Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Lita_85    21/07/2021    3 recensioni
Dario fisioterapista casanova incallito. Anita pubblicitaria ironica e intraprendente. Due persone così diverse ma così simili. Le loro vite verranno stravolte dal loro primo incontro, che li porterà loro malgrado in situazioni divertenti e passionali. Sapranno resistersi l'un l'altro? Buona lettura! ❤️ Opera registrata su Patamu, qualsiasi riproduzione anche parziale dell'opera senza cconsenso sarà perseguibile per legge.
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Le farfalle che avevo nello stomaco non smettevano di svolazzare e sbattere tra di loro creando un groviglio impossibile da tenere a bada. Durante tutto il tragitto verso il mio ufficio avevo imprecato indistintamente verso me stessa e verso di Lui. L'incontro con Dario, come sempre, aveva innescato dentro di me moltitudini di sensazioni ed emozioni. Conoscevo bene quello che pensava lui, e che non c'era futuro per noi, ma quando ero tra le sue braccia sembrava che quel muro invisibile che ci divideva costantemente non esistesse. Esistevamo solo io, lui, e i nostri cuori che battevano forte all'unisono. Quel cuore che mi tradiva sempre, mi tradiva con una semplicità disumana lasciandomi inerme davanti a quello che sembrava a tutti gli effetti un amore non corrisposto, un amore unilaterale. Ci ero ricaduta. Ero ricaduta tra le braccia del ragazzo sbagliato. Mi ero innamorata perdutamente di lui.

La giornata lavorativa volò tra un caffè decaffeinato e una valanga di scartoffie da mandare ai fornitori per la pubblicità a cui stavo lavorando. Ero entusiasta di questo nuovo incarico, ero sempre elettrizzata quando Andrew lasciava tutto nelle mie mani. Sorrisi come una stupida, quello era il mio sogno da sempre, almeno qualcosa andava per il verso giusto nella mia vita.

Il cellulare iniziò a vibrare destandomi dai miei sogni di gloria e dai sorrisi da ebete verso un punto indefinito della stanza.

« Chi è la mia cugina preferita?! »

« Oddio Claudia, cosa vuoi?! », chiesi esasperata appoggiando il cellulare sulla spalla.

« Perché pensi che voglia qualcosa da te?! »

« Perché solitamente non sei così smielata... », risposi spostando alcuni fogli che avevo sulla scrivania.

« Ok, ok, mi hai scoperta! E che volevo addolcirti un po' la pillola conoscendoti... »

« Che hai combinato Claudia?! »

« Non ho combinato niente, ho solo organizzato per voi testimoni e per qualche amico, delle lezioni di ballo che si svolgeranno una volta a settimana prima del matrimonio... »

« Che cosa hai fatto?!? »

« Dai! Ti è sempre piaciuto ballare! »

« Si, quando avevo quattordici anni ed ero innamorata di Kledi Kadiu... »

« Ci sarà anche Alessandro! Quindi sarai in buonissima compagnia! »

« Quindi ci sarà anche Dario...? »

« Purtroppo si... Ma tu come al solito stai lontana da lui, e poi, tu hai già il cavalieri quindi stai tranquilla! »

All'improvviso il ricordo di Dario e dell'ascensore tornò incontenibile dentro di me mozzandomi il fiato. Come avrei potuto stare con lui nella stessa stanza e per di più con Alessandro.

« Claudia io non lo so... Lo sai che sono una pasticciona, forse è meglio che io non venga... »

« Ma cosa dici? Tu devi esserci! Ti aspetto alle 19 da " Bailando" a più tardi! », non riuscì neanche a rispondere a quella imposizione che lei aveva già riagganciato.

Sbuffai lanciando il cellulare sulla scrivania in un gesto di disperazione. Non sapevo come avrei gestito il tutto. Dario si comportava da idiota in presenza di Alessandro era un dato di fatto, ma anche quest'ultimo non era da meno. Ma la cosa che mi lasciava più perplessa era questa strana faida tra i due. Dario non era interessato a me in quel senso, eppure non mancava occasione per prenderlo di mira. O era puro piacere personale, oppure, oppure provava davvero qualcosa per me. Quel pensiero silenzioso fu un terremoto dentro di me, e il mio cuore mancò un colpo. Non poteva essere così, lui non credeva in quel sentimento chiamato Amore, lo aveva ribadito più volte, e di certo una ragazza come me non avrebbe fatto cambiare idea ad un tipo come lui.


Tornata a casa mi vestii in tutta fretta e mi precipitai sotto casa di Ginevra dove lei mi attendeva già in strada. Il suo vestiario, non consono ad una lezione di ballo, attirò subito la mia attenzione lasciandomi a bocca aperta.

« Ginny, tesoro, lo sai che stiamo andando a fare le prove di ballo giusto?! »

« Certo che lo so... » rispose lei, abbassando il parasole corredato di specchietto sistemandosi il rossetto rosso fuoco che aveva sulle labbra.

« Allora perché ti sei vestita da cubista? », chiesi accendendo la macchina e spostandomi velocemente. 

Di tutti i vestiti che poteva indossare, sicuramente quello era il meno adatto. Micro vestito attillato nero cortissimo, scollato senza spalline e un tacco dodici che avrebbe fatto impallidire una delle migliori cubiste.

« Lo faccio per Saverio... A lui piace molto... »

« Ginny... Che intenzioni hai? »

« In che senso? »

« Nel senso che sai com'è fatto Saverio... Lo sappiamo tutti in realtà... »

« So perfettamente com'è fatto Saverio, ma io mica devo sposarmi con lui! »

« Eh?! »

« Tesoro, ho ventinove anni, non ci penso proprio a legarmi... Cioè Saverio mi piace, e scopa da Dio, ma non c'è altro! »

« Ok... Direi di chiudere qui la conversazione! », dissi cercando di trattenere una risata isterica che stava per uscire dalla mia bocca.

« Tu invece con Dario? »

« Che?! Non c'è nessun " tu con Dario"! »

« E dai! Smettila di fare la Claudia della situazione! So tutto... »

« Come sai tutto?! Cosa sai?! », urlai inchiodando la macchina frenando di colpo.

« So che alla villa eri tu con Dario... E so, cosa è successo al "Rencontre"... »

« Oddio!! », portai le mani alle labbra guardandola sconvolta per poi buttarmi sullo sterzo. Sicuramente Dario era andato a vantarsi con il suo amichetto del cuore e io come al solito volevo sprofondare.

« Hey, tesoro, va tutto bene... », sibilò avvicinandosi a me accarezzandomi la spalla.

« No Ginny, no va niente bene! E sai perché? Perché mi sono innamorata di lui! Mi sono innamorata di un coglione che pensa solo a divertirsi e non crede nell'amore!  E il fatto che abbia raccontato tutto a Saverio ne è la prova! »

« Ani, in realtà Saverio lo ha saputo da Mirko... »

« Cosa?! Quindi lo sanno praticamente tutti! », tornai a sbattere la faccia sullo sterzo più e più volte nella speranza di svegliarmi da questo incubo.

« Hey, guarda che Dario non è quello che sembra... Almeno da quello che dice Saverio... »

« Che vuoi dire? »

« Voglio dire che non è completamente idiota... E poi penso che provi davvero qualcosa per te... »

« Provare qualcosa per me?!  Lo sai che sei divertente?! »

« Non sapevo di avere anche questa dote oltre che alla bellezza smisurata! » , esclamò ridendo provocando in me la medesima reazione.

« Invece sei meglio di un cabarettista a volte! »

« Allora sono sprecata allo studio dentistico! »

« Io credo proprio di sì... », affermai uscendo dalla macchina e chiudendo la portiera in modo deciso. 

«Ani... »

« Si? »

« So che a volte sembro una pazza squilibrata... », affermò mostrandomi ancora una volta com'era vestita « Ma io ci sono... Ci sarò sempre per te... »

« Lo so, e ti ringrazio per questo... » 

« Adesso andiamo dentro e spacchiamo tutto! », continuò Ginevra prendendomi a braccetto e tirandomi verso l'entrata della scuola di ballo.

Sorrisi a quella sua affermazione. Lei sapeva sempre come prendermi e come farmi sorridere. Non sapevo se le sue supposizioni fossero vere, ma in quel preciso istante sembrò come se avesse accesso in me una speranza. Quel tipo di speranza che nasce dall'illusione di una parola detta all'apice dello sconforto più totale. 


                                 ***


Mi avvicinai a grandi passi alla macchina di Saverio oltrepassando la carreggiata che ci separava con la sigaretta in bocca aspirandone avidamente una boccata e ributtandola fuori alzando il capo. Lo avevo aspettato venti minuti sotto casa in preda al nervoso cosmico. Questo suo ritardo mi esasperava ogni volta, e ogni volta la speranza di una sua redenzione mi faceva credere che sarebbe arrivato puntuale. Mi sbagliavo sempre. Questa volta però, ero riuscito a convincerlo ad uscire il suo Mercedes Classe A bianco dal garage, e ovviamente anche lui non aveva badato a spese. Appena aprii la portiera fui investito dalla musica a tutto volume del suo stereo. Gasolina - Daddy Yankee echeggiava nell'abitacolo con lui che ballava sinuoso sul posto indicandomi e invogliandomi a fare lo stesso. Lo guardai ridendo e lanciando la cicca lontano improvvisai anch'io alcuni passi di danza muovendo le spalle e il bacino prima di entrare e sedermi al posto passeggero. 
Lui accendendo la macchina continuò la sua performance muovendosi a ritmo e cantando tenendo lo sterzo con la sinistra e con la destra menava quest'ultimo come a voler schiaffeggiare qualcuno.

« Vedo che ti è passata la strizza... »

« Sono carico! Stasera faccio una strage! È inutile piangere sul latte versato... E poi ho letto su internet che può succedere in un periodo di stress... »

« Quindi tu saresti stressato? »

« Certo che lo sono! Con te vicino! », affermò cambiando la marcia deciso.

« Ah, quindi sarei io la causa dei tuoi problemi disfunzionali? »

« Sicuro! Tu, con la storia di Anita mi stai destabilizzando! Ma scopate e basta e che cazzo! »

« Eh, fosse così semplice... »

« Intanto, stasera vieni con me in discoteca! »

« Mi dispiace deluderla avvocato... ma Io ho altri piani stasera... », risposi accennando un sorriso sornione.

« Beh, spero che vadano a "segno" allora! Io ci andrò di sicuro! », esclamò guardandomi con lo stesso sguardo e riprendendo il ballo che aveva iniziato prima.

Il mio piano era semplice e conciso:  Volevo fare l'amore con lei. Non avevo idee concrete, ma sapevo cosa volevo. Volevo stringerla tra le.mie braccia, volevo assaporare il sapore dei suoi baci, volevo sentire il suo profumo sulla mia pelle.

 Entrammo dentro la scuola di ballo senza sapere di preciso cosa ci aspettava. Il locale era uno di quelli raffinati, uno di quelli che non vedi nei film. Il pavimento in marmo bianco spiccava con le pareti carta da zucchero dando quel tocco di eleganza insolita ma che non dispiaceva. La receptionist ci accolse con un sorriso a trentadue denti dicendoci che gli altri erano già tutti in sala. Con un cenno poco convinto ci avvicinammo alla sala in questione oltrepassando la porta a turno. Com'era prevedibile, si girarono tutti verso di noi guardandoci come se fossimo alieni. Lo sguardo di Claudia era uno di quelli che ricordi a vita, sembrava proprio che mi avesse mandato una maledizione. Le sorrisi mostrando i denti e stringendo le spalle nella speranza di addolcirla un po' per poi spostare il mio sguardo su di lei. Era stupenda come al solito, leggings neri, maglia lunga grigia scuro, con collana abbinata, stivaletti neri e quello chignon mal fatto che ormai adoravo. Con lei, alla sua destra, il nostro caro professore se la rideva sotto i baffi incrociando le braccia al petto. Il suo sguardo era quello di uno che sapeva il fatto suo, e sapeva che la serata sarebbe stata a suo vantaggio. Povero illuso, evidentemente non sapeva con chi aveva a che fare.


Note: Capitolo Venti. Ed eccoci qui in questo nuovo capitolo. Come avete potuto vedere il nostro cari piccioncini sono sempre più combattuti sui loro sentimenti. Da una parte vediamo Anita, convinta che Dario voglia solo sesso e quindi sempre piu amareggiata da questo amore "unilaterale" . Dall'altra vediamo Dario che ha un piano prestabilito, passare la notte con Anita" . Cosa succederà nel prossimo capitolo? Come andrà la lezione? Dario andrà a "segno"? Alessandro sarà il disturbatore della serata? Vedremo tutto nel prossimo capitolo! Grazie sempre a chi mi segue,  e alla prossima ♥️

                          
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Lita_85