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Autore: Khailea    19/07/2021    0 recensioni
Un'avventura action con trame avvincenti e personaggi unici e caratteristici!
Saghe appassionanti e ricche di colpi di scena, special divertenti e di ogni genere!
Unisciti alle stravaganti avventure degli studenti della Werewolf Shadow!
I personaggi di cui si parla in queste storie sono inventati da un gruppo di role chiamato Werewolf's Shadow 2.0.
Questo è il secondo progetto di fiction scolastica del gruppo fatto con l'approvazione dei suo componenti.
Non ci sono collegamenti con il precedente progetto e la trama é molto diversa.
Il logo del lupo appartiene al nostro gruppo esattamente come i personaggi e l'ambientazione.
Se volete unirvi a noi potete fare richiesta qui https://www.facebook.com/groups/660949357417726/members/
Genere: Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Personaggi in questo capitolo: 
Jack
Daimonas 
Ailea
Khal 
Lighneers 
Zell 
Astral 
Lacie 
Hope 
Grace 
Milton 
Seraph 
Alexander 
Johanna 
Samantha 
Nadeshiko 
Ayame 
Ryujin
Yume
Cirno
Vladimir
Annabelle
 
 
 
 
 
 
 
 
Daimonas:
 
-AAAAAAAAAH!-
Le urla di dolore del ragazzo continuavano ininterrottamente da più di tre ore, come le torture del prete proseguivano senza degnarsi di dargli un minimo di sollievo.
La schiena del giovane era percorsa da sottile strisce di piombo, che colavano da sopra di lui bruciando la carne e provocando un’indicibile sofferenza.
Nei momenti in cui si solidificava l’uomo gliela strappava via assieme alla pelle.
-Il dolore è l’unica costante della tua esistenza, l’unica cosa meriti…- sussurrò l’uomo facendo colare altro piombo sulle spalle di Daimonas, ormai privo di forze a causa dell’effetto del metallo.
Nemmeno la voce di Mostro era più che un eco lontano sotto le sue urla.
-Chiunque ti circonda è destinato a soffrire, ed a morire. Proprio come Albert…-
A quel nome Daimonas alzò di scatto la testa, strattonando le catene cercando di sradicarle, ma la sua forza era svanita. -Non pronunciare il suo nome!- riuscì comunque ad urlare prima che altro piombo gli colasse sul viso, pericolosamente vicino all’occhio.
-Albert era un uomo sciocco, di bassa categoria, proprio come il suo lavoro di custode all’orfanotrofio. Adatto solo a dei mentecatti senza cervello. Come se non bastasse, Albert peccava anche di mancanza di fede, nei confronti del signore e dell’operato delle suore. Deve essere stato facile ingannare un’idiota come lui.-
Continuava a ripetere il suo nome con un sorriso di scherno sulle labbra, sapendo che tipo di reazione stava ottenendo.
-Era un brav’uomo, migliore di te!- uno pungo lo colpì alla guancia zittendolo, rompendogli il labbro.
-Era un eretico! Un fallito! Una piaga sociale buona solo a spalare la sporcizia di un branco di mocciosi. Far leva su una mente tanto sottosviluppata deve esser stato facile per te… fargli credere meritassi di vivere… si è meritato di morire!-
Con un ringhio rabbioso Daimonas cercò di alzarsi per raggiungere l’uomo e stritolarlo con le sue stesse mani, ma il rumore delle catene saldamente ancorate al terreno lasciavano intendere non si sarebbero spezzate.
La risata dell’uomo di fronte alla sua rabbia fu come sale sulle ferite, che bruciava quanto il metallo gli stava logorando la pelle.
 
 
 
 
 
 
 
 
Le ricerche non stavano procedendo bene per i ragazzi che da quasi due giorni si alternavano ininterrottamente nella ricerca di Daimonas, ma ormai avevano perlustrato buona parte della zona che circondava la scuola e dei dintorni, ed i luoghi in cui muoversi stavano drasticamente diminuendo.
Jack non aveva mai smesso di fermarsi per tutto questo tempo e più andavano avanti più la frustrazione cresceva, assieme alle paranoie su ciò poteva già essere successo.
Nessuno dei suoi amici purtroppo sapeva più cosa dire per consolarlo, ed anche loro cominciavano a temere il peggio.
A fine lezioni la metà del gruppo che aveva partecipato andò subito verso il dormitorio, nella stanza di Jack, per tentare di farsi venire in mente nuove idee, e di ritrovare la speranza persa.
Astral, Seraph, Lacie, Nadeshiko ed Alexander, assieme al ragazzo, erano già lì ad aspettarli.
-Niente di nuovo?- chiese Annabelle guardandoli.
-Niente di niente…- borbottò Nadeshiko bevendo un po’ d’acqua. La fatica dei turni di ricerca cominciava a pesare su tutti.
Jack in un angolo della stanza aspettava solo di ripartire, ignorando qualsiasi discorso.
Mentre tutti a poco a poco si misero a sedere raggruppando i propri pensieri il silenzio rendeva chiaro ormai quale fosse il timore di tutti, solo Cirno però riuscì a dirlo ad alta voce. -Tutto questo non porterà a niente…-
Le spalle di Jack si irrigidirono ascoltandola, ed anche se non si voltò non fu in grado di trattenersi. -E cosa dovremmo fare allora? Stare buoni mentre il mio ragazzo…- non riusciva nemmeno a terminare la frase, non sapendo cosa aspettarsi.
-… non voglio ferirti, nessuno di noi vuole. Ma dobbiamo affrontare la realtà.- rispose la ragazza sinceramente, sapendo ciò diceva era vero. -Continuare a cercarlo in questo modo non porterà a nulla.-
-Sempre meglio che star fermi senza fare niente!-
-No, potremmo aver perso del tempo.-
Fu come se gli avessero gettato addosso dell’acqua fredda. Jack la fissò con rabbia, spavento e confusione negli occhi, ma non fu in grado di risponderle o di urlarle contro.
Sapeva che poteva essere una possibilità, ammetterlo però lo schiacciava. Significava aveva fallito come ragazzo di Daimonas.
Tutti rimasero in silenzio cercando di digerire la possibile verità, trovandosi ancora più impantanati di prima.
-Se proviamo a chiedere a tutte le persone del dormitorio?- provò Johanna, incerta perfino sulla sua idea.
-Abbiamo già chiesto a tutti quelli che vivono su questo piano e nei dintorni…- disse Annabelle dispiaciuta. -Però potremmo comunque provare a chiedere a tutte le stanze.-
-Posso farlo io!- disse subito Sammy alzando la mano. -Non posso seguirvi nelle ricerche, ma posso fare questo!-
-E’ già qualcosa.- sorrise Hope cercando di sostenere l’idea. -Almeno così non daremo nulla per scontato.-
-Così rischiamo di fare gli stessi errori.- interruppe Lighneers incrociando le braccia.
-Tu hai qualche idea migliore?- disse Hope lanciandogli un’occhiataccia.
Subito Ayame si lanciò a difesa del ragazzo, abbracciandogli la vita. -Il mio Lighuccio ha sempre idee geniali!-
-Per l’amor del cielo staccati prima mi venga l’orticaria…- borbottò l’altro chiudendo gli occhi per trattenere l’irritazione.
-Questo spiegherebbe la tua brutta faccia.- lo punzecchiò Zell con un risolino, ma per chissà quale miracolo la battuta non sfociò in una rissa.
Tornando al discorso di prima fu Nadeshiko stavolta a parlare. -E se mettessimo dei volantini con una ricompensa?-
-Non è un cane.- disse subito Seraph alzando gli occhi al cielo.
-No però la gente potrebbe dirci qualcosa!-
-Abbiamo girato per l’intera città chiedendo informazioni nya. Non penso una foto cambierebbe molto purtroppo nya…-
-Ehi non bocciamo tutte queste idee, unendole insieme possiamo aumentare il nostro raggio d’azione.- intervenne Ryujin senza perdere la speranza nel fatto ogni idea poteva essere quella giusta.
-Abbiamo una foto di Daimonas però?- chiese Astral che sinceramente non stava molto al cellulare.
-Ne abbiamo una! L’ha scattata Johanna l’altra sera!- esclamò subito Sammy guardando l’amica.
-Sì ce l’ho ancora qui. Se per Jack va bene, possiamo usarla.- disse la ragazza mostrando la foto dei due.
Per Jack fu come una pugnalata vederla, ma annuì.
-Ok, domani useremo la stampante della scuola allora. Direi nessuno ha un buon motivo per rifiutarsi.- disse Grace guardando il gruppo, e tutti annuirono.
In verità Khal aveva un motivo per non voler ritrovare Daimonas, ma aveva già fatto abbastanza per ostacolarli, e non voleva rischiare di venir scoperto. Alexander intuì dal semplice sguardo i suoi pensieri, e fu sollevato di non dover fare altro contro il gruppo.
-Ragazzi, dov’è Milton?-
Alla domanda di Annabelle tutti si impietrirono guardandosi attorno, rendendosi conto la ragazza mancava, e subito pensarono il peggio.
-Merda!- la prima reazione di Ailea fu quella di correre verso la porta per cercarla, ma Khal l’afferrò per il polso bloccandola.
Non sarebbe andata da nessuna parte senza di lui.
-Chiamatela subito!-
All’urlo di Vladimir la prima a comporre il numero fu Yume, che mise il cellulare in vivavoce lasciando che tutti ascoltassero con il cuore in gola.
Poco dopo la porta si aprì, e dalla soglia comparve Milton.
-O cielo menomale che stai bene!- esclamò subito Yume gettandosi verso la ragazza, stringendola con forza.
-Dov’eri? Qualcuno ha provato a farti del male?- scattò subito Grace spingendo via l’altra.
-No no! Mi dispiace, non volevo farvi preoccupare!- si scusò subito Milton guardandoli. -Dovevo controllare una cosa…-
-Che cosa dovevi controllare?- chiese Hope confusa, notando stringeva tra le mani una lettera con una R sopra. -E’ da parte di…- fu solo un sussurro, ma bastò a far intuire cosa intendesse, Milton però scosse la testa.
Non era da parte del rapitore.
-Non sono sicura chi l'abbia mandata... avevo dei sospetti su chi potesse avere preso Daimonas…- cominciò lei attirando l’attenzione di tutti, soprattutto di Jack. -Sono andata nella classe del professor Richardson, e nell’aula insegnanti. Manca da due giorni.-
-Merda, quel bastardo!- disse Jack rabbiosamente, come avevano fatto a non pensarci subito?!
Quell’uomo ce l’aveva con Daimonas per qualche motivo, era evidente, nessuno però aveva pensato potesse centrare qualcosa con il rapimento.
Ailea e Seraph si guardarono preoccupate, rendendosi conto come Jack che poteva essere veramente lui il colpevole. Ricordavano bene infondo di quando ferì Daimonas, e finse di non centrare nulla.
-Ho provato a cercare il suo indirizzo tra i cassetti, ed ho trovato questa lettera. Contiene una mappa.- finì la ragazza mostrando un disegno particolarmente dettagliato, che segnava il tragitto dalla scuola ad un’area industriale della città, con tanto di indirizzo al lato.
-Potrebbe essere lì?- titubò Johanna guardando gli altri, Jack invece era già fuori dalla porta.
Non importava se era una trappola o una falsa pista, non avrebbe aspettato un minuto di più ora che aveva una pista.
Neppure le urla dei suoi compagni poterono fermarlo.
-Sto arrivando Daimonas, resisti!-
   
 
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