Storie originali > Generale
Segui la storia  |       
Autore: pokas    11/07/2021    4 recensioni
Una storia di amicizia, di amore, di dolci sogni e di crudeli realtà. Due destini pronti ad incrociarsi per raggiungere le stelle. Una ragazza cocciuta e un maialino ribelle, chissà quanto in alto arriveranno con un pizzico di fortuna.
Dal testo
"io andrò lassù, sarò il primo maialino a mettere zampa su quella grossa forma di formaggio"
"costruiremo una casetta sulla Luna e acchiapperemo le stelle come lucciole"
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Buona sera telespettatori, ben tornati sul nostro celebre programma "Le star che non ti aspetti" oggi vi racconteremo la storia di Rebecca Smith. Per chi non lo sapesse Rebecca è stata tra i primi astronauti a poggiare piede su Marte, anche la più giovane. Grazie per aver accettato di venire.
 
Grazie a te per l'invito, in effetti è vero, sono la più giovane, povero Cris, per un paio di mesi non otteneva lui il primato.
 
Un po' mi spiace per lui, ma raccontaci un po', come è stata questa esperienza? La vostra missione è stata seguita più dell'allunaggio, devi esserti sentita emozionata di partire.
 
Sinceramente? Ero sul punto di mollare quando stavo per salire. Sai quando hai davanti a te la prospettiva di una morte nel gelido spazio... La paura riesce a farsi sentire, ma sapevo bene di non potermi tirare indietro, non dopo tutto lo sforzo fatto dalla NASA per addestrarmi a quella missione.
 
Ecco un punto interessante, tu sei una delle poche persone che la NASA ha preso sotto la sua ala protettrice, ti hanno offerto una borsa di studio o sbaglio?
 

Si, hanno visto qualcosa in me e hanno deciso di darmi una grande possibilità. Da piccola amavo lo spazio, ma ero povera, quindi i soldi per un'istruzione come si deve non li avevo.
 
Come è nata questa tua passione?
 
Mia zia Sara, che saluto volentieri, ciao zia. Dicevo, lei mi ha portato con sè un giorno al planetario, mi ha messa seduta e mi è sembrato di poter sentire lo spazio cosmico accarezzarmi la pelle, non so, è stato come un forte vortice e lì ho capito cosa volevo fare da grande.
 
Bhe direi che ci sei riuscita, complimenti ancora.
 
Grazie, ma se devo essere sincera non è stato merito mio.
 
Aspetta.. In che senso?
 
Sai io ci sono finita per puro caso alla NASA, lì poi mi hanno notata, ma il vero merito va a Lazy.
 
Un momento, un momento, cosa c'entri tu con quel maialino. Sapevo venivate dalla stessa cittadina, ma non credevo ci fosse un vero collegamento tra le vostre storie, sono davvero curioso, dimmi tutto.
 
Sicuro? Non vorrei togliere tempo per altri ospiti.
 
Cara, rilassati, questo studio è come il salotto di casa mia, mi prendo i tempi che voglio e invito chi mi pare quindi non preoccuparti.
 

Va bene dai cercherò di essere sbrigativa. Ti ho detto che ero povera, ecco, io vivevo in una fattoria con mio padre.
 
Oh… Non dirmi che…
 

Si, Lazy era uno dei nostri maialini, tutto scuro con due macchie chiare sul dorso.
 
Ma non mi dire, quella faccetta adorabile che ha conquistato i media, non era davvero un maialino da competizione, almeno è vera la storia che era un cercatore di tartufi provetto?
 

Mi spiace deluderti, quel maialino non sembrava avere nessun talento speciale, la sua fama era dovuta al fatto che era diverso dai suoi simili. Non amava il fango, non mangiava con gli altri la sbobba che papà gli dava. Non so, ma mi era simpatico, era anticonvenzionale, un ribelle.
 
Che aggettivi particolari, come mai era un ribelle?
 

Non so se sai che per via della loro struttura fisica i maiali non sono in grado di guardare in alto, ecco, lui ci riusciva, non che potesse andare contro la sua natura, ma aggirava il problema. Si spaparanzava a pancia all'aria e rimaneva a fisare le stelle.
 
Quindi il nome deriva dal fatto che passava tutto il tempo sdraiato?
 

Si, sembrava sempre stanco, anche se non faceva assolutamente nulla nella giornata, la sera la passava con la pancia all'aria. Non ci siamo mai spiegati perché lo facesse, ma da piccola era confortante non essere l'unica che passava il tempo a guardare il cielo.
 
Quindi tuo padre ti trovava sempre nel recinto dei maiali a rotolare con Lazy? Sembra un'infanzia divertente.
 

Lo è stata, certo svegliarmi presto e mangiarmi gli animali che fino al giorno prima nutrivo… bhe quello era meno divertente. In ogni caso, Lazy è stato fortunato. Un giorno in fattoria vennero dei ragazzi che cercavano qualcuno che fosse disponibile a fargli fare un giro su un cavallo, noi di cavalli non ne avevamo, quindi rimasero a farsi un giro in cerca di non so nemmeno io cosa. Una ragazza si avvicina al recinto dei maiali e inizia a prendere in giro Lazy, un suo amico la zittì e mi chiese informazioni sul maialino. Era cordiale, due occhioni blu che non hai idea.
 
Mi sembra che tu stia descrivendo il tuo attuale fidanzato, certo che tu ne hai di perle per me stasera.
 

Va bene, si era lui.
 
Ne hai avuto di buon gusto.
 

Smettila dai, che arrossisco troppo.
 
Va bene, continua pure la storia di Lazy.
 
Allora, stavo dicendo… Ah, okay, arriva lui, richiama la ragazza e mi chiede informazioni sul maialino. Io mi alzo da terra, mi tolgo la paglia dai capelli e mezza sudata mi avvicino. Se ci peno ora mi chiedo come abbia fatto ad innamorarsi di me. Ero molto fantasiosa, quindi me ne esco con la storia più assurda del mondo, gli racconto che Lazy in realtà era un maialino speciale e non desiderava altro che viaggiare oltre i limiti a lui imposti, voleva esplorare lo spazio, essere libero. Credo in parte di aver raccontato anche la mia storia, il mio sogno di libertà. Sarei voluta rimanere in citta a studiare, piuttosto che mungere le mucche fino a farmi uscire i calli.
 
La tua determinazione ti ha portata fino a qui, sonno davvero affascinato dalla tua storia, un po' come la storia dei grandi inventori che hanno iniziato da un garage.
 
Bhe io ho letteralmente lavorato nel fango prima di arrivare qui a parlare con te, o lassù a camminare su Marte. Credo che la cosa più importante da ricordare alle nuove generazioni sia la determinazione, credere nelle cose rende le rende possibili. Ci si autoconvince di poter fare un qualcosa e a furia di crederci ci si riesce, penso di aver imparato questo da Lazy, a fregarmene degli altri e a credere in ciò che faccio. Non sarò mai sicura di cosa volesse Lazy, ma vederlo salire su quella navicella… è stato straziante.
 
Hey… Non sei obbligata a dire ogni cosa, tieni asciugati gli occhi.
 

Grazie… Dicevo… È stato straziante. Mi ero convinta che vedere lo spazio potesse essere il suo più grande desiderio, ma sappiamo tutti come è finita… Ho l'impressione di aver condannato il mio cucciolo preferito. Per me Lazy era come per le altre persone è il cane o il gatto, quell'animaletto che si infila nel letto e che gioca sempre con il padrone… Era speciale. Dopo l'incidente ho smesso di mangiare la carne e ho investito i miei soldi in un progetto a difesa degli animali. Non uno di quei progetti di protesta nazzi-vegana, sia chiaro, un progetto che aiuta gli animali maltrattati, o feriti.
 
È un gesto davvero nobile, dicci pure il nome che ti aiutiamo.
 
Bhe… non potevo che chiamarlo "gli amici di Lazy".
 
In effetti, nome carino, si vede che ci tenevi. Ti do un po' di tregua, andiamo in pubblicità…
 

Siamo in pubblicità
 
Bene… Rebecca… Ovunque sia, sarà felice di sapere che gli volevi bene, ne sono certo. Ricominciamo tra poco.
 
Va bene… Hey Tom che ci fai qui?

Lo sai che ti sostengo sempre. Mi spiace vederti così amore, non eri obbligata a dire i dettagli.

Grazie Tom, ma il pubblico meritava di sapere cosa è successo. Per gli scienziati è stato un grande passo che ha portato alla costruzione della navicella che ha portato me e gli altri su Marte, ma per me Lazy non era una cavia. Il modo in cui è esplosa la sua navicella… La gente ci ha scherzato sopra come se nulla fosse. Ancora oggi trovo dei meme sulla rete "previsioni per oggi, pioggia di bacon", tutto l'amore mediatico che ha ricevuto era falso ed io ho permesso che la navicella spiccasse il volo.
 
Hey, se è per questo ci hanno marciato tutti sopra, il sacrificio di Lazy è servito a farci arrivare dove siamo, lui è stato il mio primo reportage, ed ora ho una rivista tutta mia. Tu a malapena sapevi scrivere la parola astronauta ed ora lo sei. La cosa più importante che puoi fare è perdonarti e fare buon uso della possibilità che ti ha donato… So che penserai che sono un egoista, ma sono felice che sia andata così… Se non era lui… Saresti potuta essere tu e ti giuro che non avrei sopportato di perderti.

Ti amo Tom.
 
Ti amo anche io Rebecca.
   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Generale / Vai alla pagina dell'autore: pokas