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Autore: MuItifanacc    15/07/2021    0 recensioni
Sono passati anni dall'ultima puntata di Orange i the new black, e tutti abbiamo desiderato un'ottava stagione giusto? Perchè non ci hanno fatto sapere niente di come si sono trasferite, di come Piper ha avuto la libera cittadinanza e di come abbia ricominciato una nuova vita in un altro stato da sola.
Mentre Alex, non ha sofferto per il trasferimento? Oppure è arrivata in Ohio e ha fatto la bella vita con le altre che abbiamo ritrovato lì?
E a Lietchfiled cosa è successo dopo che Aleida ha ucciso sua figlia Daya? Lorna e Red stanno bene? e Nicky, ora tutta sola nel mettere in pratica gli insegnamenti di Red.
Genere: Fluff, Hurt/Comfort, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Alex Vause, Altri, Piper Chapman
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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-Alex, come sto? Le chiese Piper mentre usciva dal bagno e faceva una piroetta su sé stessa mostrando il suo outfit. -Sei stupenda, mi aiuti con la zip? Chiese lei finendo di truccarsi. Tra poco avrebbero avuto appuntamento con Farah, dovevano festeggiare la stesura del primo capitolo del libro e avevano deciso di andare in un ottimo bar, anche se Alex era restia sul bere non voleva dire che le altre non potevano farlo. Piper parcheggiò l’auto proprio dietro il locale in cui dovevano andare e prima di scendere si rivolse ad Alex. -Davvero hai pensato quelle cose su di me quanto ci siamo conosciute? Alex annuì e naturalmente cercò di alzare un muro sopra i suoi sentimenti, con una risposta sarcastica. -Perché cosa credevi avrei pensato. Ma Piper subito la interruppe. -Nah, nah, Alex smettila, con me non funziona più questo trucchetto. Il viso di Alex in quel momento si addolcì fino all’inverosimile e si avvicinò a Piper, posandole le labbra sulla guancia. -Ecco, questa è la Alex che adoro, la mia Alex. Continuò Piper facendole una carezza sul viso e dandole un leggero bacio sulla punta del naso, che Alex si strofinò con il palmo della mano solleticata dal gesto. -Salve ragazze, disse Farah accogliendole al loro tavolo un po’ troppo su di giri. -Sapete, hanno accettato di pubblicare il libro, quindi dobbiamo soltanto scriverlo e poi soldi a palate, continuò chiamando un cameriere con un gesto della mano in modo che potessero ordinare. Piper prese un sex on the beach, Farah un mojito e Alex semplicemente una soda. -Andiamo Alex, dobbiamo festeggiare, prendi qualcosa di alcolico. Ma Alex rimase della sua idea, almeno per un po’ non voleva toccare alcol, Piper spiegò brevemente cosa fosse successo e fortunatamente Farah capì, qualche drink dopo gli animi si erano leggermente accessi e le ragazze un po’ alticce stavano trascinando Alex sulla pista da ballo. Ballarono a lungo e finché non furono totalmente stanche rimasero a ballare, Piper e Alex si esibirono nel loro ballo mentre Farah semplicemente si faceva trasportare dal ritmo. Esauste ritornarono al loro tavolo quando Piper ricevette una chiamata dal suo ufficio, era notte fonda, cosa poteva mai essere successo in un ufficio legale? Si allontanò cercando un posto più tranquillo dove parlare e poco dopo ritornò trovando Alex e Farah scherzare sui buffi vestiti di un gruppo di ippie. -Al, tesoro, scusami ma io devo andare, c’è stata un’emergenza e non hanno le chiavi di tutti gli uffici e devo scappare, ci vediamo dopo a casa direttamente va bene? -Vai tranquilla Piper, la accompagno io a casa, disse Farah con la cadenza delle parole un po’ rallentata, segno che era quasi al limite della sobrietà. -Stai tranquilla Pips, prendiamo un taxi, la rassicurò Alex dandole un veloce bacio e incitandola ad andare. Piper lasciò quel locale con il cuore in mano, le dispiaceva dover lasciare la festa, però il lavoro era anche importante, soprattutto dopo che si era fatta in 4 per arrivare ai risultati odierni, e di certo non voleva mandare tutto all’aria proprio adesso. -Andiamo Alex, uno solo, per augurarmi buona fortuna, uno piccolo e leggero, dai ti prego, le ripeteva come una nenia Farah, perché voleva che Alex bevesse così tanto qualcosa? Alla fine Alex cedette e Farah andò a prenderle qualcosa, quando ritornò aveva in mano due bicchierini di rum. -Te l’ho detto Alex che era uno piccolo, si giustificò. In pochi secondi entrambi gli shot furono bevuti dalle donne soltanto che mentre Farah si muoveva a ritmo di musica, la testa di Alex iniziava a girare vorticosamente, lei credendo di cadere si tenne a Farah, che la tranquillizzò dicendo che quell’effetto svaniva presto e che non si doveva più preoccupare. Alex sapeva che non era normale e credette che nel suo bicchiere ci fosse qualcosa di più che del semplice Rum, ne ebbe la conferma quando vide la bocca di Farah muoversi ma le parole non arrivarono mai al suo orecchio. L’ultima cosa che ricordava era Farah che faceva una telefonata e poi un forte dolore sulla tempia. Quando Alex riornò in sé, si sentiva stonata, non aveva la minima idea di dove si trovasse, l’ultima cosa che ricordava Farah che le faceva bere qualcosa, e in quel momento tutto le ritornò in mente. Piper, festa, lavoro, droga, dolore. Cercò di aprire gli occhi ma c’era qualcosa che glielo impediva, riusciva a vedere tramite dei piccoli fori ma non riusciva a distinguere niente, provò ad aprire la bocca ma aveva qualcosa di legato in bocca, facendo appello alle sue sensazioni capi che era del tessuto legato intorno alla sua nuca. Fece per muoversi ma era immobilizzata, le sue mani erano legate, a giudicare dalla sua posizione era legata alla testata del letto e sulle sue gambe sentiva un pesante peso che le permetteva solo piccoli movimenti. Iniziò a farsi prendere dal panico quando sentì degli strani rumori provenienti da un’altra stanza, riconobbe di essere a casa sua, o meglio di Piper, dall’odore delle candele che avevano acceso prima di uscire, vaniglia e ciliegia, la sua fragranza preferita. Senti la porta aprirsi e cercò di fare finta di essere ancora incosciente ma qualcuno la fermò. -So che sei sveglia Alex, non fingere o finirà peggio. Era la voce di Farah, Alex cercò di parlare ma era tutto inutile, dalla sua bocca uscivano soltanto dei deboli versi. Farah le saltò addosso e inizio a passare le sue mani su tutto il suo corpo, come se lo stesse scoprendo. -Sai Alex, mio fratello mi aveva detto che eri una gran figa, ma non gli avevo mai creduto, ho sempre pensato che tu gli facessi troppe seghe tanto da offuscargli la mente, però devo dire che non sei male. Nella testa di Alex stavano sorgendo delle domande che furono subito placate da Farah. -Hayden mi aveva sempre raccomandato sul tuo conto, dicendo che eri una manipolatrice, una donna potente che con uno sguardo poteva farti cadere ai suoi piedi, ed ora eccoti qui, sola, impotente e alla completa mercè delle mie mani, continuò togliendole il vestito e l’intimo. Alex era terrorizzata, non aveva la più pallida idea di che ora fosse, e soprattutto di dove fosse Piper, sperò che stava bene e che di questo non avrebbe saputo mai niente, ma la sua mente era un dubbio gigante. Le sue preoccupazioni furono scacciate via quando sentì la bocca di Farah tartassarle un capezzolo, mentre con l’altra mano le stringeva il fianco molto ferocemente. Dalla sua gola uscì un urletto quando i denti le addentarono la parte sensibile, e alcune lacrime di dolore le scesero dagli occhi. Farah si alzò da lei, mettendosi al suo fianco e prendendo il telefono mentre continuava a parlare. -Bhe, credo che questa sia un’ottima vendetta, per rimpiangere mio fratello no? -Ops, guarda un messaggio da parte di Piper, dice che sta tornando, perché non le facciamo trovare una bella sorpresa ora che viene a casa? Continuò Farah facendo rimpiangere qualsiasi cosa ad Alex e sperando che quando Piper le veda capisca tutto e la salvi. Così mentre Alex pregava ogni dio esistente, Farah fece partire la musica e si fiondò su Alex. Iniziò a baciarla sull’orecchio, poi continuò sulla mascella e sul collo, lasciando grandi segni rossi, scese fino sul seno dove vi passò interi minuti torturandole i capezzoli. Farah stava marchiando tutto il corpo di Alex, facendo succhiotti e mordendole molto forte la pelle, a tratti c’erano piccole perdite di sangue. Con molta forza le spalancò le gambe premendole le mani sulle cosce, lasciando brutte contusioni che si sarebbero rivelate soltanto i giorni seguenti, con questo la sua bocca si posò sull’inguine di Alex sempre mordendo e pizzicandole la pelle. Alex sotto di lei si dimenava e cercava di scappare, ma era tutto inutile, cercava di contrastare i suoi movimenti ma era soltanto peggio. Farah sentì la porta di casa aprirsi, così si posizionò di nuovo sul viso di Alex e mentre una mano le passava tra i capelli l’altra violava la sua intimità entrando prepotentemente, i lamenti di Alex erano attutiti dalla stoffa in bocca e dalla bocca di Farah così quando Piper entrò dentro la stanza e vide la scena che le spezzava il cuore non sembravano lamenti ma gemiti. Così con le lacrime che le rigavano il viso, riprese la sua borsa e decise di uscire. Come aveva potuto farle una cosa del genere? Alex, come? Credeva che tra di loro stesse andando tutto bene, lo credeva veramente, le stava offrendo tutto il amore, tutta la sua passione e tutto quello che poteva darle materialmente, avevano una casa, il loro nido d’amore, erano entrambe libere, si erano lasciate alle spalle il loro passato e avevano deciso di ricominciare una nuova vita, in un nuovo stato, trovando nuovi amici e facendo nuove esperienza, cosa c’era di sbagliato che l’ha portata a tradirla, da quanto tempo andava avanti quella cosa con Farah? Aveva dei dubbi anche sul libro, era tutto vero o era uno stratagemma per fargli passare il tempo insieme senza destare sospetti. Piper non si rese neanche conto di quanto tempo avesse passato fuori a camminare, erano quasi le 3 del mattino, quando si avvicinò al lago del parco e ormai senza più lacrime si limitò ad osservare quella piatta superficie, non le è mai passato in mente cosa si provasse a morire soffocata, ma ora quel pensiero era più allettante che mai. Il suo tetro pensiero suicida, venne interrotto dal suo telefono che le vibrava in tasca, era sicura che se avesse visto il nome di Alex o quello di Farah lo avrebbe lanciato via nell’acqua. Ma quando lesse quel numero a 3 cifre, subito si ricompose e rispose, possibile che c’erano altri problemi al suo studio? Pensò mentre rispondeva. -Salve sono l’agente Mallins, abbiamo trovato lei come contatto di emergenza della signorina Alex Vause, è rimasta vittima in un incendio domestico ed ora la stanno trasportando in ospedale, è in condizioni critiche. Dopo queste parole il cervello di Piper andò in stallo, tutta la rabbia che voleva urlarle contro, tutti gli insulti che voleva schiaffeggiarli in faccia, tutto è andato in fumo, e mentre l’agente finiva di parlare e chiudeva la telefonata Piper poteva pensare soltanto ad una cosa, che aveva sbagliato, non aveva mantenuto la sua promessa di ascoltarla sempre e di qualunque cosa fosse successa avessero chiarito civilmente, ed ora lei era lì a piangersi addosso mentre l’amore della sua vita stava morendo in un letto d’ospedale.
   
 
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