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Autore: _aivy_demi_    15/07/2021    14 recensioni
Questa challenge hurt/comfort è stata indetta dal gruppo Hurt/Comfort Italia - Fanart and Fanfiction:
KINKY BUT NOT REALLY.
Situazioni dubbie o imbarazzanti nel contesto H/C.
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I personaggi si muovono nel periodo di Kingdom.
Ateez/Stray Kids. Wooyoung x Felix x San
Genere: Hurt/Comfort, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Slash | Personaggi: San, Sorpresa, Wooyoung
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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#Kinkybutnotreally challenge del gruppo H/C
Hurt/Comfort Italia – Fanart and Fanfiction – GRUPPO NUOVO
Prompt di Marica:
MARE
MINACCIA
SORPRESA

Situazioni dubbie e imbarazzanti in contesto H/C



 

Il progetto dell’ultimo programma creato dall’industria musicale era stato avviato nel migliore dei modi: la collaborazione di diversi gruppi di idol uniti in esibizioni comuni sul palco avrebbe portato a qualcosa di unico nel suo genere e sicuramente apprezzato dal pubblico. Choi San e Lee Felix avevano dato il meglio alle prove nonostante una iniziale diffidenza da parte di quest’ultimo, dividendo ambienti comuni, sale e palcoscenico. Gli allenamenti erano continui ed estenuanti, e alla proposta di un giorno di pausa per tutti gli artisti e lo staff fu accolta con crescente entusiasmo. Se l’erano meritato quel pomeriggio al mare, le spiagge sabbiose solitamente baciate dal sole tardo primaverile erano già godibili in previsione di una vicina estate afosa: non fosse stato per il cielo cupo, coperto, e le folate di vento improvvise, sarebbe stato un momento perfetto.
«Ehi, piccoletto, ti decidi a levarti la maglia e buttarti a mare, sì o no?» San si spogliò mostrando il fisico allenato con noncuranza, scuotendo i granelli dorati dalla chioma scura; trascinò la t-shirt oversize azzurro mare di Felix nel tentativo di sfilargliela ma aveva miseramente fallito. Correvano entrambi in direzione del mare che si stava gonfiando, il biondino davanti cercando di non inciamparsi sui propri piedi e San dietro, le braccia tese verso di lui, il sorriso furbo e ironico stampato sul volto accaldato; i piedi bagnati sul bagnasciuga li portarono verso le onde, cercando di muoversi a grandi falcate dove l’acqua ormai raggiungeva le ginocchia, salendo rabbiose contro le cosce e il busto.
Il tempo non prometteva affatto bene, nuvoloni scuri e roboanti si stavano avvicinando fin troppo rapidi, minacciando un temporale non indifferente. Felix ormai aveva l’acqua al petto ad inzuppare il cotone appiccicato alla pelle, quando venne colpito da un crampo al polpaccio: sbraitò prima di sentire la bocca riempirsi di acqua salata, agitata, improvvisamente gelida. La gamba aveva ceduto sulla sabbia instabile, in parte impossibilitata a muoversi agilmente a causa dei pantaloni che ancora stava indossando, ed era sprofondata sbilanciando il ragazzo all’indietro. San fu sorpreso di vederlo sparire sotto al flusso delle onde, corse in sua direzione acchiappandolo per le braccia e scuotendolo con forza fuori dall’acqua, certamente con più foga del dovuto: si ritrovò la testa bionda crollare sulle proprie spalle, le labbra tremule a sussurrare qualcosa di incomprensibile sputando liquido a più riprese. Gemette poi a voce alta Felix, il crampo ancora a molestarlo da una parte e San che continuava imperterrito a cercare di trascinarlo verso l’alto perdendo costantemente la presa e riacchiappandolo al volo.
Dalla spiaggia qualcuno li stava guardando perplesso, la chiara testa scarmigliata inclinata di lato a cercare di interpretare quegli ansimi lontani e i movimenti di dubbio gusto: Wooyoung, a insaputa del malessere del ragazzino e mosso da un insolito fastidio, trasse conclusioni coerentemente chiare su quanto potesse essere indecente copulare in acqua davanti a lui e al resto dei colleghi a poco più di qualche metro di distanza. Rise isterico soltanto quando i due, affannandosi nel recupero della spiaggia asciutta, mimarono ciò che era accaduto in un imbarazzato tentativo di palesare un alibi di cui non avevano bisogno.
Non loro, almeno.
Wooyoung rise ancora quando San acchiappò Felix per la maglietta completamente fradicia.
«Preso, finalmente!» Lo trascinò verso di sé strappandogli dalla testa il tessuto, strizzandone tutto l’eccesso di acqua sulla sabbia. «Ti prenderai un malanno così, asciugati un attimo prima di andare.»
Pelle pallida spruzzata di efelidi sulle spalle, un fisico minuto, asciutto, da ballerino, svettò di fronte agli occhi di Wooyoung, che voltò lo sguardo in direzione delle onde, teso. Felix rincorse San nel tentativo di recuperare la propria maglietta, inciampando sulla sabbia e maledicendo i granelli a solleticargli le piante dei piedi e le dita; correvano in circolo scatenando un’improvvisa ilarità tra i presenti, tranne Wooyoung stesso, ancora impegnato a levarsi dalla mente l’immagine impressa di un Felix curvo su se stesso, ricoperto di brividi da capo a piedi, mezzo nudo… i capelli increspati dalla salsedine attaccati alla fronte e sulle orecchie, gli occhi contrariati…
Quegli occhi…

«Woo? Dobbiamo andare, sbrigati, sta iniziando a piovere!»
Il colore di quegli occhi non l’avrebbe certo dimenticato facilmente.
E non solo quello.

 

   
 
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