finalmente si decide a scavare la terra sotto l’albero, in un punto dove le radici diano spazio ai resti del suo amore. Lo fa a mani nude, vuole farlo così, come se il piccolo dolore che le provoca o la sensazione della terra umida e piena di vita possano distoglierla dal suo dolore.
Cerca di far passare tutti i ricordi di Eren senza soffermarsi su nessuno in particolare e senza pensare a cosa sarebbe potuto essere: non ha importanza.
Si domanda se dovrebbe seppellire anche la sciarpa rossa, ma è una domanda che dura una frazione di secondo: la risposta è no, sicuro e repentino. Vuole tenere ancora il calore dell’amore di Eren, ancora per un po’ almeno. Le è rimasto solo quello.
Smette di affondare le mani pallide nella scura terra solo quando ritiene che la buca sia adatta. Appoggia i palmi sull’erba, quasi a volersi pulire. Riprende fiato. Deve farlo, il momento è arrivato.
Non aveva mai immaginato che una cosa simile potesse accadere. Aveva sempre pensato che al massimo sarebbe morta lei per prima, magari nel tentativo di proteggerlo. Eren aveva voluto diversamente, regalandole una lunga vita ed un futuro nuovo. Ma ad un prezzo spaventoso, disumano.
Gli occhi a mandorla della ragazza trovano finalmente il coraggio di spostarsi sul viso pallido del suo amato: se ne stava lì, tranquillo, dandole l’idea che forse l’anima di Eren era finalmente in pace. Alla fine il desiderio di quel bambino che aveva promesso di estinguere i Giganti si è avverato.
Mikasa accarezza il viso del suo amore, ora perso. Lo fa con un tocco delicato, quasi fosse di porcellana e si potesse rompere con poco. Ma anche con quella dolcezza che si riserva alla persona che si ama. Sistema i capelli ribelli di Eren, imprimendo nella sua memoria la sensazione di avere quei fili corvini tra le dita.
Respira ancora, sentendo il petto farsi sempre più pesante: deve farlo, ora. Non c’è più alcun motivo per aspettare. Ancora un momento, ancora uno… non riesco a dirti addio, Eren.
Prende il suo volto tra le mani, lo avvicina al suo e gli dà un ultimo bacio, per dirgli addio, e lo scalda appena stringendolo in grembo.
Mikasa si domanda come farà ad andare avanti senza il suo amato, quale sarà il nuovo scopo della sua vita e quale il futuro. Eren ha combattuto e si è tramutato in un mostro per rendere lei ed i suoi amici liberi.
Non permetterà che il suo sacrificio sia vano, per questo non può ancora raggiungerlo.
Appoggia il volto freddo del suo amore e, prima di ricoprirlo dolcemente di terra quasi fosse una coperta, sussurra con tenerezza: “A presto, Eren.”
Sorride appena, mentre una sua lacrima cade sulla terra che adesso lascerà riposare il suo amato.


"Qui per sempre
Riposa in pace
Il mio amatissimo
Mio Caro
854"
   
 
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