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Autore: Lilith_97    08/07/2021    1 recensioni
La Umbridge era di gran lunga la cosa peggiore che potesse accadere ad Hogwarts, e questo includeva troll, cerberi e draghi.
Ma ora basta, era l'ora di fare qualcosa. Questa idea del gruppo segreto di difesa non era poi così male in fondo.
Ma quante preparazioni!
Genere: Commedia, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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IS IT WRONG THAT I FIND THIS HOT?

Versione Italiana


La Umbridge doveva essere una delle cose peggiori mai capitate ad Hogwarts. Od almeno, questa era l’opinione di Harry e sicuramente di quasi tutto il corpo studentesco. 

Gli unici contenti della situazione in cui erano arrivati decreto dopo decreto erano i membri dell’Inquisizione Suprema –stupido furetto biondo- e Gazza. 

Ora che ci rifletteva, Harry era certo di non aver mai visto Gazza così contento come in quel periodo. 

 

Comunque era arrivata l’ora di reagire, di fare qualcosa. Voldemort era tornato, una guerra era ormai alle porte ed il ministero stava facendo tutto il possibile per assicurarsi che non fossero in grado di difendersi. 

L’idea di Hermione aveva merito ed in quel momento stavano facendo tutti i preparativi per far partire il D.A. Avevano già trovato un bel po’ di partecipanti, più di quanto se ne aspettasse, viste le voci che giravano sul suo conto in quel momento. 

Le ultime cose che mancavano erano un posto in cui ritrovarsi e un programma da seguire. Per la prima avevano sparso la voce tra il gruppo in modo che ognuno cercasse il posto più adatto, e per l’altra... 

 

Harry si accostò alla parete del corridoio del terzo piano dove era arrivato. Subito dopo al dipinto della giraffa coi mocassini, tra due armature, c’era un gigantesco arazzo persiano che pendeva dal soffitto fino a toccare a terra. 

Guardando la mappa per esser sicuro di non esser seguito Harry ci si infilò dietro. Ad accoglierlo fu un tunnel buio, che si andava a stringere a mano a mano che passava, il tunnel non era dritto, serpeggiando a destra ed a sinistra, fino a quando non fu costretto ad abbassare leggermente la testa per non dar dentro al soffitto. 

Alcuni metri più in dentro si trovò ad un bivio e scelse la strada a destra, dove il tunnel continuava per poi allargarsi di botto, rendendola quasi una stanza ovale. Per tre metri era bello largo, per poi restringersi ad imbuto e buttarsi nel buio. Questa parte più larga era ben illuminata da quattro torce a parete, sotto lei cui poté notare Hermione e Ron seduti su due cuscini dall’aria morbida, sicuramente opera degli elfi. Di fianco a loro ce n’era un terzo e tutto intorno c’era una trentina di libri, alcuni aperti altri chiusi e dei block notes tutti scribacchiati con la inconfondibile scrittura fitta fitta di Hermione, che era assorbita da un libro sull’aritmanzia, mentre Ron la stava guardando orripilato. 

Addentrandosi Harry si andò a sedere sul cuscino vuoto, attirando l’attenzione del rosso, che gli si fece un po’ più vicino. 

“Tutto okay? Hai avuto problemi?” 

“È andata bene. Ho incontrato Neville che mi ha detto di aver trovato forse il posto giusto. Luna mi ha anche suggerito di farli nel bagno di Mirtilla.” 

“Mi dispiace amico, ma io in quell’ala del castello per un po’ preferirei non metterci piede.” disse Ron con tono contrito. 

“Non solo il bagno con quel fantasma squilibrato, ma se uno di voi pensa di suggerire la Camera dei Segreti, io lo ammazzo.” 

Harry ridacchiò all’espressione del suo amico. 

“No, tranquillo. Devo ammettere che ci avevo pensato, ma con tutta la gente che parteciperà verrebbe troppo pericoloso. In più... beh, non sapevo tua sorella come avrebbe reagito.” Ammise alla fine. 

“Troveremo sicuramente il posto giusto. Voglio dire, abbiamo sguinzagliato anche i gemelli e se non conoscono il castello loro, allora chi?” 

 
Un suono secco rimbombò nella stanza. Hermione aveva chiuso di scatto il libro che aveva in grembo. Senza neanche alzare lo sguardo prese uno dei quadernetti e continuò a scrivere da dove aveva lasciato prima. Ogni tanto borbottava qualcosa tra sé e sé, oppure alzava lo sguardo su uno dei libri aperti davanti a lei, tenendo il segno con l’indice nel punto in cui le serviva. 

Harry e Ron rimasero lì in silenzio a guardarla lavorare, avendo imparato questa importante lezione al primo anno. Mai interrompere Hermione Granger mentre stava facendo una ricerca. MAI. 

Per un paio di minuti l’unico rumore che proveniva era il gracchiare della penna sul foglio e i mormorii della ragazza. Con un ultimo sbuffo, la ragazza poggiò la penna per terra accanto a lei e chiuse il libro di aritmanzia. Con un gesto secco di bacchetta tutti gli altri tomi aperti si chiusero da soli, per poi volare verso di lei e mettersi in pila in ordine alfabetico. Soddisfatta, rimise la bacchetta nella tasca con aria soddisfatta. Poi passò il blocchetto ad Harry, guardandolo speranzosa. 

Dentro di esso c’erano pagine e pagine di appunti su incantesimi dal primo al quinto anno. Con tutta la spiegazione e la storia dietro ciascuno. Erano suddivisi per facilità ed utilità, raggruppati per anno. 

Nelle pagine seguenti c’era un planning delle lezioni, con il giorno, quanto tempo per ogni incontro ed il materiale da visionare per quella volta. Tutto questo per tutto l’anno scolastico. Accanto alle lezioni più facili c’erano degli asterischi che portavano ad incantesimi più complessi in caso avanzasse tempo o facessero progressi in fretta. 

Harry alzò lo sguardo orripilato e sorpreso allo stesso tempo. 

“Ma, ci eravamo messi d’accordo solo ieri per fare i programmi.” disse flebilmente, più a sé stesso che agli altri due. 

Hermione lo ignorò, iniziando a spiegare per filo e per segno cosa aveva messo dove e perché, fermandosi solo per prendere fiato ogni tanto. 

Ron si avvicinò un po' di più ad Harry e gli sussurrò nell’orecchio. 

 “È una brutta cosa che lo trovo eccitante?” 

Harry gli scoccò un’occhiata incredula, che fece ridacchiare Ron. 

Hermione continuò a spiegare ai ragazzi come se fosse niente, ma per tutta la serata non guardò il rosso neanche una volta negli occhi e passò buona parte del tempo con le guance arrossate. 

 

 

Qualche giorno più tardi: 

Ginny lanciò l’incantesimo disarmante a Seamus, sovraccaricandolo così tanto da scaraventarlo contro al muro imbottito dietro di sé. 

Tra gli applausi e le congratulazioni generali ritornò al suo posto, con sguardo fiero e spalle dritte. 

Harry, che era di fianco a Ron ad aiutare Neville, rimase incantato a guardarla per poi riscuotersi ad una gomitata del rosso, che gli lanciò uno sguardo confuso. 

Harry si voltò verso di lui e, guardandolo preoccupato, gli chiese: 

“È una brutta cosa che lo trovo eccitante?” 

Lo spintone che lo fece quasi volare a terra ne valse completamente la pena. 

 

Buonsalve a tutti!
Ecco la mia seconda ministoria a tema Harry Potter!
Anche questa nasce da un prompt su discord e anche di 
questa farò uscire la versione in inglese.
E' piccina e senza pretese, ma spero che piaccia.
Ogni recensione e commento non solo sarà
super gradito!

Bye byee
LILITH

   
 
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