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Autore: Legeia    15/07/2021    0 recensioni
In un Presente alternativo, vari conflitti portano alla disgregazione delle nazioni in problemi interni ed esterni. In una si queste, un gruppo di persone di presenta come Agevolatori o Risolutori per le persone o enti su vari ambiti. Tuttavia cè qualcosa di più profondo e intricato che muove i personaggi principali sia tra loro che per i Continenti e le decisioni e scelte sono fondamentali per la questione cardine. Il futuro. P.S. storia scritta anni fa, mai ritoccata e modificata, così come era scritta.
Genere: Avventura, Fantasy, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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chapter 29 chapter 29

"Chi sarebbe quella donna?"

"Madame... Madame Lalique. Quella di cui si parla molto per i padiglioni del piacere"

"Ah!" fece Gask allontanando loi sguardo da Jd, mentre procedevano con i Capitani al completo, compreso Bryden e l'altro, verso il Padiglione ottogonale.

"E... quindi dove andiamo?"

"Ad avvisare Kianta. Non ho voluto usare il telefono perchè avrebbe rotto con gli acuti di rabbia tutti gli apparecchi nel raggio di un cento metri..." disse Lubo ridendo

"Ah, di sicuro. Non ama le sorprese del genere. L'educazione, dice, prevede almeno una telefonata prima..." canzonò Jd ridente "Ma lei ha chiamato, ho solo preso io la linea e ho pregato Helias di non dire nulla. Preferisco dirglielo di persona"

"Non credo proprio che sia felice della cosa, sei sicuro non fosse meglio.."

"No, Lubo. Non iniziare di nuovo. Lei va presa di petto, non per sotterfugi perchè si incazza tre volte tanto"

"Come vuoi" rispose allora l'omone all'amico "non so se sarà felice però di vederci di nuovo, tutto il gruppo, dove si prende una pausa. Ricordi al Bagno?"

Jd ricordava benissimo. Alaric aveva avuto un altro dei suoi momenti isterici e per confrontarsi con lei, era andato nella sezione privata dei bagni. Oltre i bagni turchi, le vasche di trattamento, vi erano due stanze  che contenevano una vasca l'uno. Una parecchio grande, mentre l'altra stanza più piccola, conenteneva a una massimo per due persone dalla forma quasi ovale. Quella grande per più persone era pensata all'orientale, con allestimenti che potevano essere ispirati alle terme asiatiche o cambiando scenari a spa o altri luoghi. Ed era riservata ai Capitani e chi invitavano. Kianta la chiamava la stanza dei bagni turchi sciccosa, nel senso che potevano entrarci solo Capitani, lei o Milan e ospiti che avessero l'invito. Non era riservata ad altri. Ma Kianta di suo, e a volte Milan per starsene un pò solo,  usava sempre quella piccola, non perchè era sua, esclusiva, ma perchè nell'altra potevano entrarci più persone insieme, e lei non amava esser vista. Alle spalle della vasca vi era una grande vetrata che dava sul giardino, non quello interno dello Chateau, essendo situata in uno dei locali nuovi, ma quello in estensione verso la montagna e da dentro era possibile vedere tutto ciò che cèra al di là del vetro, mentre era schermato dal vedere l'interno. Mentre dalla parte opposta vi era la porta.
La vasca era posizionata non rialzata da gradini, ma proprio al livello del pavimento, con una sezione nera per camminarci e idrorepellente, contro il parque del resto della stanza. Un rettangolo che prendeva da una parte fino all'altra, con al centro questa vasca, ovale con una sorta di circolo esterno, come una cornice che vi girava intorno con delle sezioni  quasi circolari che seguivano la forma, perchè avevano un motivo. Delle maniglie di una mini scaletta erano rivolte quasi verso la porta, per aiuto per scendere o salire e delle manopole e sensori per regolare ogni elementi della vasca e dell'acqua.
Accanto a lei vi aveva fatto mettere un mobiletto basso come un tavolino da soggiorno in legno con dei livelli per mettere oggetti, che usava per poggiare sulla parte superiore cosa le serviva.
Quel giorno lei era in vasca e Alaric, imbufalito, la raggiunse fin là, con tutti i capitani al seguito, sbraitando come un ossesso. Si ritrovò davanti la porta presidiata da due dei tre dell'ave maria, Kovacs e Zidgi, i quali fecero storie perchè non sapevano che fare, se rispettare la loro posizione e non far entrare nessuno o acconsentire perchè erano i Capitani. Ma da dietro la porta si udì un e questi si spostarono.
Alaric, sempre fino nelle sue manifestazioni, diede una spallata a Kovacs che era più riluttante dei due e spalancò la porta, aggredendola verbalmente.
Kiantra era in acqua, che era fino al livello massino di capienza, con solo le braccia e i pomi delle spalle mudi e fuori, mentre con una mano prendeva dal mobiletto qualcosa di sferico e con l'altra, dopo aver guardato, la gettava nell'acqua. Dietro di lei vi era uno dei poggiatesta creati proprio per la vasca, che si inseriva in quelle fessure, ma in alcune specifiche, altre avevano altri scopi.

"Te, cercavo, cosa sono quelle nuove regole, i tizi che spiano in bagno e..."

"Innanzitutto" iniziò lei con freddezza e tono da insegnante "Buongiorno. L'educazione prima di tutto. Secondo, ti sei reso conto che io sono nel bagno, privato, e hai preso a spallate uno dei due che ... Voi due, che state pure voi come pesci lessi a fissare. Girati!" urlò piccata ai due che dovevano stare alla porta, ma avevano seguito il gruppetto.

"ma lasciali stare, ti stanno incollati al culo solo perchè la cavietta di Milan e David deve stare al sicuro, e sai dove te lo puoi infilare il tuo buongiorno?"

"Io no, tu si però! Ti prego, raccontami cosa si prova nel bordello di Lady Chia la pratica del figging, o se non quello.... qualcosa di simile. Così posso comprendere anche io cosa si prova con questo deltto del ..." guardandolo con un sorriso carogno, mentre giocava con un'altra sfera sul pelo dell'acqua.
Le sfere, capì Jd, erano le bombe da bagno naturali e diverse per effetto in base agl ingredienti, che avevano colorato l'acqua così che perdesse l'effetto trasparente. Ed era sorpreso del fatto che lei fosse così tanto serena e tranquilla, mentre tutti i Capitani e due delle sue Ombre fossero in pratica davanti a lei.

"Brutta... come fai a sapere sempre certe cose. Tu ci spii, hai telecamere, hai..."

"Dio non me ne voglia dal vedere i vostri sederi pelosi e brufolosi, se non orrendamente deturpati dai muscoli creati dall oschifo iniettato e ingollato... No, caro. Noi facciamo cose più basiche dello spiarvi nei bagni. Anche se... sai,dopo l'amara scoperta di preservativi buttati negli scarichi dei bagni, intasando tutto... spero che l'uso dei bagni antinchi come gli amish gli sia stata da lezione... per poi scoprire da fonti e non videocamere, come se mi importi qualcosa guardarvi i gamberetti, ma anche no!... che con i nuovi sistemi di asciugatura invece di asciugamami, alcuni adesso giocano con i distributori di aria peri il corpo per fare l'elicottero o, voltandosi, far asciugare anche pieghe posteriori... è un quaqlcosa che sono ben felice di evitare..."

"E allora come fai a sapere queste cose?"

"Alaric, Milan e chi sai tu non hanno fatto installare dei sistemi, i pannelli, rettangolari a parete per emettere aria al fine di asciugare i corpi velocemente e senza sporcare troppi tessuti, per far giocare gli odioti. Abbiamo una centrale geotermica, ma non significa che allora tutta l'energia è gratis e possiamo sprecarla.Come l'acqua.Il dissalatore non significa usare acqua a piacimento. E mi auguro inoltre che con i pannelli appunto asciugatori non siano usati come fate nei mezzi, sparacchiando neanche aveste mangiato fagioli caricati a salve..."

"Cazzate, io sono qui perchè trovo assurdo le cose che hai fatto mettere nelle camerate..."

"E ci risiamo. A te non va bene niente, eppure poi usufruisci peggio degli altri. E sei venuto qui quasi rompendo la porta per queste ameneità?"

"ma perchè quel giorno del cazzo non si è svolto in un orario diverso?"

Gask che era dietro Alaric, guardava gli altri. Jd era al fianco di Alaric, davanti a lui, e non pareva per niente contento, mentre Lubo, che si girò a guardare perchè era als uo fianco, se la rideva. Bryden era rimasto dietro con l'altro e i due dell'ave Maria, chiaramente a disagio.

"Ma quelli sono a disagio a vederla fare il bagno?" sussurrò a Lubo, mentre Alaric sbraitava roba

"No, perchè hanno paura che se lei perde la pazienza, gli fa fare una brutta fine per aver guardato. Anzi mi pare calma, anche troppo, e non è un buon segno farle cambiare quella pace interiore come fa Alaric, ma si scornano semepre... cè poco da fare..:"

"E se perde... la pazienza, che succede?"

"Ah" fece Lubo con un sorriso, mostrando quasi tutti i denti contro quel suo faccione quadrato "una volta ha detto che se scopriva qualcuno a spiarla, guardarla in zone come questa o a toccare la sua roba, peggio gli abiti, gli avrebbe infilato un topo nel pisello. E siccome lei è riflessiva e sa mantenersi, ma non è detto in molti casi, preferisco evitare  questa esperierienza e assistervi. Si dice che invece avesse detto una piccola biscia, e dicono che lei ne sarebbe capace e... la gente ha paura che, come gli elefanti disse poi lei, gli si infili là dentro qualcosa di secco, lungo, pericoloso..."

"Veramente può succedere?"

"Non mi interessa perchè so che a me non capiterebbe mai, ma molti hanno iniziato ad avere paura dei serprenti per questo, sopratutto se cè lei in giro. E' diventata una loro fobia. E sai perchè questa cosa li terrorizza?"

"E' una fesseria che si osno inventati, vero?"

"Questo si, ma ci fu uno di quelli che lei... come dire, lei fa la parte dell'avvoltoio, nel senso che minaccia, obbliga accordi e terrorizza certa gente perchè sia meno feccia e ti sta a sorvolarti di sopra finchè non lo fai. E lei controlla, si fa vedere, dimostra di sapere smepre dove si trovano e uno di questi dopo che ebbe subito un... piacevole incontro all'ora del tè, come lei lo chiama,  ne uscì male perchè faceva strozzinaggio a percentuali allucinanti danneggiando parecchia gente. Questi sparse la voce che lei per punirlo anche di usare ragazze, mogli o altri membri femminili di chi minacciava, avesse preso un cavo particolare. Ossia un  serpente sottilissimo a spirale Led, una lampada portatile che aveva i led per tutta allungezza, a cui aveva aggiunto un potente magnete su una parte e... questo mi fa ridere come la gente si inventi le cose per dire che è stata torturata male, cosa ha passato... ha detto in giro che tramite la calamite glielo ha fatto strisciare dentro il pene con una calamita esterna e muovendola, la calamita sulla punta della lampada gliel'abbia fatta entrare tutto fino alla parte finale che aveva un grosso coso rotondo per le batterie...Ci credesti? Ho però la vaga imperssione che lo abbia solo minacciato perchè è esattamente qualcosa che lei direbbe e chi non la conosce non lo sa..."

"Ma davvero lo ha fatto e si può fare?"

"Ma dai... è ovvio che è una cavolata, solo detta ma penso sia impraticabile. Ma lei sfrutta la fobia dell'uomo di... perdere cosa lo rende uomo... Quella volta discutendo con Milan lei disse, offesa, chiese come potesse averlo fatto visto che la lampada che dice lui, lei l'ha usata ma per sparargliela in faccia, proprio sugli occhi così da stordirlo..."

"nel senso?"

"che è lunga,ma flessibile con le lucine su tutta la lunghezza. Quindi se lei te la lega intorno agli occhi accesa, non solo devi tenere gli occhi chiusi, a hai sempre questa luce come fosse un'apparizione divina che ti infastidisce e sei disorientato, quello lo ha fatto... ma è una lampada diciamo piatta, non tubolare, seppur sottile. E quella volta a Milan gli disse qualcosa del tipo che aveva scoperto molti peccatucci della gente da Madame, che era possibile inserire cannulle di diverse grandezze, ma solo in casi estremissimi avrebbe fatto una cosa del genere. Seviziare i gamberetti, non le interessava" ridendo di gusto.

Gask rimase interdetto a riflettere finchè non percepì parti della discussione con Kianta, sentendo l'ultima parte di una frase di Alaric "...se fastidiosa come le omorroidi, cazzo"

"Beh, facendo certi esperimenti posteriori, capsico perchè ti vengono" rispose lei ghignando, facendolo incazzare di più

"Pure l'appendicite è più simpatica di te"

"Ti stai lamentando di cose necessarie e giuste. COme si dice...? Non arrabbiarti con il pozzo secco che non ti dà acqua. Piuttosto chiediti perchè cerchi l'acqua là dove sai che no ce nè e ti aspetti ci sia..."

"E' inamissibile, incocepibile, tutte le belle parole che amate usare! Per Milan, è normale questo?!? ha autorizzato questo? Ma cosa siamo in un carcere?" urlò , Lubo come Gask era tornato alla dicsussione e attento

"Che succede?" domando l'omone vedendo l'aria tesa più di prima.ì, fancedo voltare Alaric

" la pazza, ecco il problema, perchè ha tenuto chiusa la sezione doccia per alcuni giorni, si sono dovuti spostare nell'altra creando disagi... E le nuove regole? Nnoi Capitani che siamo messi a fare i controllori dopo che ha meso quei tizi sempre dentro i bagni a spiare..."

"Loro non spiano, sono Ausiliari per la toilette e bagno" rispose Kianta tranquilla "Loro compito è controllare che si rispettino i turni, rendere disponibili elementi che son ostati utilizzati, mancanti, necessari... quindi shampoo, saponi, carta, controllare lo stato dei rubinetti attivabili da pedale o cellule di rilevamenti delle mani, dei soffiatori per le mani e i dispancer se ci sono, dei sistemi di asciugatura del corpo... se avete bisogno di qualcosa provvedono, sono a disposizione e so che molti li usano come psicologi momentanei sui tratti intestinali... sono molto utili, ammettilo..." riferì lei tranquilla metre fissava una bomba che effervesciava, dicendo "effervescia molto bene, credo che terrò questo vocabolo per quelli che effervesciano di rabbia o troppa felicità!"

"ma di che cazzo parli... senti, vuoi sapere del perchè sono incazzato? Vuoi saperlo? Te lo leggo! Te lo leggo... " disse di corsa Alaric riprendendo il volantino dalla tasca dove lo aveva cacciato spiegazandolo "vademecum delle regole ighieniche da oggi a SEMPRE! Punto uno! Le regole  igieniche devono essere seguite scrupolosamente, pena maniere forti. O sballate. Una delle due... Nuove docce con sistemi di ultima generazione. Ad attivazione tramite card al lettore fissato a parete , munito di sistemi di protezione certificati. L’erogazione per un tempo massimo stabilito e per un numero illimitato di utilizzi per persone. Il lettore è pronto per una doccia di tre minuti con acqua fredda più tre minuti Pausa dell’erogazione avvicinandola CARD-FREE al lettore ma senz amodificare il tempo totale di erogazioneprogrammato. L’erogazione intermittente segnalache il tempo sta per finireLed verde lettore pronto all’uso.Quando l'apparecchio è in funzioneil led è rosso, se lampeggia indica la pausa dell'erogazione..."

"Alaric, se ci sono quegli avvisi, so bene cosa  vi è scritto. E li ho adottati per..."

"Adottati, metti e levi, obblighi e spinte, fai e disfi... tu sei solo il cane da guardia di Milan. Il tuo vero compito dovrebbe essere quello di controlllare, gestire e assicurarti che qui tutto va bene, non fare la regina di noialtri.."

"... sbaglio o fin dall'inizio, capisci quale, i compiti che Milan aveva dato alla figura di secondo era quello di avere tutte le carte che servivano per far si che voi caproni fetenti e ignoranti, foste sin grado di anticipare e dimostrare che il Cambiamento fosse possibile. Senza queste piccolezze che per te sono un disastro come il Hindenburg, così disastrosi che neanc he il dirigibile Zeppelin! E dimmi, quali sono queste cose così inconcepibili da urlare come Giovanni nel deserto quanto la gente è stronza? Cosa ho fatto, ho ordinato che avessero un cricetino o cincillà l'uno? Di provare a fare i papà con quelle bambole finte che si usano in campo pedagogico per gli adolescenti così sanno cosa sono davvero i piccoli goblin di merda che devono figliare? No, magari quello no, sarebbe interessante ma sarei io a uscirne pazza e poi a qualcuno nel cervello viene il tic del paparino e... NO, qualunque dio ce ne scansi..." disse disperata dall'ultima prospettiva

"goblin di merda?" chiese piano Gask confuso a Lubo

"Si," rispose questi "lei odia i bambini stronzi, isterici, che non hanno educazione impartita bene e non a picchiarli e rimprioverarli senza spiegare morale e motivazioni. Ne ha visto quando è stata fuori per conoscere com'era e li odia tan tissimo. Così come odia la vista o il parlare di gravidanza, gestazione, parto e tutte le cose che ne conseguono. Le fa schifo proprio, trova degradante per la persona e penoso che ci si debba ridurre in quello schifo, dice, deformati e con mille cose per figliare, quando per lei esser genitore non è questo. Odia i bambini per due motivi. Uno perchè sono ignoranti  e vuoti di conoscenza, si lamenta che non vi siano almeno le basi nelle teste dei bambini ma siano tabula rasa e che debbano essere adulti idioti a crescerli e non una comunità , che siano solo due coglioni e i parenti di sangue a plasmare una mente labile. E poi la seconda che sono piccoli mostri del cazzo, così li chiama, perchè se non istruiti, educati ma trattati nel modo sbagliato possono essere distruttivi quanto un branco di labrador lasciato a se stesso. O erano altri animali?"si domandò dubbioso "comunque lei non soporta i bambini a meno che non abbiano un certo tipo di capacità di comportamento e allora va tutto ok. Come con Beppo. Odia il pensiero che per obbligo la donna debba sopportare certe cose e per figliare sia necessario tutta la trafila dal sesso al parto, perchè per lei un essere umano deve avere la possibilità di scelta sul proprio corpo e cosa vuole. L'obbligo di fare figli, per una come lei che odia lo schifo che è, dice, tutti gli atti per far anscere quei mostri urlanti e vuoti di testa, è moralmente inaccettabile. Perchè fertili tutto l'anno e soffrire veramente tanto solo per seguire regole che madre natura ha importo agli animali? E così lei non intende fare figli, avere a che fare con uomini ed è per questo che ordina che se la gente ha picchi di voglie, che se ne vadano nelle Case adibite a ciò per gli Accordi con Madame. E' diventata una iena con una spina di cactus sul deretano quando cè stato i l kblocco degli scarichi nei bagni per quei preservativi buttati là, quelli degli uomini, e li ha fatti andare in bagno in buche sul terreno circondate da una casetta di legno per due settimane, dicendo che così capita alla gente gente scema, e faranno come prima come gli Amish, che significa. Scoprire cosa significa non usare il cervello,  finendo col culo al gelo di notte..."

"Odia così tanto i bambini da definirli così?"

"Si, i neonati o fino a... due anni mi pare, sono sgorbi. Quando sono mezzi autonomi nel parlare e scorazzare, piccoli goblin di merda perchè se non ben educati diventano mostri isterici che vorrebbe usarli come spaventapasseri... questo per quelli là fuori che non hanno avuto una buona base. Altrimenti lei è compiaciuta di averli intorno e parlarci..."

"Ma quindi non odia tutti i bambini..."

"Lei odia il concetto dei bambini in generale perchè vuoti di testa, che viene plasmata dagli adulti e molte conseguenze le conosciamo, o peggio come dice da altri minori che nsono teste di cazzo e portano a male affare i soggetti meno deviati... insomma, curiosità e coraggio vanno bene, ma se rompi, sporchi, tocchi cose no tue, non conosci le parole magiche dell'educazione per fare, dire, entrare ect in qualche posto, sei al livello dei gatti. Piccoli fastiodiosi stronzi. E ammetto che anche io ne ho visto. Tirano cose, non salutano, sono maleducati, piedi su sedie e tavoli, o prioprio camminarci sopra, prendono senza permesso e sporcano, mangiano, fanno casini, distruggono cose... non portare mai bambini in sua presenza, a meno che non sappiano comportarsi, non siano stati educati in maniera corretta senza creare loro traumi e terrore dell osbaglio ect ect... e ha gusti difficili, come dice Alaric, sugli uomini. E per lei è un'offesa quando un uomo pretende di fare sesso come prova d'amore e vuole figli, il primo per lei è un tarlo negli uomini e cè poco da fare, ma il secondo lo ritiene un'offesa alla sua persona perchè non crede che un amore si ampli, si saldi con i figli o ancora che i frutti di un amore siano sempre e solo i figli. perchè per lei fare figli significa scendere a livello naturale degli animali per qualcosa in cui non crede, rovinarsi i lcorpo per esseri che magari poi non provano per te qualcosa e rispetto ma questo è un tema difficile, visto che i genitori fanno schifo ha avuto informazioni di figli coglioni, mentre genitori decenti che hanno insegnato e meritavano rispetto si son ritrovati con coglioni fino all'osso, è tutta una cosa difficile ... lascia stare... dice che dopo il parto e poco prima hai cambiamenti nel cervello che ti inducono a fare tutto per i mostricini, altro suo termine, e perdi parti di esistenza per cose che non vuoi. Ecco perchè odia le rgole della società là fuori.."

"Aspetta fammi capire, non vuole scendere a livello degli animali..."

"NO, non capire male. Con quel suo modo di pensare lei divide gli animali nelle creature che seguono le leggi della natura fino in fondo, e poi gli umani che dovrebbero essere sopra istinti e processi chimici nel cervello... insomma per lei è un''offesa da madre natura il dover essere fertile anche non volendo, tutto l'anno, dover fare certe cose con un uomo per provare i lsuo affetto, come se dice non esistono millemila modi per esprimere cosa si sente... e poi ci si ritrova a rovinarsi il corpo per figliare sti mostrini e l'altro poi si shcifa come per ci si riduce in certe zone e non piace più... insomma per lei avere qualcuno vicino che pretende cose e poi pure si stufa è una perdita di tempo, e sentirsi dire che deve fare figli è un'offesa tremenda, per là fuori una donna è una persona e completa se è sposata e sforna come un coniglio, è ben vista dalla gente mentre lei no.  Che deve abbassarsi a far contento l'altro dando sempre cose senza esser sicuri che l'altro non prenda in giro..."

"Mh..." fece lui di rimando come riflettendo, ma poi tornarono alla discussione in corso.

"Tu sei pazza, malata, fuori di testa... non ti è bastato quello che devono fare gli uomini nel Teatro, anche..." sbraitò Alaric ma fu fermato.

"Io sarei favorevole, in tanti dicono di volere figli. Sarebbe divertente vederli stare dietro marmocchi artificiali che urlano come aquile..." rise Lubo divertito facendo ridere Kianta con uno di quei versi gutturali che faceva, quando qualcosa le era davvero divertente ma cercava solo di ghignare, per poi pregarlo di smetterla perchè la cosa era allettante. Ma poi la sua testa con gli acuti sintetici sarebbe partita male.

"La volete finire? State prendendo in giro una cosa sacra! Un genitore è sacro!" sbraitò Alaric offeso ricevendo da Jd uno scuotimento di testa disperato, una risata trattenuta da Lubo e un'espressione che sembrava dire da Kianta la quale rispose.

"Alaric, caro amico di mille scornate... se li ho messi cè motivo. Sempre, cè un motivo sulle cose che faccio..." gli disse, allargando le braccia sul bordo della vasca come se parlasse in qualunque altro momento con lui, e non in una stanza da bagno, mentre l'acqua colorata la copriva totalmente tranne le spalle.

Ma... e questo?" indicandone un altro con una lista di regole.

<-lavare smepre le mani ti evita mostriciattoli in bocca.
-spazzolare i denti come se fossero la cosa a te più cara.
-tirare l'acqua è la doccia del water, sempre
-se alzi la tavoletta sempre riabbassala
-lasciare in ordine come se fosse la tua camera
-chiudere il rubinetto aiuta le tasche di Milan
-se sporchi, pulisci così come fanno gli altri per te
-se puzza apri la finestra
-attaccare l'asciugamano nell'apposito portasalviette, se sporco mettilo nel cesto come carineria per gli altri
-chiudere la porta, non siamo al colosseo
-usare il sapone, insapona, risciacqua, ripeti, l'acqua è la tua prima medicina
-non sporcare il dispenser di dentifricio o gli altri
-tenere pulito e ordinario, gli addetti de bagno non sono tuoi servi
-non abbandonare spazzatura, asciugamani o altro in angoli o a caso, usa i conteniutori appositi
-aspetta edutcatamente il tuo turno se il bagno è affollato, rispetta le fine come gli addestramenti del bon comunitario
-informati presso gli Ausiliari per la toilette in caso di dubbi
-chi è in atteggiamento sospetto finisce all'asilo nido
"Partecipare alle sessioni di addestramneto. Come fare la cacca. Dove fare la pipì. Come pulirsi le zampette. Come chiedere le cose... insomma, addestrarli ad essere adulti che sanno...  se sporcano bagni o altri luoghi che sono di tutti... allora dei andare con i tuoi fratello. I Cani piccoli che no nsanno...-Se fai cavolate, prenditi le tue responsabilità da Uomo
-se svuoti, riempi
-se sporchi, puisci
-se apri, chiudi
-se bagni, asciuga
-se lo usi, rimetti a posto
-se sbagli, chiedi scusa
-se lo vuoi, chiedilo
-se chiedi, chiedi per favore
-se parti o torni, saluta
-se qualcuno ha bisogno, aiutalo prima dei controllori
-niente sprechi, rispettiamo il nostro mondo
-se ti pulisci bene, con le regole dell'uso dei saponi, crei un ambiente migliore
-attenersi agli orari per non scontrarsi come le capre
-garantire l'accesso ordinato senza creare scompiglio
-garantire agli inservienti la pulizia e disinfezione non agendo a caso
-non girare per i corridoi in pigiama, tienilo solo per il letto e massimo bagno
-non far cadere andando in bagno il cavallo o le gambe dei pantaloni, pigiama o no, per terra perchè ti porterai tutto ciò che cè
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Ci manca pure l'asino nido!" finì lui per portare gli occhi dai fogli a lei, la quale era calma e pure divertita dalla sfuriata

"Ma tu non sei qui solo per questo, nevvero?"

"SI! IO SONO QUI IN PRIMIS PERCHE' SEI UNA STRONZA! Da quale poro  malato ti è uscita l'idea di fare una turnazione dei lavori di tutto lo Chateau? Che vuol dire che una settimana devono svolgere il lavoro di altri, poi l'altra dopo di altri ancora..."

"Ti calmi per favore?" fece lei sospirando ma Jd fermò entrambi

"Ragazzi, ora basta non mi sembra il momento per..."

"No, JD..." fece lei calma, alzando una mano "è chiaro che chi ha la testa piena di stronzate, con una cosa sensata faccia cortocircuito" provocando in Alaric un moto di rabbia che venne placato da Jd "Te lo spiego, Alaric. Sia all'esterno che qui è capitato sovente che la gente inizi a dire, come i vecchietti che rompono intorno ai cantieri, che le cose andavano fatte meglio in un altro modo. Che quel mestiere non vale nulla. Che un lavoro è più facile di un altro. Ho letto e sentito di persone che avevano figliato ma poi non sono in grado di essere guide di vita, che dicevano ai figli , mentre indicavano mestieri umili ma di grande importanza, come netturbini, operai vari, impiegati di basso livello, lavavetri, addetti a cucina e occupazioni per molti di scarso valore e pure di cui vergognarsi...questi e tanti mestieri bistrattati come contadini e raccoglitori di stagione. Basta. NOn l'ho sentito solo là fuori per quelle settimane, e la cosa deve cambiare. Così ogni settimana tutti gli uomini svolgeranno lavori normalmente eseguiti da altri, proveranno con mano e su di loro il peso, le difficoltà, ogni cosa che ogni tipo di lavoro comporta, così da comprendere cosa significano certe cose, quanto è davvero il lavoro, quanto costa, quanto tempo, quanto.... tutte cose. NOn esistono lavori di serie A e serie B, compresa serie C per molti, non siamo là fuori, non esistono uomini che valgono meno per i compiti che svolgono...quindi che si pieghino la schiena a conoscere davvero, realmente, ogni sfumatura di cosa sfottono... se a loro non piace allora si può considerare rescisso tranquillamente il contratto, ma saprò io dove andranno, perchè non torneranno in quella feccia là fuori a parlare di noi. Non permetterò che idioti che ancora continuano ad essere schifosi contro altre persone e soggetti di vari tipi,  si mescolino con altra feccia. Per loro il rispetto non cè. Dopo cosa è accaduto c on baffetto tedesco e altra feccia che sta riportando quello schifo, la tolleranza su pgni tipo di pensiero, se è un pericolo per altri, no nva tollerata. Se a te non piace questa cosa AMEN, Alaric. Siamo tutti ben lieti di non avere te come secondo di Milan che fa e disfa cosa vuoole per i suoi capricci. Se ritieni i miei capricci da donna stronza, fatti tuoi, ma io devo anche controllare e salvaguardare le persone che certi stronzi considerano diversi e sbagliati, perfino per il lavoro che fanno e quiindi immeritevoli di cose... hai finito o devi rompere ancora?"

"Tutto questo è una grande cazzata. La danza, i barbieri e centri di benessere, il Favo, e altre stronzate sono state accettate dagli uomini ma tu vuoi mettere un bavaglio al libero pensiero, alla religione..:"

"Ancora" urlò lei "me ne fotto della religione e libero pensiero se questo è un probabile problema per gli altri. La religione è cosa personale, non la si deve imporre sulla gente come hanno fatto,  pensa alla morte di poveri disgraziati e peggio dopo torture. Se il libero pensiero religioso si restringe in offese e trattamenti inumani contro gli altri, solo perchè nei libri del cazzo scritti da coglioni che hanno riportato il credo dei pastori patriarcali e ignoranti, non mi riguarda. Ma non permetterò mai che la religione prenda piene nelle regole sociali che va a discapito di altri. Tra i due mali, io preferisco mandar via la religione, punto. E' già tanto che al cazzo di prete dei miei stivali sia stata costruita uan chiesa a immagine e somiglianza di una antica ad Ari, in Turchia, ed è davvero pregevole e stupenda per darla in mano a quei bigotti del cazzo. Peggio come quel bietolone che ha avuto da ridire perchè non abbastanza cristiana troppo di altra religione, e perchè l'ho mandato a fanculo ha fatto proseliti contro di me... vedi appena mi capita davanti di nuovo!  Le moschee e tutte le chiese di tutti  i credi che la gente si è portato dietro, le ho fatto per rispetto alla religione ma deve essere interiore!...  devono prima vedersela con me se osano trattare, diffamare, etichettare, schifare e altro soggetti che vivono con noi, se i loro scritti e libri del cazzo portano a odio, discriminazione e peggio. Beppo ne è la prova, tutti i caduti per mano delle religioni... giornate per commemorare quei disgraziati finiti in mano di malati mentali, mai, in nessuna parte del mondo. QUindi Alaric, me ne sbatto il beneamato cazzo che non ho delle religioni degli altri se sono merde in cosa credono, o se mi fanno incazzare prendo quei libri di merda e li metto in tutti bagni come carta igienica, sono stata chiara? Devo fare casino a modo mio per far capire che non cè diritto di pensiero di religione se calpesta gli altri? Che non cè libero pensiero se toglie qualcosa ad altri? La gnete cè morta per avere quei diritti,  anche per altri e sono pronta a tutto pur di proteggere e mantenere i diritti di tutti. TUTTI! " sbattendo le mani sull'acqua per la foga e la rabbia

"Ha ragione, ora andiamo, non è il caso" quasi piagnucolò  Jd che non sapeva chi fermare prima dal litigio,  ma Kianta lo stoppò di nuovo

"Non cè bisogno, farò subito io..." prendendo dal mobiletto vicino un ampio asciugamano piegato, pigiando un bottone e oserrvando mentre apriva il telo sul bordo della vasca. Dalle fessure laterali, quella interne, erano comparse, sollevandosi, due barre con lentezza, abbastanza lente perchè lei stendesse il teso praticamente per i lati sopra. Le barre non erano dritte,ma orizzontale,   a semicerchio e avevano dei ganci per attaccarvi i lati corti dell'asciugamano così che si portasse quasi verticale. Dopo aver agganciato il telo aperto sulle due barre, queste lo portarono a coprire la visuale mentre lei alzava e girandosi di schiena, prendeva i lembi e si copriva. In pratica lo aveva fatto progettare lei così che l'asciugamano bello teso sulle due barre, sollevandosi queste, venisse sospeso in obliquo sulla vasca per evitare di bagnarlo o che la persona si alzasse nuda.
Dopo che ebbe sistemato l'asciugamano, prese le parti che con facilità si staccavano dai gancetti e se lo sistemò dando loro le spalle e Gask notò che nonostante apparisse pudica e schiva, lo aveva incrociato all'altezza del seno e non delle spalle, lasciandole quindi nude, mostrando un grosso neo a forma di fagiolo al centro preciso della schiena, e dove l'orlo non copriva, una cavigliera fatta da due cerchi incrociati  che tramite un anellino seguivano con una catenella. Non ne aveva mai visto ocn due anelli uniti in quella maniera e basta.
La vide andare alla sua sinistra, verso il muro vicino la porta e prendere la cornetta di un telefono vecchio stile anni cinquanta, inglese e americano. Era un robo, non sapeva definirlo in altro amodo, nero, con una parte centrale rettangolare, con una zona stretta in cima e sotto una parte quadrata più larga che doveva contenere le monete per gli sportellini, tre che aveva. La zona centrale, sotto quella striscia argentata che non sapeva che fosse, era composta in alto dalla ruota con i numeri, il qadrante bianco con i numero e poi la rotella con i fori e al centro una targa che diceva . Sotto fino quasi alla fine di quel rettangol o una zona con vetro bordato color argento a due quadrati, che riportava non come l'originale le informazioni di chiamate, quindi come fare a telefonare e il prezzo, ma i codici di chiamate per tutto lo Chateau. Sotto vi era  quel quadrato più greande con uno sportello grande con una serratura, uno sportello alzabile e un altro di cui non sapeva nulla. la cornetta stava a fianco della zona centrale rettangolare, in verticale sostenuta da una forcella bella grande per tenere tutto solo dalla parte superiore e sotto la zona dove si parlava il filo che si collegava al rettangolo.
Sapeva che vi erano molti di quel telefoni antichi n ello Chateau, ma no nsolo a muro, ma anche mbianchi o color legno che aevano la base tonda o a cupola decorata in vari modi, che sostenevano la forcella e  poi la cornetta che aveva ricevutore e zona in cui si parflava di forma diversa, dagli anni venti in su, ricordava e derano tenuti bene, lucidati perchè in ottone e poi bianchi con decori floreali o in legno vero e si chiedeva come ci si sentisse a usarli, si eraq limitato a vederli i mano a tanti perchè non voleva fare casini. Si era limitato a catalogare le forme diverse, quadrate, rettangolari, tonde, e quanti vecchi fossero, e tutti originali, e come erano riusciuti ad adattarli in base all'ambiante e a inserirli in caso di problemi, a metodo di comunicazione ma avviso e attivazione di cose, con la linea tradizionale, bypassando i metodi moderni, ma questo eventuali intrusi non olo sapevano.

"Pronto, sono io. Mi potresti cortesemente collegare al sistema vocale... si, si devo fare un annuncio.... ok, dammi il via... A tutti i membri dello Chateau" e tutti sentirono dagli artoparlanti posizionati in vari luoghi della dimora intorno "Avviso a tutti quanti. Mi sono stati riportati casi di abuso del libero pensiero, religioso o politico-cretino, per cui se si ha diritto di dire la prorpia per religione e convinzioni, allora è lecito togliere diritti ad altri, etichettarli,  o creare fastidi e danni. Assolutamente no. Se io sento, vedo, scopro, mi accorgo che qualcuno di voi, per le stronzate religiose di beoti di millenni fa o perchè credete che altri soggetti diversi da voi in generale non meritino cose, sia corretto sbeffeggiarli e trattarli male, fare qualsiasi cosa contro di loro o alle loro spalle, vi prenderò, vi farò patire il peggio che possiate immaginare e poi vi butterò in qualche posto dove vedremo chi di noi ha ragione. Vieto tassativamente ma non perchè son o tiranna o stronza, ma pretendo che vi sia rispetto. RI-SPET-TO. R.I.S.P.E.T.T.O. Capite la parola? per tutti. Perchè voi volete capire solo cosa vi aggrada e pretendete voi rispetto per le vostre idee,  a discapito di altri, e questa cosa deve finire.Qui cè una società diversa. Siamo tutti fratelli, se osate ancora prendere scritti merdosi del passato per inveire e fare contro gli altri, prendo la vostra testolina di cazzo bacata e la uso per pulire i cessi che..."

"NO, ok basta. Hai spiegato" fece Jd correndo da lei e prendendole la cornetta, per poi parlare lui "Il messaggio che si vuole portare alla vostra attenzione riguarda la comunità tutta. La religione che si professa non deve dividere nessuno,  che sia diverso per quanto scritto, ritenuto e altro. la religione è una cosa privata, non deve ledere i diritti degli altri e qui da noi il pensiero libero non è criticato, ma rispettato e permesso, ma che non tolga a nessuno la cosa più sacra e inviolabile. L'essere umano  e il suo rispetto. Quindi cortesemente chi aveva iniziato con negatività, la finisca perchè pensiero libero si, obblighi castranti sugli altri no...buona giornata" mettendo di nuovo la cornetta a posto, voltandosi verso di lei "Scherzavi vero?" domandò come impaurito

"Ti sembra che scherzo? E' arrivata l'ora di fare qualcosa per davvero. Sono stati quei preti, rabbini e..."

"Anche se fosse, rischi di far iniziare una guerra che..."

"Me ne fotto!" gli disse a pochi centrimetri dalla faccia, guardandolo con gli occhi grandi aperti "se è questo che vogliono per le loro credenze misogene, xenofobe e..."

"In questo modo chi crede in quelle religioni, non inizierà a fare questioni?"

"E' ora di fare una visita in chiese e moschee che abbiamo edificato NOI qui per questi imbecilli, a esporre il pensiero di gente più aperta e se osano dire qualcosa, gli dirò . NOn solo educhiamo all'adattamento, educhiamo o doremmo educare, al cambiando e alla trasformazione"

"Per favore..." chiese lui ma lei si incazzò, ordinò di uscire che doveva cambiarsi e se ne andò di fronte il telefono,  dove vi era un separè di legno intagliato e dipinto atto proprio ai cambi, lasciando Jd disperato.

Giunsero al Padiglione ottogonale, una piccola struttura a base a otto lati, con una grande porta e grandi finestre in sitle francese di Luigi quattrordici e quindici. Vari decori, rientranze e fregi quadrati sopra alcune finestre,   mentre nella stessa zona delle altre, a intervalli, vi era una cornice invece con un fregio iscritto in una sezione superiore triangolare. La zona del tetto era una cupola con una sorta di muretto come una balconata traforata, percorribile.

L'edificio era iscritto in una bassissimo muretto a forma ottogonale, decorativo con sopra la parte a muretto delle statue,  intervallato da quattro scalin ie delimitava la zona vietata. L'ampio spazio verde intorno nella parte anteriore, cioè della porta, che poi giungeva al boschetto e i viottoli per altre sezioni, era solitario e pacifico, dietro era lambito da alberi di glicine  alberi di giuda con le loro cascate decorative che toccavano lievi l'edificio.
Si trovava oltre la Casa delle Lapidi, molto in fondo, quasi sotto la montagna mentre tutto il resto era sìa livello dello Chateu.

Mentre avanzavano intravidero l'edificio con l'ampia porta a due battenti in vetro in stile francese aperte,  e sotto gli scalini per giungervi, un trittico di figure.

Al centro vi era una figura distesa su una agrippina, anche detta chaise longue, quasi su un fianco, il sinistro, mentre teneva con la mano destra tra il medio e l'indice , con l'ausilio del pollice, una pipa sottile e piccola  in legno scuro fissilizzato,  e a vedersi delicata. DOpo aver tenuto le labbra sul cannello, lasciò andare, arricciando le labbra con grazia per mandar via il fumo. Gask sapeva che non era tabacco ma la roba naturale fatta di vitamine, estratti e a volte resine, che dicevano, faceva bene ai polmoni, e Jd arricchì la cosa affermando che a lei i vari odori di tanti tipi di incensi, ossia resine, mischiate e erbe varie, piaceva molto. Che respinrando le resine nel turibolo facevano una cosa secolare, perchè alcune erano salutari.

COn l'altra mano, la sinistra, sembrava stesse accarezando l'erba sotto, ma non era così. Si muoveva a tempo di musica con delle pose che a Gask pareva quelle c he la ragazza in blu metteva in atto quando danzava alle feste, e che Jd suonava. Erano moviemnti sinuosi  e quasi studiati, a metà tra le mani polinesiane o tailandesi e quelle giapponesi delle geishe, dove si insegnava che ogni movimento della mano poteva essere arte.

Jd guardando la scena mentre si avvicinava, ricordò qualcosa di simile prima.

Mesi prima aveva raggiunto quello stesso luogo. Appena terminato, aveva la porta e tutte el grandi finestre aperte. L'esterno presentava oltre gli alberi lacrimosi, come li chiamava Lia, anche nelle balaustre che giravano intorno alla cupola, edlle reampicanti di rose blu che salivano da due lati e sembravano incoronare il piccolo edificio, con bellissimi fiori azzurro chiaro screziate di blu.
Lia era all'interno, sola, sulla chaise longue con i piedi rivolti verso l'entrata, occhi chiusi e tranquilla, che ascoltava cosa portava il vento. Le prove per la cena della sera stessa. Vicino a lei un tavolino basso che conteneva svariate cose. Lei teneva una mano sul ventre, mentre l'altra si muoveva a suon di musica mollemente penzolante, a fiorare a volte con le dita il pavimento di marmo. Aveva fatto usare come marmi per vari usi labradoriti e dei tipi detti perlati, perchè con la luce che rifrangeva su di essi, si aveva un effetto di labradorescenza molto particolare. Rosato, bianco macchiato, grigio, nero, con sfumature ascobaleno, color avorio...ogni luogo con del marmo aveva questi tipi QUando varcò la soglia, ma anche prima  riconobbe la fragranza, notò le danzanti nuvole di incenso, che frizzava nell'incensiera grande a fianco al tavolinetto. Doveva essere quella fragranza drago qualcosa pensò, non se ne intendeva di incensi ma lei si, da quando era arrivata stava sempre con incensi sia resine naturali che mix di erbe e piante particolari. Cosa che non poteva fare nella vit aprecedente, perchè in casa tutti odiavano ogni cosa e lei non poteva neanche accendersi un incenso o altro.  Ne capiva poco, ma alcuni piacevano anche a lui e no gli dava fastidio.
Lia senza parire gli occhi chiese cosa volesse e Jd sorrise chiedendole come faceva a sapere che fosse lui.

"Ogni persona ha un metodo di camminata diverso dagli altri. Lubo pesante e ha stivali che fanno un rumore come di qualcosa bloccato sulla suola, metallico credo. Alaric scorazza come un pazzo isterico e quei suoi ta-tata-tap tipo corsetta incazzosa si riconosce. Bryden e gli altri camminano con passo svelto e sicuro, solo tu da quello che ho capito sui marmi hai un tipo di felpato scalpiccio... e poi ammettiamolo. Da Quando abbiamo rimesso l'idea di stivali e scarponcini con tacchi o sezioni metallici..."

"Si, molti si divertono a fare più casino possibile con quelli..." rispose lui infastidito

"Si, un tempo si usavano per chi aveva gradi alti perchè il loro passaggio avesse quell'aria marziale, più si sentissero più il metallo rimbombava nelle stanze e corridoi, più la persone era alta in grado. Ma qui è per un altro discorso. Sentire chi cammina, chi si avvicina è importante ed è anche per tenere le orecchie aperte su cosa combinano. abbiamo detto loro che è per rispolverare elementi militari del passato, invece è un modo di controllo e studio di cosa fanno"

"Se lo dici tu..." sospirò "io comunque sono un pò... non so. Fanno un chiasso su marmi e legni e ho paura che questi si rovinino e poi se vogliono fare cose di nascosto, immagino che si tolgano le scarpe..."

"Appunto. Non lo sanno, ma le  telecamere visibili sono un terzo di quello realmente presente e sia operatori fidati e che non,  hanno con loro interazioni, controllano i monitor. Cè anche Helias, seppur è ancora un prototipo ma è alla fine dei controlli e ultimi..."

"Saranno sicuri questi Crell?"

"Per i marmi e legni nessun problema, loro stessi se ne dovranno prendere cura lucidandoli, controllandoli e nel caso levigandoli e via dicendo. Sono loro mansioni... per la seconda cosa...Sono IA, Jd. I Crell sono studiati per essere forze regolatrici della società, che controllano, studiano, agiscono in alcuni casi. A differenza degli umani questi seguono le leggi e regole che noi non religiosi mettiamo sia di protezione di ogni tipo di persona a questo mondo, che elementi morali che sentiamo noi, non che devon oesserci dette da libri... essi utilizzeranno la ragione o degli elemeti umani motali, e l'ira e l'odio o tutto ciò che è negativo che porta molti soggetti a fare stronzate, non inluenzeranno mai le loro decisioni. A loro Milan chiede consiglio, probabilità e via dicendo. Ci sono dei protolli perchè non possano accadere cavolate come in film e videogiochi, tranquillo. E poi non sono una novità, già prima Milan voleva una Chapel con una IA regolatrice.  Ci sono già da tempo e le sezioni militari così come i governi li vogliono usare per molti scopi. i nostri sono ovviamente diversi e di nostra esclusiva tipizzazione. Helias si è dimostrato all'altezza di comprendere le situazioni e i comportamenti umani. Inolgre David lo userà come riferimento diciamo... esterno alla razza umana, per avere un paio di... lenti in più, per controllare cosa quei pazzi scellerati combinano e comprendere il motivo, come, quando, perchè... Se gli operatori o Helias vedranno gente che scorazza o si acquatta senza scarpe, è chiaro no?"

"Li vuoi scovare con questi trucchi? Un pò maligna come cosa..."

"Maligna... anche tu come gli altri? Mi si dipingeva sempre così, da scartare, da allontanare, da tenere là, statti in un banco in fondo o di lato sola come i cani, senza chiedere perchè, come, quando, dimmi, parlami, racconta... Nonostante io cercassi di interagire col mondo, non fossi una persona negativa, anzi odiavo le cose che erano sbgliate... anche io ne ho fatto, ma per vendetta, rabbia ma ci sono andata sempre sotto io. ma la gente si fermava ai miei gesti e comportamenti, il mio viso o modo di fare e giudicavano. Non ho mai capito anche guardandomi all ospecchio, da dove uscisse quest'idea che io fossi malvagia, bugiarda, pericolosa... la gente spacciata per migliore di me, da cui avrei dovuto prendere ispirazione, parole loro, facevano tre volte di me cose negative e non venivano mai sgamate. E non capivo. Cercavo di farmi ascoltare, urlavo pure,  perchè si fermassero due secondi e vedessero la realtà, ma niente. Ero palesemtne vittima di bullismo. ma nessuno sapeva, vedeva, sentiva. E non capivo come. Sempre sola, sempre dispiaciuta. Non avevo niente di sbagliato, brutta,s tupida, avevo problemi, ma non stavo bene con gli altri e la gente subito a puntare il dito. E alla fine questo mio malessere e isolamento si vedeva. Non sorridevo più, ero sempre in un certo modo e sempre a rimproverarmi, urolarmi contro, additarmi perchè non facevo un sorrisino dicevano, mancavo di rispetto alla famiglia non sorridendo e smettendola di sembrare come ero, che rovinavo i giorni di festa agl ialtri. E io dovrfei preoccuparmi di lasciare soli sti soggetti invece di trovare la mia pace...? E volevo morire ancora e ancora di più. E all ospecchio vedevo occhi che parlavano, ma nessuno sapeva leggere. Io cercavo palesemente di emulare gli altri, di compattarmi con loro, di fare quell oche fanno gli altri ma no nero a mio agio, non era il mio mondo. Cercavo di imitare ghi altri ma non ero come gi altri. I miei volevano che io fossi come le altre. Quelle galline sgallettate schifose... E così mi ero rifugiata in un mondo mio, lì vivevo e cancellavo ogni dolore, non avendo altro che potessi fare e dovendo restare a casa, con loro, perchè questo volevano. Ma la realtà dove dovevo tornare era sempre peggio."

"Lo so"

"Ho cercato di esser ecome le altre chiedendo ai miei di comprare le stesse loro cose, solo un paio di volte ci sono riuscita,  e i miei perchè costavano di più me ne hanno fatte... che per esempio un diario scolastico che non fosse preso e mostrato come stupido, schifoso o latro o cosa mi facevano, mi rendesse uguale. Cercavo come potevo di non apparire e subire sempre. Ma ogni giorno, ogni fottuto giorno, e nessun adulto faceva nulla e se mi stufavo e reagivo per come sono, prendevano smepre me come malvagia. Ricordo bene che ci fu un momento  in cui qualcosa mi parve chiara come... che fosse scattato qualcsa e mi avesse detto una verità. Io non avevo momenti felici, e sto parlando di una persona molto giovane. Non avevo situazioni che facessero star bene a cui aggrapparmi come normalmente fanno chi ha traumi. Mi sentivo come se avessi perso, non so,  qualcosa. Come se avessi perso qualcosa di impotante e non avessi scopi, motivi, qael qualcosa che ti fa andare avanti anche solo sopravvivere. Io non avevo ninete, non volevo niente dalla vita perchè nella mia famiglia o fai cosa voglono o te la fanno pagare settimane, anche anni. Come quel diario. Restando con loro io morivo dentro. Non volevano perosne in casa, non avevano interazioni con nessuno, pareva una famiglia dei secoli passati in quelle case isolate mentre vivevamo in città, che evitavano tutti e odiavano tutti, tutti lontani, solo loro i migliori. E poi invece facevano ed erano come gli altri. E io soffrivo. io volevo vivere, volevo qualcuno vicino, qualcuno che restasse al mio fianco perchè era questo che desiderava, perchè io ero io. Che mi vedesse per come ero e non una finzione che tutti si creavano. Se io alzavo la voce, reagivo per come sono subito era negativa, pericolosa, allontaniamola. Gente schifosa che lo era apertamente, faceva roba allucinante e vergognosa, amata, abbracciata, sempre cercata. E io vivevo ogni giorno,  giorni sempre uguali, sempre a scappare dove non potevano raggiungermi mentre dovevo eistere ancora."

"Mi dispiace per tutto quanto. E mi dispiace ancora di più che qui tu non abbia trovato il tuo posto e la serenità per continuare..."

"Non è che non li ho trovati. E' solo che per quanto sono danneggiata dagli anni di dolore, sofferenza, quanto mi hanno gettato addosso, solitudine, non sono in grado di rialzarmi più. Ci ho provato dopo il liceo e in primis dalla famiglia, per essere autonoma, capace, forte, mi ha gettato invece addosso tutto i lsuo odio e rancore perchè non agivo come volevano. Ero sempre da sola e ora non riesco ad avere vicinanza con nessuno. Voi siete diversi, ma non voglio avere contatti con altri. perchè sono giunta al limite e se mi fanno incazzare, mi sfogo su di loro, visto che per Milan strozzare quella merda non va bene, essendo civili. Quella feccia non sa cosa significano determinate cose. QUanto è prezioso essere in qualche modo apprezzati. Vedere sulla faccia delle gente la contentezza, quel... non ho fatto altro che sentirmi dire dalla mia famiglia che non davo soddisfazioni, non potevano vantarsi come facevano gli altri seppur ho spaccato più volte la mia schiena per quei risultati... sono così stanca di rivedere tutto e risentire. non riesco a scacciare via niente. Zay e Ric non facevano altro che dire che stare al pc con loro qualche ora se andava bene con loro era già tanto. Quanto si sbagliavano... e con gruppo con Fib, Zela ect, quando parlavano di incontrarsi e passare giornate insieme, cucinare insieme tutti i cibi preferiti di ognuno e provarli o passare del tempo e a tavola con chi volevamo... un tempo lo desideravo tanto. Poi ho capito che invece tutto è finzione... Come Fib, lo zio idiota, il padre miracolato... Tutto torna nella mia mente e mi fa capire quanto ho sbagliato a continuare a esistere, ricordi che lacerano. Tornano e mi fanno del male. Quanto desideravo il sapere che chi avevo vicino fosse fiero di me nonosntante tutto, perchè ero una eprsona giusta, normale per davvero, e... Ho provato di tutto, veramnete, perchè la gente la smettesse di sputarmi addosso, volevo integrarmi e ho provato così tanto. Cè sicuramente parecchia gente che è pronta col ditino a dire che io sono debole, non sono capace di lottare, di... ma dove erano quando mi sono rialzata tremila volte e ho dovuto afferontare di faccia tutto? Cose che la mia famiglia non sa. Merda addosso che no nho raccontato, trattata da schifo e sempre a tirare avanti, sola...  COn tutte le conseguenze solo su di me? Gli schiaffi sia fisici che in altri modi che ho subito ed ero sempre lì. E poi basta. Dopo che quell'insegnante di piano mi aveva spinta inconsapevolmente a guardare di nuovo al positivo arrivarono i miei, con le loro accuse, il mio menefreghismo urlavano, l'ingratitudine ect e io sono ripiombata nello schifo. POi ho conosciuto Rò, poi Zay ed è stata solo discesa, fino a quel giorno. ma ero ormai da troppo tempo col sedere per terra , incatenata allo schifo che mi riversavano addosso o non ho fatto che loro volevano. Che mi stringono ancora adesso..."

"lo so, per questo sono preoccupato per dopodomani..."

"Ci ho provato tanto..." disse con amarezza "senza riuscire a fare come altri, a non essere quella presa di mira. E più ci provavo e più venivo bullizzata. nessuno ha mai capito il dolore e quanto di oscuro in me come un blub, si è creato per quanto mi hanno fatto e tolto. per tutti, ancora oggi lo diranno, ero io quella sbagliata. Più vuoi essere accettato, avere compagnia, più cercavo di essere accettato anche per far smettere le merde di professori che nulla vedevano e sentivano,  ma credevano a quella marmaglia, più questa se ne accorgeva e si divertiva a far peggio. Avevo una sfiducia totale e nessuno capiva. Alla fine sono giunta ad ora, non sento più desiderio di avere quealcuno vicino, compagnia, abbracci, bisogno di affetto, solitudine... ormai sono così abituata a queste cose che non avevo, e ad diare, che non li cerco ne li voglio. Desidero solo pace. Voglio fargli molto male, ma desidero solo andarmene. Momenti come questo dove vivo l'incenso come volevo, il cibo, la musica, il vedere idoni naturali di fare cose che io mai e che son oBellezza... sono già tanto"

"Mi dispiace di non essere, nessuno di noi, stati in grado di aiutarti"

"E perchè dovevate aiutarmi? Io non sento quasi più nulla. Il dolore si, ma non ho più desideri di nulla. Mi scivola tutto addosso, così come prima non avevo quell oche gli altri dicevano naturale per cercare i maschi, così tutto il resto. Guardo gli uomini ridere, scherzare, stare in compagnia, non odiarsi ma legarsi sempre di più e penso solo . perchè mi sono accorta che alla fine, anche dopo cosa hanno visto, fatto e subito nella vita e nella carriera militare, loro riescono ancora ad essere empatici, umani... io vorrei solo veder soffrire la feccia e sapere che ho tolto di mezzo, facendoli soffrire fino all'ultimo loro respiro quando giungerà la loro ora, parecchio schifo da questo mondo anche per quelli come me, vecchi e nuovi. Quello che ho fatto a molti bulli e stronzi che s elo ricorderanno a vita... spero che soffrano, così tanto, che se la rinascita esiste, tutto gli piombi ancora addosso come una maledizione e subiscano ancora finchè per il Karma non hanno pagato abbastanza. Per me là fuori, e intendo in quella città e in mezzo a quella gente non cèra niente. Se solo dopo l'Irlanda non fossi andata via... ma i miei facevano casino che urlavano Poi la madre di Zay. Lei può dire quel che vuole ma da quando ci siamo incontrate ,  mi guardava in modo strano mentre teneva il cane al guinzaglio e sorridevo tendendo la mano per essere amichevole,  ho notato che no sembrava contenta. E' stato guardandola anche dopo. E mi sembrava di essere sempre punto a capo. Anche quella cosa del volo che ho dovuto rifare e i lcasotto dei miei per quello. Avevo paura  delle urla, il casino che potevano fare, mi hanno instillato dentro solo terrore e paura di subire urla e rimproveri per settimane, le botte, tutto il modo di ocmportarsi con me facendomi pesante addosso tutto. E poi la madre di Zay che pareva, non so,  incavolata. Come se non le piacessi. Tante volte. E di nuovo da quel momento in poi desideravo solo andarmene. Ma non cè stato qualcuno che mi volesse bene, che mi fosse amico o qualcosa di simile per aiutarmi o almeno solo verificare che io me ne andassi senza il rischio di tornare. Ero sola, di nuovo, con la mia disperazione..."

"..."

"Ero una persona disperata, si vedeva, eppure ero sempre attaccata di non far star bene gli altri con il mio dolore, il non sorridere più, il non più ninete. Quindi smettila di pensare a dopodomani..." voltandosi e prendendo un barattolino a pressione di vetro e aggiungendo grani di incenso nel turibolo color argento posata a terra. Era in argento massicciolo, con una base tipo alzatina e il coperchio era composto da due parti unite. Una mezza sfera che copriva la base, quella che pareva una alzatina da tavola tipo calice largo, coperto da questa mezzasfera trafotrata a triangoli e disegni cesellati, che continuiava nella parte superiore a foma disfera più piccoola, traforata completamente da rombi, cui giungeva il gancio a forma di qualcosa, che sembrava come le croci che stavano sempre in quel posto nelle chiese. Tre grossi anelli stavano equidistanti tra loro, a cui era agganciata una rispettiva catenella, che terminava in unba specie di cupoletta che andava attaccata a un lungo sostegno che la teneva a pochi centimetri di altezza. Ma in quel caso non era tulizzato.
L'interno presentava, nella sezione inferiore quella che pareva alzatina o calice largo, una ciotola con carboni ardenti, con una gratina rotonda a maglie fitte su cui si adagiavano i grani o dentro foglie, gli incensi composti da erbe macinate, chiudendo tutto così che i fumi uscissero dai triangoli e rombi.

"Sono preoccupato perchè sappiamo entrambi che gli esperimenti di David non hanno portato a molti successi. Molti hanno rischiato o rimesso la pelle. E' una roulette russa e lo sai. Se procedi con lui con quell'operazione, potresti..."

"Jd, sapevi dall'inizio che sarebbe giunto questo giorno. Il primo lunedì del quinto mese. Ricordi? inoltre so benissimo i tassi di successo e fallimento di quegli esperimenti, ma David afferma che sia un'inezia se il mio corpo è uno di quelli che si è adeguato, è divenuto compatibile con stoddarde e blue box. Quindi presume che qualcosa del genere non dovrebbe comportare nulla di pericoloso. Sia come sia, a me va bene qualunque delle soluzioni che si presentano, sia che riesce, che non riesce" voltando una mano col palmo in su e poi l'altro indicando le riuscite " ponendo così fine a tutto e dando l'inculata ai buonisti che mi attaccavano come debole, stupida e quant'altro, solo perchè erano comunque spinti da qualcosa nella lista della spesa e non possono capire. Già, facile attaccare e fare ogni cagata che riescono come gli obiettori di coscienza, seppur dottori, che fanno solo schifezze contro la donna che vuol decidere del suo corpo o di quelli tenuti per decenni intubati. Che bella vita..." disse amaramente.

"Quindi oggi e domani cosa farai? Sno gli ultimi tuoi due giorni.."

"Mh... questa sera Milan mi ha chiesto di esser presente, per forza, vestita con un abito e acconciata e ingioiellata per esser la Padrona e Maestra della Casa. Lui come Padrone di Casa desidera che io presieda tutto ciò che serve perchè la serata con quei sogegtti riesca. A me non dispiace, voglio dire,  seppur so che sono negata per vestire da donna d essere ospitare e persona ospite, Milan dice che ho fatto buona impressione e rivuole che io svolga ancora quella figura. E poi la cena mi aggrada... Mentre domani sono.... impegnata. ho cose da fare. Cè un tizio che voglio incontrare..."

"Incontrare? Dove? Deve venire qualcuno?" agitato

"no... sarò io ad andare da lui. Gli permetterò di susufruire della mia presenza..." con un sorriso carogno

"no, aspetta... vuoi uscire? Milan lo sa?"

"Tu intendi dirglielo?"

"No, se non vuoi no. Mi auguro solo che tu non faccia nulla che... non farmi rimpiangere di sapere e non aver detto..."

"Ti fidi di me? Se si, taci e aspetta. Sarà l'ultima cosa che farò in vita. Non vuoi concedermelo?"

"Così mi metti in difficoltà, però..." disse ansioso, avvicinandosi a una finestra

"Esagerato. Nulla sapevi e nulla potevi fare. Mi basta fino a a mezzanotte. David per un lavoro aveva detto che poteva slittare a martedì, poco male. ma domani devo andare.." gli disse, guardandolo negli occhi come se fosse più un ordine che una richiesta fatta per un favore

"Che devo dire? ma alla fine, quindi, dopo nche quello che farai domani, cosa lascerai? Davvero vuoi ciò che hai detto a MIlan?"

"Si, voglio che voi mi dimentichiate. Ho chiesto a Milan,  nel caso,  di nascondere o tenere in un certo luogo le foto e i ritratti che mi vedono protagonista o dove appaio. Per le foto poco male. odio le foto, odio farmi le foto, detesto come vengo in esse. NOn smebro neanche io. Per i ritratti mi spiace un pò E' stato divertente indossare il mio abito o alcuni, e farmi immortalare ad olio su tela da quell'artista russo così bravo. Mi piace alla fine e abbiamo un ottimo rapporto,  e si è dimostrato sinceramente triste per il fatto che sarei sparita per un pò per... impegni. Anche a lui alla fine piace dipingere mentre io ascoltavo i miei brani preferiti, soprautto Happy Birthday, quel brano di quel gruppo, che mi ha segnata sopratutto nel periodo coi  Zay di quel gruppo famoso. Non so perchè ma quel brano mi aumenta la visualizzazione e anche il pittore diceva che mi faceva stare più insintonia con il lavoro. Milan con questo brano mi prende in giro, soprautto perchè per le parole si parla di un compleanno e io non ho mai avuto un compleanano felice, tra persone che volessero davevro festeggiare me, ma l'idea di me. All'inizio mi aveva chiesto il mio giorno di compleanno, seppur lo sapeva dai miei fascicoli, solo per sapere se ero dell'idea di festeggiarlo per la prima volta come volevo. Ma gli ho risposto che mai da quel giorno in cui capì che era solo una perdita di tempo, lo avevo più fatto. Di norma un compleanno dovrebbe essere il festeggiamento della nascita. Seppur per la Chiesa cattolica sia come un rituale, ma quella è un'altra cosa, non lo accetta molto. Ma resta il fatto che per me non cè stato mai nulla da festeggiare. Finchè sono riuscita, ho finto, ho sorriso. Poi non ci sono più riuscita. E  dopo che mia madre si era rotta di beghe e fastidi per i compleanni dei suoi figli, non si festeggiò più coi nonni presenti. Per me fu un aiuto, non riuscivo più a sopportare già le feste, pensa il compleanno. Odiavo pranzare e cenare con loro, provavo proprio fastidio anche fisico, odiavo come mangiavano, il consumare cibi senza sapore per risparmio, rispamio. Mi sembrava di vivere una finzione, ma era la realtà. E quindi ho odiato i compleanni, hanno continuato a comprare torte ma  sentivo solo   urla e casino e musi lunghi perchè non riuscivo a fingere. Era un sollievo quando finiva il cavolo di pranzo e mi chiudevo in camera. Era la liberazione da uno dei giorni all'anno che odiavo. E Milan ci ride per il fatto che io ami il brano Happy Birthday, e io gli rispondo sempre che all'inizio no nsapevo le parole ma non so, esattamente come la sentii la prima volta, immediatamente mi faceva andare in visualizzazione e dissociarmi. Non so perchè,  ma è quella che più me lo fa fare appena la sento. E mentre stavo in posa e il pittore parlava, io lo fissavo sorridendo perchè nel mentr e  io ero per metà altrove. Inoltre con lui, mentre dipingeva, cèra un bellissimo dialogo dove si parlaa di tante cose, lui è intelligente e brillante, quindi lo ritengo un ottimo soggetto. Siamo in ottimi rapporti infatti  elui dice che mi diverto a posare così tanto, che le espressioni che io faccio guardandolo,  mentre mi diceva di star ferma per il viso, gli sembra che io quasi stessi  ammaliando lui per risultare così nel dipinto. Dice sempre che oltre la sua bravuta, ii suoi quadri che mi raffigurano riescono così bene da sembrare quasi vivi e che seguono la persona per questo. Milan riesce a dare tutto ciò che è, dice, tanto da mostrarsi tutto, tutte le sfaccegtuature, di Milan. ma io mostro qualcosa di diverso nei dipinti che fa per me e ridendo gli dico sempre di non creare un secondo Dorian Grey. E lui mi risponde che al massimo ciò che voelva dare quel libro era invece da intendersi verso Milan... un perpetum di me era cosa trasmettevo rispetto alla compostezza e fermezza che sembrava all'inizio..."

"... addirittura..." sorridendole

"Lui è fatto così. E' abituato a dipinti per i pezzi grossi russi e quindi è abituato come con Milan, aquello che trasmettono le persone come potenza, ricchezza, personalità dominanti... io sono l'opposto e quindi come si diverte a parlare o scherzare mentre dipinge, dice che un soggetto che sa guardare il pittore in tono positivo, il risultato è molto diverso. Non so molto di pittura come artista, ma dice che un quadro vale anche per queste cose. Ma lasciamo stare ciò, smettila di pensarci,  io voglio che mi dimentichiate per un motivo. Quella che sono ora non è... la mia vera me. la falsa me che si è creata a causa della mia famiglia non mi rappresenta, non sono io. Io avrei agito, avrei fatto cose..." voltando la testa con dispiacere.

"Come con quei video di animali? Dove sei stata distrutta per una giornata chiusa in te stessa?"

Lia non parlò, ma sapeva a cosa lui si riferisse. Madame per l'accordo per lavorare insieme, aveva fornito informazioni e video di lavori di usoi clienti, essendovi diventata confidente con le sue qualità analitiche e di dialogo, presentando video e audio sconvolgenti di cosa facevano. E alcuni di essi erano video di sevizie ad animali vari per studi scientifici. Erano anni, dalò duemilatre che giravano video di quesi esperimenti su animali di vari tipi. Quello che più la sconvolse fu rivolto a piccoli animali tipo mustelidi e uccelli di medie e grandi dimensioni. Come per scimmie e cani, lo studio verteva sulle risposte del cervello a vari stimoli uditivi, a malattie che procuravano loro e incecchiamenti gentici... vibrazioni, scosse elettriche direttamente infilati nel cervello degli animali, stimoli di varia naturali servivano, dicevano questi esperti, a scoprire come il cervello in varie fasi di malattie o età riusciva a rispondere e nel caso curarsi. Voelvano emulkare il fegato, che si autorigenera. . Sentire squittire animaletti e urlare quegli uccelli dai pappagalli a gufi ad aquile, era allucinante che perfino i ragazzi, i veterani, trovavano difficile vederli legatissimi,  che aprivano la bocca o il becco per urlare dolore e disperazione. Si agitavano, scuotevano ma erano lì ad urlare per ore e ore finchè a volte non svenivano per riprendere ancora e ancora. E questo per verificare le risposte nervose e del dolore, dopo che avevano studiato quello dei pesci. Si, anche i pesci subivano come le gabbie in fondo all'oceano per tenerli in cattività e crescerli per venderla.
 Lia aveva raggiunto il limite sentnedo gli acuti strazianti degli uccelli uscendo e sparendo chissà dove. L'avevano trovata in uno dei settori liberi per i cavalli in compagnia di Bluegrass che brucava vicino a lei, seduta a terra, tenendo tra le braccia le ginocchia. Quando le si erano avvicinati aveva lo sguardo perso e sembrava in preda ai momenti neri,  quando i ricordi e il dolore del passato la assalivano. Ma non fino a scappare e andarsene in un posto,  fissa come una bambola.
lei non piangeva mai, mostrava un ventaglio di emozioni, sfaccettature di tristezza, rabbia, rancore, solitudine, abbandono, incapacità e molto altro con espressioni più vivide e differenti degli altri. Ma non piangeva, era raro che piangesse. E quando mostrava simili espressioni, significava che qualcosa si era rotto in lei. Se invece di compostezza e freddezza sembrava come ghiacciata i un istante senza reazioni, era stato troppo.
 Dopo averla chiamata, con gli cchi spenti come sempre, lei disse che sentiva benissimo e voleva essere lasciata sola. Milan le chiese se avesse bisogno di qualcosa e lei domando, più che rispose, che bisogno cèra di portare quegli animaletti, piccoli o grandi che fossero, a quel tormento per giorni se non morivano dallo shock, solo per testare il cervello e le sue risposte. Tempo prima era stato elefanti, poi orsi e mammiferi marini per cure cinesi, che lei voleva bandire.
 Non bastava, chiese ancora, i test normali che si fanno con le api e topi nei labirinti? Quelli li approvava più di quei piccoletti strettissimi e disperati mentre subivano quelle cose. Aveva già sentito esperimenti su pappagalli e parrocchetti, uccelli amazzonici, merli e altri che sapevano riprodurre parole e pensieri quasi umani e volevano studiarne il cervello per capire come si erano evoluti. Famoso era il pappagallo che capiva centinaia di parole e più e chiese di che colore fosse.
Lia sapeva e aveva visto come fossero tutti bucati e sezionati, aveva visto e sentito come stavano parecchi tipi di animali negli anni per le pubblicità di grandi organizzazioni animaliste. ma sentire urlare a quella maniera animali vari ma anche aquile, gufetti, uccelli vari l'aveva portata quasi alla follia. Di muovo Milan le chiese se avesse bisogno di qualcosa e lei rispose che voleva fermare quelle cose. So bene, continuò, che molti animali oggi sono possibili a cure e salvezza per studi su altri animali. Che lo studio dei prob lemi al cervello potrebbero salvare umani e altri animali ma...Ma dopo come vengono portati al macello gli animali, come sono trattati, esperimenti troppo invasivi e... come diavolo riuscivano qauegli scienziati a stare per ore a sentire quegli strilli allucinanti,  se a lei aveva fatto quell'effetto?
Continuò dopo qualche secondo affermando che aveva già provato qualcosa del genere, non a quegli effetti e anche ancora dopo parecchie ore aveva come un fantasma a tormentarla, quei rumori di scuotimento che facevano e gli acuti... ogni volta che sentiva gabbiani o gatti che urlavano vicino a casa sua, perchè erano ovunque, sembravano urli di donne o comunque acuti urla di dolore. Si azzuffavano, facevano cose e li emettevano e le veniva istintivo, come se conoscesse qualcosa del genere, sentirsi male da voler solo stare sola e superare a modo suo la cosa.
Non riusciva a trogliersi dalla testa quelle urla uccellesche e quei rumori dei trespoli a cui erano legati mentgre cercavano di divincolarsi ma non potevano. Aveva bvisogno di tempo, voleva del tempo per metabolizzare questo ennesimo schifo umano. Ripetè che sapeva che molte volte era per salvare altri animali, ma quel tipo di esperimenti invasivi, dove portavano per le cure? Era necessario farli stare così per ore o giorni senz aprovare rimorso o dispiacere in quanto urlavano? Elettrodi di vario tipo bucando ossa, organi...
Milan le rispose che loro stessi facevano esperimenti, ma non lo  fece finire. , gridò lei, Qualche tempo dopo vidi alla tv un cartone animato dove cèrano due bambini uno un poco più grande dell'altro, che erano soli a casa. Chiamavano, urlavano, chiedevano dove fossero i grandi ma non cèra nessuno. E si vedeva loro che cercavano di trovare del cibo o qualcosa di cui avevano bisogno in casa,  e io allo stesso modo di sentii male così tanto, ma senza volerlo, che finivo così, e mi misi sul letto. Mia madre urlò come sempre sa fare,  perchè sporcavo il copriletto, ma io mi sentivo male. La sera quando mio padre tornò micontrollò la febbre e avevo la febbre e invece delle domande giuste cfome quelle due cretine al cimitero, risposi io a una che chiedeva solo come andava che avevo in mente quel cartone. Che cèra qualcosa che mi aveva distrutta dentro, ma no nsapevo cosa. Basta, loro non vedevano e sentivano niente. Dissero solo che i genitori ci sono sempre, ma per me erano persone con cui condeividevo la casa, ma quella mancanza che si trasmetteva da quei bambini per mefu così grandi che era come se avessi terrore che qualcuno in particolare potesse non esserci con e per me.
E poi quegli animali... mi sentii come oggi come stordimento quando mostrarono fattorie di pellicce e quelle bestioline così strette a ciambella che sembrava innaturale, che tremavano  come disperati sotto l'acqua o la neve, mugolavano di sofferenza e io ancora oggi mi domando perchè tutto questo,  e perchè la gente non riesca a dire no, basta. Questa cosa no, è possibile.... alzandosi....

"Lia" domandò alla fine dopo il ricordo "Posso capire il tuo ragionamento ma..."

"Quante volte si sente dire che qualcuno non vuole vedere il corpo di un parente per non ricordarlo come in quell'ultima volta, ma come si conosceva? Bene, io no nvoglio esser ricordata per ciò che non sono. Io sono i lfrutto di ciò che la gente ha plasmato in me. La vera me è morta tanto tempo fa. Fa in modo che come ricordo, se proprio vuoi, sia la continuazione di cosa ho iniziato..."

"Intendi far paura agl iscienziati che sperimentavano su quegli animali che teniamo chius, i possiamo dire per sempre , come punizione e che tu tormenti, facendogli venire u n coccolone al giorno, comparendo dietro i vetri con sguardo cattivissimo e carognissimo? O le tue minacce  di comparirgli in qualunque momento e fare come la strega degli incubi,  che provoca la paralissi del sonno e resta a fissarli negli occhi seduta sul letto? o in un angolo..." fece lui sorridendo per poi spegnerlo vedendola sempre triste.

"Fai come vuoi ma non fermare mai nulla che possa salvare animali dai maltrattamenti, esperimenti terrificanti come quelli, la tratta di animali e umani per guardagno... ogni cosa che ho avviato. Non voglio più snetire quelle urla terribili con queli occhioni sconvolti apertissimi e le convulsioni... no, per favore. Fallo finire. Quella gente è finita nei sotterranei a sperimentare per noi come salvezza dallo schifo che gli sarebbe piombato sopra,  e l osanno. A quei due con cui abbiamo iniziato è finita che ovunque scappano, la gente li riconosce e li vuol menare... con quale freddezza si può prendere un animale debole e indifeso nelle tue mani e fargli quelle cose? O non vedere la gente finita  per strada come fosse un niente o fargli del male,  perchè ritenuti spazzatura per la società? O la gente come me non maschio o femmina,  che non vuole sposarsi o avere figli o essere semplicemente gay... il non riconoscere animali e persone. La scienza e il progresso io li condivido finchè non si torni agli esperimenti inconcepibili che sembrano da inquisizione. Si dice che da quelle torture molti dottori abbiamo imparato molte cose sul corpo umano, chissà come mai... ma resta il fatto che è da tempo che si dice che si possono sviluppare organi in vitro e... so che non è la stessa cosa di un organismo completo ma basta! Siamo qualche anno dopo il duemiladieci e abbiamo creato molte cose che possono aiutarci a studiare virtualmente e digitalmente le cose. Niente più sofferenza ne animale e ne umana, ma anzi dignità e riconsocimento che ogni persona anche se appare diversa, è una persona. Basta bullismo, trattamenti inumani... "

"Quindi..."

"Quindi dimenticati di me. Conserva solo le mie azioni verso gl ialtri, quella Mano che io non ho avuto tesa. la gente dirà che nonostante tutto io sono indegna e ingrata per il poco che avevo... non è così. Se avessi vissuto tra persone con cui me la intendevo, che sentivo vicine dentro di me in primis e non come estranei fin dalle elementari,  per cui no nprovavo nulla, che mji trattassero in modo diverso,  ti giuro che non sarei stata quello che sono oggi. Mi si arrivava a dire che ricevevo da loro cosa meritavo... meritavo! Cosa meritavo? Che persona sono allora?"

"Smettila con questi discorsi, perchè..."

"perchè sarebbe lecito chiedermelo. Ma ormai basta, se chiudo gli occhi la mia mente parte con la dissociazione con tute le cose negative che mi sono venute in mente parlando con te. Questa musica, straordinaria, il potere di un gruppo di perosne con degli strumenti, di far provare queste cose è... straordinario. L'umanità sarebbe stata davevro meravigliosa senza religione di odio e morte,  e la brama del denaro e potere. Per colpa di bullismo e società quanto non ho vissuto e quanto mi pento dei rimorsi che mi venivano,  se volevo comprarmi qualcosa da mangiare dopo tanto tempo per togliermi lo sfizio,  ma poi avevo il terrore che mi facessero i cazziatorni soliti e... mi sentivo uno schifo pensando che io desideravo qualcosa di buono come una pizza, un gelato e poi cèra gente che non aveva soldi per mantenere in casa almeno la corrente elettrica. perchè ad oggi ci sono ancora... e mi domando io chi sono,  per provare queste cose e cosa sono, una eprsona buona o catrìtiva. Egoista o pretenziosa o... non lo so. Ma so per certo che il mio non riuscire a trovare un pò di pace e felicità qui, con cosa posso avere... non merito di essere ricordata perchè sono stata si debole, ma per paura. paura di non essere all'alteszza, di essere un peso, una vergogna e ora guarda cosa sono. E poi si lamentano dei teppisti e coglioni..."

"Lia..." fece lui dolcemente ma lei lo fermò

"Se tanto vuoi ricordare, allora ricorda Jd, ricorda cosa serve. Il cuore delle persone. Anche quando me ne sarò andata, tu ricordarai di aver fatto tante cose con me,  sia per cambiare te e gl ialtri, sia il mondo. La Lia con la quale hai trascorso del tempo non ha vissuto, alla fine invano. Ma solo perchè vi ho incontrati. Quel giorno, con quella tuta e quel tatuaggio in mano, io ho scelto la chiave per cambiare, ho trovato i lcoraggio di fare cosa non riuscivo a causa dell'abitudine di una vita per me ingrata.Per la paura di scappare e sapere che guardando indietro mi odiavano.  Ricorda il tempo, Jd. Quello che scorre e si perde, e non si può più riprendere. Si, anche le scornate con Alaric, o cosa hofatto a quella gente. Il tempo è cosa distingue la nostra esistenza, su questo mondo, da tutto il resto. per l'universo noi siamo solo istanti, baleni di un concetto di tempo per lui eterno e immutabile. Lampi che poi scompaiono e niente, ne compariranno altri ma non saremo noi. COntinuo. perpetuo. QUante migliaia di esseri sono apparsi su questa terra definiti umani, eppure solo alcuni hanno lasciato traccia di sè, per davvero, per non finire in quel vortice di continuo ciclo che è la vita, settorializzata da noi in mesi, anni, decenni, secoli... La gnete pensa che continuerà a vivere per sempre nei discendenti, peccato che nel dna si è parecchio stretti direi, con tutti quelli che hanno fatto zump zump solo per assicurarsi una discendenza. Quando il mondo più della discendenza, ricorda la persona in sè?  Donne e uomini che hanno cambiato il mondo con i loro sforzi e personalità, che hanno vissuto ed esistono sulla bocca di tutti più di quanti figli hanno fatto. E una valanga che sono spariti senza traccia perchè credevano all'idea di immortalità nella discendenza ma poi puff, spariti dai ricordi e pure dai cimiteri,  per far posto alla marmaglia che hanno contribuito a far nascere.Con le loro bare se non depredate prima, con le ossa rimaste rotte e buttate in urne. Ecco cosa sono stati, polvere invece di fare cose grandi per il mondo e l'umanità.  E di loro nulla... ora sono io a voler sparire, perchè non sono io completamente e per davvero. Ma se vuoi ricordare, lascia nella tua memoria i gesti, le azioni, il tempo che ha lasciato materialmente le mie tracce in cosa ho fatto e prosegue. Questo è ricordare... e se vuoi tenere quei dipinti e foto, fallo, magari metti in sottofondo Happy Birthday di quel gruppo synth rock che mi fa andare,  come Blue, là dove io sarei stata qualcosa. Tra qualche anno magari la gente che ho aiutato no mi ricorderà come viso o nome, ma mi auguro che gli effetti delle mie azioni perdurino. Per me questo è più di figli e nipoti... mentre tu sei più per affetti e famiglia. Scelte, ma ricordati che il dna non è tuo al cento per cento, mentre cosa sei nell'anima, se ci credi, si... resta nelle cose e cambiamenti..."


"No, ROger, secondo me per una statua moderna il solo attrezzi elettrici è triste. Certo è facile, magari per rifinitura, ma Donatello,Michelangelo Buonarroti, Benvenuto Cellini,Gian Lorenzo Bernini e Antonio Canova hanno lavorato a mano le opere più grandiose e straordinarie ancora esistneti. Sono una bellezza e perfezione artistica senza pari, a mano con strumenti manuali e non facilmente con segherole... andiamo. Capisco che oggi è normale lavorare più con elettrico che con strumenti a mano,  ma qui abbiamo orefici e scalpellini che da quei bulini e altri strumenti, lavorano ancora a mano gioielli inarribili a macchina. Vuoi davvero seguire la velocità ma esser meno di loro, se hai tanto talento?..."

la parte a destra del trittico prevedeva un gruppo di musicisti con vari strumenti, come violino e violoncello, flauti traversi di varie dimensioni,a volte usati dagli stessi nei cambi di spartito, e uno strano strumento che sembrava un pianoforte ma era più piccolo e decorato come un quadro di nature morte.
L'altro lato, a sinsitra, cèrano dei soggetti seduti come gli altri ma senza struimenti, avevano fogli in mano, uno un tavolino secco e alto dove pareva scriveva e altre persone. E alcuni di questi parevano cantare e recitare qualcosa, mentre altri scarabocchiare e o disegnare e prendere appunti.l.

I membri laterali del trittico si erano accorti dei nuovi venuti, compreso il violoncello che in quel momento era l'unico a suonare qualcosa che a Gask pareva non lamentoso perchè era solo i ltimbro dello strumneto, ma vivo e allegro. Con quel modo che aveva quello strumento di dare ai brani un sapore quasi pesante. Per lui era così, se il violino sembrava acuto e spumeggiante, su di lui il violoncello era malinconico e il tono basso anche in pezzi allgri e giocosi sapeva di... come spiegarlo? Fu interrotto da Jd che parlava, che fece voltare Kianta dal suo strano divanetto, con disappunto, che era troppo intenta a godersi la musica. mentre lei fumava Gask si chiedeva come avevano fatto i ragazzi e rendere quella pipa divisibile facilmente unita con un colpo secco e Lubo rispose che era grazie a sezioni a incastro e a una mollache ritornava in asse, avevano studiato la cosa tanto e ci erano riusciti, non usciva nulla e bastava un controllo ogni tanto che fosse sempre in funzione.

"Scusa se interrompo i pochi momenti di vacanza che ti prendi e solo quando ospiti questi artisti ma... cè una persona per te"

"Ma io non aspetto nessuno, ho chiesto loro di accettare di esser qui a proporre i loro brani inediti, o pere, quelli che preferisco o le le loro performance proprio perchè non ho impegni. Alcuni di loro stanno anche componendo e altro adesso,  ispirati dalla cosa, chi è che si prende la briga di piombare qui senza avvisare?"

"Veramente ha avvisato, ma ho preso io la chiamata e..."

"Gli appuntamenti si chiamano così perchè prevedono un accordo antecedente di almeno qualche giorno, o un giorno prima, indicando luogo e orario. E adesso che devo fare, lasciare soli i miei ospiti? Che Ospite sarei nei loro riguardi?"

"Lo so, scusa, ma la persona che deve arrivare non...non puoi liquidarla così" attrando la sua attenzione, che strinse gli occhi.

per parlarle Jd si era portato accanto al divanetto, ma un pò distante e Gask si chiese se avesse paura che lo picchiasse con la pipa. per la lungheza di questa,  poteva. Vedendo quanto fosse urtata dall'apparizione di tutti loro, compreso il tizio che odiava ossia Gask, Jd cercò di prenderla per il verso giusto proponendosi di mostrare ad alcuni di loro le sue abilità, ma in primis far vedere loro che anche allo Chateu potevano esserci soggetti meritevoli. Fu così che prese dal mobiletto che veniva tirato fuori con molti strumenti per gli ospiti, se no navevano il loro, una chitarra classica e e prese a intonare gli accordi che aveva strimpellato all'inizio quando si annoiava. Sentiti da Kianta, li aveva migliorati fino a renderla una base dvevro bella. Almeno a lei piaceva. NOn vi era un titolo, ma la considerava con il nome di GemBee, inquanto a lei piacevano le api e si diceva che ai fiori piacesse la musica e li stimolava. Così per ridere tra i capitani nel loro angoliuno nel bosco, fu sempre intesa come gl iaccordi di Jd, la GemBee, nome che venne a caso mischiando più cose.
Veniva definita un pò pop rock e funk rock e lui lo faceva sempre con chitarra o basso,  e si stava spostando sul soul , smooth jazz per curiosità visto che nsuionava di rado. Ma a Kianta quel brano piaceva parecchio e come per altre cose nelle feste, la suonava tanto.

"Mi auguro che la persona che ha osato interrompere un pò del mio svago e aiuto a perosne che davvero meritano considerazione" disse lei mentre Jd stava finendo,  e uno dei musicisti si congratulava ..."valga e sia di prim'ordine, perchè altrimenti sarò molto irritata. Non accetto che mi si scomodi per un omuncolo come quelli che si mostrano untuosi con il Leader..."

"Credimi, quella persona ha necessità di incontrarti ed è una di qauelle che merita un benvenuto formale. Viene direttamente dalla sua Casa della Seta di parigi e.." posando lo strumento

"AH! Quella persona..." fece lei comprendendo chiaramente che parlava della Casa di Madame,  ma usando il nome di quella che avevan o da loro, per non rivelare quella privata e sotto silenzio della donna. Lei commerciava in piacere e desideri, aveva un suo nome particolare ma stavano attenti davanti a vari ospiti, sempre che non la conoscessero, a rivelare il nome reale perchè potevano cercarlo online per curiosità, "Capisco allora che è doveroso che io le mostri il nostro miglior benvenuto. E che mi cambi... Comprendo, granzie dell'avviso in questo caso" mostrando però come titubanza e dubbio sulla presenza della donna così all'improvviso.Kianta sbuffò con eleganza, si alzò sempre in un certo modo, ma dopo aver battuto in una ciottola apposita sotto, in un angolo  del divanetto e fronteggiò Jd quasi alla stessa altezza, essendo questi poco più alto di lei naturalmente,  ma lei portava dei tacchetti di qualche centimentro. Guardò gli ospiti presenti "in quanto a voi, sarei lieta di ocntinuare dopo,ma comprendo che dovrete tornare a casa vostra, sempre che non vogliate fermarvi di più, anche se sapete che potete usare internet e telefono solo da nostri apparecchi..."

"Per noi va bene fermarci, se va bene. E per qualche giorno non è un problema, se possiamo almeno chiamare a casa per dire che è tutto ok" fece uno, seguito dafgli altri c on assensi di testa e a voce

"Allora sarò lieta di avervi come ospiti, dimorerete in una sezione della tenuta per gli ospiti, è appartata e tranquilla. Jd, dopo accompagna o dai l'incarico a qualcuno per condurli alla baia dei cigni per cortesia. E Hyacinthe..." disse a un giovane uomo della parte sinistra del trittico "mi piacerebbe vedere i tuoi bozzetti dopo e condurti all'esposizione dove tieniamo le opere moderne e non. E per moderne intendo come età o anno  di realizzazione, non stile. Ho apprezzato il tuo, di stile, molto vicino a  Francisco de Goya, e mi piacerebbe finanziarti perchè tu continui e migliori maggiormente. Inoltre abbiamo a nostra conoscenza molte persone che sarebbero interessate a dei ritratti, magari potrei anche intercedere perchè tu continui lavorando per altri. Intanto sono grata per i tuoi schizzi e il tuo interessamento per alcune opere...."

"La ringrazio, è molto gentile..."

"In verità i o non sono gentile. Io promuovo la bravura, le capacità, quelli che molti chiamano Doni di nascita... senza l'arte, la musica, i libri di vario tipo no nsaremmo qui... io dono aiuto e sostegno a persone che possono dare molto con ciò che hanno. Voi cantanti, musicisti, compositori, scrittori, artisti, siete solo alcuni, cè un altro artista che per capacità sembra seguire la scuola di Jacob Ferdinand Voet, poi scrittori di lettere, poesia, e..."

"Mi perdoni, i nostri lavori... insomma, cosa ne sarà di cosa produrremo?"

"Semplice" rispose lei alla donna con fogli in mano "Le vostre opere avranno sempre il vostro nome e i vostri diritti, ma sarete conosciuti tra persone che apprezzano cose che ormai sono definiti . Anche voi, Letizia, siete drammaturga e scrittrice e scrivete per opere teatrali... create un capovolaro e noi vi finanzieremo perchè sia messo in scena all'inizio  tra persone amanti dell'opera e spettacoli... per tuti gli altri, la medesima cosa. Ora, se volete scusarmi,  ma ho un altro ospite che necessita della mia presenza, voi continuate pure. Kovacs, Zidgi..." ma non la fecero continuare, perchè tutti e tre uscirono dsal padiglione e restarono con gli ospiti per poi condurli, se jd no poteva, quando lo avrebbero desiderato, alla baia dei cigni. QUindi si avviò con la pipa tra le dita, facendola roteare, lamentandosi con Jd.

"Io trovo disdicevole presentarsi con così poco preavviso in casa d'altri, sapendo quanto lavoro cè da fare...e tutti hanno necessità di qualche ora libera. Era da tempo che non ricevevo più artisti in generale. Cè mai possibilità di pace?"

"Ma smettila, fai la bella vita e pure ti lamenti... quella donna lavora più di te" sbraitò Alaric nel mezzo del gruppo e Kianta non si voltò,  ma come faceva sempre teneva solo la testa di profilo, con gli occhi verso la persona, con segno di disprezzo sul viso, ma non disse nulla, finchè non furono dietro lo Chateau. Ppartendo dal Padiglione si seguiva i lcamminamento lastricato arrivando al giardino interno chiuso da muro e cancello, e chiese loro di fare il primo benvenuto, mentre lei si preparava.

Jd sospirò e partì' per il lato anteriore dell'edificio, un pò un'impresa vista la grandezza dello stesso. Quando giunsero nella parte anteriore, iniziarono a correre perchè si intravedeva già per la strada una macchina. Arrivarono verso il portone della facciata mentre questa faceva una manovra per portarsi di lato, con le portiere verso di loro. Si trattava di una  Bmw M4  di fascia alta versione di punta della Serie 4, uscita qualche mese prima  e che Madame aveva comprato con i proventi nuovi degli Accordi. Si trattava non del lavoro base che già lei amminstrava, ma tutta la parte proposta da Lia per introdurre quel più , che permetteva loro di presentare servizi particolari e solo per determinate categorie di persone,  così da entrare facilmente in certi luoghi, tramite il millenario potere della .
 L'idea le era venuta in un video dove si vedevano spettacoli molto ma molto osè,  in una stanza enorme con un palco, tre sedie enormi che parevano troni e una platea. Una donna faceva spettacoli sul palco davanti ai tre sui troni e alla platea e veniva presentato come un momento rubato a incontri massonici e cosa vi avveniva. Cosa fare quindi per avvicinarsi a gruppi e associazioni del genere? Proporre non solo quello ma altro che loro cercano. Gli stessi bibliotecari e bramini, i migliori che avevano inglobato nell'associazione, erano specilisti in libri antichi, rari, perduti, lingue antiche e morte che per problemi finanziari non lavoravano più o con minimo reddito, con degli obblighi e clausule che per le informazioni che avevano, era vitale che stessero tranquilli. Ma la vita allo Chateau a loro piaceva, venivano a contatto con testi ed edizioni che anche solo sognavano, amavano tradurre, leggere, scoprire e non avevano intenzione di tornare indietro. Ed ecco che come disse Lia, bastava dare alle persone cosa volevano, rendere la looro vita come la sognavano, e oltre la gratitudine non vorranno andarsene. Certo, dare sempre un occhio o megli o due era meglio, ma con loro e i testi pregiati e le consocenze, era possibile incontrare soggetti che volevano avvicinare ma per altri era impossibile. Di collezionisti ed estimaqtori cèra pieno il mondo,basta trovare il in che cosa lo fossero...

E con Madame, altra possibilità. Facendo prove con le due Case che avevano allestito, ci si era spinti più in là, presentando spettacoli di stampo antico della tradizione sessuale francese come il francesissimo Mouline Rouge e il meglio degli anni d'oro del novecento,  e l'altra faccia della stessa medaglia ma diverso, il Burlesque,  che giunto in francia dopo l'america, era diventato sinonimo di spettacolo erotico più decoroso. Se il primo francese era inteso in maniera più volgare, più propenso a ringalluzzire ogni persona che trovasse divertente ed eccitante quel tipo di intrattenimento, il secondo arrivato di terza mano in francia e divenuto quel che si conosceva per questo, era più ritenuto sensuale e  profondo.
Il Burlesque più che l'altro, aveva inizato ad apparire in feste private e particolari prorpio perchè dava,  senza eccedere nell'eccessivo, un vedo e non vedo meno buttato in faccia rispetto al famoso mulino rosso che era sempre stato sinonimi di mecca del peccaminoso,  con danze iconiche di sessualità e divertimento spinto. Infatti gl ispettacoli erano diversi e di natura differente per le due categorie e avevano permesso a Madame e Milan di aiutare donne e uomini, perchè cèrano spettacoli per donne, gay e altre categorie, a trovare un lavoro senza vendersi come i servizi di Madame, salvandoli dalla miseria, strada, e il peggio che accadeva. Vi cerano ovviamente contratti appositi come gli altri, enon solo ballerini ma tecnici e specialisti per le performance visive,  con clausule e obblighi. Ma quei progetti avevano aiutato persone, avevano permesso alla Raccolta, oltre le varie persone salvate e indirizzate verso vari settori dell'organizzazione, di creare professionisti che potessero brillare nei salotti, feste e incontri particolari organizzati segreti, da essere a consocenza di più persone e interessare. Così da essere inseriti dove serviva.
Per ridere Lia diceva sempre a Madame quando all'inizio c he cèra ancora, alcune persone erano state prese all'amo, che . Nel senso che i membri di quelle categorie avevano sbaragliato contro altri gruppi che venivano chiamati per quegli incontri, da aver richiamato con la loro luce l'attenzione delle persone giuste. E per non farsi mancare nulla erano specializzati anche in spettacoli e danze ispirati a popoli antichi.
Milan stesso  organizzava feste a tema, con abiti in stile antico in base al periodo o tema, come un carnevale da sogno fuori stagione, molto apprezzate e frequentate, dove inseriva quei corpi di ballo, cantanti e artisti che impressionassero le persone gisute da consigliarle ad altre.

"Una donna che sa dare, può entrare oltre il possibile per altri" soleva dire, per poi però specificare in tono amaro "Seppur, ammettiamolo anche s eper loro non è così, è pur sempre forma di schiavismo in un certo senso. Anche se pagati e trattati con rispetto che mai prima, le vostre ragazze come questi nuovi artisti che lavorano per noi, non sono altri che mezzi per giungere a un fine. Non è forse schiavimo? . Rabbrividisco ancora ora per questo concetto ma è la verità, e anche s eio mai lo avrei fatto, meglio la morte, a volte mi fa male vederli andare in mezzo a gente che sembra e si comporta in un certo modo da meritare quasi rispetto e ammirazione, e poi cosa fanno e a cosa presenziano di nascosto... odio questa gente e noi che gli mandiamo persone migliori...mi fa male, ma Milan dice che chi lavora per noi come tutti gli altri, preparano le basi per il cambiamento e che, anche se con contratto, vivono come Signori in confronto alla società lò fuori. Ma basta, ciò?"

"Non ti angustiare, mia cara" rispondeva tranquilla Madame "Le mie ragazze, e ora ragazzi, sono tutti professionisti che fanno quel mestiere perchè amano cosa fanno. Non per necessità, per obblighi o bisogno di denaro. Anzi, dopo che hai loro parlato, si son decise a prendere parte dei loro guadagni, davvero buoni, per aiutare ragazze e donne in difficoltà. Tramite i vostri centri informatici sono stati scoperti molti soggetti che in chat sexy, siti porno o altro, lavoravano per bisogno. Di nascosto anche, per arrivare a qualcosa a fine mese senza dare dispiacere.... Così avendoli contattati e aprlando con loro privatamente, si è potuto catalogare chi aveva encessità di denaro e avrebbe voluto smettere , ma non poteva,  e chi... adorava quel che faceva. Così le ragazze ogni mese fanno una colletta per aiutare le altre che soffrivano nel fare quel mestiere perchè possano studiare, mantenere un caro malato, pagarsi cose necessarie e avviarsi a un lavoro più decente e giusto. Sono rimasta impressionata dalla cosa, ma se quelle ragazze aiutate riescono, puoi ritenerti soddisfatta e andartene senza rimorsi, almeno alcuni di quelli che avevi..."

"Solo una minima parte,  l'altra... verrà via con me. Mi auguro che questi aiuti per chi ne ha bisogno e soffre nel... fare quel mestiere siano continuati dopo la mia morte. E che anche voi, Madame, che facciate qualcosa per chi è stato meno fortunato" facendo ondeggiare il vino frizzante rosso e lucente nel suo bicchiere, guardandola negli occhi

"Ovviamente. COme tu hai chiesto, ho devoluto parte dei nuovi guadagni in borse studio di vari tipi per  ragazzi che ne avessero bisogno... tramite le persone che si occupano di questo che avete mandato in giro, ho scoperto molti ragazzi e ragazze che mai potevano studiare per povertà, disagi familiari varie e... continuerò. Permetterò a chi non può, per evitargli una vita di vendita del corpo, e dar loro dignità, come come la vedo in me, nonostante il mio mestiere e quello delle mie ragazze non è molto ben visto. Almeno, i perbenisti. Molti altri invece, seppur fingono di essere brave persone, rette, religiose poi... invece hanno più fantasie, desideri, voglia di provare degli altri. Come si dice? Più costringi una persona in una gabbia per l'apparenza e la religione, più quella cercherà di scappare e diverrà, come dicono molti clienti, un troione da combattimento, anche se lotta con se stessa per nasconderlo. Ma chi vive oppresso senza modo di sfogare cosa è,  finisce per scapppare e fare tutto ciò che gli era proibito senza freni. Ecco perchè capisco il tuo malumore per le famiglie. E poi la superstizione... come è andata con le prime maledizioni, Veròna..." sorridendo.

"Ah quello... è divertente. Ieri ho dato a uno stronzo strozzino un ultimatum, o cambiava metodo o avrei reso lui parte del Gioco. E il gioco è non schioppà... a parte gli scherzi, gli ho detto che se vuole continuare a vivere deve fare una cosa dopo domani, da solo, senza i suoi uomini o era squalificato per dimostrarmi che è una persona del fare anche con le sue mani, non fare lo stronzo con i muscoli degli altri... devo dirle quanto si son bagnati i pantaloni o sorvoliamo? Ah, e grazie per quella casetta isolata un pò abbandonata. Ottima per essere la dimora della strega, già sulla bocca di tutti, che abbiamo modificato parecchio con varie trappole, camere, proiettori ect ect dove io giocherà per gli stornzi che vogliono farmi paura, un Gioco che prevederà o la loro vita o un numero proporzionale di dita mancanti... devo decidere..." sorrise carognamente, mentre Madame la scrutava.

Sedeva secondo galateo, le gambe perfettamente allineate,avvicinando ginocchia e caviglie, inclinando leggermente da un lato, a prescindere dall’abbigliamento che si portava.Come  Madame indossava sempre tailleur e completi di gran gusto, non poteva non sorridere nel vedere lei vestita quasi allo stesso modo e cosa appariva.  . Quando era a , indossava sempre gonna un centimentro sopra il ginocchio, uno stile classico ma di taglio moderno, con colori che la risaltravano e si adattavano a lei. E come Milan erano sempre abiti fatti su misura da ottimi sarti sia francesi e italiani. Il motivo per cui  andavano d'accordo, riguardava il modo di porsi. Per i lsuo lavoro Madame era una psicanalista e psichiatra. Per davvero. Grazie ai proventi del suo lavoro prima e poi come Madame, era stata in grado di studiare e laurearsi, mettendo in pratica le sue doti naturali co lo studio, così da osservare e cogliere elementi utili per servire al meglio i suoi clienti. Che non erano solo uomini, ma anche donne, gay, lesbiche e chiunque volesse dei servizi di accompagnamento e come la chiamava lei, che soddisfassero ogni tipo di persona con il personale giusto in un ventalgio di soluzioni interessanti. Sapeva trattare le persone senza giudizi o commenti piccati e offensivi, anzi portava la verità in modo elegante ben studiato, era verace all'inglese, come soleva dire. Appariva professionale, educata, come la Regina Elisabetta come rideva sempre Milan, sapeva come porsi alle persone per tenerle come clienti e sorte di amici.
L'amicizia, se così di poteva chiamare, tra Lia e Madame era il risultato del carattere della prima che preferiva le persone come la donna con cui conversare, studiare piani, scoprire cose. Non si somigliavano come carattere, Lia come un lupo pronto a scattare, in una calma prima della tempesta, con umore regolabile dal fastidio che altri o le situazioni portavano, calma e riflessiva ma pronta a scoppiare con uno sguardo come se vedesse una cacca che aveva insozzato il pavimento. Madame eraq tutto l'opposto, non era donna d'azione o simili, e si divertiva a spiegare, raccontare e mostrare a Lia molte verità sull'intimo delle persone, molte volte nascosto con profodonda sofferenza a causa delle società, e tutto ciò che lei non conosceva per quanto riguardava la pratica.
Passavano molto tempo nel salottino con tè e pasticcini, o uscite insieme portandosi il pranzo o lo spuntino in scatole di cartone, per uscite nelle campagne inglesi o francesi a incontrare persone chiave. Madame mostava a Lia come si svogleva il suo lavoro e cosa e come lei si comportava in ogni evenienza. A volte però il carattere prepotente di Lia usciva, nel senso che le veinva spontaneo senza realmente volerlo ergersi ad elemento di testa di una situazione, e seppur con Milan la cosa funzionava, con persone che trattano Madame per sesso e piacere, il cercare di comprender equelle persone con domande e discorsi per studiarli, non sortiva lo stesso effetto. Si poteva dire che il cercare di Lia di comprendere motivazioni, sfoghi, interessi e desideri della gente discutendone con loro non piaceva a questi, visto che inizia una discussione in cui lei metteva il suo punto di vista e gli altri il proprio.
Poi, Madame l'aveva indirizzata su osservazione e studio direttamente nei luoghi di lavoro.
L'aveva condotta nelle Velvet room, le Silk room, le purgatory room, stanze adibite a tipi di diverse, sopratutto l'ultima serie  ispirata al purgatorio, destinata al bdsm e gusti particolari. Tutte quelle stanze erano nel sotterrano della Casa di Madame, già una costruzione bella grande e isolata intorno da un piccolo giardino che girava intorno, che garantiva privacy ma anche un sotterrano bello ampio, più della casa,  dove vi era l'ambiente vero e proprio del suo mestiere.
La casa aveva pian terreno e piano superiore. Era stata modificata in modo che al pian terreno vi fossero di Madame, ogni stanza era destinata a ricevere persone nuove o clienti soliti, con specifici interessi e prestazioni. Così IN base alle categorie delle stanze vfi era un piiccolo, elegante e comodo salottino, dove se impqagnhata, si attenedva qualche minuto, in base alla stanza lei sapeva il tipo di cliente che doveva incontrare e grazie a fidsate cameriere, serviva liquori o altro e dolci fatti in casa qanche all'inglesem, all'italiana e altri luoghi per farli snetire a casa. Al piano superiore le stanze erano predisposte come spogliatoio dove i clienti lasciavano i propri, così da tenerli puliti e lindi ed evitare sporcizia o ritrovarli con qualcosa indosso, la discrezione prima di tutto, e potessero fare odccia o un riposino prima di andarsene. Due ascensori, ricavati da due stanzini ai lati opposti della casa permettevano lo spostamento tra il primo piano e la sezsione nascosta al posto delle cantine. Un ascensore per scendere e l'altro per rientrare, con delle persone al piano primo o sotterraneo che gstissero e controllasero il flusso di persone e facessero da Virgilio per quei luoghi. Maq non era tutta farina del sacco di Madame. QUella casa era stata comprata e arredata con molta velocità da Lia per lei perchè potesse espandere il suo . Madame aveva già il suo edificio in un'ottima zona parigina, mentre quella casa era nella periferia metropolitana,mentre un tempo era considerata casa di campagna per ricchi. La casa era metà di Milan e metà di Madame e vi accompagnavano le persone che servivano a Milan perchè come diceva sempre Lia, qualsiasi mondo si vuol creare, ci saranno sempre persone che vorrano guadagnarci per sè, e a volte trattarle come con i cani con i bocconcini per vederli felici e scondinzanti era tutto.
Madame si divideva la giornata quindi tra i due edifici, e per persone imnportanti per Milan o le visite di Lia, le riceveva personalmente. E visite direttamente in casa dei clienti per un ambiente più a vantaggio di questi, dove proporre, studiare e comprendere altri modi per far interessare i clienti, sia suoi che di Milan.

"Il mio tempo sta per terminare Madame, ma voi lo sapete già. I cinque mesi sono quasi agli sgoccioli, grazie ai veterani ho imparato le cose che un tempo avrei tanto voluto studiare,  ma per mio padre era importante la musica, seppur mi sentissi disperata, sola e in un incubo, tra persone che vedevano che io ero inutile con essa e non portata... ho ancora gli incubi per quei momenti, sensazioni, quel mio sentirmi in un posto non a me adatto, alle persone che mi trattavano malissimo davanti gli altri perchè per far felice la famiglia ho sputato sangue quasi... e quando mi sono ammalata, la cosa che poi ha detto è stata . Poi la gente si domanda come mai vengono attacchi omicidi dentro le persone sfociando nel disastro... quando non potevo ormai muovermi, se ne è uscito così, dicendo che mai mi aveva vietato prima... e ora che ho potuto studiare, imparare quello che mi necessitava anche per i test per David,  ma mi ritrovo con un vuoto, quel qualcosa di intangibile dentro e profondo e nero come l'universo,  e capisco che sono davvero troppo rotta per essere salvata, curata  o altro. Quello che mi preme è sapere ed essere sicura che le vostre parole non siano aria, che non si perdano nel vento senza restare un atto. Un gesto o atto è più grande e capace di smuovere e cambiare delle sole e mere parole. So bene che i soldi rendono stupidi quasi tutti, io per fortuna no, seppur usi i soldi che Milan di mette a disposizione per fare delle cose. Come questo luogo, la Raccolta, i cambiamenti. Ma è anche vero che senza il gatto, le cose tornano a prima che vi fosse lui, come i centri d'accoglienza per senzatetto e persone bisognose, che da luoghi di aiuto e sostegno dallo schifo che è la società cieca e stupida, cambiarono in luogo di business dove sono più in pericolo là dentro che fuori... ecco perchè molti hanno terrore ad andare in quei centri e preferiscono rischiare in strada. Molti si comportano come fuori di testa quando sentono che sono mandati  in quei posti, come se avessero subito o visto cose orribili. Ma dopo di me, chi continuerà la cosa?"

"Sono sorpresa anzi, di sapere che Milan non vuole tenerti ferma dopo cosa hai fatto a quella gente. Voglio dire, scoprire dai resoconti di polizia di un gruppo di disagiati che rapinano, facevano del male in autobus o per strada. E così ti sei finta un povera ragazza che camminava sola, anche se quei tre ti tenevano d'occhio e quando hanno tentato di fare qualcosa, li hai pestati così tanto e hai postato le loro foto e video online che secondo me se son scappati dalla città è tanto..:"

"meritavano di più ma MIlan mi aveva detto di fare le cos econ moderazione. Ho solo fatto sentire su di loro la paura e terrore che provavano le loro vittime, anche mostrandomi intorno a casa loro, e ho denunciato con tanto di foto segnaletica e info quei tizi così la polizia si decide a intervenire e la gente sa a vista chi sono"

"Però ancora oggi si portano dietro il rimasuglio del tuo intervento. Per non parlare di quei cattivoni di papponi, come sono rimasti e la liberazione di tutte le loro ragazze. Ma sei sicura che sia bene far sentire anche a loro il risultato del loro... come posso definirlo?"

"Far prostituire qualcuno a forza, drogando o picchiando o peggio, non ti evita il provare cosa significa essere di fatto violentati, perchè quelle ragazze lo sono, costrette a darsi ai clienti. E visto che molti stronzi pretendevano il lato B, che questi imprenditori sulla pelle degli altri provino lo stesso. E tutti i clienti sia nei telefoni che quelli che si appostavano prima e dopo, chiedendo loro di fingersi ancora signorine di strada per prendere la feccia... se lo ricorderanno a vita, visto che le famiglie, tutta, ha ricevuto foto e info con la scritta molto chiara del

"Sono lieta che che adesso il mio mestiere sia legale e riconosciuto, anche per le ragazze. Tuttavia, seppur il mio lavoro, ritengo che sia un pò eccessivo che quella gente subisca su di se cosa hanno fatto... non è un pò eccessivo?"

"No! Un abuso fisico passa, come accade per le donne che hanno sfruttato. E se provo io terrore e paura per una simile cosa, cosa significa provarlo? Per questo voglio che loro comprendano sulla loro pelle cosa significa quel che fanno..."

"Come quando ti sei finta cameriera in alcuni hotel e simili, per verificare se le voci di abuso fossero vere, quindi vi fossero vittime?E che si, anche tu sei stata approcciata, per non dire peggio,  ma hai finto paura..." guardandola, mentre Lia aveva gli occhi calati dentro la tazza " e quei soggetti si sono ritrovati in ospedale in base a quanto hanno reagito a te, i tuoi atti e al tuo sguardo... spalle slogate, braccia o gambe o costole rotte, fino a pene con forti traumi per quelli che erano così folli da cercare di farti del male. Per quanto grossi e pericolosi, nulla è possibile se tu sei addestrata in quel modo. Peggio se tu indossavi quelle divise da maid da hotel e hai un reggiseno apposta con cui picchiarli o strangolarli. Ancora non consoco il funzionamento ma toglierlo velocemente in un secondo e usarlo contro di loro... ammetto che è divertente! Ritengo che sia molto pericolo, per gli altri, che tu abbia questo accessorio ma... il mio dubbio, mia cara amica, è comprendere quanto ti è costato superare il tuo terrore di essere toccata, oltre che avvicinata e dargli cinque minuti di vantaggio facendogli credere che tu fossi un povera ragazza debole. Hai avuto forza, ti ammiro"

"In verità" rispose lei, fissando sempre dentro la tazza "non è stato per n ulla facile, in alcuni momenti mi sentivo come quelle volte con Rò e una scarica di terrore mi percorreva le vene. Ma guardando quella gente schifosa in faccia l'odio, lo schifo, l'idea che per questi soggetti tu come donna non vali niente... è giunto prepotente, prorompente e il guardarli negli occhi mentre subivano, come le loro vittime, mi aveva fatto uscir fuori dal terrore. Non è passato, ma il solo  fatto che agivo per fargli molto male, ha aiutato. Ma non significa che abbia superato la cosa. Non accadrà mai più, il credere a qualcuno e poi trovarmi a dovermelo stacacre di dosso perchè pretende quello. Posson star freschi per me, mi è bastato cosa ancora mi porto dietro!"

"Tuttavia, se mi permetti di ricordarlo, quando tu sarai andata, nascerà un'altra persona. Non hai timore che questa possa..."

"Io lascerò il posto, anzi il corpo, ad un'altra me che deciderà e sperimentarà a sua discrezione. Io mi fermo perchè sono incapace di risalire la china, da troppo male e quei terrori mi hanno distrutta più di quanto le persone comprendano. Non sono me, non hanno sofferto quello che ho sofferto io nelle mie condizioni. Mi sono sempre sentita rifiutare, trattare male per poi ricordarsi di me quando gli altri avevano bisogno di quel che sapevo e potevo fare. Allora riconoscevano qualcosa, ma successivamente di nuovo schifo. Io sempre da sola, io che non trovavo interesse come le altre nei fidanzati e queste stronzate da gente ritardata... mi spiace dirlo ma alla fine me ne frego e lo dico, solo la gente ritardata può costruirsi una vita basata su uomo o donna da sposarsi, mqatrimonio importantissimo, figli o non sei una persona completa o non hai come fanno sempre a dire, un frutto d'amore... bla, bla blaaaaa! Tutto ruota intorno a famiglia, famiglia, figli, invecchiare e desiderarre nipoti obbligando gli altri a farli. E poi la persona che ti ordina, come successe quasi a me, di fare sesso altrimenti era chiaro che non volevo bene, che no davo dimostrazione di ninete e si sentiva abbandonato... ci sono stati momenti in cui ho desiderato tante cose ma poi mi son detta che se la sbrigavano loro con le loro stronzate. Io per avere qaualcuno vicino devo dismotrare cose, come se non glielo avessi mostrato molte volte.E' vergognoso, come le dimostrzioni di affetto o amore fossero tangibili come le scopate e basta.  Io non so cosa provavo per Rò, perchè era l'unica persona la cui vicinanza fisica non mi dava fastidio. Per la prima volta sembrava bello avere come amico una perosna che volevo abbracciare o avere vicino. E poi nacque l'odio. Dopo tutto ciò che avevo fatto per lui, ceramente per aiutarlo nei momenti neri invece lui mi rimproverava per tutto e mmi faceva sentire come la mia famiglia... dovevo ancora dimostrare fargli fare quello schifo, come si dicenel mio paese 'sto cazzo!"

"Gli uomini sono così, si aspettano come dimostrazione quello. Non puoi giudicarlo male..."

"SI sbaglia" fece Lia anteponendosi all'intervento della donna "Dopo tutta la mia vita scolastica orribile, motivo per i lquale odio quando la gente piagnucola che vorrebbe tornare bambina e stronzate simili, io provo solo repulsione nel tornare a quegl ianni. Il vuoto della mia stanza, la notte seduta davanti la finestra o sul letto a immaginare una vita diversa. Una me meno terrorizzata dalle reazioni sempre violente dei suoi, a volte per stronzate che potevano benissimo essere insegnate in altri modi che botte, urla per settimane, punizioni senza un vero senso istruttivo. Tu porti solo sconvolgimento perchè non comprendi, odio,r ancore, voglia di vedere cose su di loro perchè capiscano e poi ti senti pure stronza per pensare certe cose. Io non capisco come fa la gente a figliare se non è capace di comprenedre se stessa e la loro vita e insegnare a un essere vuoto. Tornare bambini, ma anche mai! E Rò, l'unico di sesso maschile per cui ero contenta di averlo consociuto all'inizio, quando parlava con me in chat o a voce al telefono mi sentivo come se la mia vita fosse cambiata. E poi iniziarono le cose....

"..."

"Le lamentele, recriminazioni, accuse di non volergli più benbe solo perchè non mi sentivo, non volevo proprio, avevo terrore di quella cosa e lui che mi forzava anche di sua mano a togliermi i vestiti, a fare questo o quello. E poi la rabbia e i rimproveri perchè non gli davo affetto e conferma di cosa provavo. E così compresi perchè molte relazioni e matrimoni fallivano... Non l osapevo neanche io cosa provavo e come mi faceva sentire male la prospettiva dei doveri che tutte trattano come da fare e basta. E le sole dimostrazioni sono dargli te come un giocattolo anche se non ti senti, avverti che non è cosa che vuoi e... quel regalo che gli feci col Mazinkaiser che gli piaceva ed erano soldi che avevo messo da parte dei nonni, dopo che ero riuscita a tenermeli io, invece dei miei che se li fregavano sempre. Quello non vale, vero? I pezzi di computer che non usavo più perchè gli serviva aiuto,  dopo che ebbe problemi a lavoro quei soliti tagli al personale e mi trattò così male perchè i ltizio a cui li aveva venduti andava dicendo che un pezzo non funzionava! Inveec di grazie per l'aiuto, altro che la sua ragazza che parentesi ancora aveva e che non faceva...! Insomma, a me non iteressava perchè non volevo prenderlo, averlo, o fregarlo a nessuno. io volevo wqualcubno che restasse al mio fianco senza che vi fossero obblighi per tenerlo con me o dimostrazioni... le dimostrazioni! " con schifo e rabbia "Già mi ero incazzata non poco per la questione che lei cèra ancora, preovavano ancora nonostnate lei fosse una stronza spocchiosa. Quella lì era come le mie compagne melmose, che riescono sempre per l'apparenza a trovare lavoro senza università, ottimo, ben pagato e tutto, perchè sapeva apparire in un certo modo mentre alle spalle sapeva attaccare la gente senza lavoro dicendo che stando in sua compagnia tra amici, che lavoravano, era vergognoso. E altre cose. Dopo quel regalo, la tariffa che mi ero fatta coi miei soldi per pagare poco telefonandogli, quei pezzi per avere il fondo per il suo progetto alla faccia del lavoro subordinato... dopo l'incazzatura che fece contro di me per quel pezzo , a dire dell'acquirente non funzionante, fu un crescendo di cose che inizarono a starmi sui marron glassè. E alla fine quelle due volte dove cercò di obbligarmi a basta, vai al diavolo. NOnostante per tutto il tempo gli avessi detto chiaramente che,  anche ammesso avessi deciso di accontentarlo come volev aper una cosa a lui, mi vevnia la pelle d'oca, avevo problemi a respirare, mi veniva un'agitazione che spiegarla è difficile al epnsiero di fare cose... non riuscivo e non riesco a provare niente di quello che la gnete descrive, come se fosse una colpa ero attaccata anche per questo...  o quando cercava di farmelo fare, e io volendo solo scappare, dicevo no e venivo trattata male. NOn gliene importa a nessuno di me, di come mi sento, non ha fatto niente nessuno come io invece facevo per aiutare e... io non sono empatica, ma per tutti io dovevo consdierare e fare cose se avevano bisogno. I miei bisogni, nessuno!"


Si alzò, posando con eleganza e certi movimenti con le braccia che avev aimparato, andando verso la finestra dando le spalle alla donna, la quale rimase con la tazza del tè in mano a guardarla.

"E' così difficile esser ascoltati? Credevo che lui fosse l'unico che lo facesse in tutta la mia vita. Quando invece non era  così. La casa dove sono stata costertta a vivere,  anche se volevo andar via, era la prima cosche pensavo in quei momenti, e per me non era Casa. Quindi che vuol dire?... QUindi dovrebbe essere facile capire quanto disagio e terrore provassi... volevo solo andarmene e tornamene dove stavo sempre, chiudermi in camera e star lontano da tutti, in primis da lui e dagli uomini...  appena mi metteva le mani addosso per farmi fare cose che mi facevano star male e io mi allontanavo, anche lui a urlare e lasciarmi sola nella stanza. Stavo male, proprio mi ritrovavo a tremare e l'unica cosa che lui faceva era urlare contro di me, come cieco, come tutti. NOn sorrido alle cavolo di feste in famiglia? Sono maleducata e vergognosa, non che cè un problema. Esterno anche urlando i miei malesseri, i miei problemi, cosa hanno fatto e non per farmi star male? Nessuno sente niente, mi si diceva che non avevano mai sentito nulla e no nsapevano. Ti dico dall'inizio che l'idea del sesso non mi piace, parlarne ok se proprio vuoi, ma ho seri problemi quando mi si avvicinano o mi toccano... no, sbraitiamo contro  icendo che no nsono come le altre, cosa detta da mia madre e altre eprsone , che le altre facevano, dimostravano e io no. Ho smesso di sorridere definitivamente per causa della famiglia, di Rò, della gente che mi ha tolto tante cose,  ma sempre tutti a rimrpoverare. Sei maleducata con la famiglia. Fai un sorrisino oggi che è festa. Le foto rovinate a causa tua che non sorridi. Ci rovini i giorni di festa col tuo muso lungo. Sei deprimente. Sei...Sei... le persone che sembravano meno stronze come quella ragazza appena iniziata l'univesità,  e io non sapevo come comportarmi perchè pareva davvero gentile. Invee sono sicura che creedva fossi strana o altro, che non volessi stare in sua compagnia quando invece avevo terrore di mio padre e mia madre che dopo le sette di sera non si esce più, a meno che non sia le cavolo di feste o stronzate religiose, seppur una o due volte  l'anno. Poi urla e casino perchè non avevano intenszione di accompagnarmi, uscire ancora a causa mia, e niente macchina. E' pericoloso di notte da sola. E così rifiutavo di andare a quegli inviti e poi queste sparivano. Come con le insegnanti non si discute o si parla come invece faccio con la persona, per capire. NO, sei secondo me una mela marcia anche se non è così, statti nel banchetto singolo a solo proprio,  in fondo alla classe. Isoliamo, nonostante fossi io quella trattata male. Ascoltiamo quelli che mi facevano cose e non me,  disperata. Non trattiamo più quella persona solo perchè sembra strana... che vita schifosa e per direche col cavolo io rimpiango il mio passato e infanzia, i dottori mi guardavano come se fossi pazza, ma no nsia mai che si chiede veramente e si comprende. E poi Rò, volevo solo un pò del suo tempo,  se mi voleva bene e gli paiceva stare in mia compagnia,  e invece è solo stato schifo e terrore ulteriore. Mai piu ho deciso e l'ho allontanato. E poi loro, Ric e Zay...."

"Eppure quel che vivi adesso, non ha aiutato?"

"Sembra strano dirlo ma devo moltissimo a Milan,  più chea a tutte le persone conosciute nella mia vita. Me ne frego se sono la sua cavietta, mi ha lasciato libera di fare delle cose e mi ha sempre trattata con rispetto, considerazione, dandomi valore anche quando non ne ho veramente. Quanto ha fatto e fa lui... dopo di lui mi viene solo quell'insegnante di pianoforte che ebbi per u n anno solo,  e poi tornai a esser trattata come stupida e incompetente dagl iinsengnanti di musica. Anche lì, non si chiede o si approfondisce la cosa per i tuoi dubbi, tratta da schifo una persona che si spacca la schiena per far contenta la famiglia,  anche se tu arrivi per questo ad ammalarti... non chiedere, rimprovera, tratta male, fai sentire inferiore come fosse una zucca vuota invece di una persona che non è portata,  ma è lì per volere della famiglia... nonostante questo posto, cosa fa Milan, cosa mi ha dato che non avevo mai avuto possibilità di avere e il suo rispetto, da uno sconociuto per giunta... anche questo, sto male dentro, mi sento di troppo, incoerente con questo mondo. E non parlo per incomprensione e altro, come poteva accadere a grandi figure del passato che hanno sfidato tutto... Come Amelia Earhart per citarne una o altre grandi donne che hanno rischiato anche galera e la vita , per dimostrare che le donne non sono solo incubatrici e zucche vuote... no, o avrei lottato, affrontato come ho fatto. Ma cosa mi si faceva nell'infanzia, come si comportavano e le loro parole, quelle parole e frasi che mi rompevano da portarmi a credere di valere niente... io non riesco più ad andare avanti nonostnate tutto e quidi significa solo una cosa, io non sono riparabile. E quindi perchè continuare? Quante persone muioiono in mille modi e nonostante abbia seguito le credenze becere io abbia pregato, per dare questo corpo a un'anima che la meritasse, così da non soffrire più così come anche adesso, nulla. E mi sono convinta che ne le religioni, ne Zay avessero ragione, Non cè nulla oltre il materiale. E sono così stanca... e poi vedo i vostri clienti, Madame, che cercano come disperati qualcosa che sono, vogliono, che gli serve per sentire che sono ancora vivi, umani, per sosddisfare bisogni che devono celare, e mi sento ancora più triste. E poi penso a RIc e Zay e quanto di becero hanno detto e quanto odio anche per loro ho iniziato a provare..."

"hai detto tu stessa che fossero in buona fede, no?"

"Eh.. maa nche così, loro come gli altri, per dire certe cose, non mi hanno ascoltata davvero. Si sono pure offesi perchè ho criticato oltre che esposto il mio odio, per la lista della spesa come la chiamo io,  della vita che cercano di inculcarti. E loro si sono sposati, hanno fatto figli, hanno fatto cose della spesa con l'idea che relazione, matrimonio, figli siano cose grandiose, non accettando la mia repulsione per queste cose. Perchè una votla che ti sposi, sei vincolato da un pezzo di carta che per tutti gli altri è legge. Ci sono donne che con la madre vanno dai mariti a chiedere scusa per non averli considerati abbastanza,  perchè andavano a infilare il loro coso in altre donne. E la mancanza era della moglie! Cosa siamo nel milleduecento dove la donna doveva inginocchiarsi e chiedere perdono di non essere abbastanza giocattol oda monta? Mentre lui rompe tranquillamente i voti e va bene,  perchè la società dice che all'uomo è concesso? POi quando la gente si sposa cambia, diventa un'altra, peggio quando figlia. E la lotta continua nel dimostrare che sei come la gente vuole che tu sia. Cosa non puoi più fare, essere... vedono la lista della spesa come un raggiungimento obbligatorio e qualcosa di fenomenale, mi dicevano da piccola che il giorno più bello della mia vita sarebbe stato il matrimonio,  e io lì a chiedermi cosa cèra di bello se prima e dopo cèra la relazione ed era solo un pezzo di carta che attestava proporio che uno era dell'altro. Fare figli, tranne alcuni casi naturali, tutte figliavano pure quando non volevano o dovevano. Che cosa miracolosa! Così come quando viene il ciclo e deve essere detto a tutti come una cosa meravigliosa, quando è  di ogni donna! Quante stronzate. Siamo esseri umani e siamo peggio degli animali su certe cose. E persone che dicevano di conoscermi mi hanno scritto cose assurde, come quei fur, come tutti gli altri poi ritrattavano ma in quel caso testo scritto canta, che come si erano rivolti offesi e tutto era per cosa pensavo...

"..."

"E invece di capire la mia deluisione e apprensione che con i figli dovessero abbandonare molte cose, cambiare, perdere altro, come mi hanno trattata! Ma no, sono sempre io! Cosa ne sa una come me delle cose? Facciamola sentire una merda nonostante abbia ragione e pure la gente che pensava migliore come quei due, finisce per seguire le cose degli altri,  pure offendendosi. Sono stanca di esser sempre aggredita e tacciata di ignorante, icnapace di comprendere, addirittura cuore di pietra mi dissero, fredda o peggio. Seppur avevo scritto a quei due con amicizia, con cosa hanno scritto dopo e poi non compreso anche se glielo facevo notare, basta. Che vadano al diavolo anche loro. Perchè le cose sono queste. Tu puoi subire tutto perchè dici e vedi le cose in maniera diversa, se però li mandi a cagare e li lasci nella loro mediocrità e giudizio, sei una merda. E non mi importa dei francesismi, ma è così. Con la mia famiglai ero sempre quella che rovinava loro le giornate, la loro dannazione,  il non potersi vantare o pavoneggiare come facevano gli altri,  perchè i figli li avevano capaci di mentire e fingere bene. Io non dav o mai soddisfazioni. Con Rò accuse e trattamenti schifosi dopo quanto avevo fatto togliendo a me, e mandandolo via e non parlandogli più, ma  a scrivermi che era deluso e amareggiato. LUI!" voltandosi verso di lei "Da quei due, prima li ho mandati al diavolo sparendo per come si comportavano e dicevano. COme secondo loro dovevano spronarmi, sbagliando... e meno male mi conoscevano, non capendo anche dalle mie parole che mi facevano solo incazzare. Loro ocme tutti gli altri non vedevano il mio dolore ed erano empatici con me. IO SEMPRE CON TUTTI, NESSUNO CON ME! E poi la seconda volta che gli ho parlato per dirgli adios, scrivo solo per mettere le cose in chiaro e leggo quelle cose , e mi viene voglia di far del male malissimo. MA NO, LA STRONZA SOLO IO! SOlo io! E poi ci si chiede come mai molte persone fanno stragi ocme nelle scuole in america , al pieno della sopportazione o si fanno certi gesti, su altri e su di se. E poi a piangere come merde accusnado, pure da morti, di aver fatto loro del male,  dando sofferenza ai vivi quando erano i vivi ad averli rotti dentri e fuori... quanto sto male adesso, cosa sento, cosa provo per tutto e tutti ogni volta che mi tornano in mente e l'impossiiblità di provare qualcosa di diverso, anche adesso grazie a MIlan... se solo, se solamente lo avessi incontrato prima. Se avessi incontrato una persona come lui che nonstante sembri un dandy pavoneggiante e tutto, è stato più comprensivo, capace di approcciarsi nel modo giusto, dire le cose giuste, mai urlare e rimproverare dcome hanno sempre fatto tutti... quel che no nerano tutta quella gente, anche quei due, in una persona sola. Ma era così tardi..."


"E gli uomini allo Chateau?"

"Quelli..." fece lei con amarezza "All'inizio mi odiavano e putnavano a vista. Un'estranea che seppur considerata dal loro capo, era sempre non dei loro e che metteva regole, cambiamenti e nuove cose che non gli piacevano. Poi si son ricreduti vedendo a cosa portavano e cosa fossero, ma non è cambiata molto. NOn so per quale motivo , ma io alla gente non piaccio, mi viene sempre detto che è dal mio modo di fare, come appaio... e allora che vadano al diavolo anche loro. Io cerco di considerare gli altri, dove mi trovo, vengo incontro... quanto ho fatto nella mia vita prima e dopo ma cè sempre qualcosa che non piace di me. Lo vedevo nella faccia di tutti, compresa la madre di Zay e il suo ex, le loro facce era come se dicessero diverso,  dalla gentilezza apparente. E credono che la gente non se ne accorge? E così che mi sento a disagio e sola, sempre questa cosa. E questo mi fa domandare se mai l'idea di rendere un luogo di fratelli e non di paesi chiusi, distnati, con differenze che portano a odio... potrà mai,  Milan,  riuscire in qualcosa che in millenni è ancora è utopia se io già sono odiata nonostante non sia una persona negativa? "

"E' una questione che forse non potrà mai avere risposta. Quel che si sente a pelle, a volte spingono le persone a giudicare senza valutare altre cose. QUel che mi rattrista è che tu non abbia trovato neanche lì un tuo luogo, un tuo paradiso da chiamare Casa. Comprendo il tuo malessero e se andartene è la decisione giusta, è l'unica cosa che sai, per come se e ragioni molto, non posso far altro che dirti . Hai fatto il tuo tempo, rispetto le persone che per malattia, vecchiaia o altro sono costrette a esistere più di quanto vorrebbero soffrendo, finchè morte naturale non giunge... se dopo anni di ragionamento, anche dopo aver avuto un pò di comprensione e umanità che no ncèra là fuori, è l'unica cosa che allevia il tuo dolore,  allora vai. Trova la tua pace. Aiuterò chi nascerà dopo di te, perchè sia una persna completa e consapevole di tutto..."

"Voi siete molto considerata da MIlan. Si fida di voi e ascoolta i vostri pareri, anche per via dell'amicizia che vi lega da quel lavoro che svolgevate insieme. Siete di mente aperta, ferma in molte cose e... vi ringrazio per aver compreso e cosa avete fatto mostrandomi spaccati di vita che di solito si tengono celati per paura, o semplicemente quiel lato di qualcosa che per la religione è tacciata come tabù, ma che i preticelli del cavolo fanno lo stesso, così da capire più cose. Fa ridere pensare che gli stessi che sbraitano dai pulpiti e altari certe cose che non si devono fare, poi le metteono in azione loro, che giurano e promettono a quel loro Dio..."

"...dimostrano come, se lo fanno loro stessi, allora non cè molto di vero. Lo so. Tu sei l'unica che conosco che non ha mai avuto esperienze e non ne vuole,  e che nello stesso tempo mi hai aiutata ad ampliare la mia attività. A gestire situazioni riguardanti sesso e relazioni, seppur sei poco propensa all'amore e le manifestazioni pubbliche..." sorridendo

"Cosa è ilare, Madame? Mi da fastidio vedere la gnete fare i gatti in calore spacciandolo per amore... le case private, i luoghi privati, esistono per un motivo. CHe nervoso per strada le poche volte che uscivo per andare dai cavolo di dottori e dovevo trovare i marciapiedi bloccati per gente che doveva sbaciucchiarsi, abbracciarsi, dimostrare cose fermando le persone e poi coi figli... le carrozzine, i piccoli troll urlanti... sono un fastidio, creano disagi ma no, sono io il Grinch, lo Shrek di turno perchè mi fanno incazzare e non rispettano me,  che le stronzate in pubblico non mi piacciono e così sparati davanti a tutti. Fatelo a casa vostra. Se io mi lamento o chiedo per la terza volta il permesso di ocntinuare quei pochi passi vicino casa che riesco, mi guardano male, rispondono male o vengo sicuro tacciata di essere come le Bestie che urlano che i neonati non si devono allattare in pubblico,  ma va bene vedere i balconi, pure le mutande e i sederi ben mostrati dai vestiti delle donne. Questa cosa che le donne devono essere tutte sezy a tutti i costi, nude più che si può senza considerare luogo, ambiente, situazione se scuola o lavoro o altro,  e devi essere sexy e prorompente o superfiga, bah. Gli uomini poi non ne parliamo, con quel modo di vestire terrificante e poi puntano il dito contro una cosa naturale, si questa posso dirla e non mi da fastidio,  ma tutti a sbavare o invidiare l'apparenza delle altre che sono perfettissime e tutto. Insomma ipocrisia ovunque e poi la cattiva sono io! NOn vieto le cose basiche ma il termine privato esiste per un motivo..."

"Ovviamente" disse Madame acconsentendo con la testa ma con lo stesso sorriso, cosa che fece non felice Lia che la fissò malamente

"E oltre questo, le ricordo che il uso lavoro consiste comunque nel... vendere i lcorpo di altre donne. Capisco i vecchi lavori, vostri e di Milan, ma trovo... no anzi, non vedo alcuna differenza con cosa cerchiamo di fermare e quel che facciamo. Ma si sa, finchè sono quelle persone a trovare nella loro malattia di... propensione eccessiva al sesso, e abbiano trovato una loro dimensione..!. Prima, là fuori, appena qualcuno lo scopriva,  sbandieriamolo senza pensare che sia una malattia e si è in cura, distruggiamo pure la vita della gente e facciamole perdere il lavoro. Adesso non solo hanno deciso di non curarsi ma di lasciar sfogare,  e intnato metter da parte per il futuro, almeno hanno capito la cosa invece di scialacquare, e poi saranno aiutati da noi e vivono già da ora una vita migliore. Sono accettati senza giudizi, se hanno bisogno tutti sono a disposizione e ancora di più... Eì' epico però cosa ho combinato a quegli stronzi che pensavano di far del male alla gente ridendoci... con oggetti dipregio e firmati che sappiamo dove trovare a meno, con  una macchina prestata, sotto controllo ovviamente, li ho fatti presentare a chi aveva fatto loro del male ed è stato epico, straordinario, da incorniciare come sono rimasti basiti nel vedersi loro, poveri comuni che non valevano niente mentre loro, prima snobbati, poi ricomparsi felici, raggianti, con il meglio indosso pronti per i social e pure con fidanzati, finti, ricchi..."

"Eh, si" fece madame sorridendo "Nonostante non sia da te farlo per te, sei bravissima a preparare le persone perchè siano meglio di quello che si possa immaginare, perscherzi o... prank, si chiamano così?... con i soggetti che avevano portato dolore e soffferenza negli altri. Far sentire il loro niente, la loro inadeguatezza e mostrando che le persone sono migliorate tre volte di quei bulli nel mod pulito, giusto, per le loro qualità. Hai dato dei compiti alle mie ragazze, e ragazzi, per cui davvero si guadagnano da vivere onestamente e con quelle capacità che prima erano derisi. Le ragazze di più, hanno mostrato le reazioni sgomente di quelle persone e devo amemttere  seriamente, un pò, mi sono sentite inorgoglita che il loro bigottismo venisse... schiacciato. Lo ammetto e sono pronta a farlo nuovamente. I loro problemi sono diventati solo parte della loro vita che curano, sono inseriti anche tra persone di grosso calibro che Milan conosce , e nella societèà valgono più di quei soggetti. Molto di più. E questo lo devono a te. Anzi, è stato divertente vedere festività e feste legate alla natura, rpeparate dove vivevano loro, quindi loro città e cittadine  dove erano ospiti d'onore con tutti  veramente gli onori. Quelle feste hanno portato cibo gratis, sezione per le adozioni per gli animali abbandonati, giochi per grandi e piccoli, anche se ti è costato parecchio accordi con il prete e vescovo per presenziare, cercando di evitare di usarli come acquiloni, tue esatte parole, tanto la stoffa cèra, per quanto fastidiosi fossero, seppur erano così a botte che parevano più zavorre..." facendo sorridere in maniera cattiva l'altra "...e sono rimasta davvero colpita. Le persone si son divertite, alcuni animali hanno trovato casa e sono controllati, le mie ragazze e ragazzi sono stati madrine e padrini dell'evento portando anche i temi legati all'ambiente su pesticidi e morte delle api, i pericoli di prodotti troppo identici e con pochi valori nutrizionali che emergono dai semi venduti da alcune aziende, sterili e modificati..."

"Attenzione, io non ho mai detto che tutte le modifiche fatte al dna delle piante sia sbagliata. Ma veramente si è curato più il fattore bellezza, con prodotti tutti iguali quasi id peso, aspetto, caratteristiche. Semi sterili, a discapito degl iagricoltori che già ricevono centisimi a tonnellata,  a discapito delle somme utilizzate per la cur delle piante o alberi. E dai nostri studi i prodotti che si vendono adesso, tranne quell iche di norma la gnete rifugge perchè non perfetti, non belli, non lucidi, con evidenti imperfezioni  invece sono più sani, più corretti come codice genetico e differenze. Lei lo sa, Madame, che molti tipi di frutta e verdura sono andati perduti, solo di mele pprima si contavano entro i cinquecento tipi di mele diverse al mondo... per non parlare di carote, patate, melanzane e la lista è molto lunga. Tutti ormai acquistano i semi di certe aziende perchè il risultato visivo permette la vendita, o iniettano fattori di crescita acquistati da veterinari e farmacie , che danneggiano solo il consumatore. E tutto per rendere i prodotti identici, deisderabili, più facili da gestire e vendere. Noi stessi nella Fattoria e i quelle legate alle varie torri, piantiamo semi di frutti e verdure che abbiamo cercato appositamente da piccoli contivatori, contadini, le famiglie con anziani che ricordano e tengono degli orti, con soggetti originali..."

"Si, e ho desinato molte volte da voi, so bene il gusto dei vostri piatti diversamente da quelli dei ristoranti dove pranzo o cene. Affermano di usare prodotti di prima qualità, ma anche se chef stellati o parecchio conosciuti, non si avvicinano affatto alle vostre materie prime, il vostro latte che non è liquido quasi acqua  ormai,  e dal colore ben diverso del bianco candido così come tutti i derivati. Le caverne naturali dove stagionate fromaggi e salumi. I vostri animali come vivono e  come coltivate. Avete anche iniziato a coltivare perle..."

" I molluschi della sottocageoria dei Conchiferi, che sono gli unici tra tute le varietà di molluschi a produrre perle, ma voi conoscete bene i fattori di Gastropodi e Cefalopodi. La questione importante è il fattore alimentare per noi. NOn possiamo certo cibarsi solo di prodotti grenne e carni e derivati. Il problema è che ormai la maggior parte di specie marine sono tutte corrotte dall'inquinamento, seppur non se ne parla. i livelli di metalli pesanti, mercurio e sostanze cancerogene e dannose pre l'uomo se li consuma sono alti e abbiamo dovuto scegliere. O allevarli noi, oppure testare ogni banco di prodotti che acquistiamo. Così, oltre le alghe, che utilizziamo sia per cibo al natureale che per la loro caratteristica jellificante sostuendo le cartilagini, che utilizziamo invece come colle di varie tipologie, abbiamo dei settori ittici di nostra produzione. Niente ammassi senza senso di animali da far spavento, un numeor calcolato ogni metro cubo, mangime corretto e non chimico o errato per farli ingrassare e curiamo le strutture marine abbandonate..."

"Trasformare piattaforme petrolifere, fortezze delle guerre ed ex hotel e strutture abusivi, abbandonati, in itticolture non intensive, controllo della pesca e cambio di uso di molte vecchie navi da crociera e petroliere ripuilite e controllate, in sistemi galleggianti e in movimento, quindi segundo i percorsi normali, allevare in modo più corretto. So bene tutti i progetti in cui Milan si è inserito. Non solo questo. Ma anche le vendite che effettuate di prodotti sicuri e certificati. I diamanti creati artificialmente, le perle che coltivate... soche ti piace osservare come le producono"

"in effetti è vero, mi domando spesso se siamo abbastanza delicati, ma per utilizzare in quei molluschi mangerecci la  madreperla o nacre,  il tessuto che riveste la conchiglia  crei la perla intorno al nucleo ci permette sovvenzioni speciali che ci servono proprio per controllare pesca abusiva, caccia a balene e squali, anche la vendita illegale di delfini e squali spacciati per pesce spada... e la vendita di pesci e animali marini per collezionisti.. e molto altro. Non siamo cattivi, anzi. Ma chiediamo all'animale un piccolo sforzo dopo le nostre cure così che oltre che darci sostentamento, ci permetta di proteggere la sua casa. Noi alleviamo molto oltre le coste, in strutture nostre con dovute certificazioni e regolarità. Anche se di fatto le ostriche non sono allevate per le perle, noi lo facciamo. Le ostriche commestibili possano  produrre una perla, ma gli allevamenti commerciali evitano che qualcosa possa entrare tra le valve che no sia acqua per evitare formazioni estranee nelle carni e rischiare qualche problema al consumatore. Insomma, rischiare di ingoiare una perla è raro ma è capitato, noi facciamo in modo invece che le producano, anche se non ho mai voluto assaggiare un'ostrica e non so davvero come facciano a mangiarle..."

"Si, Milan le adora, invece tu odi tutti i gusti mollicci e jellosi. Ma per la qualità le vendete anche, divenendo fornitori di fiducia delle persone giuste, modo ulteriore per avvicinarli..."

"Esatto, Milan ha capito che insinuarsi in modi loschi e subdoli, facendo subdorare qualche magagna non è il massimo, ma divenire anched fornitore di quello che i ricchi e potenti vogliono... anche se, ostriche mollicce e uova di pesce! Bah"

"Io non mangio mai pesce di allevamento perchè so bene come sono tenuti in quelle vasche piccole, senza ricambio d'acqua e poi gli alimenti... ma almeno voi avete rispetto per loro.Anche i molluschi da perle e da cibo, dai bivalvi, i vedi creatori delle perle e anche ostriche. Anzi non so come ringraziarti della perla a forma di pera da tre centimentri che mi hai donato, davvero un bellissimo gioiello incrostato da decori in filo d'oro che rende il tutto davvero elegante.  Maq ho avuto l'impressione, anche sopratuto la tua richiesta di indossarlo per le feste organizzate da Milan, che questo dono non fosse disinteressato o di ringraziamento ma più... come un considerarmi una sorta di espostore mobile, o vivente, per i vostri prodotti, considerando che tutte le donne o uomini che erano interessati per regali, potevano conoscere questo ulteriore vostro settore..." vedendola sorridere in maniera carogna, come per dire che l'aveva cioccata ma era divertita dalla sua trovata"

"Effettivamente era questa la mia idea. Ho chiesto a Milan una perla scelta da lui per Voi, ma amemtto di non aver capito se avesse colpito l'intento che mi accingevo a fare oppure... comunque conosce anche lei Milan, anzi ancor più bene di me, quindi sa bene che i nostri doni, intenso come organizzazione, tranne rari casi, hanno una punta di lore particolare. E io volevo veramente ringraziarla di quel che è, Madame, perchè se VOi foste stata un soggetto diverso avrei evitato la vostra presenza. MOlta, parecchie volte. E, tutte le consocenze che mi hanno permesso di capire molto più delle persone e l'intimo, oltre del lavoro così particolare. Se non vi fosse una persona corretta, giusta, molto più delle marce che ho conosciuto che si reputavano timorate e pure di dio, e nonostante questo esperta in un settore definito vecchio come il mondo... fossero più come Voi, come persona oltre il mestiere, questo mondo sarebbe migliore. O come Milan. Ma non è così. E quindi eccoci qui, voi con un dono che vale davvero parecchio per la purezza, peso e qualità visto che come nucleo utilizziamo direttamente granelli fatti da noi di conchiglie rotte o con problemi e quindi da cui è impossibile prendere madreperla utilizzabile, per non usare plastica e rendere di fatto mediocre il prodotto. Oltre quella un giorno se ne uscirà una degna, vi donerò una perla Abalone, è una madreperla che adoro e sostengo,  blu-verde e a volte anche viola,  con iridescenza nei pezzi migliori sull' arcobaleno. A causa delle loro forme irregolari e iridescenza liquida, le perle abalone hanno una nacre che dà una bellezza singolare ad ogni perla. Ad ogni modo i bivalve come abalone e altri sono commestibili e poi ci sono le ostriche"

"che cosa affascinante l'allevamento fatto bene e come conoscere certe cose..."

"Quando raggiungono il tempo ottimo perchè per vecchiaia le carni non diventino brutte o vecchie coe alcuni dicono, e hanno prodotto parecchie perle, sono impiegate per il cibo. NOstro o a richiesta essendo di qualità con acqua controllata e testata, vendute. E sono disponibili anche per il prezzo corretto per la qualità, per feste, banchetti, matrimoni, ogni volta ne hanno bisogno ovviamente non in quantità assurde, ma come portata di pregio, sapete bene come certi alimenti sono presentati e previsti come il cloue per gli ospiti. E viene inteso che per la qualità i pezzi a persona sono due al massimo tre. Questo perchè abbiamo più settori di lavoro e ci permette di soddisfare certe persone che dobbiamo... abbordare, con la gola" sorridendo "mentre da noi si fanno in zuppe all'asiatica ad esempio ma voi lo sapete bene. Il mondo può cambiare da essere sostenibile e corretto verso altri umani e animali. Seppur so che la natura sa essere befarda, dura, orribile come i carnivori che mangiano prede ancora vive o rapaci che spennano le prede fermandole col proprio peso, mentre queste urlano per il dolore per raggiungere la carne ancora viva... è la natura. Il peggio certo per me sono insetti e simili, dove cè di tutto. Altro che film horror, la sola parte delle formiche o lumache possedute da funghi o larve per... lasciamo stare. Ma trovo osceno, inclassificabile mano umana che strappa con una rabbia e forza le penne da oche e papere per i piumi con queste vive e urlanti, che scappano piene di dolore che non so nenache comprendere per come sono le loro penne in corpo e il terrore di subire ancora. E glielo fanno due, tre, quattro volte in base a quanto le tengono vive. io no nso immaginare queste persone come possono far qualcosa del genere, come per le pellicce... Oh, qualsiasi Dio! Quei video di quelle creaturine che stavano così attorolate, tremanti come disperate, sotto acqua e neve, e... come si può fermare tutto questo? Con appelli, interventi in ogni paese di organizzazioni animaliste non è possibile o facile. Così la mia idea, dopo anni che sento di lotte, petizioni e sabotraggi in quelle induetrie dell'orrore, con la morte non data perchè per risparmiare si dà loro uhna botta sul naso per creare un'emorragia ma come per i piccoli di foca non accade, e tra le mani in quei video mandati alla tv c'rano quelle creaturine scuoiate vive, che sentivano tutto... ecco, mi sono rotta le balle, visto che l'era delle pellicce è passata da tempo e ormai con quelle sintetiche e molto simili alle vere non hanno più ragione di esistere, cambio sistema..,"


"Mi auguro che non farai del male a padri e madri di famiglia che facevano quello solo per vivere..."

"madame, sul serio voi siete una donna più empatica e gentile dei me? So bene che per mangiare e sorpavveire si fa questo e altro. Ma una cosa è uccidere subito l'animale perchè no nsofffra e poi , un'altra è tenere tra le mani una bestiola viva e fare quello che ho visto. o passare davanti a gabbiette impilate, fatto da loro, e non provare dolore e sofferenza nel vedere quei visi terrorizzati e pieni di sofferenza per freddo intenso senza una copertuna, il caldo, la paura, la follia che veniva in molti finendo per girare in tondo. Per non parlare di circhi e zoo... il cambiamento deve portare al non accettare questo su animali e altro che gli viene fatto, e lo schifo su persone. Perchè molti crescono e non comprendono che gl ialtri sono persone, non scemi o sbagliati che puoi giudicare o rovinare a tuo piacimento, o come in  certi paesi come schiavi sia ancora accettati e Voi sapete di cosa parlo, che legalizzati per il lavoro oslo perchè stranieri. Basta... ridiamo speranza, dignità e sicurezza a quelle persone che no nsi credono più come tali, ma niente! Perchè non vi siano più me e altre categorie che alla morte malediranno la loro vita..."

"Tu ne sei fuori"

"Già, ma solo perchè ho deciso di non provare più lo stesso dolore. Di non essere più perduta nelle prese i giro, nei trucchetti, voltafaccia, negli obbglighi e doveri che io dovrei agli altri solo perchè è il prezzo o compromesso per avere qualcuno accanto. Mai più. Ho capito con Rò, con tutti che se vogliono qualcosa, vadano da altri. Io non darò più niente. Le cose le faccio, ormai, perchè sento di fare qualcosa di mio per chi ha subito un torto. Se non me, almeno qualcun altro. ALmeno avrò fatto qualcosa di giusto e visto orrore, terrore, disperazione negli occhi fin nell'anima della merda che sono molti. Devono soffrire, pagare, domandare la morte piuttosto che continuare... devono provare dieci volte cosa ho provato io per colpa degli altri e cosa hanno fatto alle loro vittime. So di non essere una brava persona. Per gli altri là fuori, io dovrei provare sentimenti di amore, gratitudine e tutto per la famiglia ma... io sono una persona orribile, fredda, ingrata, stronza, quante cose sono e lo so! Ma a nessuno interessava della mia sofferenza o non sarei finita in quel modo, non mi avrebbero trattata in quella condizione, mentendo affermando che mkai avessero fatto... o detto! Quanto ne ho subito perchè diversa, per altri sbagliata, con problemi, perchè non avevo fidanzatino ma se come altre avessi fatto roba, sarei stata feccia, indicata col dito come ho visto ad altre. Diventano magicamente ninete, come esseri da tenere lontano. Come fossero alla stregua di assissini. E la cosa che ho odiato è stata questa, per me la persona non è come appare ma quello che fa, se commette cose contro altri, se giudica, se è maligna... quelle ragazze hanno soltamento fatto cosa le veniva detto"

"l o so"

"Prima schernite perchè non si ha fidanzatino, dieci anni o più, poi se ce l'hai ti fai spingere da questo a fare roba con mille espedienti. E se ci riescono che accade? E' la ragazzina la stronza, vegognosa, indecente, facile ebla bla... mentre il maschio no, non diciamo mai niente al maschio che se non ottiene abusa, non insegniamogli a prendersi le sue responsabilità riconoscendo e aiutando per il bambino, buttiamo tutto sulle spalle della femmina tacciandola di essere solo di basso livello. Senza istruzione, senza lezioni sessuali, senza spiegare che cosa accade se si fanno certe cose, cosa una donna deve fare e cosa pretendere in certi casi. Insegnare che far contenti gli altri per aspettarsi affetto e considerazione, quel cavolo di miraggio di amore, principe azzurro, famiglia felice delle favole con figli che per le storie dei ... Basta! Questa storia deve finire. Donne che subiscono infibulazione, che sono osservate nude e valutate come vacche al mercato se sono degne dei loro merdosi figli, costrette a sposarsi a otto anni o poco più a uomini più che adulti. In altri paesi letteralmente vendute dietro compenso dalla famiglia del marito. Sembra un racconto del passato, ma accade ancora oggi. Donne tradite, uccise, maltrattate fino alla disperazione, considerate inferiori solo perchè donne. Trattate, viste, etichettate nei modi peggiori e mi sentivo sempre male per questo perchè tutto mi veniva detto, ma ancora non quello, di esser una svergognata, perchè non ho mai fatto nulla con nessuno. E chi cèra che mi volesse bene, tanto da...Bah! perfino Rò, l'unico che non i dava fastidio per le mie paure, alla fine lo dovetti allontanareoffesa dai suoi comportamenti , e asfissiata da richieste che erano quasi obblighi. Sono io che ho deciso di dire basta a  queste cose, me ne frego se la gente giudica strupido o altro il mio evitare gli uomini e il sesso, ma cè da cambiare molto,  perchè le donne del futuro non abbiamo paura, timore, terrore come me dell'avvicinamento di un uomo, del loro pressare, i ricatti del ti amo, starò con te, posso esprimerti il mio amore solo così se tu ti dai... l'amore non è questo e non solo questo per chi li vuole. E'assurdo che ancora in questi anni dopo il duemiladieci, ci sia l'idea che se una donna vuole le sue esperienze è donnaccia per non dire gli epiteti, è una poco di buono e peggio, mentre gli uomini possono. CHe mettno incinte e poi abbandonando madre e figlio senza acecttare responsabilità come fossero spazzatur,  come fanno con gli animali. Che la colpa eventuale è sua, solo della ragazza e pure dai genitori dello stronzo sia  lei la colpevole e il lor pargoletto un angelo asessuato sceso dal paradiso... che me lo diano cinque minuti e ce lo ricaccio io nel paradiso a pedate nel culo..."

"Suvvia, non ti adirare adesso..."

"Madame, io non ho vissuto nulla e quasi niente a causa della mia famiglia e la gnete sempre a spiare e giudicare. Avevo paura di urla, botte, rimproveri, accuse... ho avuto così paura che non ho mai fatto o provato nulla, finendo solo per essere quel che sono. E no dovrei adirarmi? Fare le mie esperienze, essere, provare le cose e invece non farlo e stare in casa a causa della gente?"

"lo so, ma... Sfoga la tua rabbia, odio, rancore nelle azioni come dici sempre, ma   sulla gente che lo merita senza tenere dentro tutto, facendoti del male. Rendi e dai corpo nella realtà ai tuoi incubi come dice Milan. Ti ringrazio anche per quello che hai fatto all'uomo che anni fa mi... insomma, ti ringrazio in un certo modo per avermi vendicata, visto che era considerato irreprensibile e... ammetto che scoprendo online e sulle televisioni sue foto parecchio discutibili alla Lia, come le chiamo io, accusandolo pubblicamente e facendogl icadere tutti i valori di merdato..."

"Attenzione..." le disse, votlandosi adirata "io l'ho fatto perchè per quella persona non era accaduto nulla di sbagliato. Ora sa, gli ho detto di ricordarsi di me e che lo avrei atteso se desiderava vendetta, ma che doveva piangere ogni giorno da ogni pertugio per aver trattato persone come oggetit, spacciandosi per una persona per bene e potente, ricca... adesso molte sue azioni sono di Milan, i suoi guadagni e il rispetto sono scemati, anche per... le donne, vere quest aqvolta, non fittizie, che si son prestate anche dietro nostro compenso nel caso, così da aver una rendita per il dopo qualsiasi cosa accada, a denunciarlo... i nostri avvocati non saranno pagati da loro e quindi hanno anche accettato per questo motivo, ma abbiamo degli sponsor che trasmettereanno ogni cosa detta, scoperta a modo loro per caso o di nascdosto suilla faccenda. Loro fanno share, audience, pagando gli avvocati parcelle ovviamente non faraoniche,  ma quanto una foto quotata come esclusiva... insomma, in molti ci guadagno e voi, Madame, sarete sollevata nel sapere che il male deve pagare.  E non solo, io sono per le libertà di fare cosa piace e si desidera purchè non danneggi nessuno, senza che questo sia utilizzato per andare contro le persone. Oggigiorno foto e video del privato un pò piccante della gente viene usato per ricatti, forzare certe cose, oliarne altre, perchè la persona desidera evitare che la gente sappia che gli piace un fetish, un tipo di attività sessuale, che per la famiglia si è dovuto sposare ma non è ciò che volevano e li hanno obbligati ad essere..."

"Capisco. Tu vuoi fare in modo che i fatti personali relativi ad effetti e piaceri non siano più motivo cdi scandalo, di raggiri, di ricatti..."

"Dopo che questo non sarà più visto come modo di settorializzare le persone solo perchè vivono, invece di  scandali sessuali passerò a maltrattenti su donne, animaletti, caccia ad animali protetti e molto altro. Cè smepre qualcosa che fa indighnare la gente, ma no faccio questo per meri sgarri di qualcuno, ma per abusi, omicidi, ricatti, illeciti contro e sopra la gente... si deve pagare, non che con soldi e giochetti con altra feccia la legge non diventa uguale per tutti. Mai più!... Ma anche per aiutare quelli come me e peggio di me... dopo le paure e i terrori di essere niente lontano da loro, di non essere e valere da poter fare le cose mi piacevano e potevano essere per me, visto che con i loro obblighi non adatti ame avevo fallito... erano castranti, il becco ovunque, le mani nei miei cassetti e oggetti anche nonostante la mia età, impossibilitata a scegliere e decidere per me perchè cèrano loro che sapevano per me. Famiglia al primo posto, tutto diviso, tranne per i fratelli. Loro potevano avere cose personali e cibo solo per loro, il resto che piaceva a me ma loro no, si divideva, se lo compravano, e mangiarne anche loro. Meno male che faceva schifo! La cosa più che odiavo è l'ambiente pieno, in ogni stanza, si santi e madonne, cose religiose, l'obbligo per me nonostnate altri potevano fare cosa volevano sentivo dire, di stare in famiglia seduta come un'idiota fissa sulla sedia tutto il giorno sentendo parlare, sparlare, interessarsi di fatti degli altri dopo che li avevano spiati e lamentarsi delle persone, per essere come loro. Questo odio. La religione, cosa dicono gli altri, le apparenze e tutte le cose che mi hanno opbbligato a fare ed essere proprio perchè le persone parlavano, saresti una poco di buono, saresti maleducata, devi fare così e in quel modo e... poi loro facevano il contrario. Basta! Questa cosa della maschera sociale per apparire in un dato modo e se n on sei così sei sbagliato è assurdo in questo anni  e secolo. E la cosa ancora peggiore è che per la società ottusa e becera e la religione quante persone hanno sofferto cose orribili, ma chi le ricorda? Gli esili dalle città o villaggi, i giudizi che portavano a torture e morte, inquisizione, voci sussurrate e tu diventavi alla stregua delle prostitute mentre volevi essere meno rigida di ocme erano gli altri mentre dieto facevano di tutto... Madame, è ora che lavoriamo con le conoscenze di Milan e Vostre, affinchè si possa avvicinare le persone giuste, quelle che tengono solo loro il potere e capitali, per portare le modifiche per salvare l'umanità. Le regole, comportamento ed educazione sono pilastri delle società, msia animali che umane, ma è ora di dire basta con giudizi e categorizzazioni che disastrano gli altri..."

"e smascherare i volti finti e celati... con piacere"

"Mio buon Jd" cinguettò una voce dolce e suadente di donna , appena uno degli uomini di piantone all'ingresso ebbe aperto lo sportello "Che piacere, rivedere te, tu che sei così caro. Anche se..." guardando lui e gli altri dalla testa ai piedi "speravo in un abbigliamento più... meno... militaresco,  campagnolo...ma niente formalismi, questo luogo è un paradiso in terra e le libertà di etichetta e rigore vanno abolite" fece lei osservando l'edificio.

"Veramente Madame,  sapete bene che questa è la divisa di giorno, che siamo militari di base e i movimenti rapidi e sicuri sono oro per noi, che siamo pronti ad ogni evenienza..."

"No, ti prego. Si, so bene cosa stai cercando di dire e ovviamente ti prendevo in giro... sei così carino quando arrossisci che non faccio altro che tentare tutti i modi possibili per metterti a disagio, come fossi la Regina Elisabetta. Quella gagliarda vecchiarda..."

"AH.." fece lui ridendo a trendadue denti "una frase che avete ripreso da una persona... e so bene che voi siete parecchio propensa allo stuzzicare e tastare il polso con chi vi va a genio." fancedo un inchino perfetto e profondo "Tuttavia vi prego di non introdurre negli eventuali discorsi, quelli più... brucianti quanto uno jalapeño andato di traverso..."

"Eh eh... qui avete la tendenza a descrizione figurative, ma questo livello, per quella persona? Oggi è scesa con il piede sbagliato? Le è passato un gatto davanti o lo ha trovato nelle stanze che frequenta? le hanno rubato il cibo che nasconde ovunque...?" con  un largo sorriso

"In verità, mi creda, come la precedente,  ella non è avvezza a sotterfugi del genere. Solo le signorine veraci poco amanti del protocollo si comportano in modo da mostrare il loro..."

"Cosè che stanno dicendo?"

Jd rallentò per la frase ,  perchè Madame alzava gli occhi sulla persona che aveva fatto quell'uscita infelice in un momento di benvenuto che la loro ospite adorava. Disquisire in linguaggio medio e aulico la divertiva, anche se il clou sarebbe giunto con Milan e forse Kianta, e le novità la attiravano come il didietro non ancora punto ad una zanzara. Gask, pensò Jd, sei troppo sincero e troppo curioso. Vide l'ospite ringalluzzirsi osservando per bene gli uomini dietro di lui, e sospirò. la fissò.
Indossava un completo da donna grigio scuro composto da parte superiore e gonna. La parte superiore era una sorta di giacchetta in pizzo trasparente, di cui sotto si vedeva una sorta di body nero, così parve a Gask, che chiudeva con scollatura tonda e con un oblò a rombo sul taglio del seno, maniche tre quarti, che finiva fino alla vita. Il pizzo raffinato era terminato da una sorta di cintura e un volants asimettrico che girava intorno alla vita, corto davanti e loungo dietro fino a metà sedere. La gonna era semplice con apertura dietro, lo spacco ricordò e fino al ginocchio con scarpe col tacco assurdo e rifiniture di pizzo. Non conosceva le scarpe e non sapeva definirle ma erano affusolate, eleganti. Aveva gioielli ma erano discreti, semplici e fini, con delle pietre bianche che luccicavano. Diamanti, si chiese? Comunque i gioielli erano indossati nella zona di pelle non coperta, quiindi girocollo, bracciali, orecchini a bottone tutti a filo dorati.

"Oh, un nuovo stallone in scuderia. Interessante che sia anche tra voi. Di solito i novellini, e peggio se chi sappiamo si è già stancata dell'esuberanza e veracità maschile giovanile,sono intenti a sgobbare, cacciare le fastidiose femmine di insetto molesto da sotto le sue finestre, il suo Padiglione o lo Spicchio di comando... sembra al top di gamma. Quasi una fuoriserie, direi..."

"Madame, la prego. So che si diverte, ma potremmo iniziare ad avviarci nel salotto degli ospiti? Inizia la stagione calda e potreste provare troppo calore, visto anche il vostro abito così scuro..."

"Il nero attira tantissimo il calore, suderà tutta. Non cè uno di quegli ombrelli merlettati  che usano Milan e gli ospiti per il sole?"

"Gask..." fece alla fine Jd non resistendo più parlando con i denti stretti "ti ricordi le regole che ci sono qui? Ripassale. E ricordati che gli ospiti sono sacri e vanno trattati come il Padrone della Casa..."

"Intendi Milan o Kianta?" rispose di contro Gask non capendo che accadeva e con gli occhi socchiusi, facendo ridere di gusto Madame e Lubo, mentre Alaric faceva un facepalm,  e Bryden e gli altri più giovani si guardavano e parlavano con le mani, con il linguaggio dei segni che usavano spesso.

"Gask non ora..." iniziò Jd per fermare quel nuovo arrivato che era abituato in un certo modo e doveva ancora ambientarsi, ma Madame con la mano, colpendolo con il dorso, spostò Jd e si parò davanti il nuovo, Gask.

"Sei davvero molto alto, non come Lubo, ma davvero più di molti che lavorano per me. La più bassa è la Padrona di Casa, che è diverso dal Padrone della Casa, per ovvi motivi e ruoli. Anche se si dice che di giorno ella è la Padrona della dimora, e di notte lo è Milan. Egli la luna quanto ella è il sole. Anche se non lo vorrebbe, ma la cosa divertente è che trova fastidiosi quelli troppo alti. Dimmi ti ha dimostrato fastidio?"

"Parla... di Kianta?" le chiese con timore

"Oh, la chiami per nome. Che succede" feec rivolta a Jd "Sono cambiate delle cose? Oltre voi tre, Milan e quei quattro giovanotti, uno dei quali interessante come questo, è successo qualche miracolo, benchè ella non vi creda? Esiste qualcun altro che può essere così amico da chiamarla per nome? Diversamente dalla precedente? Cosa è avvenuto, raccontami" voltandosi verso Jd, spalle a Gask, con paziente attesa ma sguardo di complicità e pettegolezzo.

"No, nulla... lui è nuovo, arrivato da poche settimane e le abitudini vecchie ancora non sono entrate nel suo cervello" fece con un pizzico di rabbia verso Gask, con cipiglio "e..."

"Si ostina a trattar tutti come pari, amici, nel modo sbaglaito" fece Alaric ridendo malignamente "Madame, i miei ossequi vivissimi e mi permetta di mostrarle tutta l'ammirazione che riservo per Voi, e solo Voi. Siete magnifica, come sempre, una Signora come qui non se ne vedono..."

"Oh, Alaric" fece questa sorridendo all'inchino untuoso dell'uomo "Sei sempre così spumeggiante. E ti ringrazio. Mi auguro di essere degna per esser ricevuta da Milan"

"Oh, Milan il nostro leader, non è in sede in questo frangente, ma se desiderate attenderlo, saremo più che lieti di servirla e riverirla come vostra posizione e signoria necessita..."

"Non è comanda?" domandò Gask cercando di seguire la cosa

"No, scemo. Ti metti in testa che esistono protocolli? Sei un militare o no?" iniziò a sbraitare ALaric fermandosi dal baciamano salivoso. Pensava Jd che quella persona lo chiamasse così, che faceva sempre quella serpe dell'amico. Quando cèrano donne, belle, lui faceva di tutto per mostrarsi e apparire come Milan.

"Suvvia, Alaric. E' sincero. Ma fammelo guardare bene..." fece lei facenedo spostare Alaric, deluso, con un gesto e poi aprendo le mani vicine dal petto in fuori, per indicare implicitamente di far spazio intorno a GAsk, che era confuso.

"perchè, che deve fare?" le domandò mentre la vedeva soppesarlo

"Sarebbe un ottimo elemento per la mia Carta, ha un fisico più naturale di molti dei vostri, fin troppo artificiali. Kanta stessa odia chi prende steoridi e sintetici e dannosi, mostrando poi un corpo che lei definisce a nuvolette. Simpatica analogia, vero? Lui invece no. Si nota che lavora sodo per migliroarsi ma non si droga, non prende cose artificiali... molti non capiscono, ma si nota quando un fisico è costruito naturalmente e quando invece in maniera veloce e con aiutini. Inoltre ha un fisico ad incudine, e la zona della spalle e del collo non è bulbosa al limite del grottesco per quanto si pompano, ma spiovente con collo forte e spalle lavorate, senza quel fastidioso effetti che hanno molti uomini di rigonfiamenti eccessivi che rovinano la bellezza di un corpo ben lavorato. Peggio se indossano come i miei ragazzi begli abiti, apparenedo quasi dei pagliacci. Si, credo proprio che questa volta ci siamo. E' un ottimo soggetto. Ha un ottimo aspetto generale, anche le saopracciglia al naturale senza ritocchi sono ottime,  seppur larghe rispetto a come va a desso, ma alle donne piace più un naturale che troppo artificioso. Questi occhi con il taglio a positive Canthal tilt verso l'alto e lo sguardo ferino anche se dubbioso.  Si, sarebbe davvero il migliore della mia scuderia. Quando posso averlo?"

Jd sorrise lievemente mentre Lubo emetteva il suo solito schiamazzo divertito, sembrava quasi che fosse con uno con snack in mano e cibo in bocca, messo lì a diveertirsi e vedere come andava a finire. Alaric pareva invece infuriato.

"Madame, mia magnifrica Signora di questo luogo, l'unica..." le fece come rosso d'ira "vi ho chiesto molte volte di ritenermi idoneo per servirvi, per essere della vostra Carta dei servizi, ma mi rifiutate sempre. Questo... soggetto, è nuovo, non ha ancora inteso le regole di questo luogo e si atteggia a padrone e menefreghista edi comportamenti. Sono sicuro che non sarebbe degno si accompagnare le vostre clienti e risulterebbero offese o..."

"Alaric, sai bene quanto io sia lusingata della tua offerta, ma purtroppo sai bene i gusti delle clienti. i tuoi connotati sono troppo semplici, comuni e non idonei a presenziare al loro fianco come novelli Cicisbei,  di interesse mondano e presentazione..."

"Ma mia Signora, l'unica vera grande Signora di questo luogo, io..."

"Chi sarebbe l'unica, vera, Signora di questo luogo che merita il segno S grande all'inizio con quell'inflessione?" proruppe una voce dura e tagliante dal portone principale, che fece zittire Alaric e voltare tutti. Madame si voltò e Jd la sentì sussurrare "Lia...", quasi un mormorio di un'ispettata apparizione, per poi notare Gask che aveva sentito e guardava tra lei e la nuova persona con la bocca aperta, mentre Madame continuava
"Oh, Kianta. Che letizia rivederti e meritare tale benvenuto. Sia per questi bei giovanotti qui tra i Capitani, questo nuovo soggetto molto interessante e quegli uomini,  così decorosi e rispettosi che sono qui intorno in posizione di saluto"  fermi là da quando lei era sceda a quel momento. Era uomini che per impegni, lavori o solo di passagigo aveva l'obbligo di onorare i superiori e gli eventuali ospiti in formazioni con il saluto militare.


"Madame..."  fece Kianta mostrandosi ferma, eseguendo una perfetta rivederenza verso la donna nel loro stile, ossia scendendo con le gambe come una classica, con però le braccia  lunghe morbide lungo i fianchi con i palmi rivolti verso la persona, con il capo chino di trenta gradi, di più per persone di più alto vlaore.

Kianta era al suo solito ferma con il peso su un'anca, indossando anche lei un completo da donna e Gask ne rimase stupito. Era la prima votla oltre i vestiti da festa che la vedeva in abiti femminili. Era composto da un sopra e una gonna. Il sopra era una sorta di giacchetta che scendeva fino ai fianchi, sotto pareva avere una camicetta che si intravedeva dalle maniche corte, dal taglio aperti all'interno del gomito e finivano opco sotto il gomito, strette e dalla parte anteriore chiusa da uhn solo bottone. Quella giacchetta pareva strana ma elegante per lui, e vi vedeva sempre quele giro di volants questa volta corto ai lati e lunfhi davanti e dietro fino a coprire quasi metà fianco. La camicetta pareva di un tessuto molto fino e traslucente ma non bianco ma un grigio pallido, più corta della giacchetta e tenuta in vita da un nastro nera con un bel fiocco che pendeva sul lato sinistro come un abbellimento.Le maniche erano a campana, gli pareva si chiamassero, larghe dal gomito al polso, poi bloccato da un nastro e una sorta di pizzo a putna ampioa campana. Per la zona del collo della camicetta, non capiva se aveva una scollatura larga che una volta Jd chiamò a barca oppure se era chiusa sul collo perchè una sorta di sciarpetta  scendeva sul davanti fino al seno, che nascondeva la camicia dalla giacchetta aperta, e gli sembrava che quella sorta di sciarpa fosse come quelle che Milan metteva, che giravano intorno al collo e stavano davanti bombate. Boh, non ne capiva nulla.
E poi aveva la gonna, non semplice come l'ospite ma la fasciava come l'altra ma con una sorta di  rouches a sinistra, non ricordava se si chiamava davvero così, che scendeva dal fianco, da sotto la giacchetta, fino all'orlo della gonna al ginocchio, con una puntina più lunga che si muoveva al muoversi dei fianchi. Dall'altra parte di questa  rouches, quindi a destra, aveva uno spacco bello lungo che non mostrava pelle ma la stessa stoffa della camicetta.
Sia gonna, camicetta che giacchetta erano color grigio agata, uno dei tanti colori, no sfumature pensò, dei colori che lei usava.
Ed era la prima volta che vedeva, oltre la parte del bagno, più pelle di quella che lei mostrava di solito. Se nel bagno aveva visto una parte di spalle e braccia e le gambe dove l'asciugamano non copriva, qui aveva dal ginocchio in giù per finire con scarpe, grigio agata decollete a punta tonda, belle alte, con un cinturino largo non cucito ma a continuazione della scarpa sotto, dietro la caviglia con un decoro sul bordo pendente,  che poi si divideva in tre laccetti da chiudere di lato.
I capelli erano acconciati non con le parrucche di solito ma i suoi corti a pixie naturali. L'aveva vista con trecce varie che le adornavano in diagonale o orizzontale loa testa, con dei cerchietti di vario tipo tirandoli indietro. Per i cerchietti lui no nsapeva prima che fossero ma lei in base a cosa indossava e non usando parrucche, usavano proddotti fatti allo Chateau che potevaqno essere a forma di rametti, proprio fili spessi di qualche materiale color argento che ricreava dei rami da indossare come cerchietto con dei decori di perle o pietre. Cerchietti larghi tre dita sue, con decori in uncinetto o no nsapeva che erano che richiavano anche lì delle foglie o rami che facevano quesdti decori in stile uncinetto o pizzo non sapeva, con tema rami e foglie, da unire a voolte a uhna treccia della freangia che virava verso l'orecchio. O trecce che dalla frangia scendevano senza altro fin dietro l'orecchio, coperte dasapienti ciocche fissate. O COme accadeva spesso in stiloe anni venti e trenta con capelli dal alto più lungo, essendo corti non poteva farli in mille modi, a onde oliate che facevano questo esffetto  con l'altro lato con i capelli più corti invece delle decorazioni di mollette, fiori, cose incrostate di pietre e perle. O sempre in stile anmni trenta con una sorta di fascia che girava dalla fronte a girare intorno alla testa con un decoro sulla tempia o dall'orecchio in su, verso l'alto.Usava tantissimo se senza parrucca questi decori per capelli in qualche metallo con pietre o addirittura piume dalle varie forme da fermare tra i capelli sulle tempie o la zona fontale, all'attaccatura dei capelli, uno in particolare gli era rimasto a forma di grossa S che corpiva dalla fronte, non al centro,  fino all'orecchio sinistro, tenendo i capelli liscissimi portati dietro le orecchie, con dei cristalli al centro e poi a formare la S una sequiela di piumette del colore dell'abito.
Ma i capelli lisciati licidi o a onde vecchi anni con decori erano i gettonati.
Quella volta usava una acconciatura che imbastiva spesso per i momenti di cambio veloce, i capelli al naturale erano sistemati ondulati e bombati nella parte anteriore e fissati tutti indietro, fino alla nuca, con forcine piumate, che scendevano con i capelli, facendo cconstrasto essendo dei colore chiaro come gli abiti. Quindi si aveva l'effetto di profilo di morbide onde disciplinate da forcine che tenevano tutto indietro e più aderente del davanti, conpiumette sottili che scendevano fino alla nuda in una sorta di simulazione di ... una crocchia? No, forse chignon. Così si chiamava? Insomma non erano male.

"Siate la Benvenuta. Nella mia casa sarete come la Padrona, e alla mia tavola, troverete un desco degno di voi. Prego, venga con me per il salottino..." attendendo che ella si avvicinasse agli scalini per raggiungerla.

"Ehhhhhhhhh!?!....EHH?!?":.. fece Lubo a Gask con una gomitata, vedendolo completamente sconvolto di avere davanti una persona totalmente diversa da quella che conosceva "L'hai vista agghindata da festa, ma come una donna normale no, non è così? Come quando è tirata a lucido per quelle feste, non è niente male, vero? Ehhh?!?" gli fece, mentre il nuovo amico stava a fissare Kianta co nla bocca aperta, l'espressione di incredulità come se avesse visto un alieno, mentre questa ridceveva sulla soglia Madame, ponendosi dischiena a un battente del portone e lascindola passare all'interno "Eh, si. E' l'effetto che fa alla gente quando la vede vestita da donna. Non si ritiene bellissima ma passabile, e odia vestirsi da donna, essre guardata, ma per persone come Madame o per aiutare Milan si mette in tiro,  per non essere una ospite sgarbata. E alla fine seppur bassina non è male, no? Alaric la prima volta non l'aveva riconosciuto e aveva tentato di approcciarla per darle una ripassata" sghignazzando

"Smettila, non è vero. Solo perchè truccata e vestita sembra un'altra, quella non la avvicinerei mai! nenache fosse l'unica patata qui intorno. Cè di meglio"... fece Alaric incazzato, per poi voltarsi e vedere Samantha che gli faceva l'occhiolino e un ciao ciao con la manina,  prima di andar via, salutandola come un ebete

"lascialo perdere, lo ha fatto perchè come hai visto all'inizio non sembra lei, e quando si è trovato rimproverato malamente che stava facendo il marpione,  l'ho visto correre come se avesse un orso a un centrimentro dal culo... poverino, gli è venuta una fifa e un orrore. Si odiano malamente e non avrebbe a che fare con lei per niente al mondo, ma quella volta andava registrata..." disse in maniera cospiratoria a Gask, che fissò Lubo come se stesse raccontando una storia inventata.

"Ragazzi, muovetevi, dobbiamo presenziare..." borbottà Jd, ormai con le due sparite dalla soglia.

"Quella pazza è come il famoso Dannis la Minaccia, sembra carina e gentile ma ti tira fuori cose che, mannaggia ai santi..." borbottò Alaric seguendo Jd con gli altri due capitani, mentre Gask stava vicino a Lubo senza capire.

"ho detto qualcosa di sbagliato?" chiese il primo candidamentre all'omone più di lui vicino, che come al solito rideva.

"No, è solo che tendi sempre a fare domande e voler sapere. Cerca di evitare di farlo, anche se prima erai libero di comportanti in un certo modo, non qui. Non perchè siamo stronzi ma perchè se ascolti e segui le persone, comprendi più di quello che ti ivene detto per le tue domande. E peggio, se cè Kianta in giro. Lei approva le domande, la cuoristà , purchè non diventi pettegolezzo e simili, o non porti afare cose sbagliate. Il problema è che tu ... niente lascia stare "ridendo di gusto"

"Cosa... dimmelo"

"Seistato abituato troppo, per troppi anni, a certi comportamenti, qui è diverso e devi seguirli. Sia perchè è una comune che una organizzazione militare. COn delle regole di condotta per vivere nel modo migliore insieme. o si rishcia di fare la vita come da te, o nella società là fuori,  dove le continue famiglie sbagliate e disfunzionali hanno insegnato maleducazione, egoismo, menfreghismo..."

"Va bene, ma cosa sbaglio? Ho oslo chiesto..."

"E' il tuo tono. Il tuo modo... stai sereno, tranquillo, sembra che tu sia sempre su lchi vive... lo vedi come siamo noi?" aprendo le braccia verso la tenuta, tutta la zona anteriore piena di verde, settori divisi dal verde a cui conducono stradine e tutte le zone più estese non visibili "sei troppo... ecco, chiedi sempre perchè stai sulle balle a Kianta. E' per questo. Dal modo di muoverti e atteggiarti rispecchi il mondo dove stavi prima, ma qui no, è sbagliato. Ti si prende nel modo errato, sei troppo legato ai comportamenti di membri di organizzazioni e cartelli..."

"E come faccio a cambiare? Sono abituato così..."

"osservando noi, restando a guardare e ascoltare,  e prendere la calma e le inflessioni che utilizziamo. Muovendoti..."

"ma io mi appoggio al muro e..."

"no, non mi riferisco a quello. Ma cammini spavaldissimo come se fossi un cazzo di protagonista trash di un film di bassa lega. So che vivendo con quella gente ti sei abituato che fosse normale, involontariamente ma... anzi, sai cosa? Una persona aveva messo proprio delle Lezioni per togliere modi di parlare strascicati o comunque accenti, parlando come noi senza... regole di comportamento, postura e ci sono le sezioni nel Teatro per sciogliere certe muscolature per arrivare ad essere un pò come Milan..."

"Ma Milan non è figo in maniera naturale?"

"Si, ma non conosci la storia della gente arricchita, cosa buona eh, se ha lavorato sodo e senza danneggiare altri, ma che con i soldi arriva lo status e quindi fanno lezioni di etichetta, buone maniere, bon ton, per sapersi muovere nel nuovo ambiente che gli intressa...Credi che tutet le persone ricche ed eleganti, raffinate, quasi di una leggiadria straordinaria sia... naturale? Affatto. Studio e alvoro. Milan ha avuto fortuna ma ha lavorato allo specchio e con persone come Madame,  per esser quel che è ora. Si potrebbe definrie un nobile di nascita, mentre oggi ci sono persone che pagano per imparare a fingere come dovette fare Madame de Pompadour per entrare nella folle cerchia dei pazzi ma nobili francesi..."

"Chi?"

"Queste cose le so appunto ascoltando Milan, Kianta, in generale... Era una donna di centinaia di anni fa che ancora oggi è ammirata e considerata per le sue qualità intellettive, umane e sociali, nonchè come dice Milan, per essere stata ricordata come la Dama di Francia che ebbe la chiave del cuore di un Re..." facendo i versi e muovendosi come un damerino che aveva visto nei film o nelle feste in costume dove la gente s ela snetiva tanto "Come dice Milan, parole sue... Fu una donna che dalla borghesia e problemi familiari,  dovette industriarsi per restare e stare al fianco di un uomo primo nel paese, il Re, che seppe consigliare, considerare, trattare, amare, ma anche essere la sua più profonda e fidata amica fino al giorno che ella morì. Ma per essere una persona così tanto ricordata e ammirata,  per la bellezza che esce fuori dai suoi dipinti, cè una donna che dovette imparare per anni a comportarsi e gestire, oltre che recitare, la nobiltà francese, quella più in alto in assoluto. Fu odiata ed ebbe parecchi problemi per questo, ma tanto fece e tanto fu se stessa che rimane ancora oggi una delle icone di donne forti, battagliere e indomabili che la storia conosca. CCerto, molti parleranno di quelle più recenti degli ultimi cento anni, ma anche lei non fu da meno con la capacrbietà che dimostrò nell'avere amici poco amati dai nobili,popolari o di ogni ceto, ogni tipo di pensiero che lei afforntava con sagaci conversazioni,  studiare e interessarsi ad arti e scienza che erano contro la morale e la società religiosa dell'epoca... queste cos ele so a furia di sentire Milan, spreo di aver preso bene il suo tono e i lsuo modo di esporre... alla lunga ti impari a memoria tutto..."

"Ok, questo per..."

"Primo,  per dirti che puoi cambiare questi comportamenti così scattanti, troppo frettolosi e nervosi che ti fanno apparire nel modo sbagliato e ti fanno vivere male. Voglio dire, non si ha torto nel seguire le regole , che ti senti meglio e tranquillo con una calma interiore che ti evita stress ed altro..."

"mi sembra che abbia poco senso..."

"Lo dici ora. Credimi, fai come ti dico e vedrai i risultati. A Kianta non piacciono le persone che si comportano e si muovono come facevate voi o quella gente di strada o le gang che le fa solo nascere il nazismo..:"

"il cosa?"

"la voglia di buttarli dentro un buco e fargli male. La gente spocchiosa, rozza, saccente dall'essere fastidiosa, supponente... che altro, insomma gli spacconi come erano da te o che trattiamo ogni giorno che cercano di apparire come i gatti, grossi, che urlano, appaiono minacciosi e fanno solo incazzare..."

"Insomma i tipi... non ho capito!"

"Senti, ti ci accompagno io dalle persone giuste che ti spiegano come sistemarti. Sappi solo che molti che facevano come te percome erano abituati sono finiti male, nel loro caso perchè erano stronzi dentro e quindi agivano come quei film di serie b , doveinvece di far paura la gentaglia fa venir voglia di prenderli a carezze ma a 200 chilometri l'ora..."

"carezze..." totalmente turbato e nel pallone

"AH ah ah... si lo so, scusa. Ti sto buttando addosso roba veloce,  ma devi sapere che qui la gente deve esser lesta di cervello. Capire subito e agire. Quindi preparati ache a questo. Voglio dire che Kianta ha l'abitudine di apparire gentile e carina con le persone oltre noi, ma è capace di prendere volentieri a carezze ma accelerate,  quelli che odia e che per lei sono stronzi. Altra cosa, finchè è nel carattere della persona, e intendo i modi muoversi e atteggiarsi, lei non ci fa mlto caso. Ma se inizia ad essre un comportamento che si è preso per apparire superiori, fighi, alla gang di pessima categoria o gli spacconi con cui avevi a che fare tu, le cose cambiano. E visto che tu non sei ne l'uno e nel'altro, ma anzi mi piaci un casino come persona, ecco perchè ti sto dicendo di farti aiutare ad eliminare questi comportamenti ferini, quanto gli sguardi imbruttiti perchè offeso o arrabiato che fai... Già per quello che hai fatto quel giorno è importantissimo che ti fai perdonare..."

"farmi perdonare..."

"Esatto, e meglio iniziare dal non farti ancora vedere nel modo che lei odia..."

"Ok, ma..."

ma Jd tornò al portone a chiamarli, irato, e lo raggiunsero, scoprendo che Madame e Kianta stavano osservando il nuovo megafotonico dipinto, come diceva sempre Kianta alle cose mega che Milan faceva, del Leader, che capeggiava sul muro di fronte il portone, sopra il pianerottolo da cui proseguiva la scala. Il dipinto mega gigante era posizione sospeso sulla zona ampia della scala, un bel quadrato, che faceva anche da tetto per la zona sotto la scala, chiusa da una porta, ed era posizionato in modo che la ringhiera dalla porta o sotto di essa, non ostacolasse la visione dello stesso. Gask aveva calcolato prima che vi fosse un bel metro forse di altezza ed era posizionato di tre quarti, i migliori abiti in stile Milan come li chiamava, e i lsuo ego, così ben realizzato come il resto dell'opera iper realista, sembrava vedere tutto e tutti in qualuqnue posizione.

"Che Mirabile opera... spettacolare, sembra una gigante fotografia, e invece quell'artista russo che adorate ha saputo rendere tutte le sfaccettature di Milann secondo me. La pacatezza ma la lucida e vivida intellingenza che sprizza dagli occhi, la posa seria ma molto signorile e..."

"Eh si. Un  Dorian Gray di noialtri..." disse Kianta buttandoci lì un colpetto di tosse strategico che Madame però parve non cogliere. Gask, con Jd e Lubo però avvicinati, colse un bel sorriso complice "adoro questo artista. Ne abbiamo uno straordinario che si chiama Hyacinthe ed è in grado di pingere in modo magistrale avvicinandosi così tanto da sembrare suo allievo dell'epoca, alla sublime maestria di Vittorio Reggianini nell'arte del panneggio e degli abiti. Sembrano veri, reali, palpabili, come fossero lì sotto la luce naturale in un giorno soleggiato. Ma per i ritratti che desideriamo tenere, ci affidiamo a questo artista russo che io ammiro e apprezzo molto e viene da noi proprio per queste opere. E devo ammettere che i suoi capolavori sono migliori, superlativi, così naturali e reali dell'arte di Dorde da risultare meno fredda e meno istantanea a caso senza anima delle foto..."

A quelle parole Gask notò che qualcuno aveva trattenuto il respiro e si voltò in entrambi i lati,  notando che Lubo rideva al suo solito mentre quello che ansimava e sembrava quasi voler tendere le mani ma le ritirava fosse Jd, come fosse arrabbiato e con le mani ad artiglio poi le metteva ai lati e volesse fermarsi dallo strozzare qualcuno.

"Dorde ci mette anima nei suoi dipinti, non ti piace la sua arte?"

"No" rispose candidamente Kianta alla donna "per me sono fredde e impersonali come le foto che si fanno sempre. Non sono all'altezza di quelle di guerra e di momenti chiave che sanno parlare da sole, mi riferisco a quelle comuni... lui è straordinario, capace quanto questo artista ma perfino Hyacinthe per me è migliore, che ha preso il nome da un antico pittore con quel nome, ma non è grado di trasmettere niente oltre la qualità iper realista meglio delle foto analogiche. le foto digitali le possono considerare migliori e tutto, con tutti i bei parametri di pixel e stronzipixel, ma non saranno mai come pellicola e macchina di qualità ultra analogica. Che s ela prendano a mano i fotografi con le loro macchinette pixelizzanti lì..." mentre ale sue spalle Lubo faceva un fragorosa risata "ma Dorde, quanto iper tutto può mettere, non è iun grado di infondere su una tela con colori ad olio quasi l'anima stessa in uno sguardo e una posa, un gesto che il soggetto ha scelto di far mettere, perchè i suoi lavori sono freddi. Questo pittore russo potrebbe dipingere anche solo con il sangue,  e in base agl istrati di questo sovrapposti e quindi la tonalità più chiara e scura che ne deriva contro la tela bianca, riuscirà sempre a dare emozioni, colpire, ammaliare, dare qualcosa della persona ritratta che mai una foto o Dorde stesso possono, non importa il lavoro dietro. Un'arte calda per me, è quella che ti fa ammirare un viso e ti fa sembrare di avere la persona dinnanzi con lasua anima, sia che sorrida o sia seria, sia che abbozzi e ti chiedi perchè quel sorriso se pare tirato, dolce, sereno, falso e via dicendo. Un dipinto che ti coglie e ti calamita su di lui è più preszioso di qualunque album fotografico... ma ne parliamo dopo, adesso rechiamoci nel salottino, lì Milian, neanche a dirlo, ne ha posizionati altri..:" mentre Jd faceva un debole verso di sofferenza.

"Vede Madame, Milan è piuttosto... sicuro di se da non voler perdere questi momenti di giovinezza e vita. Quando si invecchia se non hai geni capaci di migliorarti rispetto all'età massima classica,  definita della grandiosità, si finisce per sembrare più generici della gente che passa inosservata. Sapete, quelle persone che per come sono fisicamente e di sensazioni, colpiscono e sanno splendere da sembrare irreale? Invece accade, molte persone la sfangano proprio perchè o i loro tratti non si imprimono nella mente delle persone, sembrano così banali che non hanno nulla da tenere a mente. Lui no, ma il dubbio cè. Lui riuscirà tolti i suoisegreti di bellezza, ad essere alla George Clooney,  più affascinante dalla mezza età in poi, che da giovane? E molti altri... Lui è definibile un uomo giovane e straordinanariamente bello..." fece lei dentro il salottino, portandola sul muro dove capeggiavano alcuni ritrtatti di Milan, da solo o con altre persone di alto livello. Quel salotto era per gli sopiti, tutti, che giungevano a incontrarlo, il primo stadio per poi spostarrsi in quello adibito allo scopo, due appositi, e teneva lì certe foto e ritratti per uno scopo. Impressionare e parlare prima che a voce "Sapete, mi sono sempre più convinta che che oggigiorno la gente venga vista e considerata più per l'apparenza che il vero che cè ed ha quella persona. Non si valuta più inoltre la bellezza come un tempo. Botticelli, Da Vinci, Canova e molti altri vedevano la bellezza e la tenevano sacra per sempre , nei dipinti e schizzi. Una bellezza naturale e quasi magica che solo la genetica e fortuna sanno dare, oggi sembrano tutti identici grazie al bisuturi... La bellezza... quella di cui parlava Oscar Wilde in Dorian Grey, capace di far voltare sguardi e teste, che fosse così straordinaria e sublime per uno scherzo di spruzzate di geni chiave... non si valuta più un giovane, uomo, in base alla bellezza ma quanto è sexy, pazzamente attraente poer ciò che la finzione sa dare, che come dicono molte vostre clienti, pure quelle che se la tirano perchè ... fanno sangue. I giovani di Caravaggio, altro esempio. Ad oggi quelli dichiarati belli sono solo frutto di estetica e ritocchi, abbronzatura e muscoli, mentre un tempo erano i fattori che rendevano interessante un viso di uomo ma non solo. Un uomo non è solo bellezza o i famosi giovani nei dipinti non sarebbero stati lì per come erano, i movimenti, cosa sapevano dare all'altro e nell'altro.... Voi stessa proponete soggetti che sono accattivamente e sexy ma belli... sono tutti tirati a lucido, con un ottima presentazione ma... "

"Ragazza, detto da te, non so se prenderlo come una critica costruttiva o una mente che è settoriale su un certo argomento , e ha gusti ancora più settoriali sugli uomini. Sappiamo entrambe che i tuoi gusti non valgono..." venendo guardata freddamente da Kianta

"Comunque... siamo serie. A quale degli uomini migliori, farebbe fare un dipinto affinchè la sua bellezza resti immutata per smepre? Che meriti ciò oltre che per la bellezza, non sexytude, e la sua personalità che traspare anche dai segni di un pennello?"

"Milan sicuro..." iniziò la donna "per altri che meritino... " iniziò a rallentare per poi fermarsi a guardare Kianta.
Sedeva sulla poltrona che dava la schiena alle finestre. La stanza era di forma rettangolare e le poltrone davano la schiena alle pareti lunghe e in direzione delle altre, quindi fronteggiandosi. Kianta sedeva in un modo che la freddò, Era portata verso il bracciolo destro, seduta di traverso con i l fianco destro a contatto con il bracciolo destro, le gambe verso quello sinistro, con la gamba destrra sopra l'altra, cfon il piede nella zona posteriore della caviglia, che si incuneava fino al tallone dell'altra. Era un modo strano di portare le gambe e lei lo aveva visto fare solo ad un'altra persona. Era un modo suo di stare sennza posizione da Signora, questa gamba che qusi bloccava l'altra con la zona della caviglia che teneva quella sotto più vicina alla poltrona quasi abbracciando l'altra cavilgia. Il piede sinistro stava tutto a terra, mentre quello destro che girava intorno all'altra gamba, toccava terra solo di punta. Col il busto tutto verso il bracciolo di destra, aveva il gomito destro posato comodamente su di questo e il braccio sinistro che passava sopra la sua vita stringendo con la mano il polso sinistro. La testa, seguendo il busto verso destra, era leggermente inclinata verso sinistra, con uno sguardo sicuro, capacrbio, come se attendesse un segreto, come se nulla la toccasse ma fosse cuoriosa.

"Capisco il tuo pensiero sulle apparenze e il vero giudizio di bellezza su una persona. Se lo è, va detto. Oggigiorno più stregiudicato e..."

"Gli stronzi, quelli che sono alla moda, che appaiono al passo coi tempi e la stronzaggine... si, è vero. Piuù sono così, più piacicono. MOlti li definiscono belli e dannati, io solo coglioni. E se togli loro un ciuffo, un pantalone, qualcosa, sembrano imbecilli qualsiasi.Perdono tutto per quel dettaglio alla moda che magari gli stava bene ma che, senza quello sono scialbi...  La bellezza resta su di te qualsiasi cosa cambi o togli, aoltrimenti non valgono più nulla. Quelli come MIlan passano in secondo piano con la bellezza fittizia. All'inizio si voleva dare bellezza a tutti perchè no nvi fossero differenze. Ma se esiste il temrine bellezza e bruttezza è perchè denotano due cose diverse. Non avrebbe senso altrimenti questa differenza. E così si è passato dal voler aiutar ele persone a rendere ancora più nella  società. Se sei brutto, con problemi, non ti omologhi e ct ect ect... non vali nulla. Se non ti ritocchi per fare la copia carbone ormai di tanti altri prima di te, sei sfigato e ti viene meno lavoro in cui eccelli,  ma cè un/una persona x che perchè più attraente, che fa far figura, ti supera e resti indietro nonostante non sia così brillante. E quanti, così tanti esempi di vergogna solo perchè non è da foto sui social, non si è regina o re della spiaggia, non ci si veste sexy... inevce di andare avanti il mondo è andato molto indietro. Per questo bisogna raddrizzarlo. E siccome ho visto che alla gente piace poco l'equità, uguaglianza, il giusto in base alla persona e non alla comunista, ecco che escno fuori i forconi. Mentre se metti paura e regoole da tirannia tutti seguono e fanno c osì. Vedi Germania e paesi occupati con quel cavol o di baffetto tedesco e cosa è accaduto dal millenovecentosettanove,  quando la religione dei marron glassè ha soppiantato il regno dello Scià per rivoluzione iraniana. Quell'uomo, lo Scià di Persia era per una volta un ottimo monarca, quanto aveva fatto e stava facendo per la sua gente e che traguardi moderni, insieme alla sua regina Soraya. Ma alla gente non andava bene, libertà, uguaglianza, diritti di scuola e medicina... chi se ne frega, meglio un totalitalismo religioso-bigotto-patriarcale del... che orrore quelle foto del prima e dopo. E si è lasciato fare... ecco perchè ho deciso che alla gente piace più esser bastonata che sostenuta con una mano e l'aiuto da fratello. E allora che bastonata sia. Quanti quadri, dipinti,ritratti di persone e artisti sono finiti nella spazzatura, perduti, abbandonati, perchè secondo loro senza valore, a meno c he no nfosse monetario, che invece  parlavano della vita di una persona e di colui o colei che vi mise il suo dono. Ormai il valore di un oggetto è dato dal denato di quanto ti fa risultare grandioso per averlo. Molte opere d'arte si sono salvate solo per questo, ma siamo sinceri. Quanto valgono le foto e selfie di oggi rispetto a un oggetto di ottima fattura e ha richiesto ore e tempo del fabbricante, dei materiali e bellezza? Come per la bellezza maschile, la bellezza ha smesso di esistere per i gattini e cazzate postate per like..."

"Sono d'accordo... e ora Milan dove si trova?"

"In Asia. Comunque..." ma smise perchè all'esterno si sentivano urla e schiamazzi. Sbuffò, si alzo e andò alla finestra scontrosa. La finestra dava direttamente sulla parte anteriore della tenuta, mentre il corridoio centrale sia a destra che a sinistra dell'estranta, era al cento di sua ali di stanze, una guardava con le finestre verso la parte anteriore, quella opposta verso quello che sembrava un chiostro ampio a rettangolo con archi ogivali disposti su ogni lato, sostenuti da elegantissime colonnine di marmo. Un giardino diviso in sezioni, curatissimo, pieno di sole rose di tutti i colori e screziature, con una fontana particolare al centro da cui partono le divisioni artistiche tra roseti, statue e composizioni varie. Una porta conduceva alle sezioni dopo la tenuta antica, che giungeva fin sotto la montagna direttamente, con box dei mezzi, zona addestramneto, ect.
Il corridoio tra le due ali di stanze prendeva luce da lampede in stile antico mutate in elettriche e altre lasciate a candele, ma anche dalle porte. Potevano essere di tipo scorrevole o classico, antiche e in massello , tutte con sopraluce ad arco o rettangolare, con vetri non dipinti come i moderni, ma a vetrate artistiche con sezioni di vetro colorato come nelle chiese, ma molto più fini e di ottima qualità. Alcuni originali da precedetni proprietari, altri fatti per armonizzare i corridoi. In base al piano le porte erano di forma rettangolare comnpreso il sopraluce o ad arco, ed alcune porte avevano ve4ri e propri lunotti in base a stile e forma della porta in vetro però opaco, come la zona superiore, così  che non si potesse vedere all'intenro.

Kianta fece un gran respiro, come quando si incavolaca sollevando il petto e montrando non una linea dura sulla labbra ma gli angoli all'ingiù,   aprì la fonestra, urlando a pieni polmoni.

"Warden!...Warden che cosa fai tu qui. Dovresti essere ai pascoli, non ti lascio tant alibertà per scorazzare qui. Sei un fastidio e un pericolo. Warden!" mentre il cavallo la guardava ma pareva far finta di non sentirla "Lo so che mi senti, alla stalla. Adesso!" ma questi niente, correndo e scorazzando per la zona anteriore della tenuta "Warden. Te lo dico ora e non te lo dico più. O torni ai pascoli o alla stalla,  o ti picchio col giornale bagnato, sai... vai!" vedendolo scattare come correndo nella sezione corretta.

Si voltò furente, mentre Madame chiedeva "Non lo farai sul serio, spero..."

"Io non picchio gli animali, ma se lo colpisco un pò sul seder col giornale bagnato, a lui non piace restare con parti sederose all'aria umide e ci sente... è come questi uomini, bambini che devi educare con gli espedienti.." ma si fermò, mentre tentava di richiudere le imposte, facendo un verso ocme un ringhio e tornando ad affacciarsi "WARDEEEN! Cosa ti avevo detto? Ora prendo il giornale bagnato e ti faccio il mosaici bagnati e Voi, perchè mangiate mentre camminate! Warden..." mentre il cavallo si sedeva di sedere sull'erba come un cane, cosa che facevano in molti "Warden, se continui prendo la tua coda, la spelo tutta all'osso così vediamo se puoi pavoneggiarti ancora con quella e scacciare le mosche...non sei il brad Pitt equino!... ah ora ci senti, mi guardi. prenderò la tua coda e la vendo ai liutai. Eh? E non ti metto la coperta zebrata, così le zanzare ti si impizzano sul sederone e vediamo coi se ti piace... alle stalle. ORA!" battendo sul marmo sul davanzale della finestra. Il cavallo alla fine ci sentì, fece uno scatto, si voltò per fissarla incerto, poi quando lei fece il gesto con l'indice verso le stalle lui partì in quarta, cavalcando con eleganza nonostnate fosse un Dypsy Vanner e la gente pensava fossero lenti e pesanti.

"Noto con piacere che no nti sei arresa e scocciata di riprendere e rimettere in riga i ragazzi cattivi..." mentre Kiianta chiudeva la finestra con un muso lungo e il cipiglio,  braccia conserte "e noto che ancora non hai fatto l'operazione di mastoplastica riduttiva , ne immagino quello all'altra zona per togliere tutto. SOno sorpresa, sembravi sicura di te sul volerlo fare, visto che anche un'altra persona voleva..."

"..." mandandole uno sguardo di fuoco "Ringrazi qualcuno in particolare per impedirmi di fare cosa voglio..." con molta rabbia guardando malissimo Jd, il quale sospirò e levò li sguardo, colpevole "Tutti che dicono no, esattamente come là fuori quando a chi si riferisce,  Le veniva detto che no, soldi e che perdita togliere certe cose. Togliere tutto è impensabile, un qualcosa contro natura, che i batuffolini di gioia sono doni di Dio. Madò le sberle!" sbraità, dicendo lultima frease in italiano, andando a sedersi, non allo stesso modo di prima ma dritta e con la schiena contro lo schienale, gambe laterali secondo etichetta, anche per la gonna che odiava che qualcuno spiasse, e le braccia dritte a seguire i braccioli. "Trovo vergognoso il fatto che anche qui, e anche a me, si debbano utilizzare certi discorsi ed espedienti..."

"In effetti concordo, per quale motivo non volete? Non si dichiara libertà qui? Eppure le dite no a cose che vuole, come foste voi i tutori legali..." domandò Madame, voltandosi verso i veterani, che pareva cercassero di sviare la cosa non guardando nessuna delle due. Jd dopo un colpo di tosse si avvicinò  a lei e le chiese se desiderasse qualcosa, in modo molto servile e da perfetto maggiordomo ma per sviare la questione

"Grazie, Jd. Un tè e dei pasticcini andranno benissimo. Anche a te mia cara? Blooming tea  o bouquet tea?"


"Quel che Voi desiderate. Non ho preferenze"

"Molto bene. Jd facci avere un Blooming e quei deliziosi pasticcini che mi avete offerto l'altra volta..."

"Abbiamo già provveduto, ma questa volta sarete deliziata dal mix che abbiamo scelto per Voi..." fece lui con un sorriso, ma prima che si sollevasse dall'inchino, Madame lo afferrò per braccio.

"Prima che tu richieda il servizio, potrei avere la risposta alla mia domanda?"

"Ecco...." fece questi, con sguardo da cagnolino bastonato "posso assicurare..."

"Jd... " incalzò la donna e qusti si arrese.

"Non è per questioni religiose o di pensieri sui figli che sono doni o altro. Semplicemente David con gli specialisti sulla... materia... hanno stabilito che con le stoddarde era meglio lasciare tutto com'era per una migliore resa dei risultati. Per me non cè negazione, ma Milan e David hanno cercato di convincerla che era un peccato rovinare tutto il lavoro di studio e controllo,  se tutti i valori fisiologici le si sballavano per quest aoperazione..."

"Mh..." fece Madame lasciandolo e riflettendolo "Se davvero la questione è la seguente, posso comludere che la motivaizone è lecita..."

Kianta palesamente li fissav acon un'aria omicida, dritta come un fuso su quella poltrona in stile Luigi. Gask confuso domandò a Lubo la questione delle operazioni e parlando piano mentre i tre discutevano, gli spiegò la cosa. Portando Gask a restare perplesso.

"Kianta vorrebbe ridursi il seno, dalla sua sesta abbondante a meno, perchè fastidioso, troppo ingombrante secondo lei e... troppo visibile. Odia L'idea di avere fastidio nel muoversi, tipo le amazzoni con l'arco, e ancora di più detesta l'idea che deve sottostare alla natura con gli organi sessuali sempre attivi, che danno solo noie. Per questo voleva togliere tutto e sentirsi come si sente lei, senza un genere definito, solo lei stessa..."

"Intendi togliere i suoi organi sessuali? E si può fare?"

"Certo. Non avrebbe più fastidi di ciclo, ormoni e simili e nientre figli. Si sentirebbe in pace con se stessa e senza obblighi da tutti"

"Ma... voglio dire per il seno le donne che giravano intorno al Capo se lo facevano ingrandire apposta per averlo come il suo, e lei se lo toglie.."

"Non si è tutte uguali. Loro per sfruttare al meglio le doti naturali,  che pensano di avere per svoltare e trovare il loro posto. Il seno grande è considerato apprezzatissimo, ma chi si sente donna e vuole averlo... ma non Kianta. Comunque..."

"Serimante, Madame" proruppe Kianta arrabbiata "A cosa devo la vostra visita?"

"Sia piacere che lavoro... ho portato dei dati che vi potrebbero interessare. Farete come alsolito trovando altri modi per giustificare l'aver avvicinato e individuato queste persone,  così che io possa... restare la Madame sostenitrice di tutti. Io ho fatto ilo mio lavoro, adesso tocca a voi. Per la questione del piacere, sarei felice se... non fossi di fastidio fino al tè delle cinque. Sempre che tu non abbia impegni, sia chiaro"

"Ovviamente no, madame. Caso vuole che oggi fosse il mio giorno libero,  ma sono lieta di presentarvi delle persone che penso...apprezzerete. Artisti e piacere sono andati sempre a braccetto, non ne convenite?" sorridendo beffarda

"Sei sempre tu... Con quegli abiti mi eri sembrata un'altra persona, sembrava quasi di tornare a tempo addietro, ma non hai quegli occhi e lei non avev a quel sorriso. Quindi, se per te non è dispiacere visto le vostre cantine, ho portato un gioiello di vino dio Champagne che è oro, rispetto al solito"

"..." guardandola attentamente "Io sono io, Madame. Dovreste saperlo bene. Per il vostro dono da assaggiare, sono curiosa. Siete in grado di trovare perle che a volte Milan raggiunge pagando o facendo favori, e chissà... Magari per quella scommessa che abbiamo fatto, sarete voi la vincitrice..." sorrise in modo carogno

"Sono sicura di vincere. Noto inoltre che qui il servizio è carente..." ridendo mentre osservava i veterani che la guardavano stupiti "Di solito, senza chiamare camierieri e addetti al servizio, siete voi che mi fate sentire una regina. oggi sembrate mogi... Tu, ragazzo nuovo. poco fa non ho potuto parlarne, ma ti va di lavorare per me?" sorridendogli ammiccante, mentre Gask faceva scontrare la sopracigli confuso

"ha bisogno di un professionista per caso?"

"Oh, ciò che cerco è... un collaboratore particolarmente capace su cui contare. Ci sono donne, mie clienti, che desiderebbero avere qualcuno di nuovo e diverso, come te, per le loro uscite..."

"Si sentono così poco al sicuro? Non so se rientro nella categoria delle guardie del corpo..." ma lei fermò

"Oh, no. Forse non hai capito. Tu sai chi sono?" mentre Kianta poggiava una guancia col malumore su due dita ella mano destra, tenendosi al gomito di questa

"Si, siete quella che da dove vengo si definiva pappona o protettrice e..." trovandosi attorniato da gemiti di disperazione e vergogna dagl ialtri veterani, e una risatina sarcastica di Kianta come per dire che lo tenne con lo sguardo incollato a lei,  confuso

"No ragazzo" fece Madame "Io sono un'imprenditrice. Io conosco le persone giuste o soggetti che cercano... determinate cose. Io commercio in piacere, desideri, sogni, sfizi... ho nella mia Carte dei servizi svariati settori e prestazioni, svolti da soggetti che all'inizio erano definite cortigiane per uomini potenti, escort... professioniste in certi settori più latenti nella società. Ma le persone che lavorano per me sono principalmente colpite da quelle malattie definite dipendenze sessuali. Persone ritenute vergognose e da allontanare, che se scoperte perdono anche il lavoro per questa idea che..."

"Ma quindi lavorano per voi o no? Non è la stessa cosa?" domandò lui ai veterani come a trovare supporto

"Quasi" fece con asprezza Madame "Io sono come un sito su cio si appoggiano i venditori normali e professionisti. Io metto a disposizione spazi e modi per la vendita ad ampio raggio, per questo servizio chiedo una percentuale sulle vendite. Anche se oggigiorno le ragazze potrebbero trovare da sole clienti e che possano essere molto generosi, da sole sono sempre in pericolo. Ecco perchè io ho i mezzi perchè loro possano sfogare la loro malattia, se no nvogliono curarsi, ottenendo denaro che possa servir loro per vivere e come futura pensione. Grazie al mio lavoro, in alcuni paesi che è legale, lroo sono iscritte come prostitute di professione, pagando il dovuto e ottenendo il diritto di maturare interessi pensionistici più avanti, seppur non sono di quel preciso paese. Da sole non sarebbero riuscite. Questo mi è permesso da Milan, con il quale ho accordi. Molti spettacoli, servizi e altro sono stati introdotti su consiglio di una persona, che sedeva lì allo stesso modo con lo stesso sguardo, tra l'altro" disse con un sorriso vedendo Kianta di nuovo nella posizione tutta a destra sul bracciolo "che mi ha spinta ad.. ampliare gli orizzonti così da giungere a più tipi di persone e gusti. La mia Casa permette anche dietro piccole offerte, di visionare con i propri occhi aspetti umani, per molti specialisti, psicologi, spichiatri e altri, che normalmente non potrebbero. Molte.. pratiche, che usufruiscono da me, mi permettono di avere clienti così entusiasti da fidarsi di me per altre cose. Ma anche per quella persona, io ho portato i miei settori su donne, gay, altri soggetti. Ecco perchè ti chiedo se vuoi essere uno di quelli, di questa organizzazione, che lavora anche per me... Molti sono così grossi o troppo artificiali come eccesso muscolare, da essere grotteschi o poco adatti per essere degli accompagnatori. ma tu no. Sei di costituzione già robusto e il tuono di muscolare è grande ma non eccessivo, naturale, e da questo si vede la tua tembra e la tenacia che ci metti. QUindi non cerchi strade veloci e facili come altri. Potrei proporti..."

"No!" fece Kianta, uscendo dla taschino della giacca un orologio da tasca rotondo, argento, con decori di tipo floreali a raggiera su uno sportello half da cui si vedeva i lquadrante. Con un gancio a clip che non si notava ma sembrava un decoro verticale del bordo del taschino "Questa persona non può averla..." fece  serissima con quell'espressione che poteva sembrare di superiorità e mascalzonata.Jd cercò di stemperare la strana situazione che poteva giungere, prenedndo dei flute e versando un vino che tenevano per gli ospiti.

"Oh..." fece la donna guardando stupita Gask " scusami, non sapevo che alla fine quel giorno sarebbe venuto. Mi spiace molto che non possa approfittarne, e metterlo tra i miei ranghi. Ma sono contenta. Sono davvero lieta..." prendendo un flute e ringraziando Jd, che però la guardò in un modo che sembrava mostrare punti intrrogativi da ogni dove.

"Di cosa parlate, non capisco" fece Kianta, mentre le porgeva il suo, cosa che faceva sempre Jd

"Ma della cosa. Sono un pò ratttristata di questa piccola perdita tra i miei stalloni, ma sono ancor più lieta di questo avvenimento..." sorridendo gaia, sorseggiando il vino, mentre Jd e Kianta si guardavano come se non capissero "cosa cè. Tu non vuoi che io lo prenda, quindi signiifca che tieni a lui. E se tieni a qualcuno allora sarà o tuo amico come questi ragazzoni che mi fanno sempre disperare, o quel qualcosa che dico sempre che avverrà, prima o poi..."

Madame sorrideva, ma piano piano apparve turbata, osservando gli altri nella stanza. Alla fine domandò perchè quel gelo e quel silenzio e Jd con disagio le disse che non era per quel motivo che Kianta aveva sentenziato iìl suo no."E' che..."

"Cosa. Non cè bisogno di vergognarsi. Ti avevo detto che è la natura che tu..."

"E ancora!" proruppe lei acidamente "non è per le vostre fantasie romantiche del chiurlo, lui è il fratello di primo sangue di Milan, quello nuovo. Ecco perchè le dicevo no. Lui... ma neanche per tutte le stronzate del mondo" fece lei aspramente mostrando il suo disappunto guardado Gask malissimo "Si, non faccia quella faccia, Madame. E' lui la persona di cui le abbiamo parlato, ecco perchè è no! Cosa lui faccia non mi interessa, ma siccome Milan dice di trovarsi con lui come un fratello,  come quando si è bambini e si trova l'amichetto del cuore, ecco il motivo per cuii è tassativamente no. Se ne vuole uno nuovo da mostrare come stalloni pronti per la monta, vada là fuori e faccia selezione. ma che lo vogliano anche loro..." facendo gesti c on la mano aperta verso le finestre.

"Sempre acida quando si parla di amore o affezioni. E io che speravo di aver vinto" con una smorfietta triste "un vero peccato che quando vi arriva carne fresca, siano deludenti. l'unico decente è l'amico di Milan, non cè giustizia..."

"Madame" girando il vino nel flute guardando questo e non lei "basta con queste cazzate romantiche. Non siamo adolescenti, donne frustrate che hanno bisogno dei sogni per uscire dal mondo marcio in cui si trovano, che hanno bisogno di evadere con cose piccanti... quello lo lascio alle vostre clienti e di sicuro io non bisogno affatto di uomini. Come disse una certa persona a Milan "alzando gli occhi verso di lei, penetranti "se avessi voluto giocattoli, ormai ne avrei quanti ne bastavano a trecento di me. E voi lo sapete..." mentre Madame si faceva seria "ma siamo onesti. Se prima gli uomini erano stronzi, misogini e buoni solo per apparire chissà cosa, adesso sono tutti ragazzi eterni dentro e finti fuori. Andiamo, trovare qualcuno di serio come fattori mentali, sincero, corretto, un essere umano come vorremmo tutti noi che attuiamo il Cambiamento vorremmo! le cose assurde che vedo qui, Madame, OHHHH!... davvero non le immagina. Alcuni sono così idioti e non parlo di persona divertente, sono solo coglioni, è diverso... ecco , questi io gli farei scavare una bella buca ma non da bara, un cilindro verticale, quando sono belli sotto, con una terra franosa, prendere più chili di ortica bella fastidiosa e cominciare a tirargliela con rabbia finchè no nfinisce e testare quanto tempo sopportano la cosa. perchè quando si è idioti in quella maniera, ti passa la voglia di averci a che fare..."

"Andiamo , ragazza! Molti non sono male. Sono simpatici, giovani...o interessanti senza essere falsi anche fisicamente come il nuo fratello di milan"

"Per Voi... mi creda, per Voi e per poco tempo. Viva con loro che scorazzano con roba che neanche agli scherzi che si fanno ora su youtube con un nome in inglese,  si possono pensare. per questo le dico come i fidanzamenti, che è facile che la relazione vada bene finchè i due stanno in posti diversi e si vedono solo per cazzeggiare. E poi ci si chiede comè che i matrimoni finiscano anche pochi mesi dopo... eh, certo. Non si conosce davvero la persona, non si sa vivere in comunità..." allargando le braccia come per dire che era chiaro mentre Alaric la sbeffeggiata dicendo

 "Infatti, Alaric. Perchè io non credo in cretinate e storie da sogno come le altre persone? perchè sono realista, so che non ho intenzione di dividere i miei spazi con qualcuno che non intende rispettarli,  e non sono portata per le cose che per Madame è amore e legame. Senza offesa..."


"Niente offesa mia cara, capisco. Come ho detto è un peccato, sembrava quasi una risposta perentoria del !. Sono io comunque che ho perso un probabile diamante,  ma sarò fortunata più avanti! CHe posso dire..."

"no, Madame, si è salvata , mi creda. Quel soggetto lì per come è, le avrebbe fatto scappare tutte le clienti.No, ha salvato i suoi affari..."

"Lui? Ma... Milan me ne ha sempre parlato in un certo modo. SO bene..."

"No, come le ho detto..." ma qualcuno aveva bussato alla porta, e uno di quelli che in generale si poteva definire un camiere entrò per metà oltre lo spiraglio della porta annunziando l'arrivo di Milan, cosa che fece sbuffare Kianta
"Nooo. Ci mancava solo lui!! Madame, venga, corra, se Milan ci interecetta restiamo qui fino a sera, ma anche no!" facendo ridere la donna mentre la faceva alzare dopo averlla raggiunta di corsa e tirata via.









Nove mesi prima

Kianta guardava il suo ebook reader ma sospirava di impazienza. Vicino a lei, di fronte il comodino Gask stava litigando con la torre multimediale per agganciarci un dispositivo e usare le cass eintegrate. ma non riusciva a capire come funzionava.

"Perchè non funziona?"

"Controlla i jack e assicurati che le casse siano attivate"

"Quanto sono difficili...sembra il casino di quando si deve fare un identikit..."

Kianta sorrise a mezza bocca, ricordando la Lezione di riconoscimento e identificazione dei soggetti tramite elementi chiave.
 Si teneva ogni volta che un gruppo di rookies veniva inserito e introdotto, e quel giorno verteva su una cosa che Kianta odiava. L'incapacità della gente di specificazione, riconoscere o indicare elementi preziosi per descrivere le persone. I famosi identikit dati per informazione orale, scritta, disegnata se impossibile in fotografia o video. Capitava che seguendo o studiando un soggetto ne spuntassero di nuiovi appetitosi da punire, e seppur utilizzassero occhiali, penne, fermcravatte o altri oggetti indossabili che potevano riprendere e sentire, parecchie volte non era possibile veramente puntare la cam su qualcuno ed era necessaria la descrizione tramite auricolari invisibili e via microfono.
Si insegnava a fare un'analisi del viso. Ossia indicare velocemente, quindi riuscire a fare un'analisi dei caratteri somatici, per meglio descrivere le persone.
Si studiava come riconoscere e descrivere lunghezza e larghezza viso così da capire se fosse ovale, allungato, rotondo, quadrato o squadrato, a cuore o diamante.Poi si passava alla fronte, poi zigomi e poi mento, in base a distanza da bocca e che forma ha frontale e laterale. Se è sfuggente, corto e stretto, sporgente, rotondo, allungato. Poi il naso, se nubian, greco, aquilino, arcuato, a punta verso l'alto, concavo,e altri,  con gobbetta e indicare pergino l'ala della narice che altezza, distianza ect.Tipi di bocca.  Se ha la barba e quale delle quindici tipologie al mondo , dal pizzetto alla balrba incolta, passando dalle mode passate e attuali. Anbche per i baffi vi era una quindicina di stili o più per identificare qualcuno in base a come li portava. Infine si finiva con gli occhi. Ormai da tempo si dividevano i tipi di occhi in tre tipologie principali, la direzione di una linea immaginaria che passata sugli occhi da parte a parte, quindi da punto A a punto B, orizzontale, così da indicare le caratteristi partendo dalla forma, se hanno palpebre e doppie palpebre o epicanto, e quindi non è bianco, se a mandorla, tondeggianti, grandi o piccoli. Elemento chiave era la posizione o algolazione degli occhi, distinti in tre parti. Canthal Tilt, così molti lo chiamavano e lo avevano adottato loro come metro di identificazione,  descriveva se gli occhi erano verso giù, allineati, o verso l'alto.
Se la linea andava dritta seguendo la forma degli occhi da parte a parte,e si aveva Canthal Tilt neutro.Se si divideva seguendo gli occhi, con il pu nto A e Bverso il basso al centro della linea,  si indicava Cantal Tilt positivo,con gli occhi che andavano verso l'alto con l'angolo laterale, ossia la fine dell'occhio, un Canthal Tilt negativo si aveva invece se da A e B la lina si divideva a metà seguiendo gli occhi, andando verso l'alto, quindi la zona dell'angolo laterale scendeva verso il basso. Questi tre elementi permettevano un più accurato modo di descrivere un viso e questo aveva attirato l'attenzione degli uomini, sia nuovi che vecchi, che seguevano regolametne se v i erano aggiornamenti, le Lezioni.
Così l'insengnante di quel giorno aveva chiesto ai capitani di presenziare alla lezione per fare da modelli per le prove di riconoscimento.
Jd era risultato con viso a cuore, senza barba o baffi, mento rotondo, zigomi un pò pronunciati, naso dritto, occhi Canthal Tilt neutro a mandorla, fronte piccola. Alaric con viso a diamante, mento allungato, naso ad arco o per altro con gobbetta e stretto, fronte larga, occhi Canthal Tilt negativo, zigomi normali.
Lubo viso rotondo, guance piene, mento rotondo, naso largo e schiacciato, fronte media, occhi neutro. Kianta, che era sempre presente più per osservare gli uomini e farsi un'idea, senza dirlo, che per fare presenza per indicare che era una Lezione importante venne messe in mezzo dall'insegnante, che la spinse a restare ferma e farla analizzare, mentre lei sbuffava. Viso ovale, mento rotondo eper alcuni pievemnte allungato, naso a punta verso l'alto, fronte larga, zigomi non molto pronunciati, occhi Canthal Tilt neutro a mandorla.
Quando toccò a Gask, prima di Bryden e l'altro, che nessuno calcolava mai, iniziarono i dibattiti.

"Scusate ma perchè non si possono utilizzare più i riferimenti con attori o gente famosa?"

"perchè siete incapaci di ossevare, fate casini e utilizzare la faccia della gente per dire , non è affatto professionale" rispose acida Kianta

"ma... mi viene meglio, come descrivere il leader o il capitano Jd... Io dall'inizio  ho visto nel capitano Gask quell'attore del film che abbiamo visto, come si chiamava...Grave Encounters due, vero? Così non è più semplice?"  fece quello del primo commento girando con il busto verso gli altri alla sua destra, evidenti ormai amici.


"ma che dici, quello è diverso"

"ma parti di Richard Harmon? Io no"

"ma no ragazzi, da lontano ci somiglia dai..."

"ma dove lo vedi?"

"Forse intende gli occhi? Gli occhi si, come forma e Cantal Tilt positivo, si. ma il resto no"

"Invece da lontano si somigliano.Ti dico di si, di lontano ma stessa aria...  Ero mezzo sbronzo e mi sembrava di stare nel film, ho avuto pure paura.." disse il primo che aveva parlato ridendo,  per poi vedere Kianta che lo fissava irata, con la testa inclinata verso la spalla, come se volesse bruciarlo sul posto "Sscuuuusii. Non ero ubriaco, ero libero e avevo pasato del tempo con gli altri... ci scusi..." chiese perdono alzandosi e facendo un inchino tipo asiatico, mentre Kianta guardava Jd come per dire

"Signori..." fece l'insegnante, cercando di riportare l'attenzione all'identikit "Continuiamo, chi prosegue con l'analisi?"

"Sempre io!!" disse il primo e l'insegnante lo fece parlare "Allora, da lontano somiglia a Richard Harmon, parere mio, da vicino no ma da lontano..." facendo snervare tutti "allora... ha occhi come ha detto Karlo Cantal Tilt positivo, molto verso l'alto, color nocciola credo, allungati. Viso... allungato, con la mascella netta.."

"mascella netta?" chiese l'insegnante

"Si, mascella delineata, ecco. Poi fronte media. naso dritto, non greco. Zigomi... normali, in linea con la mascella. E..."

Di colpo sentì l'altoparlante che eruttò musica elettronica, facendola saltare per aria, mentre Gask cercava di regolare il volume. Cercò di calmarsi, respirando a fondo, riconsocendo Narcissistic, il brano che per lei, con la dissociazione e visualizzazione, ripercorreva il primo giorno di Lia,  quando incontrò in quell'edificio il gruppo. Si voltò a fissarlo, vedendolo con l'espressione di un bambino che era stato scoperto a fare cazzate.

"Scusa... ma l osai, col capo cèra tutta roba antica, la adorava, ecco perchè aveva buoni rapporti con Milan, mentre sta robva moderna no... io usavo il lettore portatile di cd audio, quello rotondo..."

"Ok, ok... per favore però, passami quel lettore mp3,  così regolo il volume anche da lì... non si sa mai."

QUando le fu consegnato, si accorse che cèrano file suoi, o meglio di Lia che lei teneva ancora, e che invece lui li aveva rinominati come Gask00, Gask01 e andando avanti, mentre invece ascoltandole erano i suoi brani. Lo guardò come per dire ma lui chiese scusa e le disse che gli servivano per consocerla meglio.

"Me?" fece lei confusa "ma tu hai capito di chi sono questi brani?" mentre lui rispondeva di no, sorpreso "questi appartengono a Lia, non a me. Io li uso come ancoraggi per la dissociazione perchè conosco la chiave per decifrarli, o meglio a quale particolare sequenza della sua esistenza appartengono..."

"ancoraggi? sequenza?"

"Si, ogni brano di questa lista è un ancoraggio a un fatto specifico che il brano, che sia per le parole o per come si ascolta in generale, dà... o meglio le dava.  happy birthday ne da uno. Sis un altro, narcisistic e via dicendo. Ogni brano qui dentro rappresenta un momento in cui lei ha messo un ancoraggio. per l'altro mondo, l'altra se stessa o ad alcuni momenti della realtà. Se tu usi questi per conoscerme me, hai confuso tutto. Ogni brano non è solo un interessamento, almeno non tutti. A volte capitava che  udisse un brano per la prima volta e senza volerlo partisse la dissociazione, così lei lo salvava e lo riuilizzava come ancoraggio per richiamare quel frammento dell'altrol mondo... io li uso ancora, ma per altre cose... se vuoi conoscere me non cè bisogno che fai questi giochetti. Chiedi prima di fare. A volte Legeia ha ragione, sei troppo curioso e agisci senza pensare a me. Sei sempre nella mia stanza, fai roba qui dentro dall'esercitarti allo studiare, vedere film..."

"Mi annoio in camera. Prima stavo lontano dagli altri perchè stronzi o perchè avevano paura di me ed ero abituato a stare per i fatti miei, lo preferivo. QUi, adesso con gli altri, mi sono accorto che la mia stanza è vuota e silenziosa e non mi piace. Poi ho visto che sei così anche tu ed ecco. Gli altri stanno in camerate di tot persone e si divertono fino a tardi..."

"Già e poi la mattina sono incapaci pure di alzare un piede..." fede lei arrabbiata

"Però...  invece da quando sono qui e ho imparato a stare in mezzo agli altri,  mi sento solo in quella stanza. Non la sento mia. QUi invece..." ma la vide alzare all'atezza delle spalle le mani aperte con l'espressione come per dire

"Senti, te lo avevo già detto. Se ti senti solo in quella stanza da capitano, fatti spostare in una multipla,in una camerata con tutti quelli che ti piacciono,  così non ti senti solo. Non è che perchè l'altro giorno, svegliandomi per cose mie, vedendoti mezzo sul divano e mezzo buttato in fuori, col braccio a terra perchè non entri nel mio divanetto, e ti ho fatto per bontà divina dormire in un angolo qui, puoi tornare sempre. Siamo amici, ma poi basta. Capisci che non è normale?"

"Normale? Quante cose qui sono capitate che non sembrano normali? Milan e il suo riuscire ad avere ottimi rpporti con certa gente. Questo posto. Tu. Le stoddarde, la blue blox. Certe cose. Come nella città turca e le fogne. O quella volta che sei tornata dalla romania in bara. Ricordi? Anche questo è strano..."

"Non immischiare le cose..." fece lei scuotendo la testa e voltandosi sul fianco per leggere.

Gask rise, ricordando quel giorno, solo qualche giorno prima del fatto in turchia e le esplorazioni nelle fogne.
Prima che lei partisse avevano litigato nuovamente,  perchè lui cercava di parlarle e lei niente. L'aveva seguita fin davanti la macchina che l'attendeva, già vestita con gli abiti tradizionali rumeni, intenta a controllare che le poche valigie fossero presenti. Jd, l'unico altro presente oltre gl iaddetti ai viaggi, osservava quei due litigare come al solito.

"Dimmi dove stai andando. Dopo te e Milan non sono io quello che ha in carica la gestione di questo posto? Non dici mai dove vai, che cosa fai, chi vedrai... Milan non vuole che tu esca,  eppure tu continui a vestirti in modi strani e sparire per ore o qualche giorno. Senza sapere nulla non va bene. Dovrei seguirti, Milan vuole che almeno io o due dei veterani ti facciano da Ombre..."

"Ho già le mie Ombre. Quei tre ci stanno per un motivo..." disse lei con poca attenzione a lui,  ma osservando per bene il lavoro dei tre addetti.

"ma Kianta, almeno dammi delle informazioni o modi per contattarti"

Kianta, che stava sempre di spalle fino a quel momento, si voltò a fissarlo. Gask la vide bene, visto che l'aveva prima seguita sempre qualche passo dietro. Indossava quelli che all'inizio, mentre la seguivano, Jd aveva indicato come abiti tradizionali. Erano, disse, un dono di una persona importante rumena che aveva buoni rapporti cvon quella terra e che un'altra persona vi si era recata per studiare quei luoghi per le Torri, accompagnando Milan, e aveva intessuto buoni legami con alcune famiglie che contavano. Avevano ricevuti molti abiti tipici che potevano indossare quando vi si recavano, tra abiti bianchi riccamente decori con mantelle nere e foulard rossi in testa, a semplici dei popolani, a quelli come l'esemplare che lei portava in quel momento.
Composto da camiciola bianca leggera e quasi trasparente con maniche e zona spalle pronunciate e gonna bianca. Vi erano sia opache che lucide come satin, lei aveva ricevuti lo stile satin. Sopra la camiciola e parte della gonna, sopra i fianchi, una giacchetta chiusa in vita da una cnintura in metallo argento con due forme circolari,  con mezze maniche color blu con vistosi decori color argento e disegni sulle maniche sui fianchi. Al collo sopra il colletto rigido unfilo di perle e più sotto verso il vordo a V dell'abito una collana tipica a triasngoloo che scendeva fatta di monete mertellate e incise a pendere, dalle più grandi alle più piccole. Orecchini in cerchio simili a quelle della collana erano uno degli ornamenti, oltre gli anelli che però erano i soliti, quello a fede larga con le incisioni e nell'altra mano quello con i torchon sui lati. Sulla testa aveva un copricapo che per Gask pareva quasi richiamare in parte connotati turchi o russi, per lui cèra smepre difficioltà a riconsocerli. Indossava quello strano copricapo, che in romania forse aveva un nome ma lui non lo sapeva, che era una cappellino piatto e ovale che si indossava sotto un velo. Er tutto ricamato come la giacchietta, in bliu e ricami in argento e il velo dello stello colore partica da una zona a metà del cappellino e scendendo fino alla schiena, copendo così la parte posteriore mostrando però in parte come era acconciata la sua parrucca. Aveva la parte anteriore dei capelli divisi a meta in una sorta di due due ciocche grandi che le scenedevano per lato fino alle spalle in un torchon che pareva naturale, per poi legare sulla nuica una coda bassa e finto morbida dove si vedeva l'arriciattura dei capelli. Era truccata e con il rossetto, non in modo vistoso, cosa che la faceva sembrare diversa. ogni volta che si truccava, pareva quasi un'altra per le pochissime volte che lo faceva.
Jd gli aveva spiegato che aveva nelle valigie abiti ricevuti smepre in dono in Romania tipici. Leggeri o pesanti, con camiciole varie e gilet lunghi senza maniche a giacche,  e con gonne ampie di vari colori, ad abbigliamento invernale come le tipiche giacche bordate di pelliccia, purtroppo vera, non facevano sconti nenahce a una come lei che era contro le pellicce vere a meno che l'animale non fosse morto naturalmente, con le tipiche maniche alla russa con il talgio che partiva da sotto l'ascella a scendere, creando quei triangoli che mostravano l'abito sotto. A completare il famoso cappello tondo peloso con piume sul davanti, una ritta e una più morbida ad arco, e il manicotto. Ogni volta si portava dietro quegli abiti per rispetto.
"Certi paesi, come sai, pretendono molto rispetto per le tradizioni. Come in turchia che, seppur puoi vestire con completo occidentale, apprezzano molto abiti del luogo"

Fissando Gask malamente, Kianta prima restò muta, poi guardò Jd, poi tornò verso Gask. E stranamente per Jd,  lei sorrise e parve assumere un fare civettuolo.

"Oh, Gask.Sei molto capace, coraggioso, per molti straordinario, il degno ultimo Figlio della vecchia Sarılar di Mezitli... se ti facevano pure intelligente sembrava troppo!"

"Kianta..." fece Jd come a rimproverarla

"Come vuoi..." gli rispose e si portò con lo sguardo verso Gask "Tu sei pericoloso vero. Tranne che durante la formazione tra i Figli e poi lavorando per quel tizio crasso e unto" facendo una smorfia di schifo "hai imparato solo a essere egoista, menefreghista, incapace di vedere le cose intorno a te, la gente fa e non senti. parti come un elefante che non guarda niente sulla sua strada. Ti divertono le sfide e i giochi. Fai casino tutto il giorno con gli uomini. Non rispetti orari e le regole della giornata e..."

"Kianta andiamo. Viene da un altro posto, ha il suo pasato, non è abiutato..."

"Ma che cazzo dici, Jd?!? fece lei di colpo alzando la voce, tanto che gli addetti si spaventarono e si portarono di lato quasi a nascondersi sussurrando tra lroo che si era incazzata, meglio pensare di sparire e star e invisibili "Questo qui è con noi da qualche mese, no ore, non giorni... MESI! E ancora si comporta come un bambino scemo, che sembra sceso dagl ialberi come Mogli e sta imparando la civiltà... è questo che mi stai dicendo?"

"no, calmati. E' solo che è preso dall'euforia di un posto e un modo di trattarlo diverso...dagli ancora un pò di tempo..."
vide dive Kianta riportare su di se l osguardo. Duro, freddo, come quello di una bambola

"Vuoi che ti dia una chance? Visto che a qualcuno preme... " riducendo a fessure gli occhi contro Jd "Se è così, così farò. Milan dice che tu più di tutti sei più cristallino e genuino di tanti dell'organizzazione. Ecco perchè siete entrati in sintonia... oppure diciamo chiaramnete che hanno scoperto reciprocamente che sono bambini edntro e nel cervello, che è più chiaro e si son trovati...." sussurrando a Jd con astio, vedendo rimproverata di nuovo "Ma se Milan e JD dicono che tu meriti possibilità, ebbene, così farò...."

Mise mano a qualcosa che si nascondeva sotto quella collana a monete e la fesce scorrere oltre la testa, sistemandosi di nuovo capelli e velo "Questa chiave permette di attivare il sistema amministrativo dell'IA dei Crell. L'avevo già predisposta perchè chi registra il suo vocale e altre chiavi successivamente, sia in grado di operare come Master nello Chateau..."

"Quindi mi stai dando l'accesso non a settori ma completo,  del sistema digitale dell'organizzazione?" domandò Gask, lasciando Kianta stupefatta, aveva compreso subito la  cosa e la situazione la inidispose parecchio, ma fece un gesto con la testa stizzito e tornò a prima.

"Corretto. Finchè terrai con te questa chiave, ti basterà chiamare il Crell in questione o tutti e otterrai l'accesso ai settori che gestiscono come fossimo io e Milan. Helias..." chiamando il Crell che comparve subito componendosi in micropixel che si univano. Gask si guardò intorno come tante altre volte, eprchè non capiva dove fossero sistemati i laser visivi, finendo per perdersi una parte di cosa lei dicesse "...per questo Helias, registra orme e voce di... qeusto soggetto. ovviamente se dovesse ordinare e fare qualcosa, prima richiedi la presenza di Jd e Lubo, dopo che questi hanno acconsentito, esegui..."

"Subito, Madre. Signor Gask, per favore,faccia scorrere il carrellino trasparente che è presente sul corpo della chiave e prema un dito, pollice o indice, sopra la banda scura... così! Poi scelga una parola chiave per la conferma di attivazione vocale..."

"una parola?... vediamo..." ci pensò su Gask.

"Capo, abbiamo sistemato la macchina, le vostre Ombre vi attenderanno a Parigi nell'aereoporto privato..."

"bene grazie" fece lei con un gesto della testa, con un sorriso, che fece sospirare di pace i tre, per poi riportarel'attenzione su Gask che ancora decideva. Poi la sua espressione cambiò totalmente sentendolo.

"...ho deciso. la parola chiave sarà Bluegrass...!" fece lui serio.

L'espressione che lei mostrò sembrava omicida e Jd si frappose tra di loro per evitare ulteriori questioni "Abbiamo deciso la parola, ora è meglio che vai o sarai in ritardo... Fai attenzione, questo meeting non mi piace assolutamente e..."

"tranquillo, tornerò... passami quell'oggetto" rabbiosamente come a volerlo mordere, fece a Gask per riavere la chiave, uscire la micro tastiera dalla parte centrale a scorrimento e inserire il codice di conferma del passaggio di chiavi "tornerò di sicuro, solo per picchiare male qualcuno che osa prendersi gioco di me con queste parole chiave..."

"Io non volevo prenderti in giro, è per la mia buona fede che ho scelto..:"

"Ok, basta, è ora di andare" fece Jd tenendola per un braccio dal prendere a morsi qualcuno.

"Ti terrò aggiornato..." dise dopo un pò lei, tranquillizzandosi "per qualsiasi cosa sarò repebile con i soliti canali, anche via radio..." prendendo la collana agganciata alla chiave e facendo il gesto di metetrlo al collo di Gask.

"Certo... ti contatterò..." fece lui, ma mentre si abbassava per ricevere la chiave, Kianta con mossa veloce infilò al collo di Jd la stessa, sorridendogli mentre lui la guardava esasperato "Io sarò a Bucovina, per incontrare quelle persone che... conoscono l'altra me e mandarli così al Meeting. Se tutto va bene, li accompagnerò direttamente all'aereoporto,  mentre Milan è già ni loco, sperando che quella gentaglia pazzoreliogioso se ne stia nei suoi territori arabi...Mi raccomando, occhi aperti e non fate cavolate..."

"Stai tranquilla" fece Gask, ancora un pò deluso dalla fregatura che gli fece, per poi vederla girare un braccio in torno alle spalle di Jd e dirgli qualcosa all'orecchio,  con fare amichevole e cospiratorio. Poi lei si avviò verso la macchina e scomparve verso il cancello.

Dagli aggiornamenti si seppe che ella incontrò la Matriarca della famiglia più potente, insieme alle altre delle rispettive famiglie, che creavano il Circolo di tutta la Romania. Tutte le famiglie più potenti e influenti trattavano aspetti differenti dai mariti. Di giorno le donne incontravano le donne ospiti, di notte i capofamiglia si riunivano per celebrare gli ospiti di qualunque sesso. Quello che Jd non aveva detto a Gask era che tempo addietro era stata Lia a fare quel primo incontro con quelle persone,  e conoscevano lei.La differenza tra Lia e Kianta, la  più evidente, era che la prima non era con frasi e parole pronta a pungere come una vipera, battagliera, incline ad arrendersi finchè non si trovava un accordo o tranquillità che andasse bene ad entrambe le parti.  Kianta impersonava Lia, e dietro incarico di Milan, gestiva i rapporti con i capofamiglia maschi,  anche per gli onori che lei faceva alle loro tradizioni, la conoscenza delle usanze e i doni che portava assai graditi e ritenuti di antica amicizia.
Jd aveva detto a Gask solo il fatto dei regali, e quando questi chiese che tipo di regali quei tizi potessero amare tanto da accogliere Kianta/Lia in maniera calorosa, da ospite di riguardo, Jd non fu specifico..

"Secondo te perchè paesi di stampo antico come questo, Russia, paesi arabi e anche asiatici trattano bene noi? perchè sappiamo gestire persone fortemente legate al passato , che considerano usi e consuetudini come leggi non scritte ma sacre. Noi stiamo con un piede nel passato per certe cose e uno nel futuro per altre, studiamo tutte le culture per integrarci ma anche sapere come muoverci e come rivoltare certe cose. Seconte te,  come abbiamo fatto a far calare infibulazione, circoncisione in tenera età se non dietro consenso all'età giusta, regolamentare leggi e nuovi comportamenti pro differenze e persone? E sono solo alcuni. Impariamo il loro modo di pensare ed essere per trovare le backdoor per rivoltare le cose sbagliate e cambiarle..."

"AH, capito. Quinid lei si atteggia come una di loro in molte cose, così da guadagnarsi la fiducia e la stima per poi agire..."

"Si, ovviamente le cose e i modi cambiano in base al paese,  ma la sostanza è questa. Detta così sembra però un pensiero fatto e basico, ma è molto, molto più difficile... Al pari di paesi arabi e asiatici, anche quelli di russia e dintorni non sono poi così distaccati da usi e costumi.  Cè una donna là, molto apprezzata e seguita, Baba Kirakina, dove Baba è indicata come strega o donna con capacità. E indubbiamente ella pare esserlo, un pò come le nostre Muse. Ella disse a Milan e Lia di avere molta smekalka, la mente prodigiosa e capace che si augura a ogni militare per tornare a casa,  indispensabile, ma usata da onguno di essi in modi diversi. Quando Baba Kirakina incontrò per la prima volta Lia e la accolse nel salotto del Circolo rumeno, ella pare abbia predetto qualcosa sul Dukh, parlò  a proposito di , ossia materia e spirito,  ma secondo alcuni rumeni da noi, il termine può indicare sia qualcosa di legato all'oltre, vedi quel materia e spirito, sia legato alla condizione interiore dell’essere umano:, forza d’animo. NOnostante le differenze di culture e tutto, Lia era riuscita raccontando e confrontarndosi,  a paicere a questa Baba, molto apprezzata dalle matriarche, ricevendo maggior feeling per i capofamiglia....e inoltre Milan le ha detto di impersonare di nuovo la strega Veròna nel frattempo, già che cèra..."

"Perchè impersona questa strega? Che bisogno ha Milan...?"

"Innanzitutto perchè si divertono. Veròna è nata come Master di gioco per chi deve essere giudicato, se riesce e dimostra che per la paura può fare altro che rovinare la gente, si salva. Controllato, ma si salva,altrimenti finisce nelle varie minire... . In pratica conosci il film il settimo sigillo? No...? Nel film il protagonista si vede giungere la Morte che gli propone una partita a scacchi per decidere se vincendo si salvi, o perdendo morire... Noi non uccidiamo, ritrasformiamo quei soggetti in beni di aiuto all'umanità. Ossia li usiamo per sostituuire gli schiavi del nuovo secolo, purtroppo. Anche MIlan è un Master di gioco, adiciamo come Milan e basta. Ma Veròna entra in gioco diciamo su strada per la gentaglia, non i pezzi grossi, famosi, nobili o ricchi..., andando dalle persone e proponendo una sfida. Tramite auricolari invisibililei ottiene informazioni ed elmenti di gioco sulla persona. Sull'abito ha delle cam camuffate che da varie angolazioni mostrano l'ambiente e in base a cosa alcuni specialisti che la seguono notano, lei sfrutta le info per il Gioco. In pratica è come se avesse ulteriori occhi oltre i suoi, se lei ha già notato delle cose le uisa subito, così che intanto quel tempo viene impiegato da osservatori, mentalisti, psicoanalitici la sostengono..."

"E il gioco è...?!?"

"Il gioco è non schiattàr..." rise Jd "almeno, è quello detto a loro. Ovviamente il gioco parte quando la situazione è sicura, senza elementi di sorpresa. Viene indetto un gioco di logica,mentale o altro in cui anche per ore lei e quella persona, ovviamente con le Ombre o persone al fianco del soggetto interessato... lei camuffa la visualizzazione e le proiezioni da magia, sai che abbiamo dei sistemi di proiezioni virtuali portatili. Ebbene lei si porta dietro una specie di sfera molto grande, grande quanto un pallone da calcio, di cristallo di rocca o consociuto anche come quarzo ialino, come fitna sfera magica. Sotto nel piedistallo non cè nulla ovviamente, alcuni hanno pensato che vi fosse lì il trucco, ma il trucco è da un'altra parte che proietta sulla sfera cosa è necessario. Oppure materializza un calice per bere e con giochi di spostamento di viasuale e movimenti istantanei, l oscambio viene effettuato c on uno vero, che Veròna usa per confermare che cosa la gente vede, è fisico e reale, ma non è sol oquello ma anche altri oggetti. Ma tu lo hai già visto, quindi usando anche il fumo della pipa, lei fumando manda sulla sfera il fumo ed ecco che appaiono le cose..."

"Si, il fumo confonde i raggi..."

"Esatto, ossia da dove vengono, e lei tramite cosa viene proiettato nella sfera inizia il gioco. In pratica è come una sorta di videogame in stile antico " ridendo "e la gente alla fine ci si appassiona con la promessa di vincere e sfangarla. Peccato che non sia semprecosì, inoltre insieme a lei cè sempre un prestigiatore o illusionista che rende reali le proriezioni che lei fa... esempio deve bene e un altro proiettore tra il fulo fa apparire tra le sue dita, come reaqlistico, un flute. Ebbene tra fumo e dialoghi vari, l'illusionista passa tra le mani di Kianta un vero bicchiere, fregando chi pensa sia finzione e tenta di dimostrare che non esiste, finendo per trovandoselo in mano o facendolo cadere. Lo hai visto. Le tre Ombtre di Kianta cambiano fomazione, due lavorano dal di fuori, pronti a intervenire in qualunque caso, mentre due sono appunti illusionisti o un illusionista e un mentalista, che si spaccia per aarbitro di gioco e tramite l'illusionista rendono veri i poteri della strega... ma detto così sembra fantascienza, invece è così semplice e reale da far sorridere ogni volta..."

"Quindi i poteri di Kianta, anzi Veròna, sono totalmente finti"

"AH... poteri magici, intendi.. si. O Meglio Kianta... Milan dice sempre che qualcosa sa fare, realmente,  ma lei non lo accetta e non le interessa. Milan dice sempre che lei potrebbe essere come e quanto le Muse se lui ha visto giusto, invece l'ha inserita tra le Muse e Fanciulle come spia..."

"Spia?" domandò Gask sorpreso

"Si, in pratica ella deve controllare le riunioni, visto che non possono allontanarla ne farne senza la presenza di una sorella, e come Musa e Fanciulla può ascoltare, controllare e vedere cosa combinano, loro credono anche da parole di Milan e Dorde, che lei abbia capacità ma sia troppo dura per acecttarle, ma che meriti comun que quel ruolo... e visto che la parola di ogni sorella e Fanciulla va ascoltata dalle altre, si infastidiscono se lei propone le sue idee, pareri e considerazioni su cosa dicono e fanno, come un attacco alle loro posizioni... non sanno che lei è solo una spia e per tenerle ferme, perchè deve esserci il parere, la presenza e il voto di tutte..."

"In pratica Milan e Dorde le tengono a posto con la presenza di Kianta come una di loro..."

"Esatto. Ma si son fregate da sole. Hanno deciso di intervenire senza riunioni e senza render atto delle loro intenzioni, hanno agito all'esterno per spingere, obbligare, consigliare persone esterne in qualcosa che secondo loro era a vantaggio dell'organizzazione. E loro non dovrebbero uscire e far cosa vogliono, così Milan e Dorde hanno tirato le redini ricordando cloro cosa e chi sono... hanno nominato quindi in maniera temporanea Kianta come Depositaria dei Titoli delle Sorelle, ha inoltre  il compito di vigilare sulla legittimità e regolarità dell'operato delle Sorella sempre, in gruppo o da sole, e se fanno qualche altra cosa rischiano l'espulsione e una posizione base in qualunque luogo decidano Milane  Dorde. Insomma come punizione i loro Doni passano in secondo piano e possono risultare inserite in qualuqnue lavoro disponibile in quel momento, manuale o meno. Con l'obbligo, se vogliono essere reingrate, e quindi far valere l'importanza dei DOni che hanno ricevuto, delle prove e o test per riqualificarle. Questo per evitare che diventino come i preti normali, ossia che vanno in giro e fanno roba. Il loro ocmpito è assistere le persone come tramite con l'Oltre o altro piano, usando i loro poteri per aiutare, sostenere, dare delle roste di risposte in base ai loro Doni. Nelle feste come come Oracoli o sacerdotesse, mentre le Fanciulle sono le rappresentazioni del periodo dell'anno in quel momento, ossia coloro che incarnano la festività o giorno particolare..."

"Ma sono anche guardie del corpo..."

"Si" ride Jd, tanto "all'inizio dovevano essere questo, così che l'attenzione dalle Ombre fosse sviato e lui e suo fratello avessero comunque qualcuno che li proteggesse, mischiato diciamo e senza attirare atetnzione. Ma visto che alla gente l'idea di una personificazione che spronasse, invitasse, prendesse parte di fatto ai preparativi e fosse abbigliata per l'occasione... le lasciò. Questa è stata alla fine un'idea di gradimento, ma piace. Fu Lia a spingere Milan a tenere tutte queste cose, controllando sempre i loro movimenti e azioni, già con vari esperimenti degli anni ottanni e settanta si vide come un ruolo, un incarico, una posizionhe cambino le persone...prende sempre a citazione  l'esperimento di Stanford, la notte del giudizio quel nuovo film uscito mesi fa, baffetto tedesco, deindividuazione di Gustave Le Bon..."

"Di nuovo questa Lia... come fa Kianta a spacciarsi per lei? non si accorgono che sono diverse? Che sono persone diverse? Se io vedessi te e uno che anche per ipotesi ti assomiglia, capisco chi è chi..." fece Gask come pensando tra sè

"Vedi... come ti ho detto, e ricordati, nessuno ti ha parlato di Lia... loro due si assomigliano. Inoltre la creazione delle Personalità che David studia, permette di avere tutto ciò che è un soggetto, da movenze a modi di fare, a modo di pensare che è possibile dare a una persona... finora David ha avuto pochi risultati seppur sembra che attecchisca ma... Kianta... Mh, diciamo che Kianta è l'uinica che si avvicina a Lia.... acectta questo. E credo che quella donna. la strega, ci veda lungo e abbia inteso il materia e spirito proprio per questo. Un corpo ospita un'anima, no?" fece JD studiando Gask per vedere la reazione

"Ma come si può copiare l'anima di una persona in un'altra persona? Voglio dire, se quello che tu dici è vero, come fa quella vecchia a dire queste cose? Esiste come dice Milan, qualcosa al di là di ciò che vediamo e si possono vedere cose come le Muse?"

"Per ora pensa a trovare molto Dukh, così Kianta non ti rimprovererà più..."

"Mi odia. So che quella volta ho sbagliato, no volevo,   ho capito che cè anche altro ma non so come fare per farle capire che si sbaglia a definirmi in un certo modo."

"Capirà vedrai. magari tornerà di buon umore  potrai parlarle con calma davanti a del tè..."

"Come fa a bere quella roba? L'altra volta le ho portato il caffè per far pace e parlarle e invece ho scoperto che lo odia, non l osapevo ma pensavo che tutti amassero il caffè!"

"Invece lei no. Sai cosa puoi portarle, magari riesci a rabbonirla? Del torrone, del gelato..." sorridendo e dandogli una pacca sulla chiena.

Invece lei tornò dentro una bara.

"Hanno detto niente?" Jd giunse da Milan, nel suo ufficio, per sapere se avevano riportato aggiornamenti durante il viaggio. Nella stanza vi erano Milan e Gask, che lo guardarono appena entrato. Milan si sistemava ne grande specchio intagliato la camicia, i gemelli  e lo stato, per rimettersi la giacca.

"Quei tre sono proprio stupidi" fece il leader irato "Avevo detto che dovevano spedire aggiornamenti ogni mezz'ora, invece ancora nulla. ho dovuto chiamare l'aereoporto privato che usiamo per voli di linea e ho scoperto che sono atterrati da tempo, quindi staranno venendo qui..."

"ma quindi, si sa cosa è accaduto? lei sta bene?" chiese Gask, mentre porgeva a Milan il fazzoletto da taschino

"So solo che cè una faida tra alcune famiglie minori e due maggiori, e Kianta si trovava sulla strada per l'aereoporto quanto è accaduto qualcosa,  e le auto sono state trovate in fiamme, e alcune bare che galleggiavano in piccole barche sul fiume, largo, chiamato Suceava, come i ldistretto in cui scorre. Le hanno avvistate nella zona di Satu mare... le vedevano passare e hanno allertato le autorità..."

"ma le Ombre?" chiese Jd senza capire

"Sembra che Kianta sia stata invitata a recarsi all'aereoporto nella macchina con i figli dei capofamiglia, per fortuna non tutti, e uno dei figli di Ioan si è salvato, Grigore, che era ben amico di Kianta. Il convoglio prevedeva cinque macchine , al centro i capofamiglia, alcuni figli che avevano scelto come accompagnatori, Kianta e le Ombre, in tutto due macchine e mezza. Quelle esterne erano guardie del corpo. Sembra che qualcosa si andato storto, le macchine sono state attaccate, obbligate a fermarsi, alcune con bloccamachcine a chiodo per terra e..."

"ma erano tutti armati, no?"

"Si, Gask, ovvio" fece Milan con impazienza "Sia Kianta che le Ombre erano ottimamente addestrati per farcela, ma metti tutti i membri rumeni delle famiglie, i comportamenti di Kianta sul non scappare se si valuta che è possibile farcela, e metti insieme le cose. Anche tu fai così, solo che lei sa se e quando è meglio lasciare i lcampo di battaglia... almeno, se non le viene il tic di far bruciare male le persone... il fatto è che le Ombre sono sopravvissute, ovviamente, con solo due di tutte le guardie ammassate nelle auto di quei membri rumeni, intenti a salvare le due macchine ma... dall'ultimo avviso sembra che alcuni dei capofamiglia tranne due sono sopravvissuti, e un figlio tranne tre di tutti quelli che erano di accompagnamento... quelli morti come monito, sembra, sono stati ritrovati nelle bare con sopra scritte di vittoria contro le famiglie oppressive... vi erano due capofamiglia, i tre figli di altrettanti capofamiglia e kianta. Una barchetta teneva senza bara i corpi di alcune guardie che hanno preso... non è usuale questo metodo ma sembra che abbia una connotazione allegorica..."

"QUindi... Kianta è morta?" domando esterrefatto Gask, votandosi anche verso Jd "non è possibile, è partita solo tre giorni fa..."

"Aspettiamo la delegazione rumena che dovrebbe arrivare tra poco. Se però è morta..." disse Milan, quasi sudando di terrore e Gask notò la cosa, dicendogli che ancora non credeva fosse così, e che non si angustiasse "Gask non è solo la sua morte una cosa assurda. Lei come te era una dei pochi che era compatibile con stoddarde e blue box, ma cè di peggio se non è solo ferita, ma se in quella bara,  allora morta. Che siano fregati..."

"Che significa.."

"Significa..." fece Milan guardando il cellulare che aveva fatto un avviso "Che ogni cosa qui oltre i miei e di Dorde, ha registrati i parametri biometrici, come chiave... ogni sistema che sia Crell, di controllo, di protezione, i laboratori, custodiscono come attivatori di emergenza e non, iride, impronte, tipologia di battito del cuore.."

"battito del cuore?"

"Si, nessuno lo sa ma ogni cuore ha un tipo di frequenza e di battito diverso. Noi usiamo il controllo audio e a scansione dei cuori anche come chiave. Voce, parole chiave, prova del sangue... tantissimi parametri di attivazione o blocco sono registrati con i suoi dati bioetrici, essendo lei sempre presente rispetto me o Dorde. In pratica sopra me e Dorde vi era lei come MasterKey, come ulteriori amministratori e detenetori delle chiavi,  io e mio fratello. Se è così, se lei è morta, dovremo essere entrambi presenti perchè serve questo fattore per disattivare i protocolli che prevedono i suoi dati biometrici come key principali, e settare oltre i nostri anche quello di qualcun altro... se lei è morta, non posso far altro che far inserire i tuoi. L'unico Crell che ha i protocolli per bypassare le key di Kianta è Helias, il Capo IA, ma è solo superando dei parametri di sicurezza e... ammetto che dopo tanto tempo, ho paura di fallire"

"Ma... aspetta" fece Jd "Tu e Dorde avete tutte le credenziali Master..."

"Si, è vero. Ma adesso ho la paura che per disattivare e rendere nulli quelli di Kianta,  ci sia una procedura che non ricordo bene... Cazzo,  anc he per questo non volevo che se andasse in giro. Tutto è settato su di lei per una ragione! Se lei è davvero morta... quanto lavoro, quanti test... e significa che ho mancato la parola data a quella persona..."

"Quella persona, Milan, se fosse qui ti direbbec he sei pessimo con gli impegni..." fece Jd sorridendo amaramente, portando l'altro a sospirare, dargli ragione e fare un sorriso,  lasciando solo Gask nella confusione totale.
Helias apparve in quell'istante.

"Leader, la delegazione rumena sta arrivando. ora che siete tornato di corsa dal meeting bloccato per l'accaduto, permettetemi di indirizzarvi su un consiglio" inchinandosi come regole che tutti facevano in modo formale.

"Accordato, cosa vuoi dire..."

"Vede, Leader... Tempo fa la Prima, aveva messo qui alcuni oggetti, nel caso servissero..." fece Helias, indicando con un braccio una zona dell'ampio mobile in una parete, che aveva scomparti segreti "tra questi magari... cè quello che vi serve!"

"Mi ero dimenticato di quelle cose..." fece lui e attivando il vano con un pulsante nascosto negli intagli, una ribaltina si spalancò mostrando su un cuscino di velluto alcuni oggetti, lettronici. Helias gli indicò quello che sembrava un misuratore di EMF, quello che a volte Lia tempo addietro gli faceva vedere e gli chiedeva se credeva a spiriti e fantasmi da queste cose, indicando cacciatori di fantasmi con apparecchi oblunghi con delle lucine in cima.
Milan lo prese, dubbioso, e Helias gli spiegò che si trattava di un Ilmaisin dei laboratori, un rilevatore di onde corte, toni in multifrequenza e dei segnali del Draper o blue box. Milan, controllò di nuovoil telefono, chiuse la ribaltina e si avviò alla porta, annunciando che erano giunti.
Si trovarono sulle cale del portone di ingresso in tempo per vedere  in avvicinamento le auto che avevano inviato, oscurate così che non si potesse vedere il tragitto, con i membri della delegagazione delle famiglie rumene.  Una delle auto era un carro funebre. Tre auto si fermarono a semicerchio nel grande piazzale circolare, mentre grand parte degli uomini si fermava, raggiunvea quel luogo, si univa alla folla che osservava da diverse distanze la scena.

"Jd chiama subito il dottore e digli di preparare la Lady Chapel..." mentre Jd procedeva, setnendosi dire che doveva informarlo anche di preparare una siringa con qualcosa di innocuo da iniettare. Dubbioso Jd conluse la chiamata, mentre le tre Ombre scendevano, seguite dai membri di alcune delle famiglie coinvolte e guardie del corpo.

le tre Ombre, serie e quasi spaventate, fecero il saluto e poi con un inchino profondo chiesero perdono per il fallimento dell'incarico. Celando il fastidio dal prenderli a ceffoni tutti e tre,  Milan li congedò e cheise di restare con loro, affermando che ne avrebbero parlato dopo. Ricevette i delegati e chiese al gruppo che si occupava della bara di seguirli in un luogo più consono. Si avviarono quindi oltre l'ampia e straordinaria chiesa cristiana che stava un pò lontano, ispirata in toto ad una chiesa ad una chiesa, la  principale di Marmashen in Armenia del milleottocentosettantotto, che Lia aveva visto in una fotografia, quando dovettero decidere che tipo di chiesa oltre moschea, e vide quella foto di Ohannes Kurkdjian , grande sezione rettangolare  abbandonata composta da archi, nei due lati maggiori, tetti spioventi e una torre alta con un tetto a sezioni molto particolare, cirondata da colonne. Era stata presa identica e ricostruita, comprese le colonne sottili e artistiche interne. Cèra stato un litigio con il prete che era stato assegnato, che quasi fniva male perchè pretendeva di abbatterlo e costruirlo secondo i canoni cattolici e non armeni. Lia gli disse di o accontentarsi e rendere Grazie a quell'opera straordinaria o di indarsene a pedate nel culo. Con lei la religione era o accetti  quello che cè, visto i costi di costruzione, o ciaone al prossimo. NOn esisteva che un prete o qualunque figura religiosa le mettesse piedi in testa. L'opera era grandiosa, maestosa, splendida all'interno con una parte a mosaico, una dipinta, una con statue e via dicendo, il tutto fatto da operai specializzati che gestivano i lavori e uomini che avevano preso dalla Raccolta o che conoscevano il mestiere già dei loro.
Mentre la Cappella della Signora, o Lady Chappel, era ispirata alla chiesa di St. Gregory di Abughamir, con quella forma particolare a torretta. La pianta dell'esterno era di dodici lati. Ogni lato alternava nicchie profonde e piccole finestre  Sono inseriti in strutture rettangolari a portale che sporgono dalla facciata. Le parti inferiori  contenevano iscrizioni.
Una unica grande porta presenta un interno suddiviso in sezioni e micro stanze vdivisi da pannelli apribili intagliati.
Sulle parti superiori della chiesa, le finestre nel tamburo cilindrico erano incorniciate da modanature che formavano doppie serie di arcate cieche. Il tetto conico sopra il tamburo è anche per suonare la campana porta in quella sezione, attivabile andandoci ocn una scala estensibile  o corda fino a terra.

Dopo una decina di minuti erano all'interno della cappella, che presentava al centro preciso una sorta di basso altare ruotabile, per metterlo  o in direzione della porta, in verticale, o in orizzontale. Rispetto la costruzione questo era in marmo con una struttura smontabile e metallica, girevole. Sopra vi fu adagiata la bara e dopo che i ganci vennero sbloccati, il coperchio venne tolto. Era una bara insolita, prettamente tondeggiante, aveva una base si sostegno rettangolare di una certa misura, la zona del corpo era tonda, con la zona ad arco più lunga della basetta, con un coperchio ancora più lungo del corpo, tondeggiante anche questo ma non posizonato orizzontalmente ma inclinato, in modo che togliuendo i fermi che erano posti sotto questa lunga lastra bombata, si facesse scorrere verso il basso e non alzando.

Dopo che fu fatto scorrere verso il basso ed estratto, notarono come vi erano dei binati nel corpo bombato perchè il coperchio vi scorresse, Kianta era vestita con un abito blu e bianco, un tradizionale abito da sposa rumeno. Milan si trattenne dal non ridere. Di tutti gli abiti che, a sentire il membro della famiglia che faceva le veci dei capogamiglia, era di onore e perchè le stava bene... prorpio da sposa, quell oche lei chiamava i lsacramento delle catene. Ma porc... fece lui, stringendo i denti per non ridere.
Era una sorta di tunica lunga proprio fino alla punta dei piedi, con scollo quasi rotondo, a prima vista qualcunho lo avrebbe definito medievole, tutto intero con chiusura dietro a lacci e bellissimi ricami su lato esterno delle maniche, zona corpetto e come una fascia dritta fino ai piedi dalla cita, con una bella cintura in tessuto ricamato a decoro. Le maniche erano lunche e pò scampanate, con un doppio livello di tulle.  Una sorta di nappa pendente fino a sotto la cintura di norma pendeva ma lì era fissata sotto le mani, strette tra di loro tra fiori in mani. I Capelli erano tutti boccoli a cincorniciarle la testa e il viso, con qualche fiore come gioiello tra le ciocche.
Neanche i gigli, fece Milan. Quanta panzienza, pensò, sapendo che Kianta come Lia aveva la maniacale ossessione delle cose perfette e con un motivo. Avevano almeno azzeccato colori degli abiti, pensò. Se le emttevano rosso o rosa, che affronto!
Almeno le hanno messo quello semplice, non quello assurdo con così tanti strati di parti dell'abito tradizionale che sembra di vedere degli omini Michelin multicolore  di carnevale... NO, Milan, non pensare come faceva Lia. pensa ad altro... faceva nella sua testa, perchè gli veniva da ridere e non voleva.

"Non temete. Abbiamo già svolto una parte della cerimonia funebre perchè la sua anima andasse dove doveva andare, adesso tocca a voi onorare le sue spoglie.." fece il capo del gruppo. Indossava gli abiti tipici della sua terra. Casacca decorata a mano da ricami come geometrici rossi, pantaloni sempre chiari come la casacca coperti sui fianchi da questa e inseriti negli stivali non al ginocchio nri e lucidi. Alla vita una spessissima fascia tipica. Un mantello nero e cordi rossi completava la mise sua e degli altri, che arrivava fino al bordo degli stivali, con doppio bordo, primo in rosso, poi a proseguire uina sezione che andava allargandosi nella partre bassa, che presentava tutta una decorazione a richiamare la famiglia. Non portavano i capelli tipici. Sembravano addolorati e mentre questo parlava Milan pensava.


"Scusate..." fece infine "le avete fatto una cerimonia... in che religione...!"

"La nostra, ovviamente. Grande onore, era molto amata. E' un grande dispiacere, seriamente. Le matriarche hanno fatto lutto con digiuno, volevano esser loro con le serve a vestirla ed acconciarla, ma tuoi uomini hanno detto No, da noi la vestizione è qualcosa di importante. Lasciate fare a noi questo..." fece il giovane aprendo le braccia come per dire che era questo e si scusava.

"E' stata vestita da..."

"Tuoi uomini. Quelli" disse il ragazzo indicando le tre Ombre che sudavano freddo e tenevano gli occhi puntati verso tetta "Hanno detto che ci sono usanze, vostre, per la sistemazione nella bara. Loro hanno vestito e preparato Donna Lia, e messa nella bara. Noi abbiamo dato onore alla sua anima e pregato. Per Lei..."

"Si, vero... abbiamo delle cerimonie particolari, spero che capiate..." rispose Milan fissando i tre

"Certo, certo. Per noi molto strano che uomini vestano e preparino donne, ma loro hanno detto che sono preparati anche a questo..."

"ovviamente. Ora perdonateci qualche minuto vorrei...salutare la nostra Sorella in solitudine..." ma entrò il dottore e Milan allora lo pregò di controllare.

"Dottore non crede che sia morta?" fece il giovane mentre gli altri dietro di lui parlottavano

"Vedi, grande Vladuț, noi siamo persona addestrate. In modo diverso. Ma ti prego mentre il dottore svolge il suo lavoro, mi puoi rivelare cosa è accaduto?" mentre ildottore controllava lostato di Kianta con stetoscopio e pulsazioni,  per poi prendere la siringa e fingere come avevano ordinato. In quell'istante erano entrati gli altri membri dei Capitani e alcuni dei Vecchi che rstarono sconvolti a vedere la bara e osservarono la persona che sembrava addormentata all'interno.

"Mio padre e altri capofamiglia dovevano giungere al Meeting. Così sono andati in cinque macchine con figli e l'ospite. Ma in una zona tranquilla siamo stati attaccati, alcune auto dirottate per uscire di strada in altri posti, sono stati tutti divisi. Io con altri primi figli siamo rimasti nelle residenze, come padroni di casa mentre i nostri genitori erano in viaggio. I nostri fratelli, i secondi, dovevano essere accompagnatori. Ma sono finiti in una imboscata, mio cugino sopravvissuto ha detto che l'auto dove era con Donna Lia è stata divisa da quelli dei nostri genitori. I nostri genitori sono stati raggiunti da tuoi uomini e li hanno protetti, cercando anche Donna Lia. Ma Lei era con i miei cugini, quelli che non erano stati colpiti. Ci sono state due zone diverse con scrontri a fuoco. Dobbiamo molto a Donna Lia proprio perchè lei ha prottto i miei cugini oggi in vita. I nostri padri sono riusciti a scappare con tuoi uomini e le guardie del corpo per cercarli, la macchina era rivoltata sul fianco con due cugini a terra. Pallottole. Mentre gli altri vivi erano stati mandati in un edificio vicino. Era in periferia, capannoni e costruzioni commerciali. Le nostre macchine hanno nel bagagliaio armi e fumogeni, lei li ha presi e utilizzati per proteggere i miei cugini. Ha affrontato il gruppo, quando i nostri padri sono arrivati lei era poco distante dai corpi degli assalitori, cinque morti e il suo corpo era poco più avanti. Ferita, sembrava. Invece non respirava. La Matriarche sono molto grate a Lei per aver salvato i loro figli, quelli non colpiti subito appena scesi dalla macchina. Ci dispiace molto, a loro lei piaceva. La Baba che seguono ha detto cose strane, ma lei è morta..."

"Vi ringrazio molto. Vi prego di..."

"Leader. Posso terminare il controllo con l'ultimo test digitale?" domandò il dottore, guardando Milan con un'espressione particolare.

"Certamente... scusate un attimo" disse agli ospiti, avvicinandosi alla bara mentre Gask stava là sopra a fissare il corpo, finchè no nchiese sconvolto se fosse veramente morta.

Milan gli chiese di stare tranquillo, prese l'oggeto che Helias gli aveva indicato e lo accese, poi ricordandosi le spiegazioni di David, lo avvincinò sotto il collo di Kianta,  mentre le lucine in alto lampeggiavano dal verde per passare qualche istante dopo al rosso per tre volte, poi silenzio e tuto fermo. La testa di Kianta senza esser toccata sembrò scivolare mrbidamente di poco verso sinistra, allarmando tutti. ma niente.

"QUindi è morta? E' morta sul serio?" fece Gask sconvolto,  posando le mani sul bordo e avvinandosi a guardare meglio "E' finita? E' morta? Così?"

"La Padrona della Casa è morta!" buttò lì esterrefatto Alaric, per poi sorridere "La comandante è caduta. la Signora della Dimora è caduta! Servirà il nuovo Secondo al comando. Difficile,  ma un compito che penso di poter fare... Anche la Casa Rossa o Dimora Rossa in Italia, quella che lei amava, quella costruzione di colore rosso in Lombardia che lei preferiva su tutti... avrà bisogno di un pò di colore nelle sue stanze, la frizzantezza di amore e piaceri, altro che sviolinate patetiche... sarà il gioiello che..." ma nessuno lo sentiva. Erano tutti fermi e addolorati a sentire gli ospiti, che ancora spiegavano.

"Li ha uccisi tutti, senza il colpo che non ha schivato poteva farcela..."

Kianta sussultò nella bara sbarrando gli occhi e facendo un profondo respiro. Poi un altro, Un altro ancora, con gli occhi che saettavano in ogni direzionementre , Gask urlava che era viva. Portò le mani sul bordo della bara e si issò con forza a sedere, ansimando come confusa.

"E' viva!" esclarono i delegati rumeni, sconvolti, mentre il dottore le si avvicinava. Lei si guardò intorno, gli ospiti volevano parlarle, le si avvicinarono ma Milan chiese loro cortesemnte di lasciare il dottore al suo lavoro e che più tardi, visto che era viva, lo avrebbero aggiornato. In pochi minuti furono messi alla porta in modo gentile e cordiale, li fece scortare nel salotto dedicato agli ospiti dello Chateau e si voltò verso la bara, mentre Kianta era ancora inebetitaq seduta al centro della stessa.

"Più tardi voglio sapere che cavolo avete combinato! Voglio tutto!" urlò ai tre "Quell'apparecchio ha funzionato?" domandò al dottore che controllava i segni vitali

"Si, leader. Battito regolare, polso in norma. E' disorientata ma anche la respirazione è tornata ai ritmi normali. Può darsi che sia dato dalle stoddarde, ma quell'apparecchio... ha sbloccato la blue box?" gli domandò confubulanto tra loro, mentre Gask era fermo a fuissarla ancora senza capire e Alaric continua il suo monologo.

"Porc... è viva. Le chiavi restano in mano sua... tutto resta come è... e io già mi vedevo con Luce, la strafiga italiana definita la nuova Moana, quanto ci saremmo divertiti nella Dimora Rossa... e invece la fastidiosa aquila starnazzante è ancora qui, è sopravvissuta!..." quasi con dispiacere "la posizone è ancora sua..." piagnucolando, mentre gli altri lo guardavano con disgusto.
Finchè Kianta non alzò las testa, cambiò espressione in una risentita e con un gesto veloce e fluido,  lo prese da dietro con la mossa chokehold, la presa per il collo a mezzaluna,   utilizzata dalla polizia come mossa di immobilizzazione e sottomissione e lei usava al completo, tirando la mano del braccio che stringeva verso la sua spalla opposta.

"Tu stavi già ballando sulla mia tomba... vero?!!!?... grandissimo....!" mentre questi si liberava con la contromossa chiedendo aiuto, ma veniva riacchiappato con le due mani sul collo "Ora ti ballo
io sopra la tomba, ma con te vivo!!!" buttandosi fino al bacino oltre il bordo edlla bara,  per tenerlo fermo e picchiarlo

"Fermatela...! Lasciami, scherzavo.... giuro che scherzavo..."

"Non li fermiamo?" domandò Gask a Jd "Voglio dire, è sicuro che è viva, no? E lui..."

"Se litigano significa che lei sta bene e lui è un idiota. Chiamo David perchè le faccia un check completo...." disse Milan quasi arrabbiato di cosa stavano facendo quei due e il casino, prendendo il telefono, mentre Jd sospirava e Lubo sghignazzava.

"Ma che è successo? Non era morta? Perchè..."

"Te lo spiego io..." fece Jd mentre Milan si allontanava alterato per la situazione surreale "Tu ricordi cosa è successo quella volta... quella in cui abbiamo dovuto usare quel farmaco..." gli disse pianissimo

"Si,quando..."

"Quello"... fece Jd chiudendo il discorso con un gesto mentre osservavano Kianta,  che discuteva con un dei Vecchi che cercava di evitare che Alaric venisse strozzato "Esattamente come la tua, la blue box ha molteplici funzioni, ma non tutti riescono ad esserne compatibili e sopportarla a lungo. Ti ricordi cosa disse David? la blue box, chiamata così in onore a quella famosa degli anni ottanta, fa qualcosa di simile con i  segnali elettrici del cervello.... registra i dati biometrici che possono essere utilizzati per facilitare i trattamenti in caso di malattia o infortunio, registra anche l'attività delle onde cerebrali, ma è anche programmata per agire e inviare segnali particolari al cervello in casi estremi di forte stress,  adrenalina, dolori che superano una certa soglia... E' in grado anche di mandare segnali al cervello per dire che serve un ormone specifico per aumentare o diminiure uno stato d'animo, ma anche attivare un sistema di sicurezza nel corpo!  in questo caso visto la situazione e il colpo che ha ricevuto, hanno portato la black box ad attivarsi e innescare nel cervello lo stato di blocco, ossia ha spinto il cervello ad andare in una sorta di finta morte per sospendere le funzioni vitali ed evitare il peggio. Le stoddarde invece hanno fatto il loro lavoro e anche se il proiettile è ancora dentro o meno, hanno mantenuto il corpo in funzione, bloccando l'emorragia, avviando i processi di recupero, cura e cambio delle cellule in tempo non triplo rispetto al solito, ma molto, molto rallentato..."

"Confermo. Il proiettile non l'abbiamo estratto, abbiamo solo bloccato come avevamo studiato nelle Lezioni la lesione e l'abbiamo..."

"perchè l'avete vestita voi?" sussurrò Jd per non farsi sentire "sapete che odia essere toccata e se lo scopre finite male..." pasandosi un dito intorno al collo, dandole le spalle

"Cosa volevi, capo. Che la dessimo a quele pazze antiquate e la spogliassero, le trovassero la parrucca e..."

"Ok, andate da Milan e diteglielo, spiegategli tutto. Di corsa..." fece Jd, così che mentre lei fosse distratta dal voler ammazzare male Alaric, non lo scoprisse

"Quindi è stata la blue box a fare questo? E anche con me?"

"Il problema di questi dispositivi creati da David è che... in ogni soggetto hanno azioni diverse. Hai visto cosa è accaduto quella volta quando i suoi livelli di serotonina, dopamina e ossitocina erano caduti in picchiata o non presenti, e l'adrenalina era schizzata... con lei fa questo effetto mentre tu anche nella rabbia e stati di odio e rancore,  li domini e li usi a tuo vantaggio, ma lei no... E' rarissimo ma come vedi gli effetti sono diversi. Quest aè la prima volta che va in una sorta di morte apparente, l'alta volta ricordi che sembrava in letargo e non si svegliava? ma dormiva... Con te fa lo stesso effeto? Finora non è accaduto nulla... ogni soggetto è diverso. Siete gli unici che ancora oggi dal primo giorno sono compatibili, senza rischi ne altro... quella volta in cui sembrava non sevgliarsi,  per David diepndeva da un motivo, le blue box sono suscettibili alle interferenze elettromagnetiche,   possono causare un notevole disagio a chi le indossa ma sempre in base al soggetto. Tu hai provato un pò di fastidio come le connessioni ai satelliti,  ma lei è finita giù... le emozioni e i livelli troppo alti che il cervello registra sono presi dalla blue box e nel caso per la sua programmazione, attiva o disattiva. ma è imprevedibile. Credo che David sarà comunque contento di questo sviluppo, è la prima volta che accade a Kianta e d è bastato quell'apparecchio che ferma, fa arrestare e riattivare la blue box per aver ridato impulso al cervello di risvegliarsi..."

"Vuoi scomemttere che David se ne esce come altre volte con frasi del tipo
"bah" fece Jd con una smorfia "bisogna prima pensare a questo pianeta morente, prima dello spazio. Mi auguro solo che non vi sia stato nell danno al cervello..."

"non pare..." rise Lubo

"Quindi è salva, non ha problemi... non è morta o rischia..." domandò ancor Gask preoccupato

"Stai tranquillo, finchè vuole ammazzare Alaric, allora sta benone... come dice Alaric lei ha più vite di un gatto e se hai paura che non ti possa perdonare e far pace, ne avrai di tempo..." gli disse Lubo, prima di spingerglo fuori verso Milan.

La fissava, distesa su un lato sul letto, ridendo delle tante cose accadute,  eppure sembrava che nulla fosse cambiato. Almeno non con lui. Jd, Lubo, Alaric e gli altri. Erano passati mesi eppure tutto sembrava uguale a prima.Gli pareva di essere là da anni e di colpo si rabbuiò pensando al Capo.

"Posso leggere io?"

Kianta si voltò, osservandolo oltre la spalla col broncio. Stava acnora in piedi vicino al suo letto. Aveva come semrpe lasciato le sue cose nell'angolo vicino la finestra, si era lavato e cambiato nel suo bagno , e aveva preso possesso col tappeto del centro della stanza. Quando si era stancato e aveva preteso di farle compagnia.

"Non voglio approfittare di nulla. E' stato molto comodo stare su un letto e non su tre quarti di divano..."

"non sono tre quarti di divano. Sono le tue spalle più larghe di questo,  e non ti contiene. Non dare la colpa a quel poveretto..." fissandosi seri, poi scoppiarono a ridere.

"Adniamo... da più di una settimana non fai più storie perchè dormo qui,  e mi hai permesso di dormire su un lato del letto. E ora mi cacci? Credevo di esser stato bravo nel rispettare i tuoi spazi e..."

"mi hai giurato che non ti vengono idee strane e le mani stanno apposto..."

"e ... hai detto che ti piace come leggo. Fammi leggere" sorridendo a trentadue denti

"Uff..." fece lei mettendosi a sedere e guardandolo negli occhi "Solo perchè non sei una persona negativa,  e non mi da fastidio la tua presenza, non significa che ti puoi predere altre libertà. Se fai cose che mi fanno incazzare, ti butto fuori..."

"lo so che lo faresti" sorridendo

"E dimmi che non hai bevuto prima di venire..."

"Uhm... una birra. No, facciamo due. Ma è tutto. E comunque la birra rientra nelle cose che portano alle droghe della felicità" mentre lei fissava come per dire  "Davvero! nelle lezioni cè la regola delle sei droghe della felicità e come procurarsele. Fare qualcosa che ti piace con le persone che ti piacciono. Fatto. Sono contento. Sentirsi meno solo, fatto sono qui. Fare qualcosa di tranquillizante, quasi fatto, leggo per te e mi sei amica..."

"..." fissandolo malamente "non so se sei così intelligente da farti questi pensieri mentali o cè altro dietro"

"Sono serio, mi adeguo a cosa dicono nelle Lezioni...."

"bugiardo!"

"preferisci la compagnia di Milan e Jd?" fece lui con un tono strano

"Perchè quei due? E' raro che vengano qui..."

"Intendi nel salottino o qui?" indicando la camera da letto.

Kianta lo fissò stranita, poi con sospetto e alla fine gli chiese "ma tu... cosa te ne importa chi viene qui e in quale stanza?"

"Ok... lasciamo stare. Ricominciamo... mi auto defenestro come un arakiri per punizione  o posso leggere? " vedendoloa sbuffare ma poi ridere  per poi passargli l'ebook.

Gask stava per sistemarsi sul lato più vicino al comodino, quando suonò il suo telefono. Lo prese, si sedette per leggere dandole le spalle e sbuffò lui a quel giro. Lei si allungò sulle sue spalle, con le braccia penzoloni davanti e il mento sulla spala sinistra, chiedendogli cosa non andasse.

"Che succede. Gli uomini hanno sempre qualcosa da inventarsi? Di nuovo scii con parti dei cingoli dei carri armati sulla neve? La festa degli uccelli dove vince chi fa ballare più pappagalli e uccelli della voliera , nel campo di volo,  con qualche canzone assurda? Ti hanno invitato alla gara del panino migliore? Cosa si son inventati questa volta?" ridacchiando, ma si accorse che le sue spalle erano rigide e si voltò per guardarlo in viso, inclinando la testa verso il davanti per farlo.

"No, Milan mi ha dato un incarico..."

"E a te non piace?"

"no, non è questo. E' solo che... anche se avrò supporto dai miei ragazzi, sarebbe principalmente in solitaria. E... ma mi stai smozzicando di nuovo la spalla!!"  si voltò a fissarla mentre guardando l'avviso sul telefono che teneva in mano, lei dava morsetti sui muscoli della spalla "lo stai facendo di nuovo e non te ne accordi... se mi lasci i segni dei denti e qualcuno lo vede,  pensa che faccio parte di qualche orgia cannibale..." se la rise   dandole sulla fronte due piccoli colpi con la mano quasi a pugno. lei fece una faccia colpevole quando si rese conto che di nuovo aveva morsicchiato una sua spalla e passò una mano per pulire,  facendo la vaga.

"Esagerato... mi viene di farlo, nenache ti facessi male..." scendendo dalle sue spalle e buttandosi sulla schiena sul materasso

"Alcuni uomini dicono che con le ragazze di Madame fanno questa cosaperchè..."

"NO! Non me ne frega niente di cosa fanno quei pazzoidi..."

"ok..." ridendo "comunque da quando mi hai passato quel burro la pelle la sento... forse meglio. Quindi non mi resteranno segni. Funziona così, no?" voltandosi col busto per guardarla, restando seduto a darle le spalle con il telefono in mano.
Lei parve pensare, si mise a sedere e osservò le spalle e le braccia.

"Veramnete  a me la pelle sembra come sempre. Questa mania di stare a torso nudo sotto il sole nelle stagioni calde è assurdo. Vi rovinate, sopratutto se non usate solari o protezioni. A cosa serve il lavoro di Milan nel promuovere nostri prodotti agli americani,  che stanno sotto il sole e..."

"Lo so, lo so... ma dobbiamo allenarci e fare esercitazioni, no?"

"Non dico questo..." fece lei allungandosi verso il comodino per prendere un barattolo, per poi iniziare e spalmargli sulle spalle e braccia, dove la canotta non copriva "ti avevo chiesto di fare qualcosa. I rischi per la pelle..."

"Lo so. però ormai sei tu che mi passi il burro di sopra, quindi..."

"E' burro di karitè, non burro. Se per caso dovessi parlarne con qualcuno, ti prenderebbe per uno che sto imburrando per metterlo al forno" facendolo ride tantissimo

"Ma io l'ho già detto. ho riferito che lo faccio io per cosa ho sentito alle Lezioni, e allo spaccio gliel'ho fatto vedere,  quale confezione è. Quello che importiamo a  prezzo minore delle azione sfruttatrici ma per un motivo. COmmercio equo e solidale... lo so. Adesso lo usano anche loro perchè si sono accorti che io appaio meglio di loro..."

"Il potere di questo prodotto. Puro, pieno di sostanze buone, definito l'elisir della giovinezza dalla popolazione che lo produce e vende. La notte ti aiuta a sistemare la pelle rovinata o con problemi dal sole, lavaggi e via dicendo e la rende migliore"

"Già, mi sono accorto che è meno secca e non tira..."

"Forse perchè stare sotto il sole a pelle nuda, e intendo senza protezioni, non fa bene?"

"sai una cosa?... senza incazzarti..."

"Ecco, se è così mi incazzo a priori..." fece lei massaggiandogli il burro di karità sulla schiena dopo il braccio sinisto "spara, so già che me ne pentirò a sentire roba..."

"i ragazzi mi hanno detto che, chi l'ha provato, si è sentito la pelle morbida e liscia come le cosce di una ragazza. E visto che a loro piace, dicevano, passare le mani sulla pelle più morbida di una donna, useranno iol burro per proteggersi come ora faccio io e per..."

"NO! non voglio sapere... tienitelo per te. Me ne frego di cosa fanno e pensano se è sempre legato a donne e sesso. Ancora sono incazzata per le cose che combinano,  e chi paga per riparare?"

"Dai, non fare così! Dicevano solo che dopo tempo che si sono spalmati la sera, ripassando la mano pensano di..."

"Ehi, basta! O te lo fai da solo! Anzi, quella ragazza del villaggio vicino che ti fa i lfilo, perchè non le fai un regalo con i nostri prodotti, quelli naturali come il burro di karitè o la versione deluxe che Milan usa per vendite e avvicinare certe donne...e magari te lo fai fare da lei?  la Heritage House, se lascia questo nome ha prodotti ottimi per un regalo..."

"La linea on bocce di  vetro opalino o plastica? "

"Si, cè la versione Etude e quella Princess. La Etude è in plastica, mentre l'altra in vetro opaco o opalino. Ti ricordi quelli ha fatto vedere? In versione rosa principessa o bianco perlescente.Ispirati alla stravaganza barocca di Maria Antonietta, sono la rivisitazione moderna di veri set da toilette, te lo sto dicendo nel caso lo trovi un bel regalo, visto anche il prezzo. Anche se non so per quella ragazza mi sembra troppo delicata per... .L'opulenza e l'eleganza in bianco con dettagli in argento e un'altra, in rosa con dettagli in oro rosa. Non lo so mi è sembrata semplice rispetto a questi affatti che lui ha voluito fare per le donne che non dicono mai ai sogni..." ripetà dall'opuscolo che lui aveva preparato come prova"

"Mi ricordo vagamente, perchè non mi interessavano. Sicura che siano un bel regalo?"

"perchè no... ci sono rossetti, ciprie, blush, terre, profumo, specchi...a me non sono dispiaciuti, Hanno forme moderne ma con richiami come i rilievi e i piedini in barocco. I pomelli e l ostemma a sigillo in ceralacca in argento o oro rosa. A me piace solo la scatolina della cipria o blush, che sono simili, cambia solo la dimensione. Solo che odio il rosa e quello in bianco e argento mi piace in vetro ma ho paura che si rompa... anche la finitura vellutata è bellissima al tocco e anche quella in plastica, riciclata e trattata ovviamente, è belllissima da toccare. Anche i prodotti all'interno sono fatti da noi e di primissima qualità, ecco anche il prezzo. Ma ho chiesto a Milan di pensare a una linea magari più economica..."

"E che cosa dovrei prenderle?"

"Rossetti no, i colori vanno per compatibilità con pelle,  come tonalità e sottotono, a volte molte donne li usano di un colore per adattarsi alla mise... non conviene. Ti direi cipria o blush per il contenutore carino, un mezzo ovale con piedini a tre..."

"Ma non ci sono colori anche lì? E il profumo? O specchio?"

"A te quanto piace..." gli fece avvicinandosi al suo orecchio mentre era arrivata al braccio destro "dipende da quanto ti piace e che colpo vuoi fare. Non intendo a livello di soldi, anche se... se prendi quello in vetro,  costicchia...Ma la confezione del profumo  è con la base fino a metà in sfaccettato e un grosso pouf in tessuto da preme per far uscire nuvole di prodotto. Raffinato, frangranza a scelta... ricordati che qui puoi chiedere di farti mettere all'interno quello che vuoi. peonia, rosa, lavanda... qualsiasi cosa a te e Milan non ti è negata. Puoi vedere che fiori o tipo di odori le piacciono e fartene fare uno personalizzato. Oppure puoi attendere la versione ispirata a Roma o l'età romana. La sta preprando e sarà tutta avorio, oro, qualcosa di rosa... sto cavolo di rosa... e profili di donne stile cameo come logo. Poi i rilievi con simboli o pallini come in quelli originali antichi... Anche questi ispirati a oggetti in quello stile reali però modernizzati in due tipi, vetro e plastica...Quello in vetro di stampo romano mi piace molto. Invece di mezzo ovale con un coperchio leggermente spiovente con una sfera come alza coperchio, è una sfera precisa con una base tipo coppa con rilievi, il bordo che vidide la sfera è contornata di oro o oro rosa e un cameo scuro o bianco con bordino a pallini. E come apri coperchio..."

"Non lo so, adesso sono confuso su cosa regalarle..."

"Te lo ripeto, dipende da quanto ti piace. Andate d'accordo quando vai a consegnare prodotti o prendere quelli in scambio, è sempre ben vestita e profumata ad accoglierti a casa del padre, così avvocato mi pare non so, per firmare le carte... a te sembra piacere..." ridendo "quindi perchè non vedere che cosa dimostra se ci provi... almeno non è una pazza... se invece vuoi andarci piano, ne prendi uno già pronto, altrimenti se ti piace davvero tanto, vai di personalizzato..."

"Ma io non ci capisco nulla di queste cose. i fiori magari si, è divertente lavorare fiori pressati e vedere come vengono rispetto i freschi, o portarli alle botteghe per composizioni, prodotto in resine o in vetro. o usarli nel prodotto fresco per decorare le pareti per i rilievi... O anche la bottega profumiera. Con quei grossi decanter e contenitori in vetro dove fermentano i fiori o estraggono oli... vederli è una cosa, saperne abbastanza è un'altra. Ormai anche con i saponi mi sono abituato ai tuoi. E' divertente  usarli in base a come ti gira come fai tu. il tuo proferito è verbena, non quella chimica che sa più di limone di quelli industriali, ma proprio la pianta... oggi lavanda, domani cannella, di sera preferisci verbena, quando fa troppo caldo arancia... ho notato che non cambi mai queste profumazioni..."

"Mi piacciono questi. Li cambio quando mi va, ma preferisco verbena fra tutti. Ho notato con disappunto se posso dire che hai cominciato a sfruttarli tanto i miei saponi, tanto che ho trovato a qualte qualche pelo...per fortuna nella saponetta delle gambe"

"Scusa... cerco di fare attenzione ma qualche pelo delle gambe ci scappa. ma è solo di qauello, eh! Per mia fortuna rispetto altri ragazzi che sono coperti, io su braccia, petto e schiena non ne ho. E veramente pochi in altre parti. Solo qualcuno sulle gambe,  ma così pochi che non mi va ti toglierli sempre... scusa, farò più attenzione. Però, non per essere come Alaric, ma hai saponetta per zona dai fianchi in su e saponetta per sole gambe... come le tovaglie. ogni volta resto un pò confuso perchè tu usi una per il corpo e viso fino ai fianchi, per gambe e piedi un'altra e un'altra ancora per l'intimo. Un tantino troppo...?!?"

"Ti ricordi che questa è la mia stanza? Mia stanza, mie regole. E poi non è vero troppo, nelle regole di pulizia e igiene cè scritto che sarebbe saggio non usare la stessa tovaglietta con cui ci si lavano e asciugano i piedi per usarla per altre cose, anzi, altre zone del corpo, perchè batteri e altro che ci sono naturalmente nei piedi non vanno d'accordo con altre parti... O meglio, sono dannosi per altre zone del corpo. Così ocme ci sono donne che non sanno lavarsi le parti intime e lo fanno nel modo sbagliato, portando dal dietro al davanti e hanno tutti i problemi... Come so cosa so? Perchè Lia aveva lasciato un resoconto su igiene e cura di se, parlando di come lavarsi nel modo giusto, la spugna, gli asciugamani per cose diverse così da non portare ciò che sta su gambe e piedi in altre zone, i prodotti come il burro di karite e tanto altro. E' quel testo che nessuno legge tra l'altro... e dirai, ma come sa queste cose? le avrà insegnato la madre. No, lei sa quello che sa per esperienze personali, cosa le ha insegnato sua madre? A odiare la gente, stare tipo isolati nella loro casetta di merda dove tutti, tutti là fuori sono cattivi, a dire puttana e cosce aperte a ogni donna e ragazza e altro e altro. Per questo odiava la famiglia e le madri e padri che non sapendo nenache loro come vivere, le basi, si mettono a fare guide di vita... "

"Io ho letto quel libriccino ma ammetto di aver imparato più con te,  che mi spiegavi e mi dicevi cosa fare e non fare,  che..."

"Ecco il problema. Il pacifico mondo cirocscritto che la gente si crea. Cè un testo che ti spiega le cose, cosa fare e cosa no nfare per mandare a quel paese germi e batteri e quant'altro, ma no, meglio fare di testa propria. Cè pure scritto come rasarsi se no nsi vuole usare ceretta o filo arabo certe zone,  evitando rossori o peggio... invece si passano le lamette dove ci vuole delicatezza usando pure il sapone normale per mani e corpo... quando la testa non funziona..." fece lei sbattendosi la punta delle dita sulla fronte irata

"Si, motli finiscono per sembrare polli appena spennati o hanno crescite sottopelle dei peli,  o peggio , ogni poro ha 'infezione..."

"E che non lo so... là cè scritto tutto. Ne fece mettere pure una copia idrofuga così che è sempre leggibile, appena con una catenella per tutti... e poi si combinano come se per sadicità qualcuno abbia preso i loro cespugli ascellari o peggio, perchè sono pure narcisi da spelarsi ovunque, trovandosi però a dover mettere creme su creme per arginare le cazzate... cosa si vuole a fare cosa cè scritto? Osemplicemetne accorciare, e il dottore consegna resoconti di cure e trattamenti allucinanti. prima, mesi prima, erano sessuali e di igiene, per fortuna sono drasticfamente calati grazie alle Lezioni e alla crudezza con cui gli si mostrano immagini e video così gli si imprime bene la conseguenza delle cose..."

"Io non ho molti peli, ma non è dannoso toglierli ovunque?"

"Nah, basta una volta al mese e sapere come comportarsi prima e dopo la rasatura. Se non ci si vuol rasare, si accorcia. Ci sono strumenti apposta per quelle zone, non ci vuole niente, un centimetro maxe non lunghi un chilometro..."

"E' per questo che fai così? Che ti depili tutto tranne lì che li accorci solo?" domandò lui, restando con busto girato a guardarla, mentre lei spostò gli occhi velocemente con sguardo arrabbiato

"Ecco perchè odio quando tu ti comporti in modo tranquillo in pratica, in casa mia..."

"Camera... e comunque non è stato in queste settimane proprio, ma la prima volta sul confine con la Turchia. Ricordi cosa stavi ocmbinando mentre ti levavi lo schifo delle fogne?" ridendo

"Smettila, non è divertente. L'acqua era gelida, avevo sicuro di tutto indosso, mi viene il nervoso se mi vedo sporca sui vestiti o addosso... non è carino prenderti gioco di me!"

"non ti sto prendendo in giro. Però dai, non è da tutti giorni vedere una persona che fa quei segmenti di danza mentre fa la doccia..."

"Errore! Sotto la doccia voi uomini vi vedete mai? Cosa fate, cantate e via dicendo..."

"mh" fece lui aggrottando le sopracciglia "Alaric dice sempre che è sicuro che tu spii..."

"Ma va..." fece lei mostrando disgusto "Anche tu? Non sono una guardona. Lui è un voyeur, non io. Non sai cosa combina nella Casa della seta, lo so cosa combina. Vuole cercare di spiare la gente così ha carte al suo arco per tenersi legati i tizi che possono leccargli il culo e avere un gruppetto più numeroso. Quanto volte l'ho beccato! Ci sono telecamere, ma ho i miei informatori... cosa combinano in quei bagni, altro che quell oche facevo io quella volta. Pe una volta, una, che facevo quello per dissociarmi e non sentire il freddo..."

"Insomma quello che si insegna per resistere alle torture...?"

"Vedi che quando vuoi ci arrivi?" fece lei con un cenno del capo "o meglio, è qualcosa di simile. Quello che faceva Lia e faccio io,  è un pò diverso ma il senso è quello. E rifaccio la stessa cosa quando sono sul campo..."

"Che Milan non vuole... ogni volta sembra perdere un pezzo di vita quando scopre che sei in qualche parte o che ci sei stata"

"A me non piace stare nelle retrovie come fa lui o i  Vecchi. Resta il fatto che la dissociazione di quel giorno sotto l'acqua mi serviva, ho un ceerto fastidio con le temperature troppo basse o troppo alte. E trovo ancora oggi vergognoso che tu stessi lì a fissarmi..."

"OK, scusa per la millesima volta. però lì ho ho avuto la conferma che quella donna in bianco o blu o insieme, eri tu. prima vedevo la cavigliera, gli anelli, certi atteggiamenti e i movimenti della braccia, e poi mentre ti lavavi ho notato il neo al centro della schiena e ho capito, visto anche che accennavi quelle stesse movenze di danza. L'unico che sembra ancora non capire è Alaric..."

"Come per tante cose..."

"Ti piace così tanto ballare quella roba?"

"Si, non so perchè... nel senso mi viene naturale, mi piace... ma non cambiare discorso. La tua mania di fare qui come vuoi non mi piace e te lo dico sempre..."

"Ma se fossi tu a venire nella mia, saresti come a casa tua... qualè il problema? Inooltre tu stessa sei pro nudismo perchè pensi che i tabù religiosi hanno portato al peggio e che secondo statistiche non vi sono abusi da persone che lo sono..."

"Ok, per gl ialtri. NOn per me. Se è una cosa libera e che no ndanneggia altri, va bene. Non mi scorcerto affatto per i lnudismo seppur trovo i maschi ridicoli nudi e le donne attualmnete con il topless solo per farsi vedere e non sentirsi al naturale col proprio corpo. Chi fa topless ma non va in spiagge nudiste è idiota, punto. E mi fa ridere quando le stesse urlano sconvolte o al contrario trattano malissimo i maschi le guardano... cazzo, sei in una spiaggia pubblica, ti esci tutto di fuori perchè devi fare abbronzatura integrale in una società stronza e tacci di maniaco chiunque ti guardi... hai una bella faccia di cazzo, posso dirlo? Odio ste donne così che prima si vestono perchè vogliono attirare ogni sguardo però poi smerdano l'uomo solo perchè guarda. Finchè guarda mi sta bene, sono uomini che ci dobbiamo fare, ma non lamentarti poi se tentato di approcciarti. Cambia la società in un altro modo, fai l'attivista, sensibilizza la gente sul fatto che i corpi umani no nsono trofei, oggetti sessuali e non rendere quei piccoli goblin di merda che sono i tuo ifigli maschi degli stronzi che non considerano il valore di una persona in tante sfacettature ma crescilo come piccol ostronzo, e tua figlia una merda che bullizza peggio dei maschi le altre... allora in quel caso ti do ragione se vuoi vestirti come vuoi. Ma se segui la moda del . Prima fanno le pudiche e bigotte contro le altre in generale e poi urlano di stupro e stalking perun approccio, da un uomo cresciuto da un padre coglione in generale che non ha isnegnato al figlio il rispetto e il non seguire altri stronzi come gruppo in mentalità di merda, e da una madre stronza in generale perchè anche lei invece di insegnare che ogni donna, visto che lei lo è pure, va rispettata ma giudica e isnegna col suo atteggiamento che tutte le donne tranne la mammina sono troie. Mi spiace ma questo è quello che ho visto e noto sempre. In casi di stupro nei licei o università è acclarato che le madre degli stronzi maschi danno della troia alla figlia di altri e questo mi fa schifo. Così come mi fa schifo che dicano che vogliono divertirsi sfondandosi di alcool, maschi e femnine, parità sempre, e poi però cono così fatti che no nricordano niente, cosa hanno fatto e che abusi gli hanno fatto e poi hanno traumi... ma andate a fanculo! Un moemnto di divertimento e allegria va ricordato, non che ti sfondi letteralmente di bottiglie di alcool come fossero aranciata e poi folli sbronzi  a fare stronzate o subire cose! E sarebbbe divertomento, bella festa, momento da ricordare... e poi la gente si stupisce che le nuove generazioni sono peggio. Se prima si educava da cani ora proprio non cè un adulto sano mentalmente che possa essere di esempio. E sai cosa? Senza una doverosa educazione sessuale nelle scuole sono ritornati all'apica hiv, sifilide..."

"Si lo so. Me lo hanno detto quando mi hanno fatto visitare ogni angolo di qui e mi parlavano che esiste la Casa della Seta,  per evitare che i ragazzi giocassero alle esplorazioni prendendosi intanto malattie. Mi hanno anche raccontato che una certa persona che ti somigliava, aveva fatto un casino agli uomini che andavano a escort a Parigi e che trovava uno schifo il non usare protezioni,  ma peggio fare certe cose a quelle ragazze con la bocca rischiando di tutto. Il casino che fece schiaffeggiandoli e inveendo contro di loro per i risultati di cosa si erano presi, peggio alla bocca..."

"Se lo meritano. Adesso quei cretini stanno bene grazie alle cure, non per tutto, ma il peggio è passato.... ma sono un rischio per altri perchè possono contagiare. Anche nei resoconti è riportato l'episodio, e non unico, in cui la sua rabbia per la leggerezza di cosa combinavano fu così grande da letteralmente prednerli a ceffoni una volta, e picchiarli con le briglie del cavallo tornando dalla stalla, per aver saputo che cèrano nuovi infetti. Incazzata nera chiamò subito Madame e Milan e creò l'accordo. Tutte le ragazze e ragazzi che lavorano per l'accordo, quindi dando prestazioni, devono avere ogni settimana la carta verde che attesta che non hanno nulla, neanche come positivi ma senza sintomi, rischiando di contagiare. Le regole dicono che si dovrebbe usare protezione ed evitare certe pratiche a meno che non si faccia richiesta diciamo, quindi si sa cosa fanno, per controllar emeglio ed arginare problemi. Cè anche scritto tutto il wsuo terrore di pidocchi e piattole. Racconta all'inizio che alcuni uomini si facevano i cavoli loro da avere perfino i pidocchi, usando i mezzi in comune con altri rishciando di  lasciarli sui sedili... la sua esperienza con quelle scene di quegli animaletti che se la spassava sulle teste degli imbecilli , la urtò parecchio. A causa del suo passato aveva paure e fobie, che prima non aveva, e non avendo mai avuto a che fare con i pidocchi, le venne il terrore che per qualsiasi motivo gliele passessero. COsì mise tutti a patti con le nuove regole di pulziia e controllo dell'igiene, ok a capelli lunghi di qualuqnue lunghezza ma senza schifi in mezzo. Taglio e sterilizzazione di quelli che li avevano, aveva urlato di prendere provvedimenti seri contro chi li aveva e pure le piattole per le donne con cui andavano, tanto che pure Jd a volte ricorda il momento in cui chiese a Lubo un lanciafiamme o con quello in mano minacciò tutti di pulire lei il problema, fregandosene delle ustioni ma che o decidevano per il bene di tutti e loro o avrebbe fatto a testa sua. E aveva anche ragione, direi"

"Si, per quello si. Anche quando ero ragazzo cèra questa cose e ci rasavano per preveinre i lporoblema" fece lui vedendola fissarlo in modo strano "è stato anni fa, poi con il Capo vivevo in un ambiente migliore..."

"Si, in quel posto che sembrava la versione tarocca della grecia... era migliore perfino la casa in stile greco che Sissi volle..."

"Un pò esagerato ma non era male. Ma con lui la pulizia cèra, diciamo un pò come per te e Lei. Perfino la lucidatrice..."

"Una delle poche cose buone! Quel tizio ad arancina è uno stronzo totale. Chissà che fine gli ha fatto fare quella persona... quella persona ignota, che ha ucciso quello stronzo proprio nei giorni in cui tu sei scappato via,  dopo quella conversazione e ti hanno visto andartene con una sacca... e poi sei tornato, dando a Milan quelle cose,  dicendo che sei arrivato proprio stranamente quando era stato accoppato..." disse in certi toni fissandolko freddamente negli occhi

"perchè sei ancora così dura con questa storia? E' finita bene, abbiamo ottenuto ciò che ci interessava e posso ritenermi soddisfatto perchè... non ho più un passato negativo che può tenermi legato. Ora sto qui, con voi, cambieremo le cose..." le disse abbassandosi dopo essersi voltato ancora strofinando la fronte con quella di lei

"Quel giorno che te ne sei andato, pensavo seriamente che avessi fatto qualche stronzata per la colpa... perchè ti avevo fatto capire che sospettavo ed eri scappato prima che lo confermassi..."

"Anhe se fosse vero, è finita. SOno tornato e con me ho portato la cancellazione di un problema. Non era cosa volevi?"

"Tu affermi che è stato un caso che fossi tornato, trovandolo morto... proprio quando ti avevo esternato di nuovo le mie accuse, seppur amici ti avevo detto che sospettavo ancora..."

"Perchè ripensarci, sono qui, sono tornato, ho annunciato la cosa... fermarlo era quello che volevi..."

"..." kianta lo fisso come addolorata della cosa, poi fece una domanda, guardandolo con occhi tristi e quasi carucci "Lo hai fatto perchè io lo volevo? E' questo che stai dicendo? Che è accaduto per me e hai fatto ciò per me?"

"Io non ho mai detto di aver fatto qualcosa" le disse gentilmente stando sempre abbassato vicino a lei "comunque se tu volessi qualcosa, la farei. Se ti rendesse contenta, si, lo farei..."

Kianta rimase come a riflettere,  osservando altrove, poi lo riguardò con lo stesso sguardo, quasi bisbigliando in modo dolce e con occhioni tristi "quindi mi stai dicendo che se io desiderassi qualcosa, che se te la chiedessi o meno, tu lo faresti? Senza remore?"

"..." guardandola poi sorridendo "siamo amici, no? Se cè qualcosa che ti rende triste o felice, lo farei..."

"Se ti domandassi una certa cosa, adesso, tu la feresti, per me? Qualsiasi cosa?" domandò dolcemente con un certo sguardo, e Gask la guardò avvicinandosi di più, spostando per un attimo gli occhi verso la sua bocca.
Kianta fece una faccia come di delusione, sbuffò e si alzò allontandosi da lui, che rimase su un gomito e la guardava come sorpreso. lei si stirnse con le braccia conserte e si avvicinò alla finestra , mostrando un broncio deluso. Poi si voltò verso di lui, quasi arrabbiata

"E' così? Indipendentemnete da tante cose, tu faresti chissà cosa perchè cè un tizio o una situazione che non mi piacciono,  e tu agiresti? Se io volessi rimettere in riga Alaric o qualche stronzo come il  Capo, tu lo faresti? E' questo che stai dicendo?"

"Non capisco il problema, che ti succede? Quando accade qualocosa di brutto agli altri, quando vedi un abuso o un delitto,  ti fai taciturna e ti isoli. NOn ombrosa e parecchio riservata come Lia a quanto pare, ma ti vengono queste situazioni. Ti chiudi in te e basta. O quando qualcosa ti rende contenta o felice sei addirittura accondiscendente per stare con gli altri, cenare alle gradinate, andare in giro.... se ci sono cose che ti rendono triste o felice, perchè non dovrei sistemarle? Se tu mi chiedessi qualcosa, certo lo farei..."

"Così non va... non va per niente bene..."

"Cosa non va..." anzandosi in piedi e fissandola

"per due sbattimenti di ciglia e le azioni di bimba scema, ti fai fregare e affermi che fai tutto ciò che ti si dice, magari beccato dagli ormoni? E' questo che dici? Ma non è solo questo. Come puoi dire che faresti qualsiasi cosa per me? Tu non dovresti dirlo, non importa che tipo di affetti ti lega a me, ci sono dei limiti sull'agire per qualcun altro. Uccidere, usare gli altri, rubare, fare cose negative..." fece lei muovendosi al suo solito in una sorta di cerchio, adirata "non trovo sia giusto pensare di fare qualcosa per me,  agendo in un certo modo. Io non voglio. Se fosse come fu per Lia, finalmente una persona da amarla così tanto da fare la cosa che più voleva, che la rendesse libera e felice, consocendola e sapendo che non cèra altro da fare... avrei detto ok, fin qui ci sono. Una prova d'amore e d'affetto enorme è lasciare andare l'altra persona,  e nel caso aiutarla solo per confermare che tutto è andato come doveva, studiando la cosa così da risultare pulito.... Ma non accetto che si facciano cose per me solo perchè a te è venuta l'esuberanza da agire di testa tua. Te ne sei andato per i fatti tuoi e non va bene. Senza dire ninete, senza avvisare, ti sei preso le tue cose,  e io avevo paura che avessi capito di essere alle strette e stessi scappando. Anche perchè sappiamo tutti e d ue che se ciò che credevo e pensavo fosse vero,  Milan ne sarebbe stato addolorato..." guardandolo negli occhi "e poi senza farti sentire, sparire dai radar, tornare con quelli in mano e dire che era tutto ok, povero Capo ma evviva sono senza legami... e ora mi dici che lo hai fatto per me? Serio? Mi stai dicendo che per cosa tu pensi di provare per me, sia lecito fare cose? Anche che io no naccetto? E poi non guardarmi così, perchè ti ho detto e ripetuto dall'inizio che in me puoi trovare una spalla e compagna che ti guarda la schiena, sempre... siamo amici speciali ma ci sono cose che io non posso darti e che devi stare con mani e pensieri a posto. Se davvero provi qualcosa per me, se cè davveero del sentimento per me, se mi rispetti e... ti ho visto che volevi fare qualche stronzata!... O fai pace e patta con questo o... O sei fuori. non puoi comportarti  come hai fatto poco fa,  solo perchè ti parlavo vellutamente e  usavo la tecnica che le donne sfruttano per essere desiderabili e avere cosa vogliono.... io speravo che tu non ci cascassi, che quest'altra sensazione che ti stavi legando troppo... No, non puoi dire che mi vuoi bene così tanto da arrivare a certe cose. Non lo fece neanche Lia, che aveva tutte le ragioni per portare avanti quella frase che diceva sempre, rendendo dannati gli altri come fu per lei,  ma dopo atroci sofferenze. Lei non uccise nessuno,  perchè no nera da lei e perchè era una persona corretta. Perfino con Rò non riuscì a reggere l'obbligo di darsi,  perchè così lui fosse felice ma lei ne soffriva, anzi ne uscì così distrutta da quelle due esperienze che odiò il sesso e la vicinanza degli uomini. E io non sento di provare niente... non mi viene, non voglio, non ti azzardare a rifare quell oche volevi fare perchè ti sbatto fuori!" urlò incavolata nera

"Aspetta. Io non..."

"No, non mentire. L'ho visto. Sai bene che io non riesco a tollerare certi atteggiamenti e mani lunghe. Mi fa stare male, non voglio avere niente a fare con quello che tu hai in mente, perchè  inutile mentire. Se vuoi restarmi amico, non esagerare. Accetto la vicinanza e qualche segno d'affetto ma non quello..."

"Ma capisci che ciò che ti stai trascinando della personalità originale non è un bene... ?... capisco che lei aveva traumi, è comprensibile che alla fine dopo pressioni da tutti e da lui, abbiamo deciso di vedere quant fosse bello e cè rimasta bruciata. Ma tu sei una perosnalità nuova e pure Alaric con Jd e gli altri, dice che è assurdo che tic, manie e paure ci siano ancora..."

"E se anche fosse, se non provo niente e ho voglia di ... anche solo di provare, è una colpa?"

"No, non è una colpa tua, solo che fai sentire in colpa me..."

"Ma andiamo! Da quando ho accettato di cancellare il prima, anche dopo cosa hai fatto quel primo giorno, non dimentichiamolo, sei entrato qui quel giorno per quella ferita, non ti sei più schiodato. perchè eri tu...  per ciò che hai dimostrato, ho rafforzato l'amicizia, ti ho aiutato quando ne avevi biosgno, ti ho ospitato perchè dicevi che ti sentivi solo dopo il cambio di vita... ma non puoi dirmi che non è normale quello che provo di paura e repulsione, non tu tra l'altro! Tu sei il primo che dovrebbe capire!"

"E infatti capisco, però io..."

"Se tu  provi qualcosa verso di me che a me non va, non comportarti così, perchè fai esattamente cosa fece Rò. Lei lo scacciò, non gli parlò più perchè invece di capire, di vedere quanto stesse male che invece di  tutte le belle parole di sistenersi a vicenda e vivere momenti insieme, pretendeva, rompeva le scatole, accusava lei di non mostrare affetto dopo tutto ciò che proprio Lia aveva fatto! Con la scusa della sua ex, se lo era, e dei fratelli di lei che mettevano zizzania con chi conoscesse quando fu la stronza della ex a lasciarlo perchè senza lavoro e faceva brutto per la sua fottuta reputazione, non era possibile mai vedersi. Per strada no o li vedevano, fare qualcosa insieme ma mai o li vedono, giocare insieme ai videogame finalmente che era sempre sola no perchè lui no naveva soldi per i giochi o se con le console che lei non aveva, no a casa di lui perchè i genitori stravedevano per la ex e volevano che si riconciliasse dopo che lo smerdava sempre. Però guarda caso era sempre disponibile e pronto la sera ad appartarsi in posti loschi e bui dicendo che non ci faceva niente, facevano roba ed era tutto ok. Glielo diceva ogni giorno, ogni volta ma lei non voleva. Una volta che voleva che la accompagnasse in uhna città vicina per una cosa della palestra e quindi passando del tempo con lei prima aveva promesso, poi però appena lei era pronta e aver aspettato inutilmente, a telefono l'ha smerdata perchè lui aveva cose da fare, la rimproverò al telefono facendola sentire una merda, finchè dopo quelle due volte in cui pure si offese perchè lei era terrorizzata dai suoi modi, tra le altre cose, non mise insieme tutto e lo mandò a quel paese. Lei non ha accettato che dovesse abbassarsi a darsi perchè qualcuno stesse con lei, che perchè non desse allora fosse giusto trattarla da schifo, si è portata nell'ipotetica tomba l oschifo nel sentire sua madre ogni volta dire che il suo di sposarsi e fare figli lo aveva fatto e toccava a lei. Insoma una vita a dirle che se faceva qualcosa, che facesse roba e che la gente parlasse e peggio se come altre restava incinta senza matrimonio, era una buttana, sempre a dirle che cosa era se e così, ma erano tranquilli nel dirle che se non si sposava e la dava per far figli er auna cosa tremenda. E io non sono interessata a sapere se me lo porto da lei, io non voglio essere toccata in quei modi, non mi interessa avere un'amante, non voglio gente intorno che pensa che se fa l'idiota ci può scappare qualcosa. Io non mi abbasso come lei, pur di avere qualcuno vicino, a fare cose che non voglio o mi fanno paura. Non voglio figli. Dopo cosa ho visto con il nostro lavoro, e cosa hanno detto quelle donne, io non voglio e basta!" urlò girandosi a guardare la finestra, sbuffando, per poi finire quasi a piangere lamentandosi "Io volevo solo qualcuno che mi stesse vicino perchè io ero io, che fosse felice di me e che ci fossi, non per cosa dessi o non dessi. Invece sia là fuori che qui è sempre lo stesso. Si riduce tutto la sesso, sia come reputazione che affezione..."


"Non è così e lo sai. Sai che anche io..."

"Eppure lo vedo quando cerchi di avvicinarti troppo! Ora mi abbracci, strofini guance e fronte su di me, e poi cosa?... Fin lì ok, passi, non è affatto brutto, ma smettila di..."

"E' perchè ti voglio bene..."

"Sempre con questa storia che tutti dite. Non ti prendo a pugni solo perchè sei tu e per i tuoi di problemi, ma al solito solo perchè secondo i dati biometrici sono nata femmina, se voglio affetto, devo per forza... andate a fanculo tutti! Io voglio affetto, senza stronzate se non mi va, e sembra sempre un miraggio... nessuno che viva la vita con gioia e felicità con altri vicino, perchè è quella persona, senza lo schifoso sesso in mezzo i piedi. Prima si fanno promesse anche davanti al cavolo di Dio, e poi chi se enfrega lei non mi piace più, non provo più niente, o peggio a furia di darla o fare figli non è come piace più,  quindi si cercano altre , come se l'amore e affezione siano concatenate solo a quello. Solo io e Milan, un pò Jd, siamo diversi dagli altri?"

"Ehi... andiamo. Si che non è così per me..." fece lui avvicinandosi e tirandola a sè, con una mano sulla nuca per stringerla a lui, appoggiata al suo petto"Non è per quello che..."

"stai zitto" stringendosi a lui, con le braccia intorno al busto "Sei quello che mi ha spinta ad avvicinarmi di più agli uomini perchè dicevi che meritavano una schance di fiducia, , a passare del tempo in mezzo a loro , ma io non sono come te. la gnete, compresi i nostri, tendono sempre a giudicare e vedere le persone come la loro testa dice. E se ti avvicini, poi hanno pretese, giudicano.... loro non mi vedono che come pensano loro... io non piaccio a nessuno, esattamente  come fu per lei perchè non so come, la gente decifra i nostri ocmportamenti sempre in modo diverso..."

"Non mi sembra. Milan, i veterani, Madame, quei quattro, gli artisti..."

"Si, ma tu lo hai visto lgi altri? Sono guardinghi, tirati, pensano che sia come uan biscia pronta a mordere. Per loro sono una figura autoritaria me da tenere sotto controllo neanche fossi la signorina Sottermaier di Heidi... un generale stronzo... Se io faccio le cose, è per un motivo, non perchè sono stronza... So che al mondo non si può piacere a nessuno, ma non voglio dove fingere e interpretare qualcun altro,  solo perchè mi avvicini a quelli come te e Jd, che piacete sempre e... un pò come fu Zay per Lia. Zay diceva sempre che tutti la odiavano, aveva nemici quando invece vedevo che alla fine tranne pochissimi, tutti le volessero bene, sembravano felici che ci fosse, in irlanda attirava subito le simpatie della gente. Tu e Jd siete Capitani, eppure vi trattano con rispetto, ammirazione perfino ma questo in modo formale quando serve o quando dite loro qualcosa. Per il resto sono vostri amici, vi vogliono bene, vi vogliono in mezzo a loro... io non sono niente di tutto ciò, ma anzi devo dimostrare sempre e sempre... e no nvoglio!"

"Non puoi ancorarti alle paure che hai dentro. Anche se Milan avesse ragione e tutto ciò che hai anche tu esiste perc hè sono radicati fin nell'anima,  e la disattivazione della prima personalità è avvenuta in modo corretto... prova as dare agli altri delle chance. Le hai date a me..."

"Si li ho dati a te, ma anche tu stai virando nella direzione per cui mostri cosa pensi. E ho paura che finirà come con Rò, di nuovo solitudine, delusione, compromessi dove se no do cosa gli altri vogliono, io non avrò nessuno vicino. Come faccio ad esser certa che tu non sia come tutti gli altri?"

"per il mio passato so bene..."

Il telefono di Kianta squillò di colpo e lei si staccò subito e con forza, andando a vedere. Sospirò e chiamò, parlò in francese con qualcuno dando un apputnamento, poi dopo aver poggiato il telefono sul comodino, voltò il viso verso di lui, con un broncio.

"Chi cera? Milan?" le domandò, un pò preoccuoato

"No, Léandre. Domani verrà come ogni mese a sistemarmi i capelli per il taglio, colore e stiratura..."

"Taglio, colore e stiratura?... perchè?"

"Come perchè... perchè la ricresciuta avanza, le nuove sezioni cresciute tornano alla forma originale..." alzando le spalle come oer dire ovvio

"In che senso" fece lui confuso, meritandosi un'occhiata perplessa di lei

"Che il colore originale si fa strada dopo un mese e che se non mi stira i capelli divento una pecora..."

"Ti colori i capelli?" domandò fissandola "ti diventano a pecora?"

"ma tu dove vivi? Non ti sei accorto dai ritratti e l'aspetto dello sprite di Legeia, che cè qualcosa di diverso?"

"Legeia... si so  che tranne il volto è una rappresentazione del lato latentedi Lia... e te, come aspetto... ma... quindi quello non è il tuo colore e non hai i capelli lisci? Quindi non erano pettinati in quel modo apposta?"

"No, ovvio. il mio colore naturale è due toni più scuro e i miei capelli sono ricci a boccoli. Come hai visto nei ritratti di Lia,  in Legeia"

"Mh, come quel ritratto nascosto dietro Milan nell'ingresso? Ancora non ci dormo la notte!"

"Esagerato. La prima versione del ritratto di Milan mostrava il dualismo dei Padroni della Casa. Di giorno Lia, di notte Milan. Era per questo che con colori particolari e uv, di notte o con le lampade in quella modalità, il ritratto di Signora di Zamok o Novymir. Visibile solo in determinate circostanze, alcuni dicono di aver visto un ritratto diverso da quello di Milan le notti di forti temporali e per Milan è per la luce dei fulmini. Poi fece fare una modifica segreta al muro dove cè il gigante quadro di Milan, facendolo girare su due perni come la mia porta,premendo un pulsante in una angolo preciso dei decori in rilievo, rivelando non solo una safe house temporanea con nicchie di generi di prima necessità ma, voltando di altri centoottanta gradi, compare il quadro grande di Lia nel suo abito, quello che hai visto..."

"E quello con i colori Uv dove lei compare sotto Milan?"

"Nei sotterranei" fece lei "comunque visto che hai sempre la tendenza ad entrare in bagno anche se io sono lì che mi lavo o mi asciugo, pensavo che ti saresti accorto del colore..."

"io non guardò certo perchè lo voglio..." biascindando e guardando altrove " e comunque li tieni cortissimi lì, non rasati ma cortissimi, non è che in mezzo secondo possa capire che sei tinta..." ricevendo un'occhiataccia offesa con un commento bofonchiato

"E comunque a questo punto non ti sei accorto nemmeno dei miei occhi? QUanto Lia li voleva come i tuoi..." fece lei scuotendo il capo come per dire che non cèra giustizia

"I tuoi occhi.. che hanno? Sono verdi, meglio dei miei no?"

"Ecco, lo sapevo...  i tuoi sono nocciola chiaro, ma sono naturali.. "

"E...Cosa..."

"i miei occhi non sono naturali!" buttò li esasperata  "Io non ho occhi verdi! Nei tunnel della metropolitana dove abbiamo fatto quella missione di ricognizione..."

"E ti sei beccata un grosso morso.."

"Si... comuqnue, secondo te come ci vedevo al buio?"

"Jd aveva detto visione notturna, digitale infrarossi...."

"Si, ma non avevo gli occhiali come voi"

"Quindi..."

"QUindi, ho delle lenti di ultima generazione che correggono la vista e riescono ad avere due funzioni. Una strizzando lgi occhi i vari livelli di lenti si muovono permettondomi di avere una specie di zoom, mentre la seconda è che hanno uno strato infrarosso che al buio mi fa vedere perchè l'incidenza della poca luce colpisce..."

"Ah... quindi non hai gli occhi verdi, mentre gli occhi di Lia sono gli originali? OK, Quindi...?"

"come vedi per i ldiscorso di prima, non puoi nemmeno amarmi come pensi perchè non sono neanche originale. Non come quelle mummie orribili che si fanno gonfiare da far schifo, da paura da cambiare i connotati, che più che ritocchi di bellezza sembra di mostrescenza!... ma comunque tu quelli che dici che ha la tua affezione.. non vera al cento per cento. E da quando mi sono svegliata che ho notato che questa fantomatica affezione viene per l'aspetto fisico, come si è, quanto, come dice Alaric, arrapa finchè non scema tutto perchè gli ormoni si freddano per quel corpo,  e si cerca un nuovo stimolo. Tutto è un fattore di ormoni, ferormoni e aspetto del corpo. Infatti poi si diventa nemici, ci si odia perchè finito il sesso no nresta altro per dividere i giorni e il tempo. la gente, ho capito, non è più capace di comprendere, afforntrare, cucire e ricucire i rapporti, bam perchè si è presi sessualmente e si vuole l'altro, ma se finisce questo... sempre che tu no nsia una scema o scemo che pensa che l'altro sia il migliore tra le scelte per un matrimonio di apparenza e i figli, ma finchè dura... poi non si è in grado di determinare un'affezione vera che superi il fattore sesso ed ecco gli ex, odi, rancore diventando bambini scemi invece di adulti consapevoli, che si possono mantenere relazioni amichevoli anc he se non cè più nulla di sessuale..., nulla è eterno come amore sessuale e di amore come lo si vede, quando invece cè un altro tipo di amore. Più vero, duraturo, a volte eterno fino alla vecchia, l'amicizia. Le coppie sono ormai di deficienti, non osno amici, confidenti, complici, alleati... Amici. Quando cade cosa attirava, cade anche l'umanità. E io che non provo nulla, mai, su quello, non ci credo, mi ritrovo a diffidare di chiunque..."


"Anche di me?"

Kianta si ributtò con la schiena sul letto, dubbiosa. Gask si mise pure lui, girando e cambiando lato, di schiena a guardare il soffitto, in silenzio, finchè lei non si voltò e non mise il mento sul suo addome, con le braccia vicino e poggiata al materasso sul fianco sinistro, a guardarlo negli occhi.

"Noi saremo amici? per sempre? Nulla ci dividerà, sopratutto quello che non voglio? Se pronto a volermi bene fino a questo punto?"

"Se non fosse così, se fossi come gli altri, non sarei ancora qui... quindi!" carezzandole i capelli

"QUindi tra noi nulla è cambianto?"

"Siamo più amici dei giorni dopo le fogne in turchia... anzi, odiamo entrambi adesso le fogne " ridendo entrambi  "siamo più che amici da quando ti hanno ferita e hai passato giorni a letto, passiamo tanto tempo insieme... si, siamo sempre amici e più amici di prima. Chissà che direbbero Milan e Jd, visto che loro sono tra i pochi che credono nell'amicizia tra uomo e donna ma sanno che ci odiamo" ridendo "comunque se fossimo come altri, non saremmo qui a parlarne o restando fianco a fianco. Non siamo e saremo più soli. Non saremo più come prima... due cuore mai da soli"

"Davvero?"

"Si... e anzi" si allungò a prendere con il braccio l'ebook e trovò il segno che lei aveva fatto "voglio leggere insieme questo libro, anzi io leggo e tu segui. Sono diventato bravo, quindi..."

"...quindi..."

"Together... Toghether always... comunque non capisco come ti piaccia questo Poirot. Ti lamentavi del Capo che era una polpetta con le zampe, ma questo tizio sembra quella storia dell'uovo con le gambe..."

"E le braccia... quella storia comunque mi rattrista sempre. Papà Poirot è un tipo divertente. E' una sorta di misto tra un mentalista e un poliziotto da romanzo moderno. Mi fa sempre ridere. Inoltre Lia lo ammirava per l'ultimo libro, Sipario. Che uomo, scrisse, che personaggio, che mente capace di orchestrare tutto e fare un omicidio a fin di bene, uscendosene da Signore... e pure andandosene come voleva lui, senza soffrire troppo. Le sarebbe piaciuto conosce un uomo del genere e averlo al suo fianco. Anche perchè era un Signore e non era come tutti i personaggi dei romanzi moderni, sempre ombrosi e con tpsd a mille, anche sa storia così ha senso... lei ne parlava bene e così mi sono incuriosita e ho voluto leggere e mi piace questo Poirot. Arguto, intelligente, divertente anche in cosa combina... e in parte è come me, non come ogni protagonista femmina o maschio che scopavano ogni minuto..."

"Ma tu non adoravi quel libro di Dorian Gray?"

"Si... ma è un'altra cosa. Anche se con Oscar Wild come persona e come vestiario, potevano andare a braccetto. Un pò come Milan, lo ammiro per come risulta straordinario quando appare, con abiti che oggi mettono solo per matrimoni, ma lui è così... così... come un'apparizione del passato degno di un posto tra i nobili moderni... mi piace l'uomo ben vestito ma che sappia portare cosa indossa..."

"E se io mi vestissi così?"

"Non lo so... non sono molto interessata agli abiti su un uomo in quel senso perchè mi fa colpo, ma perchè vestendosi bene secondo me, ci si sente benissimo e si è sicuri, a proprio agio... E lo so, io, come ci sente quando Milan mi fa mettere quei bellissimi e costosi abiti da donna ma allo specchio non mi vedo come una Donna che possa portarli, e come sto ocn quelli che mi fanno sentire bene... Poi certo, come dice Milan, anche il vestito colpisce l'occhio..."

"insomma non mi hai risposto!" risero

"Davvero ti piace leggere, leggere a me e passare il tuo tempo così, con me? perchè dici di essermi molto amico e stai qui con me? perchè?" gli chiese dopo poco di silenzio, come se aspettasse una risposta importantissima

"perchè... deve esserci un perchè? Bisogna per forza avere un motivo per fare le cose? Deve sempre esserci..." fece lui guardando verso il soffitto come se ragionasse e non le rispondesse "Sono qui perchè lo voglio e non mi annoio o altro, quindi con te... Mi trovo bene con te intorno, mi ascolti sempre, mi dici la tua, commenti, dai pareri, e giocando ai videogiochi e ai giochi da tavolo ad esempio, non mi annoio mai, è stimolante, anche imparare gli scacchi è divertente. L'atmosfera è tranquilla, piacevole e alla fine ho notato che sorrisi adesso, e lo fai quando arrivo dalla finestra, come se fossi aspettato o mi si dia un benvenuto. Deve esserci spiegazione, motivo, un perchè definitivo per il fatto che io sia qui, che prenda il mio tempo e lo spenda qui?...Non sarei qui altrimenti, dpo la giornata o la serata con i ragazzi, e tu?"

"Io..." quasi pensandoci, poggiando le braccia incrociate sul suo addome, con il mento poggiato sulle mani  "Non voglio dirti che potresti aver ragione sulla soliutudine e... no, poi mi diresti sempre e quando lo fai ti prenderei a pizzicotti"

"o mi morderesti qualche spalla" rise "quindi...non mi hai risposto di nuovo! Ok, questa sera sorvolerò...  prima di leggere di questo signore minuto parecchio ovoidale, e baffuto, cosa pensi tu del perchè alla fine siamo amici e siamo contenti di stare vicino?"

"Io... Mh... difficile" vedendolo un pò turbato " Non volevo ammettere che dall'inizio non eri come ti dicevo che sembravi e... Ok, non guardarmi così, lo so che io ero arrabbiata per il tuo passata, cosa hai fatto quel giorno che sei venuto e il tuo comportametno, ma... non è facile per me accettare qualcosa che non conosco e non so definire, ma so che mi veiva rabbia quando eri intorno a me perchè non mi diapiceva... comunque, come hai detto non cè un perchè..." vedendolo fare "ti dico solo cosa penso in questo momento. Io... io, sempre assiame a te" sorrise lei, ad ascoltarlo, sgambettando e commentando con lui il proseguire della storia dopo che lo vide ridere e ributtare gli occhi sull'ebook.







   
 
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