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Autore: ValeDowney    11/07/2021    1 recensioni
Un principe. La sua storia. Uno stretto legame con il presente gli farà compiere un viaggio in un mondo non suo, riscoprendo un lato di sè che non sapeva di avere
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Loki, Nuovo personaggio, Thor
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Beneath the ashes

 
Capitolo I: Distrazioni
 


Quiete. Questa strana sensazione, così rara ad Asgard. Eppure Loki riusciva quasi sempre a trovarla, andandosi a rintanare in posti che aveva scovato con il passare degli anni.
Sempre a scappare dal tanto odiato e perfetto fratello, il cui unico scopo era quello di mettersi in mostra davanti ai suoi fidati amici e mostrare i muscoli dei suoi duri allenamenti. Solo quelli, pensava spesso Loki, visto che di cervello ce ne era ben poco.
Anche quel pomeriggio soleggiato non era diverso. Si trovava accanto a una radura, quasi ai confini della città. L’ombra dei salici gli dava quella poca ma sufficiente protezione dal tepore del sole, e lo scrosciare della cascata lì accanto aumentava quella sensazione di pace e tranquillità che gli permetteva di leggere uno dei suoi tanti libri senza che qualcuno di sua conoscenza lo andasse a disturbare.
Ma, come ogni volta, quella quiete non durava mai più del dovuto. Sospirando, chiuse il libro e, alzandosi, si scostò dal ruscello portandosi ancor più sotto il salice. Proprio in quel momento, dalla cima della cascata qualcosa, o per meglio dire qualcuno, piombò proprio nell’acqua sottostante.
Loki alzò gli occhi al cielo, così come quella figura, che uscendo dall’acqua disse: “Stavolta ci sono riuscito”
“Se intendi a non finire spiaccicato, sei stato bravissimo” ribatté il moro.
“Volevo coglierti di sorpresa. Non è facile dalla cima di una cascata” disse Thor.
“Ho visto parecchi uccellini provarci e loro iniziano da ben più in alto” disse Loki.
“Come hai fatto ad accorgerti di me?” gli domandò.
“Sei aggraziato come un pentapalmo. Comunque, taglia corto. Cosa vuoi?” chiese.
“Ho buone notizie” rispose, sorridendogli.
“Finalmente lasci il palazzo, così potrò rimodernare la tua stanza a mio piacimento?” disse Loki.
“Lo sai che non potrei mai abbandonarvi. Siete la mia famiglia, e poi come faresti a vivere senza di me? Ti annoieresti a morte” replicò.
“Sopravviverò. Come ho sempre fatto. Dopotutto le mie orecchie avrebbero gioito a non sentirti più russare” rispose.
“Comunque, ritornando a prima, ho detto di avere buone notizie” disse nuovamente.
“Se fossero state ottime, saresti piombato direttamente giù dal cielo, invece di farti semplicemente un bagno nel ruscello?” domandò.
“Tieniti forte. Io e gli altri andremo a una festa a Vanaheimr” rispose.
Loki non ribatté e si limitò a incamminarsi. Thor gli si affiancò: “Non sei contento?”
“Sai quanto me ne importa. Intanto hanno invitato te e mica me” replicò.
“Ehm… veramente non mi hanno invitato” disse.
Loki si fermò e lo guardò: “Cosa odono le mie orecchie? Il futuro re di Asgard che non è stato invitato a una festa che sarà sicuramente caotica e senza rispetto delle regole. Dov’è finito il rispetto per questo mondo?” e riprese a camminare.
 “E’ quello che dico anche io” aggiunse Thor.
“Ero ironico, se non si era capito. E poi intanto nostro padre non ti avrebbe mai lasciato andare” ribatté.
“Infatti non glielo avrei chiesto” disse. Loki si fermò nuovamente. Voltò il capo e Thor aggiunse: “Ci siamo auto-invitati”
“No, voi volete andare incontro a un destino che prevede l’ira del Padre degli Dèi” replicò Loki.
“E non sei eccitato? È pane per i tuoi denti. E poi, ti farebbe bene staccare un po' da questa solitudine e vivere finalmente la vita. Allora, ci stai?” domandò e Loki alzò un sopracciglio.
Tornarono al palazzo e, senza farsi vedere da nessuno, sellarono i loro cavalli, non prima però che Thor andasse ad avvertire i suoi amici, che li raggiunsero in poco tempo.
“Mi spieghi come ci riesci ogni volta? Tu chiami e loro arrivano. Cosa gli hai promesso? Una succulenta bistecca e boccali pieni di birra?” domandò Loki, accennando un piccolo sorriso.
“Ehi, bada a come parli. Gli amici accorrono sempre nel momento del bisogno” replicò Volstagg.
“Soprattutto quando la pancia brontola” aggiunse Loki, ricevendo un’occhiataccia proprio da Volstagg.
Il moro salì in groppa al suo destriero, così come anche Thor.
“Sicuro che non verremo scoperti? Stavolta credo che rischiamo grosso” chiese Fandral.
“Dobbiamo avere fiducia in Thor e, come ha detto prima Volstagg, noi accorriamo sempre nel momento del bisogno” rispose Sif.
“Ben detto, amica mia. Non dovete temere. Ci divertiremo e ritorneremo qua prima che qualcuno si accorga della nostra assenza” disse Thor.
“E come la mettiamo con Heimdall? A quello non sfugge nulla e verremmo spediti subito nelle prigioni” domandò Volstagg.
“A lui ci penserà Loki” rispose Thor.
Gli altri quattro guardarono il moro poco convinti. Quest’ultimo disse: “Se non vi fidate di me, allora potete anche rimanere qua e perdervi così il più grosso banchetto al quale potreste mai partecipare.”
Senza obiettare, Volstagg salì sul suo cavallo, per poi dire: “Che cosa stiamo aspettando? Su, andiamo” e partì.
Gli altri tre lo seguirono. Rimasero i due fratelli e Loki disse: “Visto? Quando la pancia brontola, i tuoi amici accorrono” e li seguì. Così come Thor.
Poco dopo il gruppetto, guidato da Loki, stava camminando per la folta radura, mentre una loro stessa replica si era diretta da Heimdall, il guardiano del Bifrost, che, appena li vide, bloccò loro il cammino: “Non potete passare”.
“Suvvia, amico mio, non chiediamo troppo. Solo che tu chiudi un occhio e ci lasci andare liberi” disse Thor, affiancandosi a lui.
“Il mio compito è quello di osservare che nessuno entri ed esca da qui a mia insaputa. Asgard dev’essere al sicuro” disse Heimdall.
“Asgard sarà lo stesso al sicuro anche senza di noi. Ce ne andremo e ritorneremo come se nulla fosse” disse Thor.
“È inutile che insisti. Intanto non ci farà passare” disse Volstagg.
“È naturale, o Odino non lo avrebbe messo a capo del Bifrost. È così bravo che a lui nulla sfugge e non credo che possa fare delle eccezioni nemmeno con noi” disse Loki.
“Stai cercando di persuadermi? Non ci riuscirai” disse Heimdall.
“Non ci sto nemmeno provando. Sei troppo astuto anche per uno come me” disse Loki, facendo un piccolo sorriso.
Heimdall scrutò per bene il gruppetto davanti a sé. Eppure qualcosa non gli tornava. Si avvicinò a loro. Sembrava fin troppo facile. Eppure presagiva una presenza differente.
Si alzò una leggera brezza e qualcosa saltò subito agli occhi vigili del guardiano. I mantelli di Thor e dei suoi amici non si muovevano.
Vide Loki osservarlo attentamente, per poi porre lo sguardo sugli altri quattro. Si avvicinò a Thor sussurrandogli: “Forse faremo meglio ad andarcene”
“Hai paura?” chiese il fratello non guardandolo.
“No, ma temo comunque per le nostre vite e dovremo sbrigarci ad arrivare alla nostra meta” gli rispose.
“Il piano è tuo. Pensaci tu” disse Thor.
“Spifferalo pure ai quattro venti. Intanto non riesci mai a tenere la bocca chiusa” ribatté il moro.
Heimdall puntò contro Volstagg la punta della sua lancia… oltrepassandolo e facendo smaterializzare quell’ologramma. Lo sguardo del guardiano divenne furioso.
“Non si mette affatto bene” disse Fandrall.
“Colpa vostra e dei vostri mantelli. Volete sempre andare in giro eleganti” replicò Loki.
“Se per questo anche tu” ribatté Thor.
“No, io vado in giro con stile. È diverso” disse Loki, facendogli un piccolo sorriso e, prima che Heimdall potesse attaccarli, con uno schiocco di dita fece scomparire se stesso e gli altri.
Il vero Loki si fermò. Qualcosa, come una scarica, gli attraversò tutto il corpo. Si sentì, anche solo per poco, mancare le forze, come se la sua magia avesse perso potere.
Thor si accorse dell’improvvisa immobilità del fratello. Lo guardò, domandandogli: “Tutto bene?”
“Non stiamo qua a perdere tempo per nulla. Qualcuno potrebbe arrivare e fermarci prima della nostra destinazione” tagliò corto il moro, passandogli accanto. Thor lo seguì in silenzio, non proferendo altra parola.
Arrivarono a ciò che sembrava un vicolo cielo.
“Magnifico. Come volevasi dimostrare. Il dio degli inganni… be’… ci ha ingannato” replicò Volstagg.
“Che ti aspettavi, lui è fatto così. Magari non aspettava altro che trarci in una trappola” aggiunse Sif.
Loki stava spostando del fogliame. Volstagg disse: “Forse, se lo colpiamo ora di spalle non se ne accorgerà nemmeno. Una piccola pugnalata.”
“Non è saggio fare ciò ed è troppo tardi per tornare indietro. Ormai abbiamo fatto le nostre scelte, anche quella di fidarci di lui” disse Hugun.
“Finalmente qualcuno con del sale in zucca. Sai, Thor, incominciavo a dubitare della tua cerchia di amici, ma se non li uccido nel sonno è solo perché c’è lui che sa quello che faccio” spiegò Loki.
“Io vedo solamente una parete” replicò Volstagg.
Loki gli andò dietro, per poi dire: “E’ perché la guardi ancora da lontano. Aspetta che ti do una mano” e lo spinse letteralmente dentro la roccia. Volstagg scomparve.
Sif e Fandrall sguainarono le spade: “Vile traditore! Dovevamo saperlo che ci avresti voltato le spalle” replicò Sif.
“Vendicheremo la morte del nostro amico. Non è vero Thor?” aggiunse Fandrall, guardando, con Sif, l’amico, ma questi si era perso a guardare una farfalla.
“Thor!” lo richiamò Sif.
“Scusatemi. Ma volevo sapere dove stesse andando questa farfalla” rispose Thor e la farfalla gli svolazzò di nuovo accanto.
“Sii serio” disse Fandrall.
“E’ una causa persa già da un bel po'” disse Loki.
Thor seguì la farfalla e, senza neanche accorgersene, oltrepassò la parete. Gli altri non dissero nulla e lo seguirono. L’ultimo a entrare fu Loki. Si guardò a destra e a sinistra, come se sentisse che qualcuno li stava osservando. Sapeva che, ormai, erano stati scoperti da Heimdall e che, al loro ritorno, avrebbero incappato nelle ire di Odino. Ma se avessero fatto presto e con un briciolo di fortuna, molto probabilmente avrebbero evitato tutto ciò.
Entrò, non accorgendosi che su di un ramo lì vicino erano appollaiati due corvi. Questi si librarono in volo verso il palazzo.




Note dell'autrice: Ed eccomi qua con una nuova avventura, stavolta nel mondo di Thor, ma con protagonista Loki. Premessa: si svolge prima del primo Thor e mi atterrò all'atteggiamento del Loki di quel film e, per il momento, non a quello della serie tv. Come sempre accetto ogni genere di critica; consigli
Grazie in anticipo chi passerà qua; chi recensirà e chi metterà tra le seguite o preferite la storia
Spero di non uscire troppo dai personaggi e di fare una bella storia che scorra anche bene nel leggerla (molti nomi saranno di fantasia quindi, amanti della mitologia norrena, vi prego, non criticatemi troppo
Grazie anche alla mia sempre amica Lucia
Ci sentiamo alla prossima
Buona domenica e buon proseguimento di giornata

 
 

 
  
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